LA TAPPA DEL GIORNO (e altro ancora): IPPODROMO DELLA ZARZUELA – MADRID

settembre 17, 2023 by Redazione  
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Cala il sipario sulla 78 edizione del Giro di Spagna con la classifica passerella finale nello scenario del “Paisaje de la Luz”

Anche per l’ultimo dei tre grandi giri è arrivato il momento del “the end”. Il sipario sulla 79a Vuelta a España cadrà con un ultimo atto riservato ai velocisti perchè l’ultima sarà la più semplice delle 21 frazioni dell’edizione 2023. La tappa sarà interamente tracciata sulle strade di Madrid e dopo il via dall’Ippodromo della Zarzuela, alla periferia settentrionale della capitale spagnola, i reduci delle precedenti venti tappe dovranno percorrere 44 Km prima di fare l’ingresso nel circuito finale, lo stesso sul quale si è “girato” nei più recenti arrivi a Madrid. Cinque chilometri più avanti ci sarà il primo passaggio dal traguardo di Plaza de Cibeles, nello sfavillante scenario del “Paisaje de la Luz” (letteralmente “paesaggio della luce”), l’area della capitale che dal 2021 è iscritta nella lista dei Patrimoni dell’Umanità dell’UNESCO. Ogni giro di circuito, da ripetere nove volte, misurerà poco meno di 6 Km e non costituirà una passerella semplicissima per la presenza di alcuni lievissimi dislivelli (l’ultimo chilometro presenta una pendenza dell’1.6%) e soprattutto di una dozzina di curve, tre delle quali saranno vere e proprie inversioni ad “U”. L’ultima di queste s’inconterà subito prima dello striscione dell’ultimo chilometro, ma non dovrebbero costituire un handicap insormontabile per i velocisti, che sempre hanno risposto presente su questo traguardo, lo scorso anno conquistato dal colombiano Juan Sebastián Molano.

Il Parco del Retiro a Madrid e laltimetria dellultima tappa (www.esmadrid.com)

Il Parco del Retiro a Madrid e l'altimetria dell'ultima tappa (www.esmadrid.com)

METEO VUELTA

Ippodromo della Zarzuela : nubi sparse, 21°C, vento forte da SO (25-50 Km/h), umidità al 52%
Madrid – 1° passaggio (48.9Km): nubi sparse, 21°C, vento moderato da SO (20-46 Km/h), umidità al 51%
Madrid – arrivo: poco nuvoloso, 19°C, vento moderato da SO (8-46 Km/h), umidità al 56%

GLI ORARI DELLA VUELTA

16.45: inizio diretta su Eurosport
17:14: partenza dall’Ippodromo della Zarzuela
18.30-18.40: primo passaggio dal traguardo di Madrid
18.40-18.50: traguardo volante (con abbuoni) al secondo passaggio dal traguardo di Madrid
19.50-20.10: arrivo a Madrid

RASSEGNA STAMPA

Vuelta, Remco ci riprova ma Poels lo batte. Domenica a Madrid l’apoteosi di Kuss

Gazzetta dello Sport – Italia

Kuss on verge of victory at Spanish Vuelta. He’ll be 1st American man to win Grand Tour in a decade

The Washington Post – Stati Uniti

Ti minutter efter vinderen kom i mål, udførte Jumbo-trioen en kæmpe magt­demonstration på målstregen

Politiken – Danimarca

Kuss prvič na vrhu, solidarni Roglič sedmič na odru

Delo – Slovenia

Wout Poels houdt Remco Evenepoel en Lennert Van Eetvelt nipt van ritzege, Sepp Kuss heeft eindzege zonder ongelukken binnen

Het Nieuwsblad – Belgio

Poels souffle la victoire à Evenepoel

L’Équipe – Francia

Kuss set to for glory in Madrid as Poels takes stage 20

The Guardian – Regno Unito

Histórico Jumbo

AS – Spagna

Wout Poels zet kroon op supersterke slotweek met ritwinst in Vuelta

De Telegraaf – Paesi Bassi

Ein Geschenk für den Edelhelfer: Kuss vor Vuelta-Triumph

Kicker – Germania

¡Histórico! Sepp Kuss, virtual campeón de la Vuelta a España

El Espectador – Colombia

VUELTAALCONTRARIO

L’ordine d’arrivo e la classifica generale visti dal punto di vista della maglia nera.

Ordine d’arrivo della ventesima tappa, Manzanares el Real – Guadarrama

1° Jan Maas
2° Rui Oliveira a 4′47″
3° Sebastian Molano s.t.
4° Edward Theuns a 4′49″
5° Jacopo Mosca s.t.

Classifica generale

1° Rui Oliveira
2° Sebastian Molano a 5′40″
3° Davide Cimolai a 6′30″
4° Alberto Dainese a 7′16″
5° Maurice Ballerstedt a 11′10″

RICORDO DI FEDERICO BAHAMONTES (Tour 1959)

Solitamente la nostra rubrica si concludeva con il racconto di un’edizione passata della Vuelta. Stavolta non sarà così perchè lo scorso 8 agosto è venuto a mancare all’eta di 95 anni uno dei corridori spagnoli più celebri di tutti i tempi, Federico Bahamontes. Lo scalatore originario di Toledo la corsa di casa non è mai riuscito a vincerla (ci andò vicino nel 1957, quando fu secondo a più di otto minuti dal connazionale Jesús Loroño) e per questo motivo lo ricorderemo attraverso i titoli degli articoli sul Tour de France del 1959, vinto da Bahamontes, comparsi sul quotidiano “La Stampa”

16 LUGLIO 1959 – 20a TAPPA: SAINT-VINCENT – CHALON-SUR-SAÔNE (202 Km)

GLI ASSI DEL TOUR SI LASCIANO STACCARE DI 20 MINUTI DAL MODESTO ROBINSON
Tregua tra i corridori in attesa dell’odierna tappa di 69 Km a cronometro
L’inglese vincitore a Chalons sur Saône è un ex-falegname ventottenne, concittadino del calciatore John Charles* – Nella confusa volata per il secondo posto, l’italiano Padovan precede Darrigade – L’arrivo deciso dopo l’esame della fotografia – Bahamontes primo anche nel Gran Premio della Montagna

* in quegli anni nella formazione della Juventus, nella quale militò dal 1957 al 1962; tra il 1962 e il 1963 giocherà nella Roma

LA LEGGE DI VAN DER POEL. VITTORIA DEL CAMPIONE DEL MONDO NELLA SUPER 8 CLASSIC

settembre 16, 2023 by Redazione  
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In un percorso fatto su misura per Van der Poel, con continui strappi, strappetti e cambi di ritmo, il campione del mondo non si lascia scappare l’opportunità di vincere la prima corsa in magli iridata battendo in una volata ristretta Anthony Turgis (Team TotalEnergies) e Florian Vermeersch (Team Lotto Dstny)

Nonostante i forfait dell’ultim’ora di Wout van Aert (Team Jumbo Visma) e di Arnaud de Lie (Team Lotto Dstny), la Super 8 Classic (ex Primus Classic) mantiene un livello molto alto tra i partenti e tra di loro spicca la presenza del campione del mondo Mathieu van der Poel (Team Alpecin Deceuninck) che dopo il quarto posto ottenuto qualche giorno fa al GP de Wallonie vorrebbe vincere per la prima volta in maglia iridata. Ed il terreno è favorevole per il fenomenale ciclista olandese visto che nei quasi 204 km da Brakel ad Haacht sono presenti moltissimi saliscendi, vere e proprie cotes con cui Van der Poel va a nozze. Gli avversari non mancano comunque e tra i più seri pretendenti alla vittoria finale citiamo Mads Pedersen (Team Lidl Trek), Christophe Laporte (Team Jumbo Visma), Ethan Vernon (Team Soudal Quick Step) ed Arnaud Demare (Team Arkea Samsic). Le speranze italiane sono affidate a Matteo Trentin (UAE Team Emirates). Proprio su iniziativa di Van der Poel le prime vere scaramucce all’interno del gruppo avvenivano a circa 80 km dalla conclusione, quando il gruppo iniziava ad allungarsi ed insieme a Van der Poel prendevano qualche metro di vantaggio Matteo Trentin e Lars Boven (Team Jumbo Visma). A questo primo attacco rispondeva un quartetto di uomini formato da Gianni Vermeersch (Team Alpecin Deceuninck), Frank van den Broek (Team DSM), Jakob Fuglsang (Team Israel Premier Tech) ed Anthony Turgis (Team TotalEnergies). Galvanizzato dalla presenza in testa del compagno di squadra Vermeersch, Van der Poel accelerava a sua volta trainando con sè Florian Vermeersh (Team Lotto Dstny). SI rifaceva sotto anche Boven mentre perdeva contatto Van den Broek. I sei ciclisti di testa non venivano più ripresi ed erano così loro a giocarsi la vittoria. Vermeersch tirava nell’ultimo km per Van der Poel il quale con un’accelerazione delle sue bruciava tutti in volata ve vinceva davanti a Turgis e Florian Vermeersh. Una vittoria fortemente voluta dal campione del mondo in carica, alla prima vittoria con la maglia iridata.

Antonio Scarfone

Mathieu van der Poel vince la Super 8 Classic (foto: Getty Images)

Mathieu van der Poel vince la Super 8 Classic (foto: Getty Images)

16-09-2023

settembre 16, 2023 by Redazione  
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VUELTA A ESPAÑA

Il belga Wout Poels (Bahrain – Victorious) si è imposto nella ventesima tappa, Manzanares El Real – Guadarrama, percorrendo 207.8 Km in 4h59′29″, alla media di 41.632 Km/h. Ha preceduto allo sprint il belga Remco Evenepoel (Soudal – Quick Step) e lo spagnolo Pelayo Sánchez (Burgos-BH). Miglior italiano Antonio Tiberi (Bahrain – Victorious), 7° a 26″. Lo statunitense Sepp Kuss (Jumbo-Visma) è ancora maglia rossa con 17″ sul danese Jonas Vingegaard (Jumbo-Visma) e 1′08″ sullo sloveno Primož Roglič (Jumbo-Visma). Miglior italiano Tiberi, 18° a 50′13″

SUPER 8 CLASSIC

L’olandese Mathieu van der Poel (Alpecin-Deceuninck) si è imposto nella corsa belga, Brakel – Haacht, percorrendo 203.6 Km in 4h39′29″, alla media di 43.709 Km/h. Ha preceduto allo sprint il francese Anthony Turgis (TotalEnergies) e il belga Florian Vermeersch )Lotto Dstny). Miglior italiano Luca Mozzato (Team Arkéa Samsic), 12° a 15″

MEMORIAL MARCO PANTANI

Il kazako Alexey Lutsenko (Astana Qazaqstan Team) si è imposto nella corsa italiana, Riccione – Cesenatico, percorrendo 193.3 Km in 4h21′32″, alla media di 44.346 Km/h. Ha preceduto allo sprint l’elvetico Marc Hirschi (UAE Team Emirates) e il francese Pavel Sivakov (INEOS Grenadiers). Miglior italiano Davide Formolo
(UAE Team Emirates), 5° a 1′57″

OKOLO SLOVENSKA / TOUR DE SLOVAQUIE

Il belga Tim Merlier (Soudal – Quick Step) si è imposto nella quarta tappa, Prievidza – Nitra, percorrendo 149 Km in 3h21′26″, alla media di 44.382 Km/h. Ha preceduto allo sprint l’olandese Cees Bol (Astana Qazaqstan Team) e l’italiano Luca Colnaghi (Green Project-Bardiani CSF-Faizanè). Il francese Rémi Cavagna (Soudal – Quick Step) è ancora leader della classifica con 2′16″ sull’elvetico Stefan Küng (Groupama – FDJ) e 2′20″ sull’olandese Milan Vader (Jumbo-Visma). Miglior italiano Davide Bais (EOLO-Kometa), 11° a 4′24″

TOUR OF TAIHU LAKE (Cina)

Il neozelandese George Jackson (Bolton Equities Black Spoke)si è imposto nella terza tappa, circuito di Wujiang, percorrendo 116.8 Km in 2h24′43″, alla media di 48.426 Km/h. Ha preceduto allo sprint l’olandese Jesper Rasch (ABLOC CT) e il belga Jarne Van de Paar (Lotto Dstny). Miglior italiano Attilio Viviani (Team Corratec – Selle Italia), 5°. Jackson è il nuovo leader della classifica con 1″ sull’italiano Enrico Zanoncello (Green Project-Bardiani CSF-Faizanè) e 2″ su Van de Paar

TOUR DE ROMANDIE FÉMININ

L’olandese Demi Vollering (Team SD Worx) si è imposta nella seconda tappa, circuito di Romont – Torgon, percorrendo 110.8 Km in 3h01′19″, alla media di 36.665 Km/h. Ha preceduto di 2″ la polacca Katarzyna Niewiadoma (Canyon//SRAM Racing) e di 6″ l’elvetica Marlen Reusser (Team SD Worx). Miglior italiana Silvia Persico (UAE Team ADQ), 6° a 1′06″. La Vollering è la nuova leader della classifica con 6″ sulla Niewiadoma e 12″ sulla Reusser. Miglior italiana la Persico, 6° a 1′16″.

AG TOUR DE LA SEMOIS (Donne)

L’olandese Karlijn Swinkels (Team Jumbo-Visma) si è imposta anche nella seconda ed ultima tappa, circuito di Bertrix, percorrendo 119.8 Km in 3h23′40″, alla media di 35.293 Km/h. Ha preceduto di 2″ la tedesca Clara Koppenburg (Cofidis Women Team) e di 30″ l’elvetica Linda Zanetti (UAE Development Team). Miglior italiana Nadia Quagliotto (Laboral Kutxa Fundación Euskadi), 31° a 50″. La Swinkels si impone in classifica con 33″ sulla Koppenburg e 57″ sull’elvetica Noemi Rüegg (Team Jumbo-Visma)

TOUR DE GATINEAU (Donne)

La statunitense Megan Jastrab (nazionale statunitense) si è imposta nella corsa canadese, circuito di Gatineau (Aylmer), percorrendo 112 Km in 2h46′52″, alla media di 40.272 Km/h. Ha preceduto allo sprint la canadese Alison Jackson (nazionale canadese) e la connazionale Skylar Schneider (nazionale statunitense). Nessuna italiana in gara

WATERSLEY WOMENS CHALLENGE (Paesi Bassi – Donne Under 23)

La belga Katrijn De Clercq (Lotto Dstny Ladies) si è imposta nella prima tappa, Neerharen – Mopertingen, percorrendo 122.6 Km in 3h05′23″, alla media di 39.68 Km/h. Ha preceduto allo sprint la statunitense Chloe Patrick (nazionale statunitense) e l’italiana Valentina Basilico (nazionale italiana). La De Clercq è la nuova leader della classifica con 1″ sull’olandese Lieke Nooijen (Parkhotel Valkenburg) e 2″ sulla Patrick. Miglior italiana la Basilico, 12° a 10″

REMCO SFIORA IL POKER, ESULTA WOUT POELS. VUELTA NELLE MANI DI KUSS

settembre 16, 2023 by Redazione  
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Niente sorprese nell’ultima frazione della Vuelta che riservava difficoltà altimetriche. Sepp Kuss, già designato negli scorsi giorni come capitano della Jumbo-Visma, oggi non ha avuto nessun problema a difendere il primato in classifica e domani potrà festeggiare la sua prima vittoria in un grande giro, accompagnato sul podio finale dai suoi due storici capitani, Jonas Vingegaard e Primoz Roglic, regalando così alla Jumbo un risultato che ha del leggendario. I ‘calabroni’ oltre a festeggiare un incredibile podio monocolore, con questo risultato diventano la prima squadra nella storia a vincere tutti e tre i grandi giri nella stessa stagione, per giunta con tre di versi corridori.
La 20a tappa è andata ad un bravissimo Wout Poels (Bahrain-Victorius) abile ad anticipare nella volata finale gli ultimi compagni di fuga, tra i quali il solito, instancabile e generoso Remco Evenepoel (Soudal-Quick Step), oggi secondo d’un soffio e quindi costretto a rinunciare al poker di vittorie di tappa. Terza posizione per un bravo Pelayo Sanchez (Burgos-BH) che così ottiene il piazzamento più rilevante della sua giovane carriera.

La 20a e penultima tappa della Vuelta, la Manzanares El Real-Guadarrama (207,8 km), rappresentava l’ultima ghiotta occasione per i cacciatori di fughe nonchè, almeno sulla carta, l’ultima opportunità per i big di poter cambiare il volto della classifica. La frazione, la più lunga di quest’edizione della corsa iberica, si dipanava interamente all’interno della Sierra de Guaderrama, la piccola catena montuosa che si estende a nord-est di Madrid. Il percorso riservava ai corridori un continuo saliscendi caratterizzato da ben 10 gpm (se non un record, quasi): pronti via e subito iniziava il Collado del Portazgo (10,8 km al 3,4%) la cui cima era posta al km 12,8. Dopo la discesa, che portava i corridori per una prima volta a Guaderrama, e un brevissimo tratto di fondovalle, iniziava il Puerto de la Cruz Verde (7,1 km al 5%). Terminata la seconda discesa di giornata si passava per Robledo de Chavela (km 52) dove aveva inizio un circuito di 53,5 km da ripetere due volte e che presenteva una sequenza di ben 3 gpm: La Escondida (8,8 km al 4,2%), l’Alto de Santa Maria de Alameda (5 km al 5,6%) e quindi l’Alto de Robledondo (3,8 km al 6,4%). Una volta completata la seconda tornata (km 159) vi era uno strappo non classificato come gpm (2,6 km al 6,8%) e poco dopo la seconda scalata del Puerto de la Cruz Verde, questa volta da un alto versante (7,3 km al 3,9%), posto al km 181. Infine i corridori erano attesi dall’Alto de San Lorenzo de El Escorial (4,5 km al 6,6%). Dal gpm al traguardo vi erano 15 km, dei quali gli ultimi 10 sostanzialmente pianeggianti.

Come prevedibile, gli attacchi e i contrattacchi si sono sprecati già nei primissimi chilometri della corsa. I primi a muoversi sono stati Antonio Tiberi (Bahrain-Victorius) e Lennert Van Eetvelt (Lotto-Dstny) dopo un paio di chilometri dal via. Dietro i due giovani talenti, si sono aggiunti altri corridori, ma ben presto il tentativo è stato neutralizzato. A stretto giro di posta si sono mossi Wout Poels (Bahrain-Victorius), Marc Soler (UAE Team Emirates), Sean Quinn (EF Education-EasyPost), poi raggiunti anche dal solito Remco Evenepoel (Soudal-Quick Step) ma anche stavolta il gruppo è rapidamente rinvenuto
L’azione buona ha iniziato a prendere formo lungo la prima salita di giornata principalmente per iniziativa degli indomiti Soler ed Evenepoel, passati in testa al primo gpm. Lungo la discesa sono sopraggiunti man mano altri corridori andando a comporre un plotoncino di ben 31 corridori: Remco Evenepoel, Mattia Cattaneo, James Knox e Louis Vervaeke (Soudal-Quick Step), Finn Fisher-Black e Marc Soler (UAE Team Emirates), Wilco Kelderman (Jumbo-Visma), Geraint Thomas (INEOS Grenadiers), Wout Poels e Antonio Tiberi (Bahrain-Victorius), Lenny Martinez (Groupama-FDJ), Lennard Kamna e Ben Zwienhoff (Bora-Hansgrohe), Jimmy Janssens e Edward Planckaert (Alpecin-Deceuninck), Andreas Kron, Sylvain Moniquet e Lennert Van Eetvelt (Lotto-Dstny), Hugh Carthy (EF Education Easy Post), Dorian Godon, Andrea Vendrame e Nicolas Prodhomme (Ag2r Citroen Team), Matteo Sobrero (Team Jayco-Alula), Rui Costa (Intermarché-Circus-Wanty), Ivan Garcia Cortina e Einer Rubio (Movistar Team), Romain Bardet (Team dsm-firmenich), Elie Gesberg (Team Arkea-Samsic), Pelayo Sanchez (Burgos-BH), Fernando Barcelò e Joel Nicolau (Caja Rural-Seguros RGA).

Il corposo gruppo di testa in breve è riuscito a raggiungere il minuto di vantaggio (km 18), distacco che è successivamente aumentato arrivando a 3′30″ quando si stava ancora scalando il secondo gpm, il Puerto de la Cruz Verde (km 43), in cui per primo è transitato Rui Costa. Dietro, il gruppo tirato dalla Jumbo-Visma (molto attivo Dylan Van Baarle) proseguiva con un ritmo non troppo elevato, evidentemente disinteressato a riprendere la fuga. La situazione non è quindi mutata una volta entrati nel circuito di 53 km che caratterizzava la parte centrale della corsa: in cima al gpm di Santa Maria de Alameda (vinto dal belga Van Eetvelt; in precedenza Thomas era passato per primo a la Escondida) il vantaggio del gruppo di testa, tirato principalmente dai compagni di Evenepoel, aveva raggiunto i 5 minuti esatti e ha poi toccato i 5′45 sull’Alto de Robledondo (km 94), vinto da Vervaeke. Terminato il primo giro del circuito, il distacco del gruppo si è finalmente stabilizzato intorno ai 6′.

Le prime scaramucce nel drappello dei battistrada sono arrivate ai -75, quando si stava iniziando a scalare per la seconda volta l’Alto de Santa Maria de Alameda: nel giro di pochi chilometri sono arrivati i tentativi di allungo di Zwienhoff, poi di Soler e infine di Sanchez. I vari attacchi sono stati però prontamente rintuzzati dagli uomini della Soudal, ovviamente interessati a tenere il drappello unito in vista del prevedibilissimo attacco di Evenepoel nel finale. Il gruppo dei 31 attaccanti ha così scollinato a ranghi compatti anche al secondo passaggio sull’Alto de Robledondo con un margine lievitato ad oltre 8 minuti sul gruppo, sempre tirato da Van Baarle. A questo punto sulla corsa è comparsa una variabile imprevista, la pioggia, che però non è stata particolaremnte insistente. Il canovaccio della corsa è cambiato una volta usciti dal circuito: nel gruppo di testa diversi corridori hanno perso irrimediabilmente contatto: prima Sobrero, Garcia Cortina, Nicolau, Planckaert e Fisher-Black, poi anche Kron, Janssen, Zwiehoff e Knox che però sono rimasti relativamente vicini. In testa sono così rimasti in 22, mentre nel frattempo il gruppo era scivolato ad oltre 10′.
Lungo la penultima salita il gruppo di testa non si sono verificati attacchi, complici le pendenze non certamente terribili dell’ascesa, ma comunque altri due corridori non sono riusciti a tenere le ruote degli altri fuggitivi: Gesbert e Vendrame. La corsa a quel punto era praticamente congelata e destinata a risolversi sul tratto più duro dell’Alto de San Lorenzo de El Escorial, ultima salita di giornata e dell’intera Vuelta.

I battistrada hanno imboccato l’ascesa con 11′20″ di ritardo (vantaggio massimo). Gli uomini della Soudal hanno da subito accelerato mettendo in difficoltà diversi corridori (primi a staccarsi Carthy e Godon), poi ai 2300 metri dallo scollinamento, quando si era nel tratto più duro della salita, è partito Wout Poels, immediatamente inseguito da Lennert Van Eetvelt. Alle loro spalle si sono lanciati poco dopo Marc Soler e Pelayo Sanchez. Ai 1100 dallo scollinamento, Soler ha accelerato andando a riprendere la coppia di testa. Contemporaneamente Evenepoel aveva lasciato la compagnia degli altri reduci della fuga, rientrando su Sanchez che ha poi addirittura avuto il coraggio di staccare il fenomeno belga negli ultimi 200 metri della salita. Poels, Van Eetvelt e Soler hanno scollinato tutti insieme, mentre poco dietro vi erano Sanchez e poi Evenepoel. I due inseguitori sono però rapidamente rientrati nelle prime centinaia di metri della discesa. Dietro di loro, staccati di una quindicina di secondi vi erano Cattaneo, Martinez, Kamna, Rui Costa, Rubio e Bardet. Nonostante qualche tentativo di allungo in discesa, il quintetto è rimasto compatto nel tratto finale collaborando per evitare il rientro del sestetto inseguitore. Il clima di collaborazione si è interrotto una volta entrati nell’ultimo chilometro. Poels, approfittando di una curva posta ai -400, ha giocato d’anticipo lanciando una volata lunghissima che gli ha consentito di guadagnre immediatamente un piccolo ma preziosissimo margine sugli altri quattro. Evenepoel, subito messo in testa al quartetto al disperato inseguimento del corridore olandese, è risucito ricucire il buco e ad affiancare Poels, ma non a superarlo. L’olandese ha tagliato il traguardo precedendo Evenepoel di neanche mezza ruota, quanto però bastava per poter esultare. Evenepoel, palesemente deluso per il poker sfiorato, ha chiuso al secondo posto, davanti al bravissimo e sorprendente Pelayo Sanchez e a Van Eetvelt. Quinta piazza per Soler a 5″. Il gruppetto inseguitore, giunto a 16″, è stato regolto d Rui Costa che ha preceduto Tiberi, Kamna, Bardet, Rubio e Lenny Martinez.

Il gruppo dei migliori, ridotto ad una decina di corridori grazie al forcing imposto dagli uomini della Movistar, è giunto a 10′21″ con i tre alfieri della Jumbo-Visma leggermente staccati per celebrare l’incredibile e storica vittoria di Sepp Kuss che lancia di diritto gli uomini gialloneri nella storia del ciclismo.
La classifica generale, destinata a non essere più cambiata nella passerella finale di Madrid, vede quindi il terzetto Jumbo davanti a tutti: Kuss domani celebrerà la sua prima vittora in un GT con 17″ di vantaggio su Jonas Vingegaard e 1′08″ su Primoz Roglic. Fuori dal podio Juan Ayuso (UAE Team Emirates) che chiude 4° a 3′08″, quindi troviamo Mikel Landa (Bahrain-Victorius) a 4′03″ e Enric Mas (Movistar Team) a 4′14″. Alexandre Vlasov (Bora-Hansgrohe) è 7° a 8′19″ dopo aver scavalcato il compagno Cian Uijtdebroeks che oggi non ha tenuto il passo dei migliori e si dovrà accontentare dell’ottava piazza a 8′26″ da Kuss. Chiudono la top ten Joao Almeida (UAE Team Emirates) a 10′08″ e Santiago Buitrago (Bahrain-Victorius) che invece paga 12′04″ al corridore statunitentse.

Domani è in programma l’ultima tappa, la classica passerella Madrilena. La frazione, lunga appena 101 km, prenderà il via all’Ippodromo di Zarzuela per poi giungere per la prima volta su traguardo posto a Paisaje de la Luz, nel pieno centro della capitale Iberica. A quel punti corridori dovranno affrontare un circuito cittadino di appena 5,8 km da ripetere per 9 volte. Una frazione che con ogni probabilità sorriderà ai velocisti.

Pierpaolo Gnisci

Poels nega il poker a Remco (fonte:Getty Images)

Poels nega il poker a Remco (fonte:Getty Images)

MEMORIAL PANTANI 2023, LUTSENKO VINCE SU HIRSCHI E SIVAKOV

settembre 16, 2023 by Redazione  
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Alexey Lutsenko vince la classica di Cesenatico su Marc Hirchi e Pavel Sivakov

Edizione 2023 della classica di un giorno nelle terre dell’indimenticato e indimenticabile Marco Pantani: 194 km da Riccione a Cesenatico con al suo interno il circuito degli strappi di Longiano e Crocetta da ripetere due volte.
La corsa prende da subito una piega definita, con un frazionamento in due tronconi che porta al comando circa 30 unità con 1 minuto di margine massimo sulla seconda parte. Fra gli attardati però figura anche l’Astana che non ci sta e con un gran lavoro chiude il margine intorno ai -130 km dal traguardo.
Già nella prima tornata del circuito di Longiano il ritmo sale vertiginosamente creando allungamenti e frazionamenti anche fra i migliori, grazie soprattutto all’attacco di squadra a firma UAE Emirates. Ecco che allora si muovono i capitani in prima linea: a portarsi in testa alla corsa sono Alexey Lutsenko (Astana Qazaqstan), Guillaume Martin (Cofidis), Pavel Sivakov (Ineos Grenadiers), Simon Yates (Team Jayco – AlUla), Davide Formolo e Marc Hirschi (UAE Team Emirates).
Il vantaggio diventa da subito importante, e una volta terminate le asperità altimetriche in programma i battistrada procedono di buon accordo verso il traguardo di Cesenatico sempre più vicino. A nulla servono dietro i tentativi di rintuzzare l’avanzata dei fuggitivi: parte dunque la volata ristretta in testa, regolata da Alexey Lutsenko con relativa facilità su Marc Hirschi e Pavel Sivakov.

Lorenzo Alessandri

Lutsenko vince ledizione 2013 della corsa intitolata allindimenticato Marco Pantani (foto Roberto Bettini / SprintCyclingAgency)

Lutsenko vince l'edizione 2013 della corsa intitolata all'indimenticato Marco Pantani (foto Roberto Bettini / SprintCyclingAgency)

LA TAPPA DEL GIORNO (e altro ancora): MANZANARES EL REAL – GUADARRAMA

settembre 16, 2023 by Redazione  
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A poche ore della passerella di Madrid va in scena una penultima tappa disegnate sulle alture della Sierra de Guadarrama. Pur non essendo classificabile come tappa d’alta montagna, si tratterà di una frazione complicatissima priva di tratti nei quali tirare il fiato

Solitamente la penultima tappa è disegnata in montagna ma non sarà così quest’anno, nonostante gli organizzatori abbiamo scelto come “location” la zona della Sierra de Guadarrama, nella quale si trovano storiche salite della Vuelta come i “puerti” di Abantos, di Navacerrada e della Morcuera, sul quale Fabio Aru nel 2015, quando a 24 ore dalla passerella di Madrid, riuscì a togliere la maglia rossa dalle spalle dell’olandese Tom Dumoulin. Stavolta si è puntato su di un tracciato classificabile di media montagna ma reso complicatissimo dalla penuria di tratti per fiatare e a dispetto del fatto che si siano scelte salite brevi e abbastanza semplici, con l’esclusione di un breve ma arcigno muro. Il problema è che tra un colle e l’altro ci sarà spazio per pochissima pianura, di fatto concentrata in due tratti, il primo di 14 Km che i corridori inconteranno a una ventina di chilometri dal via e l’ultimo corrispondente con gli 8 Km conclusi. La prima delle tredici salite di giornata sarà affrontata in partenza, poi si percorrerà il primo dei due tratti pianeggianti viaggiando in direzione di San Lorenzo de El Escorial, la cittadina del celebre monastero. Qui inizierà la salita del Puerto de la Cruz Verde (7 Km al 5%), porta d’ingresso al circuito di quasi 54 Km che rappresenterà il settore centrale di questa tappa: dovrà essere ripetetuto due volte, affrontando in successione gli “alti” della Escondida (8.8 Km al 4.2%), di Santa Maria de La Alameda (5 Km al 5.6%) e di Robledondo (3.9 Km al 6.2%). Usciti dal circuito bisognerà ripetere, ma dal più pedalabile versante opposto, l’ascesa della Cruz Verde prima di far ritorno all’Escorial e portarsi ai piedi dell’ultima salita della Vuelta 2023, l’Alto di San Lorenzo, sulla carta non durissima (4.5 Km al 6.6%) ma incarognita nel tratto centrale dal muro della Cañada Nueva, un rettilineo di 500 metri nel quale la pendenza media schizza al 13.5%.

Il monastero dellEscorial e laltimetria della ventesima tappa (madridtravelprivatetours.com)

Il monastero dell'Escorial e l'altimetria della ventesima tappa (madridtravelprivatetours.com)

METEO VUELTA

Manzanares El Real : pioggia debole (0.2 mm), 17°C, vento moderato da S (9-25 Km/h), umidità al 80%
San Lorenzo de el Escorial (33 Km): pioggia debole (0.4 mm), 15°C, vento moderato da S (13-29 Km/h), umidità al 88%
Alto de Robledondo (1° passaggio – GPM – 94 Km) : pioggia debole (0.3 mm), 15°C, vento moderato da S (15-35 Km/h), umidità al 82%
Alto de Robledondo (2° passaggio – GPM – 147.4 Km) : pioggia debole (0.2 mm), 17°C, vento moderato da S (14-36 Km/h), umidità al 67%
Guadarrama : cielo coperto, 20°C, vento moderato da SE (14-34 Km/h), umidità al 59%

GLI ORARI DELLA VUELTA

11.30: inizio diretta su Eurosport
12:05: partenza da Manzanares El Real
12.20-12.25: GPM del Collado del Portazgo
13.05-13.15: GPM del Puerto de la Cruz Verde (1° passaggio)
13.45.14.00: GPM de La Escondida (1° passaggio)
14.10-14-30: GPM dell’Alto de Santa María de la Alameda (1° passaggio)
14.20-14.40: GPM dell’Alto de Robledondo (1° passaggio)
15.05-15.30: GPM de La Escondida (2° passaggio)
15.30-16.00: GPM dell’Alto de Santa María de la Alameda (2° passaggio)
15.40-16.10: GPM dell’Alto de Robledondo (2° passaggio)
16.30-17.05: GPM del Puerto de la Cruz Verde (2° passaggio)
16.50-17.25: traguardo volante di San Lorenzo de el Escorial
16.55-17.30: GPM dell’Alto San Lorenzo de El Escorial
17.10-17.50: arrivo a Guadarrama

RASSEGNA STAMPA

Vuelta: Dainese beffa Ganna… A Iscar è doppietta italiana

Gazzetta dello Sport – Italia

Italiener sprinter sig til sejr i Vueltaen efter styrt

Politiken – Danimarca

Dainese komaj ugnal Ganno, Kuss še en dan bližje zmagoslavju v Madridu

Delo – Slovenia

Dainese remonteert Ganna en wint 19e etappe in de Vuelta, topfavoriet Groves komt ten val in slotfase

Het Nieuwsblad – Belgio

Dainese devance Ganna entre les chutes

L’Équipe – Francia

Kuss closes on glory as Dainese avoids crash to win stage 19

The Guardian – Regno Unito

Dainese sobrevive al esprint – Kuss: “Voy a dormir tranquilo”

AS – Spagna

Alberto Dainese wint Vuelta-sprint na nare val Kaden Groves

De Telegraaf – Paesi Bassi

Dainese gewinnt 19. Vuelta-Etappe

Kicker – Germania

Caótico final en la Vuelta a España; Juan Sebastián Molano no pudo lanzar el ataque

El Espectador – Colombia

VUELTAALCONTRARIO

L’ordine d’arrivo e la classifica generale visti dal punto di vista della maglia nera.

Ordine d’arrivo della diciannovesima tappa, La Bañeza – Íscar

1° Jimmy Janssens
2° Jonathan Castroviejo
3° Domen Novak a 21″
4° Jan Tratnik s.t.
5° Egan Bernal a 48″

Miglior italiano Samuele Battistella, 31° a 3′39″

Classifica generale

1° Rui Oliveira
2° Davide Cimolai a 2′39″
3° Alberto Dainese a 4′10″
4° Sebastian Molano a 5′40″
5° Maurice Ballerstedt a 7′19″

RICORDO DI FEDERICO BAHAMONTES (Tour 1959)

Solitamente la nostra rubrica si concludeva con il racconto di un’edizione passata della Vuelta. Stavolta non sarà così perchè lo scorso 8 agosto è venuto a mancare all’eta di 95 anni uno dei corridori spagnoli più celebri di tutti i tempi, Federico Bahamontes. Lo scalatore originario di Toledo la corsa di casa non è mai riuscito a vincerla (ci andò vicino nel 1957, quando fu secondo a più di otto minuti dal connazionale Jesús Loroño) e per questo motivo lo ricorderemo attraverso i titoli degli articoli sul Tour de France del 1959, vinto da Bahamontes, comparsi sul quotidiano “La Stampa”

15 LUGLIO 1959 – 19a TAPPA: SAINT-VINCENT – ANNECY (251 Km)

VITTORIA DELLO SVIZZERO ROLF GRAF AD ANNECY – BAHAMONTES AUMENTA IL VANTAGGIO IN CLASSIFICA
Il Giro di Francia è giunto alle battute conclusive
Nebbia e pioggia sui Gran San Bernardo dove è passato primo io spaqnolo Morales – Sul Forclaz fuga di Saint e Graf – Baldini fora a pochi chilometri dai traguardo – Un’auto dei seguito esce di strada e per poco non precipita in un burrone

VUELTA, E’ FESTA TOTALE AZZURRA A ÍSCAR

settembre 15, 2023 by Redazione  
Filed under News

Nella 19a tappa (La Bañeza – Íscar, 177 km) del Giro di Spagna è l’Italia l’assoluta protagonista della volata, grazie allo sprint vincente di Alberto Dainese (DSM – Firmenich) su Filippo Ganna (Ineos – Grenadiers). Sfiora il podio Davide Cimolai, che termina al quarto posto. Per il corridore padovano si tratta del terzo successo di tappa in un grande Giro: i due precedenti li aveva ottenuti a Reggio Emilia nel 2022 e a Caorle quest’anno, entrambi nella Corsa Rosa.

E’ un ottimo pomeriggio per i colori italiani del ciclismo su strada: a poche ore di distanza dalla vittoria di misura della vicentina Sofia Bertizzolo sulle strade svizzere del Tour de Romandie femminile e del valtellinese Andrea Bagioli al Giro di Slovacchia, tocca al veneto Alberto Dainese alzare le braccia al cielo in Spagna, nella terzultima tappa della Vuelta, regalando la seconda gioia italiana in terra iberica dopo la cronometro individuale andata all’inizio della seconda settimana a Pippo Ganna a Valladolid.

Non è partito da La Bañeza Damien Touzé (AG2R – Citroen) e sono quattro i corridori ad avvantaggiarsi sul gruppo principale: i francesi Clément Davy (Groupama – FDJ), Paul Lapeira (AG2R – Citroen) e Mathis Le Berre (Arkea – Samsic) con il ceco Michal Schlegel (Caja Rural – Seguros RGA). Il quartetto ha carta bianca (tutti i componenti sono ben lontani in classifica generale) e non ha problemi a guadagnare minuti di vantaggio, resistendo fino allo sprint intermedio vinto da Davy sulla maglia verde Kaden Groves (Alpecin – Deceuninck). Scatta poi Samuele Battistella (Astana Qazaqstan Team), che rimane in avanscoperta solitaria per circa sei chilometri. Sono le squadre dei velocisti a riacciuffare il corridore vicentino per poi concentrarsi sullo sprint previsto al traguardo di Íscar. Ineos- Grenadiers e Movistar Team sono i team più attivi, poi si portano in testa Alpecin-Deceunick ed EF Education – Easypost per Groves e Marijn Van den Berg, ma c’è un contatto in testa al gruppo e ne fanno le spese lo stesso Groves insieme al compagno di squadra Tobias Bayer e due corridori della DSM, tra i quali il giovane scalatore britannico Max Poole.

Senza il principale favorito allo sprint il gruppo è spezzato e a giocarsi la vittoria di tappa ci sono Filippo Ganna con Van den Berg, Cimolai e Dainese: il campione di Verbania sembra poter fare il bis ma con una rimonta prepotente viene scavalcato dallo sprinter padovano, che si prende la vittoria e si scioglie in un pianto di liberazione, abbracciato poco dopo dai compagni di squadra e congratulato da alcuni avversari.

Nulla accade in classifica generale e domani è previsto l’ultimo giorno importante in montagna per Sepp Kuss (Jumbo-Visma), vicino alla conquista del suo primo Grande Giro in carriera. Lo attendono i 207 chilometri da Manzanares el Real a Guadarrama, dove sono previsti 4300 metri di dislivello e ben dieci GPM di terza categoria. E’ terreno fertile per Remco Evenepoel (Soudal – Quick Step), pronto a chiudere definitivamente i conti per la maglia degli scalatori e per qualche contrattaccante che ha voglia di rivalsa dopo una Vuelta magari deludente a livello personale.

Andrea Giorgini

Dainese anticipa dun soffio Ganna sul traguardo di Íscar (Getty Images)

Dainese anticipa d'un soffio Ganna sul traguardo di Íscar (Getty Images)

15-09-2023

settembre 15, 2023 by Redazione  
Filed under Ordini d'arrivo

VUELTA A ESPAÑA

L’italiano Alberto Dainese (Team Dsm – Firmenich) si è imposto nella diciottesima tappa, La Bañeza – Íscar, percorrendo 177.1 Km in 3h42′09″, alla media di 47.833 Km/h. Ha preceduto allo sprint l’italiano Filippo Ganna (INEOS Grenadiers) e l’olandese Marijn van den Berg (EF Education-EasyPost). Lo statunitense Sepp Kuss (Jumbo-Visma) è ancora maglia rossa con 17″ sul danese Jonas Vingegaard (Jumbo-Visma) e 1′08″ sullo sloveno Primož Roglič (Jumbo-Visma). Miglior italiano Damiano Caruso (Bahrain – Victorious), 18° a 53′24″

KAMPIOENSCHAP VAN VLAANDEREN

Il belga Jasper Philipsen (Alpecin-Deceuninck) si è imposto nella corsa belga, circuito di Koolskamp, percorrendo 165.1 Km in 3h34′28″, alla media di 46.189 Km/h. Ha preceduto allo sprint gli olandesi Dylan Groenewegen (Team Jayco AlUla) e Fabio Jakobsen (Soudal – Quick Step). Miglior italiano Matteo Moschetti
(Q36.5 Pro Cycling Team), 5°.

OKOLO SLOVENSKA / TOUR DE SLOVAQUIE

L’italiano Andrea Bagioli (Soudal – Quick Step) si è imposto nella terza tappa, Ružomberok – Martin, percorrendo 171.6 Km in 3h54′24″, alla media di 43.925 Km/h. Ha preceduto allo sprint l’italiano Michele Gazzoli (Astana Qazaqstan Development Team) e l’elvetico Stefan Küng (Groupama – FDJ). Il francese Rémi Cavagna (Soudal – Quick Step) è ancora leader della classifica con 2′20″ su Küng e 2′21″ sull’etiope Mulu Kinfe Hailemichael (Caja Rural – Seguros RGA). Miglior italiano Davide Bais (EOLO-Kometa), 11° a 4′24″

TOUR OF TAIHU LAKE (Cina)

Il belga Jarne Van de Paar (Lotto Dstny) si è imposto nella seconda tappa, circuito di Kunshan, percorrendo 127.6 Km in 2h38′52″, alla media di 48.191 Km/h. Ha preceduto allo sprint il neozelandese George Jackson (Bolton Equities Black Spoke) e l’italiano Enrico Zanoncello (Green Project-Bardiani CSF-Faizanè). Zanoncello è ancora leader della classifica con 3″ su Van de Paar e 8″ su Jackson. A causa della pioggia la tappa è stata accorciata di 14 Km, tagliando un giro del circuito.

TOUR DE ROMANDIE FÉMININ

L’italiana Sofia Bertizzolo (UAE Team ADQ) si è imposta nella prima tappa, circuito di Yverdon-les-Bains, percorrendo 144.1 Km in 3h53′10″, alla media di 37.081 Km/h. Ha preceduto allo sprint l’austriaca Carina Schrempf (Fenix-Deceuninck) e l’olandese Mischa Bredewold (Team SD Worx). La Bertizzolo è la prima leader della classifica con 4″ sulla Schrempf e 6″ sulla Bredewold

AG TOUR DE LA SEMOIS (Donne)

L’olandese Karlijn Swinkels (Team Jumbo-Visma) si è imposta nella prima tappa, circuito di Vresse-sur-Semois, percorrendo 116.6 Km in 3h07′30″, alla media di 37.312 Km/h. Ha preceduto di 13″ l’elvetica Noemi Rüegg (Team Jumbo-Visma) e la francese Morgane Coston (Cofidis Women Team). Miglior italiana Emma Redaelli (UAE Development Team), 41° a 5′49″. La Swinkels è la prima leader della classifica con 17″ sulla Rüegg e 19″ sulla Coston. Miglior italiana la Redaelli, 41° a 5′59″

CHRONO FÉMININ DE LA GATINEAU (Donne)

L’austriaca Anna Kiesenhofer (Israel Premier Tech Roland) si è imposta nella corsa canadese, circuito a cronometro di Gatineau (Aylmer), percorrendo 17.2 Km in 22′54″, alla media di 45.066 Km/h. Ha preceduto di 11″ la statunitense Amber Neben (nazionale statunitense) e di 14″ la statunitense Emily Ehrlich (nazionale statunitense). Nessuna italiiana in gara.

WATERSLEY WOMENS CHALLENGE (Paesi Bassi – Donne Under 23)

L’olandese Lieke Nooijen (Parkhotel Valkenburg) si è imposta nel prologo, circuito a cronometro di Sittard, percorrendo 2.8 Km in 3′43″, alla media di 45.202 Km/h. Ha preceduto di 3″ la polacca Dominika Włodarczyk (nazionale polacca) e di 5″ la finlandese Wilma Aintila (Lotto Dstny Ladies). Miglior italiano Gaia Masetti (nazionale italiana), 15° a 10″. La Nooijen è la prima leader della classifica con 3″ sulla Włodarczyk e 5″ sulla Aintila. La Masetti 15° a 10″

HIRSCHI DOMA SIVAKOV ED IL MURO DI PECCIOLI. SUA LA COPPA SABATINI 2023

settembre 15, 2023 by Redazione  
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Sullo strappo finale che caratterizza la Coppa Sabatini, Marc Hirschi (UAE Team Emirates) fulmina Pavel Sivakov (Team INEOS Grenadiers), mentre Tadej Pogacar (UAE Team Emirates) si accontenta della terza posizione dopo il quarto posto al Giro della Toscana

La Coppa Sabatini 2023 parte da Peccioli e si conclude come di consueto nella medesima località toscana, sullo strappo di circa 1 km e 300 metri che presenta pendenze tra il 5 ed il 6 %. Una corsa che può vincere un’ampia rosa di ciclisti, dai velocisti resistenti ai finisseur fino a uomini da GT. L’ultima vittoria di un ciclista italiano risale al 2017, quando Andrea Pasqualon, in maglia Wanty Groupe Gobert, ebbe la meglio su Sonny Colbrelli e Francesco Gavazzi. Da quell’anno si sono avute soltanto vittorie straniere e precisamente da parte di Juan José Lobato (2018), Alexey Lutsenko (2019), Dion Smith (2020), Michael Valgren (2021) e Daniel Martinez (2022). Grande attesa per l’UAE Team Emirates che parte con i favori del pronostico schierando tra le sue fila un terzetto di altissimo livello con Felix Grosssschartner, Marc Hirschi e Tadej Pogacar. La corsa ha visto per la prima metà una fuga composta da Ibai Azurmendi (Team Euskaltel Euskadi), Alessio Cialone e Lucas Grolier (Team TotalEnergies), Harold Tejada (Team Astana Qazaqstan), Luca Covili (Team Green Project – Bardiani CSF – Faizanè). Una volta ripresa dal gruppo, si sono avuti diversi attacchi e contrattacchi che hanno visto evadere, a circa 50 km dall’arrivo, un drappello di otto ciclisti che si sarebbe giocato la vittoria finale e che rispondeva ai nomi di Hirschi, Pogacar George Bennett e Davide Formolo (UAE Team Emirates), Alexey Lutsenko (Team Astana Qazaqstan), Pavel Sivakov (Team INEOS Grenadiers), Walter Calzoni (Q36.5 Pro Cycling Team), Michael Valgren e Richard Carapaz (Team EF Education EasyPost) e Guillaume Martin (Team Cofidis). A poco meno di 40 km dalla conclusione Hirschi e Sivakov allungavano in testa e nel giro di qualche km aumentavano il vantaggio sugli ex compagni di fuga ad oltre 30 secondi. La coppia di testa si dava cambi regolari ed arrivava allo strappo finale con una ventina di secondi di vantaggio sui diretti inseguitori. Nella volata conclusiva Hirschi vinceva nettamente su Sivakov, che si piazzava in seconda posizione a 2 secondi di ritardo dallo svizzero. Pogacar si piazzava in terza posizione a 18 secondi da Hirschi, precedendo Martin e Lutsenko mentre Calzoni, sesto, era l’unico italiano nella top ten. Hirschi conferma il buon stato di forma già palesato nelle corse in cui ha partecipato tra Luglio e Settembre e adesso punta con decisione al prossimo week end, quando si disputeranno il Memorial Marco Pantani (sabato 16 Settembre) ed il Trofeo Matteotti (domenica 17 Settembre).

Antonio Scarfone

Marc Hirschi vince la Coppa Sabatini 2023 (foto: Sprint Cycling Agency/Coppa Sabatini)

Marc Hirschi vince la Coppa Sabatini 2023 (foto: Sprint Cycling Agency/Coppa Sabatini)

LA TAPPA DEL GIORNO (e altro ancora): LA BAÑEZA – ÍSCAR

settembre 15, 2023 by Redazione  
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Lasciatesi alle spalle le ultime montagne la carovana si mette in marcia verso il cuore della Spagna, dove Madrid ospiterà domenica il gran finale della Vuelta con una tappa passerella riservata ai velocisti. In attesa dell’ultima volata oggi andrà in scena un anticipo di quello sprint sul traguardo di Íscar

Dopo la tormenta di salite e pendenze delle ultime 48 ore arriva il momento della bonaccia. Con la diciannovesima tappa il gruppo volgerà definitivamente le spalle alle montagne, anche se le difficoltà non sono ancora finite (domani si disputerà un’insidiosa e dispendiosa tappaccia collinare alle porte di Madrid), e intraprenderà la traversata dell’infinita Meseta Central, lo sconfinato altopiano che occupa gran parte della penisola iberica estendendosi per ben quattrocentomila metri quadrati, vale a dire la nostrana Pianura Padana moltiplicata per otto. In un simile ambiente non è stato difficile per gli organizzatori confezionare una vera e propria tappa di “scarico” per smaltire le tossine accumulata nelle frazioni asturiane. Oggi, infatti, i corridori si troveranno a pedalare su di un tracciato quasi totalmente pianeggiante, a parte l’intrusione di due brevi e facilissime ascese (la prima di 2 Km al 3.3%, la seconda di 1.6 Km al 3.4%) che s’incontreranno subito dopo metà tappa. Ancora più snella sarà la planimetria, perchè gran parte della tappa sarà costituita dalla successione di interminabili rettilinei, come quello che – a parte lievi direzioni di rotta – si protrarrà per ben 33 Km. La musica cambierà leggermente quando mancheranno una cinquantina di chilometri al traguardo e si cambierà direzione di marcia iniziando un tratto finale leggermente più movimentato dalle curve (ma gli ultimi 2 Km saranno perfettamente dritti) e, soprattutto, sferzato da un vento laterale che potrebbe raggiungere i 40 Km/h e causare i temuti ventagli, le fratture del gruppo a causa delle quali si possono anche perdere parecchi minuti.

Vista aerea di Íscar e laltimetria della diciannovesima tappa (adamo.es)

Vista aerea di Íscar e l'altimetria della diciannovesima tappa (adamo.es)

METEO VUELTA

La Bañeza : cielo sereno 21°C, vento moderato da SE (5-21 Km/h), umidità al 66%
Valderas (40.9 Km): nubi sparse, 22°C (percepiti 25°C), vento moderato da S (10-26 Km/h), umidità al 58%
Villabrágima (83.7 Km) : nubi sparse, 25°C (percepiti 26°C), vento moderato da SO (9-25 Km/h), umidità al 44%
Serrada (138.2 Km) : poco nuvoloso, 26°C, vento moderato da S (11-27 Km/h), umidità al 42%
Íscar : pioggia debole (0.1 mm), 25°C (percepiti 26°C), vento moderato da SO (14-41 Km/h), umidità al 42%

GLI ORARI DELLA VUELTA

13.29: partenza da La Bañeza
14.30: inizio diretta su Eurosport
16.50-17.15: traguardo volante (con abbuoni) di Mojados
17.20-17.45: arrivo a Íscar

RASSEGNA STAMPA

Vuelta, 18/a tappa: Evenepoel fa tris, Kuss resta leader

Gazzetta dello Sport – Italia

Vueltaens cyklende yoyo gør det igen-igen og vinder 18. etape

Politiken – Danimarca

Roglič in Vingeggard v Madrid peljeta rdečega Kussa

Delo – Slovenia

Evenepoel pakt na straffe solo derde ritzege in Vuelta en is ook al zeker van bergtrui, Jumbo-Visma trekt dan toch volop de kaart Kuss

Het Nieuwsblad – Belgio

Kuss se rapproche du but, Evenepoel engrange

L’Équipe – Francia

Jumbo-Visma steady the ship for Kuss after storm

The Guardian – Regno Unito

El Jumbo firma la paz

AS – Spagna

Kuss ficou mais perto da vitória final na Vuelta graças a Vingegaard

Público – Portogallo

Evenepoel boekt na solo derde etappezege, Kuss houdt rood

De Telegraaf – Paesi Bassi

Evenepoel am Berg wieder nicht zu halten – Kuss gewinnt ein paar Sekunden

Kicker – Germania

Vuelta a España 2023: Remco Evenepoel ganó la etapa 18 – Santiago Buitrago se mantuvo en el top 10: así va la general de la Vuelta a España

El Espectador – Colombia

VUELTAALCONTRARIO

L’ordine d’arrivo e la classifica generale visti dal punto di vista della maglia nera.

Ordine d’arrivo della diciottesima tappa, Pola de Allande – La Cruz de Linares

1° Jan Maas
2° Sebastian Molano a 3″
3° Rui Oliveira s.t.
4° Sylvain Moniquet a 5″
5° Jason Osborne a 9″

Miglior italiano Samuele Battistella, 8° a 25″

Classifica generale

1° Rui Oliveira
2° Davide Cimolai a 2′39″
3° Alberto Dainese a 4′00″
4° Sebastian Molano a 5′40″
5° Maurice Ballerstedt a 7′19″

RICORDO DI FEDERICO BAHAMONTES (Tour 1959)

Solitamente la nostra rubrica si concludeva con il racconto di un’edizione passata della Vuelta. Stavolta non sarà così perchè lo scorso 8 agosto è venuto a mancare all’eta di 95 anni uno dei corridori spagnoli più celebri di tutti i tempi, Federico Bahamontes. Lo scalatore originario di Toledo la corsa di casa non è mai riuscito a vincerla (ci andò vicino nel 1957, quando fu secondo a più di otto minuti dal connazionale Jesús Loroño) e per questo motivo lo ricorderemo attraverso i titoli degli articoli sul Tour de France del 1959, vinto da Bahamontes, comparsi sul quotidiano “La Stampa”

14 LUGLIO 1959 – 18a TAPPA: LE LAUTARET – AOSTA (243 Km)

BALDINI VINCE AD AOSTA LA TAPPA DEI GRANDI VALICHI
Nella discesa del Piccolo San Bernardo si è imposta l’audacia del campione del mondo – Folla d’eccezione nonostante il maltempo
Gismondi e l’austriaco Christian, protagonisti di una lunga fuga, raggiunti a tre chilometri dall’arrivo – I passaggi sui colli: Galibier 1° Gaul; Iseran 1° Christian; Piccolo San Bernardo 1° Gismondi – Bahamontes in ritardo di 1′43″ conserva sempre con netto vantaggio la maglia gialla – Bobet ritirato – Avventura del gruppetto di Rivière e Baldini nell’oscuro tunnel del Galibier – Urto contro la parete di roccia – Le sei forature del «gregario» Gismondi – Entusiasmo ad Aosta per il successo di un italiano

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