BEMER CYCLASSICS, NUMERO DI MADS PEDERSEN

agosto 21, 2023 by Redazione  
Filed under News

Mads Pedersen vince la classica di Amburgo davanti a Van Poppel e Viviani.

Ventiseiesima edizione della classica di Amburgo, 205 km con partenza e arrivo nella città tedesca sull’estuario del fiume Elba.
La fuga del giorno prende il largo dopo pochi chilometri dal via ufficiale ed è composta dal terzetto Sergio Samitier (Movistar), Julian Simon (TotalEnergies) e Lars Van den Berg (Groupama-FDJ) con quest’ultimo però che perde contatto e si fa riassorbire dal plotone. Dietro il ritmo è tranquillo e permette alla neo formata coppia di sfiorare i 10 minuti di vantaggio, che inizia progressivamente a ridursi nella seconda metà di corsa per il lavoro delle squadre dei favoriti di giornata, su tutte Soudal-QuickStep e Team Jayco AlUla.
L’avventura dei battistrada finisce ai -40 dal traguardo in prossimità del secondo passaggio sul Waseberg: qui il gruppo lanciato a grande velocità si spezza in più tronconi tanto che per qualche chilometro dopo lo scollinamento si ritrovano soli al comando Quinten Hermans (Alpecin-Deceuninck), Mads Pedersen (Lidl-Trek) e Alberto Bettiol (EF Education-EasyPost). Pesci troppo grossi per essere lasciati fare con tranquillità: lo sa bene la UAE Emirates che chiude prontamente il gap e si piazza in testa a dettare il ritmo.
A 13 chilometri dalla conclusione ci prova Nils Politt (Bora – Hansgrohe) seguito a ruota da Brandon McNulty (UAE Team Emirates) e Yves Lampaert (Soudal-QuickStep) e il loro margine arriva a sfiorare i 20″. Il testa a testa sul filo del rasoio si protrae fino all’ultimo chilometro, quando il margine dei tre è ormai appena 5 secondi.
Occorre il guizzo del campione che arriva puntuale da uno degli uomini più in forma del momento, Mads Pedersen, fresco vincitore in patria del Giro di Danimarca: il danese della Lidl – Trek parte lungo e riesce a ricucire i metri di distanza e saltare tutti gli uomini al comando concludendo a braccia alzate. Alle sue spalle il secondo posto lo conquista Lampaert su un ottimo Elia Viviani (INEOS Grenadiers), anch’egli di rincorsa.

Lorenzo Alessandri

Mads Pedersen celebra la vittoria sul podio con Elia Viviani (Getty Images)

Mads Pedersen celebra la vittoria sul podio con Elia Viviani (Getty Images)

CHAMPOUSSIN S’IMPONE A CAPO NORD. WILLIAMS CONQUISTA L’ARCTIC RACE OF NORWAY

agosto 20, 2023 by Redazione  
Filed under News

E’ Stephen Williams (Israel-Premier Tech) il vincitore della decima edizione dell’Arctic Race of Norway. Nell’ultima frazione il britannico è riuscito a difendere senza troppi problemi il secondo di vantaggio che lo separava da Christian Scaroni (Astana Qazaqstan Team), conquistando così la sua seconda corsa a tappe dopo la CRO Race del 2019. Ad imporsi sul traguardo di Nordkapp è stato invece il francese Clement Champoussin (Team Arkea-Samsic) che ha fatto valere il suo spunto veloce regolando un gruppetto di circa 25 corridori in cima allo strappo finale. Alle sue spalle il norvegese Odd Christian Eiking (Norvegia) e il rinato Michele Gazzoli (Astana Qazaqstan Team) che aveva provato ad anticipare la volata ed è stato superato negli ultimi 50 metri. Williams conquista dunque la corsa norvegese con 1″ su Scaroni (oggi ’solo’ sesto) e 9″ su Kevin Vermaerke (Team DSM-Firmenich) che, grazie a 2″ di abbuoni conquistati ad inizio tappa e al gioco dei piazzamenti, è riuscito a scavalcare in extremis il corridore di casa Tobias Halland Johannessen (Uno-X Pro Cycling), 4° a pari tempo con lo statunitense.

L’ultima frazione dell’Arctic Race, con partenza da Kvasund e arrivo a Capo Nord dopo 171,4 km, proneva una tappa simile alla precedente: la fase iniziale e quella centrale erano quasi totalmente piatte, fatta eccezione per il gpm di Skaidi (2,6 km al 4%) posto al km 24, e facevano da prologo ad un finale decisamente più impegnativo. Negli ultimi 25 km i corridori erano infatti attesi da due gpm destinati a condizionare in maniera sostanziale l’esito della tappa: lo Skipsfjord Summit (4,6 km al 4,6%) ai -20 e soprattutto il Vestfjordallet Summit (3 km 7,7%) posto a poco più di 6 km dal traguardo. Gli ultimi chilometri erano caratterizzati da un breve tratto di discesa e da un saliscendi che culminava nello strappetto finale.

La fuga di giornata, contrariamente a quanto avvenuto nelle precedenti tappe, stavolta ha faticato prima di prendere forma. Il tentativo buono è infatti partito soltanto al km 70 e comprendeva ben 14 corridori: Jonas Hvideberg (Team DSM-Firmenich), Hugo Toumire (Cofidis), Alessandro Verre (Team Arkea-Samsic), Kevin Colleoni (Team Jayco-Alula), Walter Calzoni (Q36.5 Pro Cycling Team ), August Jensen e Kristin Aasvold (Human Powered Health), Pablo Carrascosa (Equipo Kern Pharma), Lennert Teugels (Bingoal WB), Frederik Dversnes (Uno-X Pro Cycling), Noah Hobbs (Equipe Continentale Groupama-FDJ), Tobias Nakken (Trinity Racing), Iver Knotten e Ludvik Holstad (Norvegia). Pochi chilometri più in là (ai -90) sui battistrada è rientrato anche l’iberico Rodrigo Alvarez (Burgos-BH) andando quindi a comporre un drappello di 15 corridori in testa alla corsa. Il gruppo, tirato principalmente dai corridori della Israel-PremierTech e da quelli dell’Astanza Qazaqstan Team, non ha però lasciato troppo margine agli uomini di testa, a cui ha concesso un gap mai superiore ai 3 minuti.

La situazione è rimasta inalterata fino ai -44, quando dal gruppo dei battistrada si è staccato il primo corridore, il norvegese Nakken. A quel punto il gruppo era segnalato ancora con un ritardo di 2′45″. Nel frattempo davanti Hobbs era riuscito a vincere anche il terzo traguardo volante di giornata (Storbukt, km 139) con il chiaro intento di incrementare il suo bottino nell speciale classifica a punti. Di lì a poco (ai -35) la pioggia è tornata a fare compagnia ai corridori, così come già accaduto nei giorni precedenti, proprio mentre ci si avvicinava alla parte più complicata della frazione. I 14 fuggitivi hanno così approcciato le prime rampe dello Skipsfjord Summit con un margine sul gruppo, sempre tirato da Astana e Israel, che era sceso ad 1′45″. Una volta iniziato lo strappo, il drappello di testa ha iniziato a perdere pezzi: il primo a staccarsi è stato Verre, probabilmente rallentato da un problema meccanico, quindi è stato il turno di Carrascosa e Hobbs, infine si è staccato Alvarez. Davanti sono così rimasti in 10. Ai 1500 metri dallo scollinamento gli equilibri in testa sono stati definitivamente rotti dallo scatto di Walter Calzoni a cui si è immediatamente accodato August Jensen. Di lì a poco sono arrivati anche Dversnen, Knotten e quindi anche Teugels, andando a comporre un nuovo quintetto di testa che allo scollinamento vantava una quindicina di secondi sugli ex-compagni di fuga e 1′15″ sul gruppo. Nel tratto successivo a loro si è aggiunto un altro norvegese, ovvero Jonas Hvideberg.

Il sestetto ha proceduto di comune accordo fino ai -10, quando è giunto l’allungo di Teugels e Jensen. Quest’ultimo è poi riuscito a staccare il belga approcciando l’ultimo gpm con circa 10″ sugli immediati inseguitori e 50″ sul gruppo, ormai ridotto a circa 40 corridori. Lungo la salita Dversnes e Calzoni sono rientrati su Jensen, mentre gli altri 3 fuggitivi erano ormai staccati irrimediabilmente e destinati ad essere inghiottiti dal gruppo dei migliori. Appena ripreso Jensen, Dversnes ha tirato dritto. Calzoni si è però messo alla sua caccia rientrando sul norvegese ai 2 km dallo scollinamento. A quel punto il vantaggio dei due corridori di testa era sceso pericolosamente al di sotto della soglia psicologica dei 30″. 700 metri più avanti Calzoni ha deciso di scattare, lasciando sul posto Dversnens, una volta appurato che il gruppo si era avvicinato ulteriormente. Nel frattempo nel gruppo dei migliori si alternavano scatti e momenti di stasi. Tale condizione ha finito per favorire l’azione di Calzoni che, dopo essere stato quasi ripreso ai 500 metri dal gpm, è poi riuscito a scollinare tutto solo con appena 5″ sul plotone (ormai formato da appena 25 corridori). Il tira e molla è proseguito per tutti i successivi 6 km: nonostante un paio di allunghi del danese Asbjorn Hellemose (Lidl-Trek), Calzoni è riuscito a guadagnare qualcosa nel breve tratto in discesa transitando ai -3 con 15″ di vantggio.

Ai 2200 metri è arrivato lo scatto di Guillaume Martin (Cofidis) che si è trascinato a ruota Dylan Teuns (Israel-PremierTech), quindi è stato il turno di Roger Adrià (Equipo Kern Pharma) con a ruota nuovamente Teuns. Il belga ha poi lasciato sul posto l’iberico, ponendosi all’inseguimento di Calzoni ma si è successivamente rialzato una volta resosi conto della pericolosa presenza di Christian Scaroni (Astana Qazaqstan Team). Calzoni ha imboccato l’ultimo chilometro con un vantaggio di pochi secondi. In testa al gruppo sono a quel punto apparse le maglie gialle della Bingoal WB che hanno contribuito a ridurre il gap con il battistrada, poi ripreso quando mancavano appena 200 metri al traguardo. Si è così giunti allo sprint, lanciato da lontano da Michele Gazzoli (Astana Qazaqstan Team). La volata del corridore di Ospitaletto si è però man mano affievolita, metre alla sua destra rinvenivano ad alta velocità Odd Christian Eiking (Norvegia) e Clement Champoussin (Team Akrea-Samsic). Il francese è riuscito ad affiancare e quindi superare il corridore di casa, ottenendo la prima vittoria in maglia Arkea. Eiking si è invece dovuto accontentare della seconda posizione, davanti a Gazzoli, Tobias Halland Johnnessen (Uno-X Pro Cycling Team), Matthew Dinham (Team DSM-Firmenich) e Christin Scaroni (Astana Qazaqstan Team).

Stephen Williams (Israel-PremierTech), nono al traguardo, è riuscito a conservare il piccolo margine (appena 1″) che lo divideva da Scaroni, conquistando così la corsa dell’Artico. Terza posizione per lo statunitense Kevin Vermaerke (Team DSM-Firmenich) abile a conquistare 2″ di abbuono ad inizio tappa che gli sono valsi la terza piazza finale a 9″ dal vincitore. Fuori dal podio l’idolo di casa Tobias Halland Johannessen (Uno-X Pro Cycling Team) beffato dallo statunitense per una questione di piazzamenti di tappa. Al 5° posto troviamo Dylan Teuns (a 11″), seguito da Dinham, Martin e Adrià, tutti a 12″ dal vincitore. Completano la top ten finale il belga Kamiel Bonneau (Team Flanders-Baloise) a 19″ e il giovane Cedrik Christophersen (Team Coop-Repsol), 10° a 20″.

Pierpaolo Gnisci

Champoussin a Capo Nord (fonte: Getty Images)

Champoussin a Capo Nord (fonte: Getty Images)

20-08-2023

agosto 20, 2023 by Redazione  
Filed under Ordini d'arrivo

BEMER CYCLASSICS

Il danese Mads Pedersen (Lidl – Trek) si è imposto nella corsa tedesca, circuito di Amburgo, percorrendo 205.6 Km in 4h36′35″, alla media di 44.601 Km/h. Ha preceduto allo sprint l’olandese Danny van Poppel (BORA – hansgrohe) e l’italiano Elia Viviani (INEOS Grenadiers)

ARCTIC RACE OF NORWAY

Il francese Clément Champoussin (Team Arkéa Samsic) si è imposto nella quarta ed ultima tappa, Kvalsund – Capo Nord, percorrendo 171.4 Km in 4h00′38″, alla media di 42.737 Km/h. Ha preceduto allo sprint il norvegese Odd Christian Eiking (EF Education-EasyPost) e l’italiano Michele Gazzoli (Astana Qazaqstan Development Team). Il britannico Stephen Williams (Israel – Premier Tech) si impone in classifica con 1″ sull’italiano Christian Scaroni (Astana Qazaqstan Development Team) e 9″ sullo statunitense Kevin Vermaerke
(Team Dsm – Firmenich)

VOLTA A PORTUGAL EM BICICLETA

Lo spagnolo Txomin Juaristi (Euskaltel – Euskadi) si è imposto nella decima ed ultima tappa, cronometro individuale Viana do Castelo – Santuário de Santa Luzia (Viana do Castelo), percorrendo 18.2 Km in 24′56″, alla media di 43.075 Km/h. Ha preceduto di 3″ l’uruguaiano Mauricio Moreira (Glassdrive Q8 Anicolor) e do 26″ l’elvetico Colin Stüssi (Team Vorarlberg). Nessun italiano in gara. Stüssi si impone in classifica con 1′04″ su Juaristi e 1′07″ sul portoghese Antonio Carvalho (ABTF Betão – Feirense)

EGMONT CYCLING RACE

Il belga Jasper De Buyst (Lotto Dstny) si è imposto nella corsa belga, Sint-Lievens-Houtem – Leeuwergem (Zottegem), percorrendo 193.5 Km in 4h12′00″, alla media di 46.071 Km/h. Ha preceduto allo sprint il norvegese Alexander Kristoff (Uno-X Pro Cycling Team) e il connazionale Lionel Taminiaux (Alpecin-Deceuninck). Miglior italiano Matteo Malucelli (Bingoal WB), 51° a 7′44″

BALTIC CHAIN TOUR

Il danese Mads Landbo (Uno-X Dare Development Team) si è imposto nella terza ed ultima tappa, circuito di Panevėžys, percorrendo 156.5 Km in 3h09′17″, alla media di 49.608 Km/h. Ha preceduto allo sprint l’italiano Filippo Fortin (Maloja Pushbikers) e l’olandese Roy Eefting-Bloem (Maloja Pushbikers). In gara anche l’italiano FLiam Bertazzo (Maloja Pushbikers), 124° a 59″. L’estone Rait Ärm (nazionale estone) si impone in classifica con 2″ sul tedesco Henri Uhlig (Alpecin-Deceuninck Development Team) e 14″ su Fortin. Bertazzo 111° a 7′42″

TOUR DE L’AVENIR (Under 23)

Il danese Anders Foldager (nazionale danese) si è imposto nella prima tappa, Carnac – La Gacilly, percorrendo 140 Km in 3h08′07″, alla media di 44.653 Km/h. Ha preceduto allo sprint l’italiano Giacomo Villa (nazionale italiana) e il francese Pierre Thierry (nazionale francese). Foldager è il primo leader della classifica con lo stesso tempo di Villa e Thierry.

PRIMOZ ROGLIC VINCE LA VUELTA A BURGOS 2023

agosto 19, 2023 by Redazione  
Filed under News

L’arrivo in salita di Lagunas de Neila vede il successo di tappa e della corsa di Primoz Roglic (Jumbo-Visma), lo sloveno regola all’arrivo Adam Yates (UAE Team Emirates) e Aleksandr Vlasov (Bora-hansgrohe) che chiudono in classifica generale con posizioni invertite e rispettivamente terzo e secondo per via degli abbuoni.

La fuga della prima ora di corsa è centrata da da: Alexander Cepeda (EF Education-EasyPost), Joe Dombrowski (Astana Qazaqstan), Jetse Bol (Burgos-BH) e Carlos Canal (Euskaltel-Euskadi). La Jumbo-Visma di Roglic si mette a tirare in testa al gruppo controllando sempre la corsa e concedendo ai fuggitivi un vantaggio massimo di circa 3’:30”. Ad 80 Km dakk’arrivo il gruppo riesce a rosicchiare un minuto agli attaccanti che poco dopo restano in tre in quanto Cepada si rialza ed è poco dopo risucchiato dal gruppo che ora insegue a 2’. La situazione di corsa rimane invariata fino all’Alto de Cargadero con i tre che perdono ancora vantaggio, al GPM transitano con poco più di 1’:30” dal gruppo con anche la UAE Team Emirates a tirare. A 25 chilometri dall’arrivo il distacco dai fuggitivi oscilla intorno il minuto. La fuga è segnata anche perchè in testa iniziano a fare capolino gli uomini di classifica. La fuga viene ripresa subito dopo il cartello dei 9 chilometri all’arrivo. All’imbocco dell’ultima salita arriva in testa la Bora-Hansgorhe con il gruppo che si riduce grazie al ritmo di Jay Vine, siamo a 4 chilometri dall’arrivo ed alla ruota di Vine restano soltanto Roglic, Yates e Vlasov, in pratica il podio della classifica generale. Dentro i meno tre chilometri dal traguardano restano soltanto in tre ed il primo scatto è piazzato da Yates ma sia Roglic sia Vlasov tengono le ruote del britannico. I tre arrivano a giocarsi la vittoria di tappa in uno sprint ristretto in cui ad avere la meglio sfruttando la sua velocità è Roglic, secondo Vlasovterzo Yates, quarto arriva Damien Howson Q36.5 Pro Cycling Team quinto Einer Augusto Rubio (Movistar). Grazie al successo odierno Primoz Roglic conferma il suo primato e fa sua la Vuelta a Burgos 2023, sul podio salgono Vlasov secondo e Yates terzo rispettivamente a 39″ e 42″.

Antonio Scarfone

Primoz Roglic vince sul traguardo di Lagunas de Neila.

Primoz Roglic vince sul traguardo di Lagunas de Neila.

COLPO DI WILLIAMS NEL FREDDO DELL’ARTICO. L’INGLESE VINCE AD HAVOYSUND ED E’ IL NUOVO LEADER DELLA GENERALE

agosto 19, 2023 by Redazione  
Filed under News

Vincitore un pò a sorpresa nella terza tappa dell’Arctic Race of Norway. A trionfare in cima al durissimo strappo di Havoysund al termine di uno sprint di una dozzina di corridori è stato il britannico Stephen Williams (Israel-PremierTech), abile a restare a ruota fino alla fine e a superare gli avversari negli ultimi 50m. Il britannico ha preceduto tutti gli altri favoriti per la conquista della corsa scandinava: Clement Champoussin (Team Arkea-Samsic), Christian Scaroni (Astana Qazaqstan Team), Tobias Halland Johannessen (Uno-X Pro Cycling), il compagno di squadra Dylan Teuns e Roger Adrià (Equipo Kern Pharma). Il corridore della Israel è anche balzato in testa alla classifica generale, dove guida con appena 1″ sul bravissimo Scaroni e 9″ sull’idolo di casa Johannessen.

La terza frazione della corsa scandinava era la prima destinata a rimescolare in maniera sostanziale la classifica generale. Il tratto iniziale e quello centrale erano quasi totalmente piatti se si fa eccezione del gpm di Skaidi Summit (2,5 km al 4%) posto dopo 54,5 km dal via. Sulla falsariga di quanto proposto anche nelle altre frazioni, il finale diventava più impegnativo vista la presenza di tre gpm: il Kirkedalen Summit (3,8 km al 5,2%) posto ai -34, il Selvika Summit (1,6 km al 6,7%) posto ai -15 ed infine il duro strappo finale di Havøysund (2,1 km al 10,5%). A rendere la tappa più dura ci sono state inoltre le condizioni meteo: i corridori sono stati accompagnati da temperature piuttosto basse, pioggia e vento lungo tutto il percorso.

La tappa è stata animata dalla fuga di 6 corridori: Michel Ries (Team Arkea-Samsic), Vincent Van Hemelen (Team Flanders-Baloise), Paul Double (Human Powered Health), Karsten Larsen Feldmann e Anton Stensby (Team Coop-Repsol) ed Ulrik Tvedt (Nazionale Norvegese). Il sestetto di testa ha guadagnato rapidamente un discreto vantaggio raggiungendo i 4 minuti al km 30. Nelle fasi seguenti il gruppo, tirato dalle maglie dell’Astana e della Israel, ha aumentato il ritmo e così il vantaggio si è mantenuto sostanzialmente stabile nella fase centrale di tappa (4′30″ ai -90) e quindi ha iniziato a diminuire. Giunti ai -40, in testa al gruppo sono arrivate anche le maglie della Uno-X Pro Cycling il cui ritmo insieme al vento piuttosto sostenuto ha contribuito alla frammentazione del gruppo in più ventagli. A farne le spese, tra gli altri, anche il leader della classifica generale Noah Hobbs che ha perso contatto dai migliori intorno ai -15. Il vantaggio della fuga, che nel frattempo aveva iniziato a perdere alcuni componenti (il primo Double), di conseguenza è rapidamente crollato (1′50 ai -33). L’ultimo dei fuggitivi ad arrendersi al ritorno del gruppo è stato il belga Van Hemelen che, grazie ai numerosi punti ottenuti sui primi 3 gpm di giornata, è riuscito a garantirsi la vittoria nella classifica degli scalatori. Il corridore del Team Flanders-Baloise è stato ripreso proprio ai piedi dell’ultimo strappo.

A quel punto in testa al gruppo dei migliori, ridotto a non più di 20 corridori, erano iniziati preparativi alla scalta del durissimo muro di Havoysund. La presenza del forte vento ha però scoraggiato gli attacchi, ad eccezione di quello timido portato da Tobias Johannessen (Uno-X Pro Cycling) che ha però desistito quasi immediatamete. E così l gruppo ha proceduto senza particolari sussulti tirato prima da Marco Frigo (Israel-PremierTech) e quindi da un altro corridore della formazione Israeliana, ovvero Dylan Teuns. Ai -400 il belga era in testa con il bravissimo Christian Scaroni (Astana Qazaqstan Team) a ruota e Tobias Johannessen in terza posizione. Ai 150 metri proprio il norvegese ha provato a piazzare il suo affondo, ma è stato anticipato da Scaroni alla cui ruota s’era collocato Clement Champoussin (Team Arkea Samsic). Scaroni ha affiancato e superato Johannessen, ma dal lato opposto della sede stradale è spuntato dal nulla Stephen Williams (Israel-PremierTech) che ai -50 ha preso la prima posizione tagliando poi il traguardo con un discreto margine sul corridore bresciano dell’Astana e su Champoussin. Johannessen si è dovuto accontentare della quarta piazza precedendo Dylan Teuns. Quindi troviamo Roger Adrià (Equipo Kern Pharma), Matthew Dinham (Team DSM-Firmenich), Guillaume Martin (Cofidis) e Kevin Vermaerke (Team DSM-Firmenich), tutti gunti con lo stesso tempo del vincitore.
Williams conquista anche la leadership della corsa Artica e ora guida con solo 1″ su Scaroni, 9″ su Johannessen, 11″ su Vermaerke e 12″ su un quartetto formato da Teuns, Dinham, Martin e Adrià.

Domani è prevista la 4a ed ultima tappa: i corridori percorerrano 171 km da Kvalsund a Nordkapp (Capo Nord). Ancora una volta i primi 140 km non riserveranno particolari difficoltà, se non quelle proposte dal meteo sempre rischioso a quelle latitudini. Il finale invece consentirà ai corridori in lotta per la generale di giocarsi le proprie carte vista la presenza di due asperità: lo Skipsfjord Summit (4,6 km al 4,6%) ai -21 e il Vestfjordellet (3 km al 7,7%) posto ai -7. Dalla cima dell’ultimo strappo al traguardo i corridori troveranno un saliscendi decisamente favorevole agli attaccanti.

Pierpaolo Gnisci

Williams nel gelo dellArtico (fonte: Getty Images)

Williams nel gelo dell'Artico (fonte: Getty Images)

GIRO DI DANIMARCA 2023, PEDERSEN PROFETA IN PATRIA

agosto 19, 2023 by Redazione  
Filed under News

Mads Pedersen conquista il Giro di Danimarca 2023 all’ultima cronometro. Podio tutto danese con Skjelmose e Cort Nielsen.

Edizione 2023 come di consueto nel periodo estivo per il PostNord Danmark Rundt – il giro di Danimarca: cinque tappe nella splendida terra promontorio dell’Europa continentale proteso verso la Scandinavia, su e giù per le poche colline presenti nella morfologia locale, non per questo proponendo frazioni scontate.
La prima tappa e maglia di quest’anno va ad uno scandinavo, ma dei vicini norvegesi: ad alzare le braccia al cielo è Søren Wærenskjold (Uno-X Pro Cycling Team) bravo a regolare la volata di Aalborg su Fabio Jakobsen (Soudal – Quick Step) e l’idolo locale Mads Pedersen (Lidl – Trek). Primi due posizioni di giornata che sono appannaggio degli stessi uomini nella seconda tappa, ma a posizioni invertite: questa volta è Jakobsen a imporsi su Wærenskjold a Silkeborg dove chiude il podio di volata un altro idolo locale, Søren Krag Andersen (Alpecin-Deceuninck).
La terza frazione sconquassa la classifica generale grazie a 206 km con partenza e arrivo a Vejle: lo show è quello di Mattias Skjelmose (Lidl – Trek) che negli strappi finali porta via la fuga con il compagno di squadra Mads Pedersen e lo stacca in vista del traguardo, distanziandolo anche di 10″. Il terzo parziale è Magnus Cort Nielsen (EF Education-EasyPost), attardato sul traguardo di ben 43 secondi. La penultima frazione è un’altra volata, che vede il bis di Fabio Jakobsen ancora una volta su Mads Pedersen con ottimo terzo l’azzurro Luca Colnaghi (Green Project-Bardiani CSF-Faizanè).
La classifica finale si decide dunque nella quinta e ultima frazione, i 16 km contro il tempo di Helsingør: il più rapido è Mads Pedersen che conquista così tappa e classifica generale finale. Alle sue spalle Søren Wærenskjold stampa un ottimo tempo che gli permette di chiudere la generale al quarto posto finale, alle spalle di Skjelmose (quinto a crono) e Cort Nielsen (terzo odierno).

Lorenzo Alessandri

Mads Pedersen vince la crono finale e la generale. Photo Credit: Getty Images

Mads Pedersen vince la crono finale e la generale. Photo Credit: Getty Images

19-08-2023

agosto 19, 2023 by Redazione  
Filed under Ordini d'arrivo

VUELTA A BURGOS

Lo sloveno Primoz Roglic (Jumbo-Visma) si è imposto nella quinta ed ultima tappa, Golmayo – Lagunas de Neila, percorrendo 160 Km in 4h08′31″, alla media di 38.629 Km/h. Ha preceduto allo sprint il britannico Adam Yates (UAE Team Emirates) e il russo Aleksandr Vlasov (BORA – hansgrohe). Miglior italiano Damiano Caruso (Bahrain – Victorious), 9° a 1′03″. Roglic si impone in classifica con 39″ su Vlasov e 42″ su Yates. Miglior italiano Mattia Bais (EOLO-Kometa), 21° a 8′19″.

POSTNORD DANMARK RUNDT – TOUR OF DENMARK

Il danese Mads Pedersen (Lidl – Trek) si è imposto nella quinta ed ultima tappa, circuito a cronometro di Helsingør, percorrendo 16.1 Km in 17′50″, alla media di 54.168 Km/h. Ha preceduto di 24″ il norvegese Søren Wærenskjold (Uno-X Pro Cycling Team) e di 34″ il connazionale Magnus Cort (EF Education-EasyPost). Miglior italiano Nicola Conci (Alpecin-Deceuninck), 35° a 1′35″. Pedersen si impone in classifica con 41″ sul connazionale Mattias Skjelmose (Lidl – Trek) e 1′19″ su Cort. Miglior italiano Conci, 11° a 2′35″.

ARCTIC RACE OF NORWAY

Il britannico Stephen Williams (Israel – Premier Tech) si è imposto nella terza tappa, Hammerfest – Havøysund, percorrendo 167 Km in 4h02′58″, alla media di 41.24 Km/h. Ha preceduto allo sprint il francese Clément Champoussin (Team Arkéa Samsic) e l’italiano Christian Scaroni (Astana Qazaqstan Development Team). Williams è il nuovo leader della classifica con 1″ su Scaroni e 9″ sul norvegese Tobias Halland Johannessen (Uno-X Pro Cycling Team)

VOLTA A PORTUGAL EM BICICLETA

L’australiano James Whelan (Glassdrive Q8 Anicolor) si è imposto nella nona tappa, Paredes – Mondim de Basto (Senhora da Graça), percorrendo 174.5 Km in 4h32′46″, alla media di 38.384 Km/h. Ha preceduto di 34″ lo spagnolo Delio Fernández (APHotels and Resorts – Tavira) e di 36″ il portoghese Hélder Gonçalves (Kelly / Simoldes / UDO). Nessun italiano in gara. L’elvetico Colin Stüssi (Team Vorarlberg) è ancora leader della classifica con 45″ sul portoghese Henrique Casimiro (Efapel Cycling) e 1′00″ sul russo Artem Nych (Glassdrive Q8 Anicolor)

DRUIVENKOERS – OVERIJSE

Il belga Victor Campenaerts (Lotto Dstny) si è imposto nella corsa belga, circuito di Overijse, percorrendo 185.6 Km in 4h07′40″, alla media di 44.964 Km/h. Ha preceduto allo sprint il norvegese Rasmus Tiller (Uno-X Pro Cycling Team) e di 6″ il connazionale Jasper De Buyst (Lotto Dstny). Unico italiano in gara Pietro Mattio (Jumbo-Visma Development Team), 58° a 5′46″

BALTIC CHAIN TOUR

Il tedesco Henri Uhlig (Alpecin-Deceuninck Development Team) si è imposto nella seconda tappa, circuito di Sigulda, percorrendo 161.6 Km in 3h22′01″, alla media di 47.996 Km/h. Ha preceduto di 3″ i danesi Malte Hellerup (Team Aalborg – Sparekassen Danmark) e Mads Landbo (Uno-X Dare Development Team). Due soli italiani in gara: Filippo Fortin (Maloja Pushbikers) 6° a 3″, Liam Bertazzo (Maloja Pushbikers) 113° a 3′06″. L’estone Rait Ärm (nazionale estone) è ancora leader della classifica con 2″ su Uhlig e 20″ su Fortin. Bertazzo 114° a 6′43″

GRAND PRIX KAISAREIA

L’ucraino Anatoliy Budyak (Terengganu Polygon Cycling Team) si è imposto nella corsa turca, Kayseri – Mount Erciyes, percorrendo 133.6 Km in 3h06′58″, alla media di 42.874 Km/h. Ha preceduto di 7″ il kazako Anton Kuzmin (Almaty Astana Motors) e di 48″ il turco Halil İbrahim Doğan (Beykoz Belediyesi Spor Kulübü). Nessun italiano in gara

GRAND PRIX KAISAREIA (Donne)

L’uzbeka Olga Zabelinskaya (nazionale uzbeka) si è imposta nella corsa turca, Kayseri – Mount Erciyes, percorrendo 88.2 Km in 2h49′49″, alla media di 31.163 Km/h. Ha preceduto di 4′23″ l’iraniana Somayeh Yazdani (Ankuva Cycling Team) e di 5′21″ la connazionale Yanina Kuskova (Tashkent City Women Professional Cycling Team). Nessuna italiana in gara

GP OETINGEN (Donne)

La canadese Simone Boilard (St Michel – Mavic – Auber93 WE) si è imposta nella corsa belga, circuito di Oetingen (Gooik), percorrendo 119.1 Km in 3h07′40″, alla media di 38.078 Km/h. Ha preceduto di 10″ l’olandese Evy Kuijpers (Fenix-Deceuninck) e di 18″ l’olandese Maaike Boogaard (AG Insurance – Soudal Quick-Step). Miglior italiana Maria Giulia Confalonieri (Uno-X Pro Cycling Team), 4° a 25″.

ARCTIC RACE OF NORWAY, LA PRIMA VOLTA DI GAZZOLI. IL BRESCIANO VINCE DAVANTI AL COMPAGNO SCARONI, HOBBS NUOVO LEADER

agosto 19, 2023 by Redazione  
Filed under News

E’ universalmente risaputo che la prima vittoria tra i professionisti ha una sapore dolcissimo per ogni ciclista. Tale condizione vale ancora a maggior ragione se l’agnognata prima volta arriva al termine di un periodo molto difficile, dopo essere stati forzatamente lontani dalle corse per oltre un anno rischiando di vedere bruscamente interrotta la propria carriera. E’ in sostanza quello che è capitato oggi a Michele Gazzoli. Il giovane bresciano, sospeso per un anno dalle competizioni a causa dell’assunzione involontaria di un prodotto proibito, ha ottenuto una seconda chance da parte dell’Astana che lo ha nuovamente ingaggiato (nel suo Development Team) fino al termine della stagione. Gazzoli è così rientrato alle competizioni proprio ieri nella prima frazione dell’Arctic Race of Norway e oggi, ad appena 24 ore dal ritorno alle corse, ha subito ripagato nel migliore dei modi la fiducia concessa dal team Kazako. Gazzoli ha vinto la seconda frazione della corsa norvegese battendo in maniera a dir poco netta il compagno di squadra Christian Scaroni e l’iberico Jonathan Lastra (Cofidis) al termine di una volata di un gruppo comprendente circa 45 corridori. Cambio al vertice della classifica che ora vede il giovanissimo Noah Hobbs (Equipe Continentale Groupama-FDJ), abile a guadagnare 5″ di abbuoni nei traguardi volanti, in testa con 1″ di vantaggio sullo stesso Gazzoli e sul vincitore della prima tappa, Alberto Dainese (Team DSM-Firmenich).

La seconda tappa dell’Arctic Race, 153 km da Alta ad Hammerfest, assomigliava molto alla prima: il percorso era prevelantemente piatto ma presentava nel finale una serie di brevi strappi che complicavano la vita ai velocisti puri e che culminavano con breve muro finale di 900 al 6,1%. Una frazione che si prestava ad uno sprint a ranghi ridotti o a qualche colpo di mano da parte di un un finisseur.

Pronti via e si è subito formata la fuga di giornata grazie all’azione di 6 uomini: Vincent Van Hemelen (Team Flanders-Baloise), Gianmarco Garofoli (Astana Qazaqstan), Johan Ravnoy (Team Coop-Repsol), Camilo Andres Gomez (Trinity Racing Team), Ronan Augé (Equipe continentale Groupama-FDJ) e Peder Gravås (Nazionale norvegese). I fuggitivi hanno guadagnato rapidamente un margine di circa 3 minuti, passando in testa per i primi 3 gpm di giornata, tutti posti nella parte iniziale della tappa. Allo scollinamento del 3° gpm (Sukkedalen Summit), il loro vantaggio aveva superato i 4′. A quel punto però il gruppo ha iniziato ad aumentare l’andatura grazie al lavoro svolto da Team DSM-Firmenich, Team Jayco-Alula e Uno-X Pro Cycling. La presenza di vento contrario e le condizioni climatiche a dir poco proibitive, combinate all’aumento della velocìtà, hanno prodotto una vera e propria esplosione del plotone che si è frantumato in più drappelli. Quello di testa, formato da circa 35 unità, è andato a riprendere i 6 fuggitivi e ha rapidamente guadagnato mezzo minuto sul gruppo inseguitore. La situazione è mutata nuovamente quando al traguardo mancavano circa 50 km: la direzione del vento è cambiata, diventando frontale rispetto alla marcia dei corridori. Tale condizione ha fatto desistere il gruppo di testa, propiziando di conseguenza il ricongiungimento con i corridori attardati.

Il plotone, nuovamente ricompattato, si è così diretto verso il traguardo senza particolari colpi di scena. Ad approfittare della situazione di calma è stato così il giovane e intraprendente Noah Hobbs (Equipe Continentale Groupama-FDJ) che è riuscito a ragranellare ben 5″ di abbuono tra il secondo e il terzo tragurdo volante di giornata (posti rispettivamente ai km 118 e 142) scavalcando in classifica il leader Alberto Dainese (Team DSM-Firmenich). Il plotone ha approcciato lo strappo finale con un’andatura piuttosto sostenuta e si è così diretto allo sprint finale. A prendere in testa la volata sono stati gli uomini dell’Astana Qazaqstan Team: Christian Scaroni si è portato davanti tirando la volata al compagno Michele Gazzoli che si è prodotto in uno sprint che non ha lasciato scampo agli avversari. Per il bresciano una vittoria tanto importante quanto inaspettata dopo oltre un anno di astinenza dalle corse. Scaroni è riuscito a conservare le energie sufficienti a chiudere in seconda posizione sugellando una giornata da incorniciare per la squadra Kazaka. Terza piazza per Jonathan Lastra (Cofidis) davanti a Thibauld Gruel (Equipe Continentale Groupama-FDJ) e Milan Fretin (Team Flanders-Baloise). Il leader della generale Alberto Dainese non è riuscito ad andare oltre la 18a posizione ed è stato così costretto a cedere il primato a Hobbs che ora guida con 1″ su Dainese e Gazzoli. Seguono il neozelandese Lewis Bower (Equipe Continentale Groupama-FDJ) a 3″, Christian Scaroni a 4″ e Jonathan Lastra a 7″.

Domani terza tappa da Hammerfest a Havøysund per un totale di 167 km. I primi 130 saranno abbastanza facili, vista la presenza di un solo gpm (Skaidi, al km 54). Il finale sarà però nuovamente accidentato vista la presenza di tre strappetti: il Kirkedalen Summit (3,8 km al 5,2%) ai -34, il Selvika Summit (1,6 km al 6,7%) ai -15 ed infine il muro finale che condurrà i corridori al traguardo (2,1 km al 10,5%). Una tappa in grado di cambiare in maniera sostanziale il volto della classifica generale.

Pierpaolo Gnisci

Gazzoli primo ad Hammerfest (fonte: Getty Images)

Gazzoli primo ad Hammerfest (fonte: Getty Images)

OIER LAKZANO VINCE DOPO UNA FUGA DI NOVE UOMINI LA QUARTA TAPPA DELLA VUELTA A BURGOS

agosto 18, 2023 by Redazione  
Filed under News

Oier Lakzano  in forza alla Movistar vince la quarta tappa della Vuelta Burgos 2023 caratterizzata da una fuga da lontano, il giovane spagnolo Santiago Buitrago (Bahrain Victorious) e  Raul Garcia Pierna (Equipo Kern Pharma). Il gruppo dei migliori è arrivato dopo meno di un minuto in cui Primoz Roglic (Jumbo-Visma) controlla e mantiene il simbolo del primato.

Frazione che strizza l’occhio ai cacciatori di tappe oggi alla Vuelta a Burgos 2023 con la prima salita posta ad inizio tappa che offre subito la possibilità di alcuni scatti in testa al gruppo. A provare un allungo sono nove uomini, abbiamo: Jay Vine (UAE Team Emirates), Santiago Buitrago (Bahrain Victorious), Oier Lazkano (Movistar), Raul Garcia Pierna (Equipo Kern Pharma), Joan Bou (Euskaltel-Euskadi), Matteo Fabbro (Bora-hansgrohe), Gianluca Brambilla (Q36.5 Pro Cycling Team), Harold Martin Lopez (Astana Qazaqstan Team) e Jonathan Caicedo (EF Education-EasyPost), tutti lontano in classifica generale. Situazione che sta bene alla Jumbo-Visma, gli uomini di Roglic lasciano un vantaggio massimo di cinque minuti. In testa tutti ottimi scalatori che affrontano la successiva di Portillo de Busto con iun vantaggio sceso a poco più di 3’. Nonostante il recupero degli Jumbo Visma la situazione di gara a 30 chilometri dalla conclusione pende a favore della fuga, sensazione confermata dal vantaggio stbilizzatosi a poco più di 3’. L’ultima salita verso  Pradoluengo propone pendenze molto semplici solo nell’utimo chilometro le pendenze a doppia cifra ed è proprio qui che iniziano gli scatti tra i nove al comndo della corsa, a rompere gli indugi è Brambilla, l’italiano è ripreso grazie a Buitrago che porta tutti sotto. Il secondo scatto a 500 metri dal traguardo, è di Bou, con Lazkano questa volta che v a chiudere ed allunga in testa, il solo Buitrago sembra poter riprendere lo spagnolo ma la sua reazione non dà i frutti sperati, lo spagnolo della Movistar infatti va prendersi il successo di tappa proprio su Santiago Buitrago (Bahrain Victorious) terzo Raul Garcia Pierna (Equipo Kern Pharma) via via tutti gli altri componenti della fuga. Il gruppo dei migliori taglia il traguardo con 58″ di ritardo. In classifica genrale nelle posizioni che contano non cambia niente con Primoz Roglic che conserva 33″ di vantaggio su Aleksandr Vlasov (Bora-hansgrohe) e 38″ su Adam Yates (UAE Team Emirates). Domani quinta ed ultima tappa con l’atteso arrivo in salita di Lagunas de Neila.

Antonio Scarfone

Oier Lakzano vince la quarta tappa della Vuelta a Burgos 2023

Oier Lakzano vince la quarta tappa della Vuelta a Burgos 2023

18-08-2023

agosto 18, 2023 by Redazione  
Filed under Ordini d'arrivo

VUELTA A BURGOS

Lo spagnolo Oier Lazkano (Movistar Team) si è imposto nella quarta tappa, Santa Gadea del Cid – Pradoluengo (Acebel-Vizcarra), percorrendo 157 Km in 3h56′05″, alla media di 39.901 Km/h. Ha preceduto allo sprint il colombiano Santiago Buitrago (Bahrain – Victorious) e di 3″ lo spagnolo Raúl García Pierna (Equipo Kern Pharma). Miglior italiano Gianluca Brambilla (Q36.5 Pro Cycling Team), 5° a 3″. Lo sloveno Primoz Roglic (Jumbo-Visma) è ancora leader della classifica con 33″ sul russo Aleksandr Vlasov (BORA – hansgrohe) e 38″ sul britanico Adam Yates (UAE Team Emirates). Miglior italiano Mattia Bais (EOLO-Kometa), 20° a 5′35″.

POSTNORD DANMARK RUNDT – TOUR OF DENMARK

L’olandese Fabio Jakobsen (Soudal – Quick Step) si è imposto nella quarta tappa, Kalundborg – Bagsværd, percorrendo 178.4 Km in 4h00′36″, alla media di 44.489 Km/h. Ha preceduto allo sprint il danese Mads Pedersen (Lidl – Trek) e l’italiano Luca Colnaghi (Green Project-Bardiani CSF-Faizanè). Il danese Mattias Skjelmose (Lidl – Trek) è ancora leader della classifica con 4″ su Pedersen e 49″ sul connazionale Magnus Cort (EF Education-EasyPost). Miglior italiano Nicola Conci (Alpecin-Deceuninck), 4° a 1′04″.

ARCTIC RACE OF NORWAY

L’italiano Michele Gazzoli (Astana Qazaqstan Development Team) si è imposto nella seconda tappa, Alta – Hammerfest, percorrendo 153.4 Km in 3h28′35″, alla media di 44.126 Km/h. Ha preceduto allo sprint l’italiano Christian Scaroni (Astana Qazaqstan Development Team) e lo spagnolo Jonathan Lastra (Cofidis). Il il britannico Noah Hobbs (Equipe continentale Groupama-FDJ) è il nuiovo leader della classifica con 1″ sugli italiani Alberto Dainese (Team DSM-Firmenich) e Gazzoli

VOLTA A PORTUGAL EM BICICLETA

Il colombiano Adrián Bustamante (Kelly / Simoldes / UDO) si è imposto nell’ottava tappa, Boticas – Fafe, percorrendo 146.7 Km in 3h34′26″, alla media di 41.048 Km/h. Ha preceduto allo sprint gli spagnoli Mikel Iturria (Euskaltel – Euskadi) e Luis Ángel Maté (Euskaltel – Euskadi). Nessun italiano in gara. L’elvetico Colin Stüssi (Team Vorarlberg) è ancora leader della classifica con 28″ sul russo Artem Nych (Glassdrive Q8 Anicolor) e su Maté

TOUR DU LIMOUSIN-PÉRIGORD-NOUVELLE-AQUITAINE

Il francese Hugo Page (Intermarché – Circus – Wanty) si è imposto nella quarta ed ultima tappa, Glandon (Pays de Saint-Yrieix) – Limoges, percorrendo 170.6 Km in 3h52′01″, alla media di 44.118 Km/h. Ha preceduto allo sprint il connazionale Paul Magnier (Trinity Racing) e l’italiano Luca Mozzato (Team Arkéa Samsic). Il francese Romain Grégoire (Groupama – FDJ) si impone in classifica con 38″ sul connazionale Benoît Cosnefroy (AG2R Citroën Team) e 50″ sull’australiano Michael Storer (Groupama – FDJ). Miglior italiano Alex Tolio (Green Project-Bardiani CSF-Faizanè), 14° a 1′56″

BALTIC CHAIN TOUR

L’estone Rait Ärm (nazionale estone) si è imposto nella prima tappa, Tartu – Valga, percorrendo 198.7 Km in 4h04′30″, alla media di 48.761 Km/h. Ha preceduto di 2″ il norvegese Daniel Årnes (Uno-X Dare Development Team) e di 11″ il tedesco Henri Uhlig (Alpecin-Deceuninck Development Team). Due soli italiani in gara: Filippo Fortin (Maloja Pushbikers) 6° a 11″, Liam Bertazzo (Maloja Pushbikers) 124° a 3′27″. Ärm è il primo leader della classifica con 8″ su Årnes e 16″ su Uhlig. Fortin 5° a 22″, Bertazzo 124° a 3′40″

KONVERT KORTRIJK KOERSE (Donne)

La polacca Daria Pikulik (Human Powered Health) si è imposta nella corsa belga, circuito di Kortrijk, percorrendo 126.2 Km in 3h09′50″, alla media di 39.888 Km/h. Ha preceduto allo sprint la belga Julie De Wilde (Fenix-Deceuninck) e la francese Valentine Fortin (Cofidis Women Team). Miglior italiana Sofia Bertizzolo (UAE Team ADQ), 6°.

« Pagina precedentePagina successiva »