11-10-2023

ottobre 11, 2023 by Redazione  
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GIRO DEL VENETO

Il francese Dorian Godon (AG2R Citroën Team) si è imposto nella corsa veneta, Tombolo – Vicenza (Monte Berico), percorrendo 107.1 Km in 3h43′05″, alla media di 45.755 Km/h. Ha preceduto allo sprint il norvegese Tobias Halland Johannessen (Uno-X Pro Cycling Team) e il belga Florian Vermeersch (Lotto Dstny). Miglior italiano Luca Mozzato (Team Arkéa Samsic), 6°.

PRESIDENTIAL CYCLING TOUR OF TÜRKIYE

Il belga Jasper Philipsen (Alpecin-Deceuninck) si è imposto nella quarta tappa, Fethiye – Marmaris, percorrendo 165.3 Km in 3h50′17″, alla media di 43.069 Km/h. Ha preceduto allo sprint il connazionale Timothy Dupont (Tarteletto – Isorex) e l’italiano Giovanni Lonardi (EOLO-Kometa). Il kazako Alexey Lutsenko (Astana Qazaqstan Team) è ancora leader della classifica con 16″ sul tedesco Ben Zwiehoff (BORA – hansgrohe) e 33″ sul colombiano Harold Tejada (Astana Qazaqstan Team). Miglior italiano Giulio Pellizzari (Green Project-Bardiani CSF-Faizanè), 6° a 1′34″

PRESIDENTIAL CYCLING TOUR OF TÜRKIYE: PHILIPSEN… E SONO TRE

ottobre 11, 2023 by Redazione  
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Giù il cappello, Jasper Philipsen ha fatto 18. È lui il plurivincitore di questa stagione e non è detto che si fermi qui. Piazze d’onore oggi per Dupont e Lonardi, primo dei quattro italiani in TopTen. Lutsenko si gode il risultato portato a casa ieri rimanendo ancora in vetta alla generale.

Dopo l’exploit del kazako Alexey Lutsenko di ieri, il Presidential Cycling Tour of Türkiye 2023 torna nella normalità di veder primeggiare il “solito” Jasper Philipsen. Anche oggi il belga della Alpecin-Deceuninck ha dettato la sua legge. A far da corona a questo suo 18° successo stagionale, nessuno come lui in questo 2023, sono stati oggi il connazionale Timothy Dupont (Tarteletto – Isorex) e l’italiano Giovanni Lonardi (EOLO-Kometa). Ai piedi del podio giornaliero sono rimasti Cees Bol (Astana Qazaqstan Team), Álvaro José Hodeg (UAE Team Emirates), Attilio Viviani (Team Corratec – Selle Italia), Luca Colnaghi (Green Project-Bardiani CSF-Faizanè), Matyáš Kopecký (Team Novo Nordisk), Kenneth Van Rooy (Bingoal WB) e Giacomo Ballabio (Global 6 Cycling), per rimanere nell’ambito della TopTen.
La tappa odierna si è sviluppata in maniera abbastanza lineare e scorrendo gli appunti di cronaca risaltano solo i nomi dei pochi ciclisti che hanno provato a evitare la prevedibile conclusione in volata.
Il primo a cercare la soluzione da lontano è stato inutilmente Jay Vine (UAE Team Emirates). L’australiano, desideroso di vendicare la sua défaillance nella tappa di ieri, si è dannato senza successo per portare via la fuga. Questa fase di gara un po’ concitata ha fatto sì che il plotone si spezzasse, anche se per poco tempo, in due tronconi. Più fortunato è stato Nico Denz (Bora-hansgrohe), che si è involato in solitaria ed è stato capace di mettere tra lui e il plotone che lo inseguiva un vantaggio massimo di 3′50″. A rispondere a questo attacco ci ha provato, anche se un po’ in ritardo, Travis Stedman (Q36.5 Pro Cycling). Il suo rimanere nella cosiddetta “terra di nessuno” per lungo tempo lo ha fatto, però, desistere. Con il vantaggio del fuggitivo che diminuiva in maniera esponenziale con l’avvicinarsi del traguardo c’è stato il tentativo di riportarsi sul battistrada di un altro tedesco, Anton Schiffer (BikeAid). Prima che vedesse la testa della corsa il suo tentativo è stato, però, stoppato e da li a poco la stessa sorte è toccata a Denz.
L’ultimo strappo di giornata ha acceso le velleità di Alexis Guerin (Bingoal WB) e Ben Zwiehoff (Bora-hansgrohe), velleità che sono state prontamente spente dalle squadre dei velocisti, già al lavoro per lanciare i propri uomini.
Domani si proseguirà con la Marmaris- Bodrum di 180.6 Km. Il tracciato di gara presenta una parte centrale che potrebbe portare a qualche sorpresa per la presenza di un colle di prima categoria e di un’altro di terza entro i primi 90 Km. Il finale, invece, si presente decisamente più gestibile anche se i ciclisti affronteranno un susseguirsi di strappi fin sul traguardo e difficilmente domani Philipsen e soci dovrebbero arrivare a giocarsi il successo.

Mario Prato

Philipsen vince per la terza volta in questa edizione del Giro di Turchia (foto Bas Czerwinski/Getty Images)

Philipsen vince per la terza volta in questa edizione del Giro di Turchia (foto Bas Czerwinski/Getty Images)

DORIAN GODON VINCE IL GIRO DEL VENETO 2023

ottobre 11, 2023 by Redazione  
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Nell’impegnativo finale sul Monte Berico, con pendenze che raggiungono il 12%, uno sprint di una quarantina di ciclisti vede la vittoria di Dorian Godon (Team AG2R Citroen) davanti a Tobias Halland Johannessen (Uno X Pro Cycling Team) e Florian Vermeersch (Team Lotto Dstny). Primo italiano Luca Mozzato (Team Arkea Samsic), sesto all’arrivo

Il Giro del Veneto 2023 parte da Tombolo, in provincia di Padova e termina a Vicenza, precisamente sul Monte Berico. Sono 170 km divisi complessivamente in tre parti. I primi 50 km sono completamente pianeggianti; la parte centrale, entrando nella provincia vicentina, presenta le asperità di Teolo, Villaga, Grancona e Brendola. Infine si entra nel circuito del Monte Berico che verrà affrontato cinque volte. La salita finale, lunga 800 metri, ha una pendenza media dell’8% con punte al 12%, per cui i velocisti puri sembrano tagliati fuori dalla vittoria, mentre quelli resistenti come Michael Matthews (Team Jayco AlUla) e Corbin Strong (Team Israel Premier Tech) potrebbero avere qualche chance in più. Resta il fatto che sono i finisseur i grandi favoriti e tra di loro Marc Hirschi (UAE Team Emirates) parte in pole position, anche perchè la forma dello svizzero in questa parte conclusiva della stagione è molto buona. La squadra emiratina è tra quelle più forti schierate alla partenza di Tombolo visto che oltre ad Hirschi sono presenti altri ciclisti che possono aspirare alla vittoria come Diego Ulissi e Davide Formolo, oltre a Matteo Trentin che ha vinto nel 2022 ma che appare un gradino sotto i compagni di squadra visto che non ha mai brillato negli arrivi in salita. La fuga di giornata si componeva di sei ciclisti: Stan Dewulf (AG2R Citroën Team), Davide De Cassan (Team Eolo Kometa), Brent Van Moer (Team Lotto Dstny), Joey Rosskopf (Q36.5 Pro Cycling Team), Jonas Abrahamsen (Uno-X Pro Cycling Team) e Michael Belleri (Team Biesse – Carrera). Dopo 70 km di corsa il vantaggio dei sei fuggitivi sul gruppo era di 4 minuti e 5 secondi. De Cassan e Belleri si rialzavano ad una sessantina di km dall’arrivo. I quattro ciclisti rimasti in testa si davano cambi regolari. Sotto il forcing del Team Israel Premier Tech e dell’UAE Team Emirates il vantaggio dei quattro battistrada scendeva progressivamente. A 15 km dall’arrivo la testa della corsa conservava 50 secondi di vantaggio sul gruppo in forte ripresa. Rosskopf si sfilava proprio sul penultimo passaggio sotto il traguardo e così in testa restavano De Wulf, Van Moer ed Abrahamsen. Il gruppo riprendeva i tre battistrada a 6 km dalla conclusione. A questo punto contrattaccavano Florian Vermeersch (Team Lotto Dstny) e Tobias Halland Johannessen (Uno X Pro Cycling Team) ma il loro tentativo durava non più di qualche centinaio di metri. A giocarsi la vittoria era un gruppo formato da una quarantina di ciclisti. Era l’Uno X Pro Cycling Team a tenere alta l’andatura negli ultimi 3 km. Nell’inusuale volata in salita Dorian Godon (Team AG2R Citroen) si imponeva davanti a Tobias Halland Johannessen ed a Florian Vermeersch, mentre chiudevano la top five Corbin Strong (Team Israel Premier Tech) in quarta posizione e Marc Hirschi (UAE Team Emirates) in quinta posizione. Nella top ten si segnalavano il sesto posto di Luca Mozzato (Team Arkea Samsic), il settimo posto di Samuele Battistella (Team Astana Qazaqstan) ed il decimo posto di Gianluca Brambilla (Q36.5 Pro Cycling Team). Godon ottiene la seconda vittoria stagionale dopo la bella affermazione nella Freccia del Brabante risalente allo scorso 12 Aprile. Il ‘Trittico Veneto’, se vogliamo considerare anche il Mondiale di Gravel disputato domenica scorsa si concluderà domenica 15 Ottobre con la Veneto Classic.

Antonio Scarfone

Dorian Godon vince il Giro del Veneto 2023 (foto: Getty Images Sport)

Dorian Godon vince il Giro del Veneto 2023 (foto: Getty Images Sport)

LUTSENKO GRAN VISIR DEL BABADAG, IL KAZAKO DOMA L’INDOMABILE SALITA TURCA

ottobre 10, 2023 by Redazione  
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Nella terza tappa del Presidential Cycling Tour of Türkiye il kazako Alexey Lutsenko si impone in cima alla durissima salita del Babadağ. Podio di giornata per Zwiehoff e Tejada. Sesto Giulio Pellizzari.

Archiviate le prime due tappe dedicate ai velocisti il Presidential Cycling Tour of Türkiye 2023 è entrato nel vivo con quella che si può definire senza ombra di smentita “tappa regina”.
I 104 km della Fethiye-Babadağ sono stati sufficenti a ridisegnare, forse in maniera definitiva, la classifica generale. Ad avere la meglio oggi è stato il portacolori dell’Astana Qazaqstan Team Alexey Lutsenko.
Al trentunenne di Petropavl sono bastati gli ultimi 800 metri di gara per dettare la sua legge e imporre agli altri ritardi di tutto rispetto, anche se non pesanti. Dopo 12” Ben Zwiehoff (BORA – hansgrohe) ha occupato il secondo gradino del podio, mentre ne sono dovuti passarne 27, di secondi, perchè Harold Tejada (Astana Qazaqstan Team) potesse salire sull’ultimo gradino disponibile. Dopo 48″ è transitato sul traguardo Florian Lipowitz (BORA – hansgrohe), dopo 55″ Matteo Badilatti (Q36.5 Pro Cycling Team) e dopo 1′24″ Giulio Pellizzari (Green Project-Bardiani CSF-Faizanè), migliore dei venti italiani in gara. A seguire dopo 3′ Ander Okamika (Burgos-BH), dopo 3′28″ Alexis Guerin (Bingoal WB), dopo 3′41″ Xandro Meurisse (Alpecin-Deceuninck) e dopo 3′44″ Domen Novak (UAE Team Emirates), che ha chiuso la TopTen.
Da segnalare che il sesto posto del 19enne di San Severino Marche vale molto di più di un semplice dato statistico. Il ragazzo alla corte dei Reverberi si è, infatti, staccato all’inizio della salita più dura di sempre (18.4 Km al 10.3%), per poi procedere del suo passo e rimontare i corridori che lo avevano precedentemente staccato.
Se la salita finale era il giudice supremo di giornata, i contendenti non hanno di certo aspettato gli ultimi 19 Km per accendere la tappa. Fin dal via le scaramucce non sono mancate, ma la vera fuga di giornata è stata quella portata dopo più di un’ora di corsa da Umberto Poli (Team Novo Nordisk), Robigzon Oyola (Team Medellin-EPM) e Oliver Mattheis (Bike Aid), seguiti a breve da Lennert Teugels (Tarteletto-Isorex) e Tobias Nolde (P&S Benotti). Con questa composizione, tre corridore a condurre, due a inseguire e il plotone a chiudere la carovana, si è arrivati al primo GPM di giornata, salendo verso il quale la situazione è cambiata. Davanti è rimasto il solo Oyola, che scollina in solitaria seguito prima dal solo Mattheis e successivamente da quel che restava del plotone, che chiuderà il gap sui due poco prima di affrontare l’ultima salita di giornata.
Con i pretendenti al successo ormai sul proscenio il primo a rompere gli indugi è stato Alexis Guerin (Bingoal WB). La Bora-hansgrohe si incarica di condurre l’inseguimento scremando ulteriormente il gruppetto. A comporlo sono infatti i soli Harold Tejada e Alexey Lutsenko, Jay Vine e Domen Novak (UAE Team Emirates), Ben Zwiehoff, Anton Palzer e Florian Lipowitz (Bora-hansgrohe), Ander Okamika (Burgos-BH) e Alex Martin (Eolo-Kometa), con Giulio Pellizzari (Green Project-Bardiani CSF-Faizanè) che, staccatosi a inizio salita ma non molto distante, sceglie di salire con il proprio passo assieme a Matteo Badilatti (Q36.5 Pro Cycling Team).
La salita finale, però, non è di facile gestione e il gruppetto si assottiglia ancora, fino a sgranarsi del tutto nell’ordine che ha passato il traguardo.
Ora la nuova classifica generale vede il vincitore di oggi condurre con 16” su Zwiehoff e con 33″ su Tejada. Entro il minuto di ritardo c’è anche Lipowitz, 4° a 58″, mentre il nostro Pellizzari è 6° a 1′34″.
Domani la Fethiye- Marmaris di 165.3 km non impensierirà sicuramente il nuovo leader della corsa, mentre i due GPM e le altre salitelle sparse per il tracciato potrebbero dare grattacapi ai velocisti in una tappa che sembra ideale per un tentativo di fuga con ottime possibilità di andare fino al traguardo.

Mario Prato

Lutsenko vittorioso in cima al Babadag (foto David Ramos/Getty Images)

Lutsenko vittorioso in cima al Babadag (foto David Ramos/Getty Images)

10-10-2023

ottobre 10, 2023 by Redazione  
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PRESIDENTIAL CYCLING TOUR OF TÜRKIYE

Il kazako Alexey Lutsenko (Astana Qazaqstan Team) si è imposto nella terza tappa, Fethiye – Babadağ, percorrendo 104.1 Km in 3h34′17″, alla media di 29.148 Km/h. Ha preceduto di 12″ il tedesco Ben Zwiehoff (BORA – hansgrohe) e di 27″ il colombiano Harold Tejada (Astana Qazaqstan Team). Miglior italiano Giulio Pellizzari (Green Project-Bardiani CSF-Faizanè), 6° a 1′24″. Lutsenko è il nuovo leader della classifica con 16″ su Zwiehoff e 33″ su Tejada. Miglior italiano Pellizzari, 6° a 1′34″

LOMBARDIA 2023 – LE PAGELLE

ottobre 10, 2023 by Redazione  
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Le pagelle della 117a edizione del Giro di Lombardia, vinto per il terzo anno consecutivo da Tadej Pogacar

TADEJ POGACAR: Riesce nell’impresa di vincere tre Giri di Lombardia consecutivi, cosa che era riuscita solamente ad Alfredo Binda e a Fausto Coppi (quest’ultimo addirittura ne vinse quattro, cinque dei quali di fila). Lo sloveno corre con maestria e intelligenza tattica, non fa lavorare molto la squadra, si nasconde e poi attacca dove meno te lo aspetti facendo il vuoto in discesa. Chiude il 2023 con il botto dopo aver vinto numerose corse e ben due classiche monumento, il Giro delle Fiandre e, appunto, il Lombardia. Campione d’altri tempi. VOTO: 10

ANDREA BAGIOLI: Dopo la caduta di Remco Evenepoel gli danno il via libera e lui ne approfitta per centrare un ottimo secondo posto. Un ottobre da incorniciare per il giovane valtellinese che l’anno prossimo vestirà la casacca della Lidl Trek, dove avrà i gradi di capitano e il tifo di tutti gli italiani. VOTO: 8,5

SIMON YATES: Il britannico sgambetta come a bei tempi, è lui che fa esplodere la corsa facendo saltare le tattiche delle varie squadre. VOTO: 7,5

ALEKSANDR VLASOV: Il russo della Bora Hansgrohe mostra una buona condizione atletica, sempre nelle prime posizioni, attento e ordinato. Peccato per lui che Pogacar sia di un altro pianeta. VOTO: 7

ADAM YATES: Il gemello Yates in casacca UAE Team Emirates è l’ombra di Pogacar fin quando lo sloveno non decide di fare la differenza. Ottimo gregario. VOTO: 7

BEN HEALY: L’irlandese della EF Education-EasyPost esce in avanscoperta per tattica di squadra e lo fa bene. Macina chilometri su chilometri fino al Ganda. VOTO: 6,5

CARLOS RODRIGUEZ: Lo spagnolo della neos Grenadiers è poco appariscente, ma è sempre nel vivo della corsa e chiude sesto. VOTO: 6,5

PRIMOZ ROGLIC: Lo sloveno era uno dei favoriti di giornata. Fa lavorare al Jumbo-Visma dalla primissima parte della corsa fino a quando resta senza compagni nel momento clou del Lombardia. Quando Simon Yates attacca lui è colpevolmente indietro e si perde anche il contrattacco di Pogacar. Terzo posto per lui. VOTO: 6

RICHARD CARAPAZ: L’ecuadoriano della EF Education- EasyPost raccoglie un settimo posto in una corsa adattissima alle sue caratteristiche. Le gambe non sono quelle di qualche anno fa, speriamo non sia già entrato nella fase discendente della sua parabola sportiva. VOTO: 5,5

REMCO EVENEPOEL: Il Giro di Lombardia è una corsa stregata per il belga della Soudal Quick-Step: una caduta (fortunatamente non disastrosa come quella del 2020) lo condiziona dopo 21 chilometri. Corre ma le botte si fanno sentire e molla le ruote del gruppo dei migliori quando la corsa entra nel vivo. VOTO: 5,5

ENRIC MAS: Le molte attese sullo spagnolo della Movistar si spengono dopo pochi secondi a causa di una caduta. SENZA VOTO.

THIBAUTH PINOT: Lo scalatore francese classe 1990 saluta il ciclismo nella corsa dove ha ottenuto la vittoria più importante della sua carriera, nel 2018 quando battè il nostro Nibali. Corridore di grandi speranze per i transalpini, quando a soli 24 anni arrivò terzo sul podio del Tour de France. Negli anni a seguire non riuscirà mai a vincere un Grande Giro, si accontenterà di qualche tappa e di qualche classifica minore, ma il suo modo di correre hanno fatto innamorare tutti gli appassionati di ciclismo. Ci mancherai messieur Pinot. VOTO: 10

Luigi Giglio

GIRO DI TURCHIA, PHILIPSEN FA IL BIS A KALKAN

ottobre 9, 2023 by Redazione  
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Seconda tappa e secondo successo per Jasper Philipsen al Presidential Cycling Tour of Türkiy davanti a Bol e Colnaghi. Per il belga successo numero 17 in stagione

Ancora una vittoria in questo 2023 per Jasper Philipsen (Alpecin-Deceuninck). Il belga continua così il suo duello a distanza con il vincitore dell’ultimo Lombardia per il titolo di plurivittorioso della stagione 2023.
Nel carniere del velocista classe ’98 si è aggiunta oggi la seconda tappa del Presidential Cycling Tour of Türkiye. La frazione, partita da Kemer per concludersi a Kalkan dopo 166.5 km, presentava due GPM ma nulla di impossibile per le ruote veloci del plotone. Non ci sono stati così problemi per il più forte velocista ai nastri di partenza ad allungare la sua già pingue lista di vittorie stagionali.
A fare da corona al belga oggi troviamo Cees Bol (Astana Qazaqstan Team), Luca Colnaghi (Green Project-Bardiani CSF-Faizanè), Antonio Angulo (Burgos-BH) e Clément Alleno (Burgos-B).
La vittoria del belga non faccia pensare che se la sia guadagnata con poca fatica perchè la tappa è stata interpretata in maniera molto frizzate da parte di molti corridori. In inizio sono stati Lennert Teugels (Bingoal), Artur Sowinski (Voster ATS), Jacob Relaes (Tarteletto) e Wesley Mol (BikeAid) a tentare la fuga, poi a questi si è aggiunto l’italiano Matteo Amella (Corratec-Selle Italia). Alle loro spalle la situazione non è stata fluida e in molti hanno tentato il contrattacco, sperando di chiudere il gap. Con il passare dei chilometri, mentre Alpecin e Bardiani facevano i “controllori” tarpando le ali alle altrui velleità, il gruppetto davanti si assottiglia e a 35 Km dall’arrivo davanti rimangono solo in due, il nostro Amella e Sowinski, con vantaggio sul gruppo di circa un mibuto. Una volta ripresi questi ultimi fuggitivi e con il traguardo sempre più vicino sono saliti alla ribalta gli uomini dell’Astana Qazaqstan nella speranza di anticipare i tempi della volata dell’Alpecin. Progetto di sicuro ragguardevole, ma che non ha dato i frutti sperati. Cees Bol si è, infatti, lanciato prima di tutti verso il traguardo, ma di fatto ha svolto il ruolo di punto di riferimento per Philipsen, che lo ha raggiunto e saltato sul traguardo.
Domani il Presidential Cycling Tour of Türkiye proseguirà con la terza tappa da Fethiye al monte Babadağ (104.1 km). Dopo un avvio pianeggiante o quasi, il plotone incontrerà un primo GPM di prima categoria, 13 Km al 6.3% per arrivare ad un’altitudine di 1152 metri. Molto più impegnativa si annuncia la lunga e durissima salita finale, che dal livello del mare salirà fino ai 1928 metri del traguardo, oltre 18,4 Km nei quali la pendenza media si attesta al 10.3%.

Mario Prato

Philipsen indossa la maglia di leader della corsa turca (Getty Images)

Philipsen indossa la maglia di leader della corsa turca (Getty Images)

09-10-2023

ottobre 9, 2023 by Redazione  
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PRESIDENTIAL CYCLING TOUR OF TÜRKIYE

Il belga Jasper Philipsen (Alpecin-Deceuninck) si è imposto anche nella seconda tappa, Kemer – Kalkan, percorrendo 166.5 Km in 4h13′54″, alla media di 39.346 Km/h. Ha preceduto allo sprint l’olandese Cees Bol (Astana Qazaqstan Team) e di 3″ l’italiano Luca Colnaghi (Green Project-Bardiani CSF-Faizanè). Philipsen è ancora leader della classifica con 14″ su Bol e 17″ su Colnaghi

TOUR OF HAINAN (Cina)

L’olandese Jesper Rasch (ABLOC CT) si è imposto nella quinta ed ultima tappa, Changjiang – Sanya, percorrendo 203.3 Km in 4h29′14″, alla media di 45.306 Km/h. Ha preceduto allo sprint l’israeliano Itamar Einhorn (Israel – Premier Tech) e l’italiano Nicolas Dalla Valle (Team Corratec – Selle Italia). Lo spagnolo Óscar Sevilla (Team Medellín – EPM) si impone in classifica con 1″ sull’australiano Sebastian Berwick (Israel – Premier Tech) e 8″ sul canadese James Piccoli (China Glory Continental Cycling Team). Miglior italiano Valerio Conti (Team Corratec – Selle Italia), 5° a 15″

TOUR DE KYUSHU (Giappone)

L’australiano Declan Trezise (ARA | Skip Capital) si è imposto nella terza ed ultima tappa, circuito di Hita, percorrendo 129.1 Km in 2h57′32″, alla media di 43.641 Km/h. Ha preceduto allo sprint il connazionale Ryan Cavanagh (Kinan Cycling Team) e di 2″ il connazionale Benjamin Dyball (Victoire Hiroshima). Unico italianio in gara Antonio Nibali (Astana Qazaqstan Team), 33° a 8″. Il kazako Andrey Zeits (Astana Qazaqstan Team) si impone in classifica con 25″ su Nibali e 33″ sull’australiano William Eaves (ARA | Skip Capital)

GIRO DI TURCHIA, PHILIPSEN VINCE LA PRIMA TAPPA

ottobre 9, 2023 by Redazione  
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Jasper Philipsen si aggiudica la prima tappa del Presidential Cycling Tour of Türkiye, davanti a Syritsa e Dupont. Buona prova di Colnaghi e Malucelli, quarto e quinto. Ballabio e Moschetti hanno chiuso nei dieci

In questa ultima coda di stagione è iniziato ieri il Presidential Cycling Tour of Türkiye, giunto alla sua 58a edizione.
Il successo nella prima giornata di gara, visto le caratteristiche della tappa, era cosa da velocisti. E così è stato. Essendo il migliore dei partecipanti alla gara, il belga Jasper Philipsen (Alpecin-Deceuninck) ha avuto la meglio su Gleb Syritsa (Astana Qazaqstan Team) e Timothy Dupont (Tarteletto – Isorex). A seguire troviamo Luca Colnaghi (Green Project-Bardiani CSF-Faizanè), Matteo Malucelli (Bingoal WB), Matthew Walls (BORA – hansgrohe), Alexander Salby (Bingoal WB), Giacomo Ballabio (Global 6 Cycling), Matteo Moschetti (Q36.5 Pro Cycling Team) e Léo Bouvier (BIKE AID), che ha chiuso la TopTen.
Con quella di ieri il portacolori dell’Alpecin ha portato a 16 le sue vittorie stagionali, diventando così l’unico a poter contendere il primato stagionale a Tadej Pogačar (UAE Team Emirates), che attualmente può vantare 17 in questo 2023.
La prima tappa è stata animata da Tobias Nolde (P&S Benotti), Mateusz Konstanski (Voster ATS Team) e Robigzón Leandro Oyola (Team Medelín-EPM), autori della fuga di giornata che si sono dati da fare per raccogliere traguardi volanti e GPM. La loro avventura finita ai meno 14, mentre i chilometri sucessivi sono stati teatro di qualche sporadico tentativo di anticipare la volata, finchè Astana Qazaqstan prima e Alpecin-Deceuninck poi hanno preso in mano le operazioni di preparazione allo sprint.
La seconda tappa della corsa turca presenta le prime difficoltà. I due GPM previsti sono rispettivamente di terza (4.9 km al 5.6%) e seconda categoria (11.9 km al 4.9%), ma non dovrebbero comunque risultare indigesti alle ruote veloci. La cima dell’ultima salita, infatti, è posta a 60 km del termine della Kemer – Kalkan

Mario Prato

Philipsen vince la prima tappa del Giro di Turchia (foto Bas Czerwinski/Getty Images)

Philipsen vince la prima tappa del Giro di Turchia (foto Bas Czerwinski/Getty Images)

08-10-2023

ottobre 8, 2023 by Redazione  
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PARIGI – TOURS

Lo statunitense Riley Sheehan (Denver Disruptors) si è imposto nella classica francese, Chartres – Tours, percorrendo 213.9 Km in 4h39′05″, alla media di 45.986 Km/h. Ha preceduto allo sprint il britannico Lewis Askey (Groupama – FDJ) e il norvegese Tobias Halland Johannessen (Uno-X Pro Cycling Team). Miglior italiano Giacomo Nizzolo (Israel – Premier Tech), 15° a 9″.

PARIGI – TOUR ESPOIRS (Under23)

Il norvegese Sakarias Koller Løland (Uno-X Dare Development Team) si è imposto nella classica francese, Bonneval – Tours, percorrendo 178.9 Km in 3h56′31″, alla media di 45.384 Km/h. Ha preceduto allo sprint il tedesco Pierre-Pascal Keup (Team Lotto – Kern Haus) e di 3″ il francese Pierre Thierry (Morbihan Fybolia GOA). Miglior italiano Alessandro Romele (Team Colpack Ballan CSB), 9° a 39″

PRESIDENTIAL CYCLING TOUR OF TÜRKIYE

Il belga Jasper Philipsen (Alpecin-Deceuninck) si è imposto nella prima tappa, circuito di Antalya, percorrendo 135 Km in 2h44′31″, alla media di 49.24 Km/h. Ha preceduto allo sprint il russo Gleb Syritsa (Astana Qazaqstan Team) e ll belga Timothy Dupont (Tarteletto – Isorex). Miglior italiano Luca Colnaghi (Green Project-Bardiani CSF-Faizanè), 4°. Philipsen è il primo leader della classifica con 4″ su Syritsa e 6″ su Dupont

TOUR OF HAINAN (Cina)

L’italiano Nicolas Dalla Valle (Team Corratec – Selle Italia) si è imposto nella quarta tappa, Wuzhishan – Changjiang, percorrendo 147.1 Km in 3h30′18″, alla media di 41.969 Km/h. Ha preceduto allo sprint il francese Julien Trarieux (China Glory Continental Cycling Team) e il neozelandese George Jackson (Bolton Equities Black Spoke). Lo spagnolo Óscar Sevilla (Team Medellín – EPM) è ancora leader della classifica con 1″ sull’australiano Sebastian Berwick (Israel – Premier Tech) e 8″ sul canadese James Piccoli (China Glory Continental Cycling Team). Miglior italiano Valerio Conti (Team Corratec – Selle Italia), 5° a 15″

TOUR DE KYUSHU (Giappone)

Il kazako Andrey Zeits (Astana Qazaqstan Team) si è imposto nella seconda tappa, Minamioguni – Minamiaso, percorrendo 107.5 Km in 2h57′12″, alla media di 36.41 Km/h. Ha preceduto di 21″ l’italiano Antonio Nibali (Astana Qazaqstan Team) e il giapponese Yuhi Todome (EF Education-NIPPO Development Team). Zeits è il nuovo leader della classifica con 25″ su Nibali (unico italiano in gara) e 27″ su Todome

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