11-03-2024

marzo 11, 2024 by Redazione  
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TOUR DE TAIWAN

Il britannico Mason Hollyman (Israel – Premier Tech) si è imposto nella seconda tappa, Taoyuan City -Jiaobanshan Park, percorrendo 115.5 Km in 2h46′54″, alla media di 41.522 Km/h. Ha preceduto di 1″ lo spagnolo Iván Cobo (Equipo Kern Pharma) e di 8″ il britannico Joseph Blackmore (Israel Premier Tech Academy). Miglior italiano Andrea Garosio (Team Polti Kometa), 9° a 8″. Hollyman è il nuovo leader della classifica con 5″ su Cobo e 14″ su Blackmore. Miglior italiano Garosio, 12° a 18″.

VUELTA A EL SALVADOR (Donne)

La russa Tamara Dronova-Balabolina (Roland) si è imposta nella terza tappa, Ilopango – San Luis Talpa, percorrendo 100.5 Km in 2h32′42″, alla media di 39.49 Km/h. Ha preceduto allo sprint la colombiana Andrea Alzate (Eneicat – CMTeam) e la cilena Aranza Valentina Villalón (Soltec Iberoamérica). Miglior italiana Angela Oro (Bepink – Bongioanni), 7°a 3″. L’elvetica Elena Hartmann (Roland) è ancora leader della classifica con 38″ sulla Dronova-Balabolina e 47″ sulla cipriota Antri Christoforou (Roland). Miglior italiana Giorgia Vettorello
(Roland), 6° a 56″

JONATHAN MILAN DOMINA LA VOLATA CONCLUSIVA DELLA TIRRENO-ADRIATICO

marzo 10, 2024 by Redazione  
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E sono due! Vittoria ancora schiacciante per Jonathan Milan alla Tirreno-Adriatico 2024. Il velocista della Lidl – Trek conquista l’arrivo di San Benedetto del Tronto, secondo Alexander Kristoff, mentre terzo chiude Davide Cimolai (Movistar). La corsa dei due mari va invece a Jonas Vingegaard (Visma | Lease a Bike)

L’ultima frazione della Tirreno Adriatico 2024 con l’arrivo a San Benedetto del Tronto vede i primi tentativi di fuga di un pimpante Ben Healy (EF Education-EasyPost) che tutto solo si porta in avanscoperta; l’irlandese è seguito da Alessandro De Marchi (Team Jayco AlUla) e Antonio Tiberi (Bahrain Victorious) andando così a formare un terzetto in testa alla corsa. Qualche chilometro dopo riescono ad entrare in testa anche Georg Steinhauser (EF Education-EasyPost), Damiano Caruso (Bahrain Victorious) e Luke Rowe (Ineos Grenadiers). Il gruppetto in fuga arriverà a toccare un vantaggio massimo di 2’, sempre sotto controllo dalle squadre dei velocisti che si alternano in testa per tenere alta l’andatura; troppo ghiotto l’arrivo in volata di quest’oggi. Sono infatti soprattutto gli Alpecin-Deceuninck e i Lidl-Trek a fare sempre capolino in gruppo, ed infatti il loro lavoro inizia a dare i frutti sperati rosicchiando secondi tra la testa della corsa ed il gruppo inseguitore. Lasciata alle spalle la parte più accidentata della tappa il gruppo affronta ampie strade favorevoli all’inseguimento ed infatti nel giro di una ventina di chilometri, poco dopo metà frazione, il vantaggio della fuga è di un solo minuto, tempo che resta invariato quando inizia il primo giro del circuito conclusivo. A dar man forte all’inseguimento arrivano anche gli uomini della Uno-X Mobility, il gap scende a 36”, poi ancora a 14” nella terza tornata, a questo punto il gruppo tiene a bagnomaria la fuga per non avvicinarsi troppo. Una caduta a 24 km dall’arrivo costringe al ritiro Richard Carapaz (Team EF Education EasyPost). SI attende ormai soltanto la volata sul lungomare di San Benedetto del Tronto. Jonathan Milan imprime un’accelerazione pazzesca che lo fa quasi decollare e vince con un’autorità schiacciante davanti ad Alexander Kristoff (Team Uno X Mobility) e Davide Cimolai (Team Movistar). Chiudono la top five Jasper Philipsen (Team Alpecin Deceuninck) e Stanislaw Aniolkowski (Team Cofidis), rispettivamente in quarta e il quinta posizone. Nella top ten si piazzano anche Andrea Vendrame (Decathlon AG2R La Mondiale Team) settimo, Giovani Lonardi (Team Polti Kometa) ottavo ed Enrico Zanoncello (VF Group – Bardiani CSF – Faizanè) decimo. E’ la seconda vittoria di tappa alla Tirreno Adriatico per Milan che vince anche la classifica a punti. Il dominio di Jonas Vingegaard è stato chiaro ed evidente nelle ultime due tappe ed il cilcista danese vince con merito la sua prima Tirreno Adriatico. Il due volte vincitore del Tour de France coglie la vittoria anche nella classifica dei gpm mentre Juan Ayuso (UAE team Emirates) si deve accontentare della vittoria nella classifica dei giovani. Infine l’UAE Team Emirates si aggiudica la classifica a squadre.

Antonio Scarfone

Jonathan Milan vince a San Benedetto del Tronto (foto: Getty Images)

Jonathan Milan vince a San Benedetto del Tronto (foto: Getty Images)

10-03-2024

marzo 10, 2024 by Redazione  
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TIRRENO-ADRIATICO

L’italiano Jonathan Milan (Lidl – Trek) si è imposto nella settima ed ultima tappa, circuito di San Benedetto del Tronto, percorrendo 154 Km in 3h15′51″, alla media di 47.179 Km/h. Ha preceduto allo sprint il norvegese Alexander Kristoff (Uno-X Mobility) e l’italiano Davide Cimolai (Movistar Team). Il danese Jonas Vingegaard (Team Visma | Lease a Bike) si impone in classifica con 1′24″ sullo spagnolo Juan Ayuso (UAE Team Emirates) e 1′52″ sull’australiano Jai Hindley (BORA – hansgrohe). Miglior italiano Lorenzo Fortunato (Astana Qazaqstan Team), 14° a 5′26″

PARIGI-NIZZA

Il belga Remco Evenepoel (Soudal Quick-Step) si è imposto nell’ottava ed ultima tappa, circuito di Nizza, percorrendo 109.3 Km in 2h50′03″, alla media di 38.565 Km/h. Ha preceduto allo sprint lo statunitense Matteo Jorgenson (Team Visma | Lease a Bike) e di 50″ il russo Aleksandr Vlasov (BORA – hansgrohe). Miglior italiano Samuele Battistella (Astana Qazaqstan Team), 6° a 2′13″. Jorgenson si impone in classifica con 30″ su Evenepoel e 1′47″ sul connazionale Brandon McNulty (UAE Team Emirates). Miglior italiano Mattia Cattaneo (Soudal Quick-Step), 27° a 38′27″.

ISTARSKO PROLJEĆE – ISTRIAN SPRING TROPHY

Il ceco Matěj Zahálka (Elkov – Kasper) si è imposto nella terza ed ultima tappa, Pisino – Umago, percorrendo 118 Km in 2h27′10″, alla media di 48.109 Km/h. Ha preceduto allo sprint il tedesco Albert Gathemann (P&S Metalltechnik Benotti) e il sudafricano Willie Smit (China Glory – Mentech Continental Cycling Team). Miglior italiano Giulio Masotto (Team Corratec – Vini Fantini), 6°. Il francese Noa Isidore (Decathlon AG2R La Mondiale Development Team) si impone in classifica con 18″ sull’olandese Darren van Bekkum (Team Visma | Lease a Bike Development) e 21″ sul britannico Tomos Pattinson (Team Visma | Lease a Bike Development). Miglior italiano Pietro Mattio (Team Visma | Lease a Bike Development), 5° a 26″

TOUR DE TAIWAN

L’israeliano Itamar Einhorn (Israel – Premier Tech) si è imposto nella prima tappa, circuito di Taipei, percorrendo 83.2 Km in 1h39′13″, alla media di 50.314 Km/h. Ha preceduto allo sprint l’italiano Matteo Malucelli (JCL Team UKYO) e lo spagnolo Manuel Peñalver (Team Polti Kometa). Einhorn è il primo leader della classifica con 4″ su Malucelli e 6″ su Peñalver

VUELTA EXTREMADURA FÉMINAS (Donne)

L’olandese Ellen van Dijk (Lidl – Trek) si è imposta nella terza ed ultima tappa, circuito a cronometro di Zafra, percorrendo 17.2 Km in 22′49″, alla media di 45.23 Km/h. Ha preceduto di 24″ l’australiana Brodie Chapman (Lidl – Trek) e di 1′06″ la svedese Stina Kagevi (Team Coop – Repsol). Miglior italiana Gaia Realini (Lidl – Trek), 11° a 1′49″. L’olandese Mareille Meijering (Movistar Team) si impone in classifica con 35″ sulla Realini e 44″ sulla Chapman

MIRON RONDE VAN DRENTHE (Donne)

L’olandese Lorena Wiebes (Team SD Worx – Protime) si è imposta nella corsa olandese, Beilen – Drijber (VAM Berg), percorrendo 158.1 Km in 4h09′09″, alla media di 38.073 Km/h. Ha preceduto di 2″ l’italiana Elisa Balsamo (Lidl – Trek) e di 4″ la connazionale Puck Pieterse (Fenix-Deceuninck)

VUELTA A EL SALVADOR (Donne)

L’italiana Valentina Basilico (Eneicat – CMTeam) si è imposta nella seconda tappa, circuito di San Salvador, percorrendo 69.8 Km in 1h44′46″, alla media di 39.975 Km/h. Ha preceduto allo sprint la colombiana Karen Gonzalez (Sistecredito – GW) e la russa Tamara Dronova-Balabolina (Roland). L’elvetica Elena Hartmann (Roland) è ancora leader della classifica con 53″ sulla canadese Emily Marcolini (Boneshaker Project presented by ROXO) e 56″ sull’italiana Giorgia Vettorello (Roland).

A NIZZA VINCE EVENEPOEL MA LA CORSA VERSO IL SOLE E’ DI JORGENSON

marzo 10, 2024 by Redazione  
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Nell’ottava ed ultima tappa della Parigi – Nizza Matteo Jorgenson (Team Jumbo Visma Lease a Bike) resta incollato alla ruota di Remco Evenepoel (Team Soudal Quick Step) che nonostante i numerosi attacchi non riesce a staccare il ciclista statunitense, portandoselo fino al traguardo dove vince almeno la volata ristretta. Jorgenson vince così la Parigi – Nizza 2024

A differenza della Tirreno – Adriatico, la Parigi – Nizza 2024, giunta all’ultima tappa, non ha ancora un vincitore chiaro. Se nella Corsa dei Due Mari la vittoria di Jonas Vingegaard è apparsa subito schiacciante, con le ultime due tappe dominate dal campione danese, quella verso il sole si deciderà oggi con l’ottava ed ultima tappa proprio da Nizza a Nizza, che presenta il consueto percorso che si addentra nell’entroterra nizzardo ricco di ‘cols’ e ‘côtes’. Saranno ben cinque i gpm da affrontare e ce ne sarà anche un’altro, il Col d’Eze, sottoforma di traguardo volante. Saranno 110 km verosimilmente senza un attimo di respiro che ci diranno se Brandon McNulty (UAE Team Emirates) riuscirà a difendere la maglia gialla che conserva alla partenza da Nizza con soli 4 secondi su Matteo Jorgenson (Team Jumbo Visma Lease a Bike), con Mattias Skjelmose Jensen (Team Lidl Trek) e Remco Evenepoel (Team Soudal Quick Step) poco più distanti ma a loro volta in corsa per la vittoria finale. Da Nizza non partivano David Gaudu (Team Groupama FDJ), Kuka Mezgec ed Elmar Reiders (Team Jayco ALUla). Dopo 4 km attaccavano in tre: Johan Jacobs (Team Movistar), Victor Campenaerts (Team Lotto Dstny) e Laurence Pithie (Team Gropama FDJ). Il terzetto di testa iniziava l’ascesa verso la Côte de Levens, primo gpm in programma posto al km 21, con 2 minuti di vantaggio sul gruppo maglia gialla. Campenaerts restava da solo in testa alla corsa dopo che prima Pithie e poi Jacobs si staccavano. Il ciclista belga scollinava in prima posizione mentre nel gruppo maglia gialla erano già iniziate le schermaglie con un attacco a tre da parte di Laurens De Plus (Team INEOS Grenadiers), Bruno Armirail (Team Groupama FDJ), Christian Scaroni e Samuele Battistella (Team Astana Qazaqstan). Jacobs, staccato dalla testa della corsa, si aggregava a questi quattro ciclisti. Alle spalle del primo gruppo inseguitore si formavano altri drappelli in cui erano presenti uomini fuori classifica. Uno di questi riusciva a raggiungere il primo gruppo inseguitore all’inizio della salita della Côte de Châteauneuf. Erano complessivamente dodici i ciclisti che facevano parte di questo gruppo ed oltre a Battistella, Scaroni, De Plus, Jacobs e Armirail erano presenti Quentin Pacher (Team Groupama FDJ), Ion Izagirre (Team Cofidis), Pello Bilbao (Team Bahrain Victorious), Ewen Costiou (Team Arkéa B&B Hotels), Harry Sweeny (Team EF Education EasyPost), Ruben Guerreiro e Will Barta (Team Movistar). Campenaerts scollinava in prima posizione sulla Côte de Châteauneuf mentre il primo gruppo inseguitore si era arricchito di altri quattro ciclisti e cioè Mads Pedersen (Team Lidl Trek), Gijs Leemreize (Team DSM-Firmenich PostNL), Hugo Houle e Jakob Fuglsang (Team Israel Premier Tech). Dopo una decisa accelerazione, il gruppo maglia gialla riprendeva il primo gruppo inseguitore a metà ascesa della Côte de Berre-les-Alpes, in cima al quale scollinava ancora Campenaerts. Il ciclista belga veniva ripreso a 48 km dalla conclusione. Sulla Côte de Peille il gruppo si sfaldava sotto il forcing dell’UAE Team Emirates. Ma era Evenepoel ad attaccare a circa 2 km dalla vetta. Il ciclista belga si avvantaggiava insieme a Matteo Jorgenson (Team Jumbo Visma Lease a Bike) e Aleksandr Vlasov (Team BORA Hansgrohe). Quest’ultimo scollinava in prima posizione. Il terzetto di testa aumentava il suo vantaggio sul primo gruppo inseguitore. Jorgenson vinceva il tragaurdo volante del Col D’Eze posto al km 84.5. I tre battistrada iniziavano il Col des Quatre-Chemins, ultimo gpm della tappa, con quasi 2 minuti di vantaggio sul primo gruppo inseguitore. Evenepoel scollinava in prima posizione seguito come un’ombra da Jorgenson mentre Vlasov accusava la fatica e si staccava dalla testa della corsa. Jorgenson non si impegnava più di tanto nella volata finale avendo ormai in tasca la vittoria della Parigi – Nizza e praticamente lasciava che Evenepoel tagliasse per primo la linea del traguardo. Vlasov chiudeva in terza posizione a 50 secondi di ritardo. Più dietro a 1 minuto e 39 secondi di ritardo chiudevano la top five Skjelmose Jensen in quarta posizione e McNulty in quinta posizione. Evenepoel ottiene la terza vittoria stagionale mentre Jorgenson vince la Parigi – Nizza 2024. Per quanto riguarda le altre classifiche, Evenepoel vince quella a punti e quella dei gpm mentre Jorgenson vince la classifica della maglia bianca.

Antonio Scarfone

Remco Evenepoel vince a Nizza (foto: Getty Images)

Remco Evenepoel vince a Nizza (foto: Getty Images)

TIRRENO-ADRIATICO, VINGEGAARD INCIDE LA VITTORIA NEL PETRANO

marzo 9, 2024 by Redazione  
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C’è un solo padrone alla Tirreno-Adriatico 2024 ed è Jonas Vingegaard il corridore Visma | Lease a Bike impone la sua forza con uno scatto a 6 Km dall’arrivo sulla salita finale di Monte Petrano e di fatto mette nel proprio palmares la vittoria della breve corsa a tappe italiana. Non possono che accontentarsi delle restanti posizioni del podio odierno Juan Ayuso (UAE Team Emirates) e Jai Hindley (Team Bora-Hansgrohe), secondo e terzo anche in classifica generale

Tappa regina della Tirreno-Adriatico 2024 con qualche attacco a sorpresa fin dai chilometri iniziali con Richard Carapaz (EF Education – Easypost) e Damiano Caruso (Bahrain Victorious) a rendere frizzanti le prime fasi della corsa subito messe in calma dal gruppo che non lascia andar via uomini “pericolosi”, stessa sorte per un allungo di Julian Alaphilippe (Soudal-QuickStep) e Kevin Vermaerke (Team dsm-firmenich PostNL) subito riassorbiti dal plotone, a questo punto ci prova, sfruttando un tratto favorevole all’attacco Ben Healy (EF Education – Easypost) a cui poco dopo si accoda, ancora il francese Alaphilippe portandosi dietro anche Nans Peters (Decathlon Ag2r La Mondiale). Tanti gli attacchi nei chilometri iniziali, con anche a provare a fuoriuscire dal plotone, ma il gruppo si mantiene inizialmente compatto per l’andatura molto sostenuta. Dopo una decina di chilometri, allungano ma la loro azione viene presto annullata. Subito, però, riparte al contrattacco , che riesce a prendere un vantaggio di una quindicina di secondi su un gruppo piuttosto frazionato per via dei tanti saliscendi presenti nelle prime fasi di tappa. I tre restano per qualche chilometro in avanscoperta ma il gruppo si rifà sotto e nel riprenderli, grazie ad un rallentamento, vi è un contrattacco di sei uomini che sono: Axel Zingle (Cofidis), Richard Carapaz (EF Education – Easypost), Michał Kwiatkowski (Ineos Grenadiers), Iván García Cortina (Movistar Team), Andreas Leknessund (Uno-X Mobility) e Nikias Arndt (Bahrain Victorious). Il gruppetto dei sei appena citati si riporta sui battistrada e così la fuga va via con nove uomini per arrivare ad un vantaggio massimo di circa 3 minuti. La situazione di corsa resta cristallizzata fino al chilometro quaranta dove il gruppo ha un cambio di ritmo che permette dieci chilometri dopo di portare lo svantaggio a 1 minuto e mezzo. All’attacco della salita di Pian di Trebbio è Healy a piazzare un allungo, seguito dal compagno Carapaz, ai due riescono a portarsi sotto Garcia Cortina, Leknessund, Peter e Kwiatkowski, ma sia Peter sia Kwiatkowski, si staccano prima dello scollinamento. I due compagni di squadra della EF impongono un passo troppo duro anche per Cortina che alza bandiera bianca. Verso la salita di Moira, terminato il lavoro di Healey, è Carapaz ad accelerare seguito da Leknessund, mentre, invece, in gruppo Juan Ayuso (UAE Team Emirates) deve fermarsi per una foratura proprio mentre la strada inizia a salire, costretto ad inseguire Ayuso riesce poco dopo a riportarsi nel gruppo dei migliori grazie al lavoro di Alessandro Covi. Il gruppo in questa fase riesce a rosicchiare terreno prezioso tirato da Attila Valter (Visma|Lease a Bike), mentre allo scollinamento è la Bahrain-Victorious con Damiano Caruso a prendere in mano la operazioni di inseguimento, con la testa della corsa distante 1 minuto e 45 secondi. All’inizio della salita di Monte Petrano il solito forcing della Jumbo Visma Lease a Bike allungava il gruppo ormai ridotto ad una dozzina di unità. A poco più di 6 km dalla vetta Scattava Hindley. Alla ruota del ciclista australiano si portavano immediatamente Vingegaaed e Ayuso. Il terzetto raggiungeva in pochissimo tempo Carapaz che piombava nelle retrovie. Vingegaard accelerava a sua volta e faceva il vuoto alle sue spalle, con Ayuso e Hindley che pedalavano del loro passo. Era un altro show del campione danese il quale andava a vincere in solitaria sul traguardo di Monte Petrano, mettendo il sigillo alla sua prima Tirreno – Adriatico. A 26 secondi di ritardo Ayuso la spuntava su Hindley nella volata per la seconda piazza. Quarto era Isaac Del Toro a 36 secondi di ritardo mentre chiudeva la top five Thomas Pidcock a 42 secondi di ritardo. Vingegaard ottiene la seconda vittoria consecutiva nella corsa dei due mari e ipoteca la vittoria nella generale visto che il suo vantaggio su Ayuso, secondo, è ora di 1 minuto e 24 secondi. Domani ci sarà la consueta passerella finale nella settima ed ultima tappa da San Benedetto del Tronto a San Benedetto del Tronto di 154 km. La prima parte del percorso è molto vallonata ed è presente anche il gpm di Montedinove ma gli 80 km finali totalmente pianeggianti favoriranno i velocisti che si giocheranno la vittoria di tappa, mentre come detto Vingegaard è ormai ad un passo dalla vittoria della maglia azzurra.

Antonio Scarfone

Jonas Vingegaard vince sul Monte Petrano (foto: Getty Images)

Jonas Vingegaard vince sul Monte Petrano (foto: Getty Images)

09-03-2024

marzo 9, 2024 by Redazione  
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TIRRENO-ADRIATICO

Il danese Jonas Vingegaard (Team Visma | Lease a Bike) si è imposto anche nella sesta tappa, Sassoferrato – Cagli (Monte Petrano), percorrendo 180 Km in 4h31′57″, alla media di 39.713 Km/h. Ha preceduto di 26″ lo spagnolo Juan Ayuso (UAE Team Emirates) e l’australiano Jai Hindley (BORA – hansgrohe). Miglior italiano Lorenzo Fortunato (Astana Qazaqstan Team), 12° a 1′20″. Vingegaard è ancora leader della classifica con 1′24″ su Ayuso e 1′52″ su Hindley. Miglior italiano Fortunato, 14° a 5′26″

PARIGI-NIZZA

Il russo Aleksandr Vlasov (BORA – hansgrohe) si è imposto nella settima tappa, Nizza – Madone d’Utelle, percorrendo 104 Km in 2h44′03″, alla media di 38.037 Km/h. Ha preceduto di 8″ il belga Remco Evenepoel (Soudal Quick-Step) e lo sloveno Primož Roglič (BORA – hansgrohe). Miglior italiano Matteo Sobrero (BORA – hansgrohe), 20° a 1′50″. Lo statunitense Brandon McNulty (UAE Team Emirates) è ancora leader della classifica con 4″ sul connazionale Matteo Jorgenson (Team Visma | Lease a Bike) e 35″ sul danese Mattias Skjelmose (Lidl – Trek). Miglior italiano Sobrero, 31° a 23′40″. La tappa sarebbe dovuta terminare ad Auron, ma l’ultima parte del tracciato è stata tagliata a causa della neve.

ISTARSKO PROLJEĆE – ISTRIAN SPRING TROPHY

Il francese Noa Isidore (Decathlon AG2R La Mondiale Development Team) si è imposto nella seconda tappa, Cittanova – Montona, percorrendo 139.3 Km in 3h34′55″, alla media di 38.889 Km/h. Ha preceduto di 1″ l’olandese Darren van Bekkum (Team Visma | Lease a Bike Development) e di 3″ il britannico Tomos Pattinson (Team Visma | Lease a Bike Development). Miglior italiano Giulio Pellizzari (VF Group – Bardiani CSF – Faizanè), 5° a 6″. Isidore è il nuovo leader della classifica con 7″ su Van Bekkum e 11″ su Pattinson. Miglior italiano Pietro Mattio (Team Visma | Lease a Bike Development), 4° a 18″

RHODES GP BY CULTURE & SPORT ORGANIZATION

Lo statunitense Tyler Stites (Project Echelon Racing) si è imposto nella corsa greca, circuito di Rodi, percorrendo 186 Km in 4h12′49″, alla media di 44.143 Km/h. Ha preceduto allo sprint il norvegese André Drege (Team Coop – Repsol) e il danese Gustav Wang (Airtox – Carl Ras). Miglior italiano Alessandro Romele (Astana Qazaqstan Development Team), 4°.

VUELTA EXTREMADURA FÉMINAS (Donne)

L’olandese Mareille Meijering (Movistar Team) si è imposta nella seconda tappa, Trujillo – Pico Villuercas, percorrendo 96.6 Km in 2h22′50″, alla media di 40.579 Km/h. Ha preceduto di 22″ l’italiana Gaia Realini (Lidl – Trek) e di 39″ la francese Océane Mahé (Arkéa – B&B Hotels Women). La Meijering è la nuova leader della classifica con 30″ sulla Realini e 49″ sulla Mahé

DRENTSE ACHT VAN WESTERVELD (Donne)

L’olandese Sofie van Rooijen (VolkerWessels Women’s Pro Cycling Team) si è imposta nella corsa olandese, circuito di Dwingeloo, percorrendo 127.6 Km in 2h56′03″, alla media di 43.488 Km/h. Ha preceduto allo sprint le italiane Chiara Consonni (UAE Team ADQ) e Rachele Barbieri (Team Dsm-Firmenich PostNL)

VUELTA A EL SALVADOR (Donne)

L’elvetica Elena Hartmann (Roland) si è imposta nella prima tappa, Surf City – Nahuizalco, percorrendo 106 Km in 2h48′17″, alla media di 37.793 Km/h. Ha preceduto di 21″ la canadese Emily Marcolini (Boneshaker Project presented by ROXO) e di 47″ l’italiana Giorgia Vettorello (Roland). La Hartmann è ancora leader della classifica con 53″ sulla Marcolini e 56″ sulla Vettorello

VLASOV, OK LO SCATTO E’ GIUSTO. IL RUSSO VINCE ALLA MADONE D’UTELLE, MCNULTY RESTA IN GIALLO

marzo 9, 2024 by Redazione  
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Sulla salita della Madone d’Utelle Aleksandr Vlasov (Team BORA Hansgrohe) trova il momento giusto per attaccare a 4 km dall’arrivo e vince in solitaria mentre i big di classifica si controllano. Brandon McNulty (UAE Team Emirates) cede un po’ nel finale e riesce a conservare la maglia gialla per soli 4 secondi. Domani gran finale della Parigi Nizza con gli ultimi attacchi che decideranno in modo definitivo la classifica generale

La salita finale della Madone d’Utelle è il piatto forte della settima tappa della Parigi – Nizza 2024. Una tappa ridisegnata con modifiche profonde a causa del maltempo e della neve che avrebbero impedito le salite del Col Saint-Martin-La Colmiane e di Auron, previste originariamente. Brandon McNulty (UAE Team Emirates) è la nuova maglia gialla ma dovrà difendersi specialmente da Matteo Jorgenson (Team Jumbo Visma Lease a Bike), Luke Plapp (Team Jayco AlUla), Mattias Skjelmose Jensen (Team Lidl Trek), Remco Evenepoel (Team Soudal Quick Step) ed Egan Bernal (Team INEO Grenadiers), i cinque ciclisti più minacciosi alle sue spalle in una classifica generale ancora molto fluida. Da Nizza non partivano cinque ciclisti ovvero Arnaud Demare (Team Arkéa B&B Hotels), Dylan Groenewegen (Team Jayco AlUlA), Gerben Thijssen (Team Intermarchè Wanty), Pascal Ackermann e Rick Zabel (Team Israel Premier Tech). Benjamin Thomas (Team Cofidis) scollinava per primo sulla Côte de Gattières, primo gpm affrontato al km 10.1. Il ciclista francese restava in avanscoperta insieme a Johan Jacobs (Team Movistar) mentre alle loro spalle a circa 1 minuto di ritardo era segnalato un quartetto formato da Sandy Dujardin (Team TotalEnergies), Brent van Moer (Team Lotto Dstny), Martin Tusveld e Gijs Leemreize (Team DSM-Firmenich PostNL). I quattro inseguitori venivano ripresi dal gruppo maglia gialla dopo una trentina di km. Era il Team Soudal Quick Step ad impegnarsi in prima persona nell’inseguimento dei due battistrada. Il primo ciclista della fuga a rialzarsi era Thomas, che veniva ripreso dal gruppo maglia gialla a 37 km dalla conclusione. Il forcong della Soudal Quick Step continuava incessantemente, nonostante un cambio bici di Remco Evenepoel ed anche Jacobs si doveva arrendere a 14 km dalla conclusione. Il ritmo si faceva ancora più elevato sulla salita verso la Modone d’Utelle quando il gruppo maglia gialla si riduceva a una decina di unità. Un impagabile Ilan van Wilder (Team Soudal Quick Step) spianava la strada allungando il gruppetto di testa. Con uno scatto deciso Egan Bernal (Team INEOS Grenadiers) vinceva il traguardo volante di Utelle posto al km 95 dopodochè Van Wilder tornava a dettare il ritmo in testa alla corsa. A 4 km dalla conclusione, dopo un primo attacco di Evenepoel, scattava Aleksandr Vlasov (Team BORA Hansgrhoe) che in breve tempo faceva il vuoto, non preoccupando più di tanto la maglia gialla McNulty, visto che era distante dal primo posto oltre 2 minuti. Il ciclista russo nel giro di un km raggiungeva 2o secondi di vantaggio sui diretti inseguitori, che ormai si contavano sulle dita di una mano. Vlasov vinceva in solitaria sul traguardo della Madone d’Utelle mentre Evenepoel regolava il drappello degli inseguitori a 8 secondi di vantaggio davanti a Primoz Roglic (Team BORA Hansgrohe). Chiudevano la top five Mattias Skjelmose Jensen (Team Lidl Trek) e Matteo Jorgenson (Team Jumbo Visma Lease a Bike). Dopo due secondi posti al Trofeo Calvià ed al Trofeo Serra de Tramuntana, Vlasov ottiene la sua prima vittoria stagionale. McNulty, nonostante aver ceduto nell’ultimo km, riesce a mantenere la maglia gialla con 4 secondi di vantaggio su Jorgenson e 35 secondi di vantaggio su Skjelmose Jensen. Domani è in programma l’ottava ed ultima tappa della Parigi – Nizza 2024. Nizza è sede di partenza e di arrivo. Nel mezzo cinque gpm che decideranno molto probabilmente la classifica finale. L’ultimo di questi è il Col de Quatre Chemins si quasi 4 km all’8.1 di pendenza media. La battaglia finale per la maglia gialla può scoppiare proprio su questo gpm ma da gente come Evenepoel ci si può aspettare di tutto e potrebbe sconvolgere la corsa anche prima con uno dei suoi attacchi.

Antonio Scarfone

Aleksandr Vlasov vince sulla Madone dUtelle (foto: Getty Images)

Aleksandr Vlasov vince sulla Madone d'Utelle (foto: Getty Images)

08-03-2024

marzo 8, 2024 by Redazione  
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TIRRENO-ADRIATICO

Il danese Jonas Vingegaard (Team Visma | Lease a Bike) si è imposto nella quinta tappa, Torricella Sicura – Valle Castellana, percorrendo 144 Km in 3h28′27″, alla media di 41.449 Km/h. Ha preceduto di 1′12″ lo spagnolo Juan Ayuso (UAE Team Emirates) e l’australiano Jai Hindley (BORA – hansgrohe). Miglior italiano Lorenzo Fortunato (Astana Qazaqstan Team), 11° a 2′52″. Vingegaard è il nuovo leader della classifica con 54″ su Ayuso e 1′20″ su Hindley. Miglior italiano Antonio Tiberi (Bahrain – Victorious), 9° a 2′57″

PARIGI-NIZZA

Il danese Mattias Skjelmose (Lidl – Trek) si è imposto nella sesta tappa, Sisteron – La Colle-sur-Loup, percorrendo 198.2 Km in 4h36′51″, alla media di 42.955 Km/h. Ha preceduto allo sprint gli statunitensi Brandon McNulty (UAE Team Emirates) e Matteo Jorgenson (Team Visma | Lease a Bike). Miglior italiano Mattia Cattaneo (Soudal – Quick Step), 34° a 13′35″. McNulty è il tornato leader della classifica con 23″ su Jorgenson e 34″ sull’australiano Luke Plapp (Team Jayco AlUla). Miglior italiano Luca Vergallito (Alpecin – Deceuninck), 32° a 21′47″

ISTARSKO PROLJEĆE – ISTRIAN SPRING TROPHY

L’italiano Mattia Pinazzi (VF Group – Bardiani CSF – Faizanè) si è imposto nella prima tappa, Parenzo – Fontane, percorrendo 142.1 Km in 3h18′26″, alla media di 42.967 Km/h. Ha preceduto allo sprint l’italiano Lorenzo Conforti (VF Group – Bardiani CSF – Faizanè) e il danese Rasmus Søjberg Pedersen (Decathlon AG2R La Mondiale Development Team). Pinazzi è il nuovo leader della classifica con 5″ su Conforti e 6″ su Pedersen

TROFEO PONENTE IN ROSA (Donne)

La statunitense Kristen Faulkner (EF Education-Cannondale) si è imposta anche nella terza ed ultima tappa, Aregai – Diano Marina, percorrendo 88.3 Km in 2h22′33″, alla media di 37.166 Km/h. Ha preceduto di 9″ la francese Ema Comte (Team Feminin Chambéry) e la brasiliana Ana Vitória Magalhães (Bepink – Bongioanni). Miglior italiana Asia Zontone (Isolmant – Premac – Vittoria), 8° a 9″. La neozelandese Kim Cadzow (EF Education-Cannondale) si impone in classifica con 36″ sulla Faulkner e 1′08″ sulla canadese Clara Emond (EF Education-Cannondale). Miglior italiana Monica Trinca Colonel (Bepink – Bongioanni), 4° a 1′08″

VUELTA EXTREMADURA FÉMINAS (Donne)

La canadese Olivia Baril (Movistar Team) si è imposta nella prima tappa, Nuñomoral – Coria, percorrendo 91.7 Km in 2h27′20″, alla media di 37.344 Km/h. Ha preceduto di 2″ l’australiana Brodie Chapman (Lidl – Trek) e l’olandese Mareille Meijering (Movistar Team). Miglior italiana Emma Redaelli (UAE Development Team), 15° a 2″. La Baril è la prima leader della classifica con 12″ sulla Chapman e 14″ sulla Meijering. Miglior italiana la Redaelli, 17° a 18″.

VUELTA A EL SALVADOR (Donne)

L’elvetica Elena Hartmann (Roland) si è imposta nel prologo, circuito a cronometro di San Salvador, percorrendo 2.5 Km in 3′24″, alla media di 44.118 Km/h. Ha preceduto di 4″ la russa Tamara Dronova-Balabolina (Roland) e la canadese Kiara Lylyk (Boneshaker Project presented by ROXO). Miglior italiana Giorgia Vettorello (Roland), 5° a 9″. La Hartmann è prima leader della classifica con 4″ sulla Dronova-Balabolina e sulla Lylyk. Miglior italiana la Vettorello, 5° a 9″

SKJELMOSE JENSEN VINCE A LA COLLE-SUR-LOUP. BRANDON MCNULTY NUOVA MAGLIA GIALLA

marzo 8, 2024 by Redazione  
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La sesta tappa della Parigi – Nizza si accende nel finale con attacchi e contrattacchi che lasciano un terzetto ben assortito in testa alla corsa, il quale si avvantaggia sui diretti inseguitori e si gioca la vittoria in una volata ristretta in cui Mattia Skjelmose Jensen (Team Lidl Trek) ha la meglio su Brando McNulty (UAE Team Emirates) e Matteo Jorgenson (Team Jumbo Visma Lease a Bike). McNulty è la nuova maglia gialla

Osservando l’altimetria della sesta tappa della Parigi – Nizza 2024 non sembra che il percorso possa offrire chissà che cosa. La fuga potrebbe avere addirittura le sue chance di successo visto che da Sisteron a La Colle-sur-Loup la strada invita a qualche azione ben ragionata. Eppure il cambio di percorso della tappa di domani a causa della neve prevista, con relativo ‘ammorbimento’ delle difficoltà originariamente programmate, può portare oggi ad uno sconvolgimento in classifica generale. E così presumibilmente saranno gli uomini di classifica a giocarsi la vittoria di tappa e a darsi battaglia negli ultimi 30 km con la Côte de Colle-sur-Loup ad accendere la miccia. Sarà l’ultimo dei cinque gpm da affrontare e seppur lungo appena 1.8 km, la sua pendenza media che supera il 10% la dice tutta sulla sua difficoltà. Remco Evenepoel (Team Soudal Quick Step), già ieri molto pimpante nel finale, è atteso ad una rasoiata delle sue anche perchè la maglia gialla è distante 30 secondi ed il campione belga, tra i massimi se non il massimo favorito della Corsa verso il Sole, deve dare proprio oggi un segnale chiaro ai suoi avversari, che comunque non staranno a guardare. Da Sisteron erano in tre a non partire ovvero Silvan Dillier (Team Alpecin Deceuninck), Nils Eekhoff e Tobias Lund Andresen (Team DSM-Firmenich PostNL). Nonostante diversi attacchi il gruppo era ancora compatto dopo 30 km dalla partenza. Solu Col de Leques, primo dei cinque gpm da affrontare, Christian Scaroni (Team Astana Qazaqstan) scollinava in prima posizione. Il ciclista italiano era tra gli artefici di un nuovo attacco che si concretizzava nella successiva discesa con il formarsi della fuga di giornata. Oltre a Scaroni andavano in fuga Laurence Pithie (Team Groupama FDJ), Mads Pedersen (Team Lidl Trek), Bruno Armirail (Team Decathlon AG2R La Mondiale), Cedric Beullens (Team Lotto Dstny), Gijs Leemreize (Team DSM-Firmenich PostNL), Marco Haller (Team BORA Hansgrohe), Georg Zimmermann (Team Intermarchè Wanty), Mathieu Burgaudeau (Team TotalEnergies) e Michael Storer (Team Tudor Pro Cycling). Sul successivo Col de Luens posto al km 87.4 era Burgaudeau a scollinare in prima posizione. Il ciclista francese si ripeteva anche sulla successiva Côte de la Blachette posta al km 92.6. Dopo un’accelerazione decisa dell’INEOS Grenadiers, la fuga veniva ripresa a 59 km dall’arrivo, poco dopo che Burgaudeau aveva scollinato in prima posizione sul Col de Gourdon posto al km 140.5. Il gruppo si presentava così compatto ai piedi del quinto ed ultimo gpm della Côte de Colle-sur-Loup e questo probabilmente era uno dei momenti più attesi di questa Parigi – Nizza. Tra le squadre più attive in testa al gruppo si segnalavano il Team Lidl Trek e l’UAE Team Emirates. All’inizio della salita, che coincideva con il primo passaggio sul traguardo, la BORA Hansgrohe imponeva subito un ritmo spezzagambe con Primoz Roglic che provava l’allungo insieme a Brandon McNulty (UAE Team Emirates). A 1 km dalla vetta accelerava Matteo Jorgenson (Team Jumbo Visma Lease a Bike). Il ciclista statunitense si avvantaggiava di una quindicina di secondi sul drappello dei diretti inseguitori dai quali veniva imprudente mente estromesso Santiago Buitrago (Team Bahrain Victorius) che cadeva malamente in una semicurva verso destra. Jorgenson veniva raggiunto da McNulty e Mattia Skjelmose Jensen (Team Lidl Trek) a 25 km dalla conclusione. Lo statunitense si aggiudicava il traguardo volante di Tourrettes-sur-Loup posto al km 177.2 mentre il vantaggio dei tre battistrada sul gruppo maglia gialla, formato da dieci ciclisti, era salito a 25 secondi. I tre battistrada si davano cambi regolari ed il loro vantaggio cresceva addirittura km dopo km, sfiorando il minuto. Nella volata a tre Skjelmose Jensen vinceva davanti a McNulty e Jorgenson mentre Remco Evenepoel (Team Soudal Quick Step) regolava il drappello degli inseguitori per la quarta piazza a 52 secondi di ritardo da Skjelmose Jensen. Chiudeva la top five Harold Tejada (Team Astana Qazaqstan) a 53 secondi da Skjelmose Jensen. Il ventitreenne danese ottiene la prima vittoria stagionale mentre McNulty è la nuova maglia gialla con 23 secondi di vantaggio su Jorgenson e 34 secondi di vantaggio su Luke Plapp (Team Jayco AlUla). Domani è in programma la settima tappa da Nizza a La Madone d’Utelle di 104 km, tappa rivoluzionata e accorciata come detto a causa delle difficili condizioni meteo previste. Sulla Côte de Gattières, posta al km 9.5, probabilmente si formerà la fuga di giornata anche se saranno i big di classifica a giocarsi più realisticamente la tappa negli ultimi 15 km di salita, la cui pendenza massima non supera mai il 7%.

Antonio Scarfone

Mattias Skjelmose Jensen vince a La Colle-sur-Loup (foto: Getty Images)

Mattias Skjelmose Jensen vince a La Colle-sur-Loup (foto: Getty Images)

VINGEGAARD ATTACCA SUL SAN GIACOMO, ALLUNGA SUGLI AVVERSARI E VINCE IN SOLITARIA A VALLE CASTELLANA

marzo 8, 2024 by Redazione  
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Un attacco deciso a 5 km dalla vetta del San Giacomo consente a Jonas Vingegaard (Team Jumbo Visma Lease a Bike) di avvantaggiarsi sui diretti avversari e di prendere addirittura il largo nel giro di un paio di km. Il vincitore degli ultimi due Tour de France arriva tutto solo sul traguardo di Valle Castellana lasciando la concorrenza a lottare per il secondo posto. La maglia azzurra è sua, il trionfo nella Tirreno – Adriatico è vicino

La quinta tappa della Tirreno – Adriatco 2024 parte da Torricellla Sicura e Termina a Valle Castellana dopo 144 km. Sono due i gpm da affrontare: Castellalto al km 54.8 e San Giacomo al km 120.4. La seconda salita in particolare assume rilevanza per la tattica delle squadre visto che è lunga quasi 12 km con una pendenza media del 6.2%. Sembra scontato che la maglia azzurra Jonathan Milan (Team Lidl Trek) cederà il simbolo del primato e potremmo assistere a qualche bell’azione degli uomini di classifica. Dallo scollinamento del San Giacomo mancheranno 24 km alla conclusione. Da Torricella Sicura non partivano Kristian Sbaragli (Team Corratec Vini Fantini), Rune Herregodts (Team Intermarchè Wanty), Anthony Delaplace (Team Arkéa B&B Hotels) e Chris Froome (Team Israel Premier Tech), quest’ultimo ancora dolorante per la botta presa nella caduta della seconda tappa che ha rivelato dopo esami medici la frattura dello scafoide. La fuga di giornata si formava al termine di diversi attacchi che si concretizzavano definitivamente prima della salita di Castellalto. Erano dieci i ciclisti che si avvantaggiavano sul gruppo maglia azzurra, ovvero Alessandro De Marchi (Team Jayco AlUla), Niccolò Bonifazio (Team Corratec Vini Fantini), Andrea Vendrame (Team Decathlon AG2R La Mondiale), Clément Davy (Team Groupama FDJ), Filippo Ganna (Team INEOS Grenadiers), Simon Clarke (Team Israel Premier Tech), Ivan Garcia Cortina (Team Movistar), Damien Howson (Team Q36.5 Pro Cycling Team), Kasper Asgreen (Team Soudal Quick Step) e Magnus Cort Nielsen (Team Uno X Mobility). Howson scollinava in prima posizione sul gpm di Castellalto posto al km 54.8. Il gruppo maglia azzurra inseguiva a circa 2 minuti di ritardo. Ganna vinceva il traguardo volante di Campli posto al km 88.7. All’inizio della salita di San Giacomo i fuggitivi avevano soltanto secondi di vantaggio sul gruppo maglia azzurra tirato a turno dagli uomini della Cofidis, dell’EF Education EasyPost, dell’UAE Emirates e dell’INEOS Grenadiers. Howson era il primo fuggitivo a rialzarsi e ad essere ripreso dal gruppo in forte recupero. Il decisivo forcing del Team Jumbo Visma Lease a Bike portava il gruppo a soli 20 secondi dalla fuga che continuava a perdere pezzi mentre Milan si era già staccato da parecchio tempo. De Marchi, Cort Nielsen e Vendrame erano gli ultimi tre fuggitivi ad essere ripresi quando mancavano 7 km alla vetta del San Giacomo. A poco più di 5 km dalla vetta Jonas Vingegaard (Team Jumbo Visma Lease a Bike) decideva di attaccare e metteva subito tra di sé e gli immediati inseguitori una decina di secondi. Al suo inseguimento si portavano Ayuso, Jai Hindley (Team BORA Hansgrohe), Ben O’Connor (Team Decathlon AG2R La Mondiale), Thyman Arensman (Team INEOS Grenadiers) , Ivan Ramiro Sosa (Team Movistar) e Cian Uijtdebroeks (Team Jumbo Visma Lease a Bike). Più staccati erano Ben Tulett (Team Jumbo Visma Lease a Bike), Daniel Martinez (Team BORA Hansgrohe), Enric Mas (team Movistar) e Thomas Pidcock (Team INEOS Grenadiers). Vingegaard scollinava in prima posizione e faceva già il vuoto visto che il drappello degli inseguitori transitava sul gpm di San Giacomo con quasi 1 minuto di ritardo. Per il danese era ormai una cavalcata trionfale verso la vittoria e la maglia azzurra. Vingegaard vinceva con 1 minuto e 12 secondi di vantaggio su Ayuso mentre terzo era Hindley. A 1 minuto e 14 secondi si classificavano invece O’Connor ed Arensman, a chiusira della top five. Dopo aver dominato l’O Gran Camino, Vingegaard sembra in rampa di lancio per dominare anche la Tirreno – Adriatico visto che veste oggi la sua prima maglia azzurra con ben 54 secondi di vantaggio su Ayuso e 1 minuto e 20 secondi di vantaggio su Hindley. Domani è in programma la sesta tappa da Sassoferrato al Monte Petrano di 180 km con i due gpm di La Forchetta e di Moria che faranno da antipasto al piatto forte della tappa, il monte Petrano, una salita di 10.2 km al 7.9% di pendenza media. Vingegaard domani può chiudere definitivamente il discorso per la maglia azzurra.

Antonio Scarfone

Jonas Vingegaard vince a Valle Castellana (foto: Getty Images)

Jonas Vingegaard vince a Valle Castellana (foto: Getty Images)

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