PHILIPSEN INSAZIABILE: DOPO LA SANREMO TRIONFA NELLA BRUGGE-DE PANNE
Ad appena 4 giorni di distanza dallo sprint vincente che gli ha consegnato la 115a edizione della Classicissima, Jasper Philipsen si conferma in stato di grazia facendo sua anche la Brugge-De Panne. Il fiammingo della Alpecin-Deceuninck ha conquistato il secondo successo consecutivo nella semiclassica belga prevalendo al termine di uno sprint a ranghi compatti in cui ha messo in fila molti degli sprinter più forti del mondo. Alle sue spalle il connazionale Tim Merlier (Soudal-Quick Step), vincitore dell’edizione 2022, Danny Van Poppel (Bora-Hansgrohe), Jason Tesson (TotalEnergies) e l’ottimo Simone Consonni (Lidl-Trek).
La corsa che ha raccolto l’eredità della ben più affascinante Drieedaagse De Panne, presenteva un percorso molto distante dall’accattivante piccola gara a tappe che si disputava nell’arco di tre giornate fino al 2017 e anticipava le grandi classiche del nord. I 198,9 km previsti non proponevano infatti nè muri nè tratti di pavè, lasciando come unica possibile insidia il vento laterale che spesso i corridori incontrano nei pressi del famigerato passaggio di De Moeren. Il menù di giornata prevedeva un primo tratto in linea di 67 km che portava i corridori dallo splendido capoluogo delle Fiandre occidentali verso ovest fino a giungere a De Panne, sulle coste del Mare del Nord. A quel punto iniziava un circuito di circa 55 km da ripetere tre volte e che prevedeva il passaggio a De Moeren posto a poco meno di 10 km dal traguardo. Il circuito, caratterizzato da un tracciato tortuoso, era piatto come un tavolo da biliardo.
Al contrario di quanto accaduto nel recente passato, stavolta la sorte ha riservato delle condizioni metereologiche ben più miti e perciò si è capito ben presto che la corsa sarebbe stata indirizzata verso uno scontato epilogo dello sprint a ranghi compatti.
Pronti via e dopo una manciata di km sono evasi dal plotone in tre: i Belgi Luca De Meester (Bingoal-WB) e Victor Vercouille (Team Flanders Baloise) e il neoprofessionista Francese Thomas Gachignard (TotalEnergies). Inutile dire che il gruppo ha lasciato subito andare i tre coraggiosi fuggitivi di giornata che hanno ben presto guadagnato un margine rilevante, arrivando fino ad un vantaggio massimo superiore agli 8′ minuti. Per sfortuna dei 3 battistrada però il terreno era molto favorevole al gruppo inseguitore che, come dal più scontato dei copioni, superata meta gara ha iniziato a ridurre il gap, in particolare dopo il passaggio ai – 60 km dall’arrivo a seguito di una prima significativa accelerazione.
Ai -24, quando il plotone si era già avvicinato pericolosamente, Gachignard ha salutato la compagnia dei due belgi e ha provato un’eroica azione in solitaria nel disperato tentativo di resistere al ritorno del gruppo. L’azione del coraggioso transalpino si è però esaurita ai -10. A quel punto, una volta passati per la terza ed ultima volta da De Moeren, sono iniziate le classiche operazioni di preparazione della volata. Dopo una serie di avvicendamenti in testa al plotone sono emersi i treni dei due principali favoriti, ovvero quello della Alpecin-Deceuninck per Jasper Philispen e l’altro della Soudal-Quick Step che portava l’altro fiammingo Tim Merlier. A lanciare la volata è stato però un altro belga ovvero Edward Theuns (Lidl-Trek) oggi messosi al servizio del compagno Simone Consonni. Il fiammingo si è spostato ai -250 lasciando al vento l’olandese Danny Van Poppel (Bora-Hansgrohe) che si era posto alla sua ruota e che di conseguenza e suo malgrado si è ritrovato a a fare da lead-out per i due favoriti di giornata: Tim Merlier e Jasper Philipsen. I due, ex-compagni di squadra quando militavono entrambi alla Alpecin, sono ritrovati spalla a spalla a duellare lungo le transenne. Merlier per evitare la caduta ha dovuto cedere il passo al più giovane connazionale che ha sfruttato al meglio la scia offerta da Van Poppel lanciandosi verso la vittoria e batterndo nettamente Merlier. Van Poppel si è invece dovuto accontentare del gradino più basso del podio precedendo Jason Tesson (TotalEnergies), Simone Consonni (Lidl-Trek), Stian Fredheim (Uno-X Mobility), Juan Sebastian Molano (UAE Team Emirates), Phil Bauhaus (Bahrain-Victorius), Emiliena Jeanniere (TotalEnergies) e Luca Mozzato (Arkea-B&B Hotels).
La campagna del nord prosegue venerdì con l’ormai classico appuntamento della E3 Saxo Bank Classic che vedrà impegnati sui muri fiamminghi tutti i principali big del pavè.
Pierpaolo Gnisci
SEMPRE LUI, SEMPRE POGACAR: L’INCONTENIBILE SLOVENO IPOTECA LA VITTORIA AL GIRO DI CATALOGNA
E due. Senza rivali Pogacar, ancora un assolo vincente al secondo arrivo in salita della Volta a Catalunya 2024, lo sloveno saluta tutti e si prende la seconda vittoria in tre tappe, corsa in pratica in tasca, al secondo posto chiude un redivivo Mikel Landa (Soudal-QuickStep), terzo Antonio Tiberi (Bahrain Victorious).
Pronti via, e la fuga si forma subito grazie all’azione di uno che in fuga ci sta bene infatti è Bauke Mollema (Lidl-Trek) a scattare in faccia al gruppo, l’olandese è raggiunto subito dopo prima da Florian Lipowitz (Bora – hansgrohe) e poi da Javier Romo (Movistar Team), l’avventura dei tre dura poco perchè dopo 25 chilometri il gruppo riappare alle loro spalle. La fuga viene annullata poco prima della prima salita di giornata che porta al Port de Toses, qui c’è da registrare un tentativo di attacco di Steven Kruijswijk (Team Visma | Lease A Bike) e William Junior Lecerf (Soudal Quick-Step) raggiunti poco dopo da Jesús Peña (Team Jayco AlUla) e Jack Haig (Bahrain – Victorious), anche per loro però la sorte è la stessa, il gruppo va a chiudere grazie al lavoro della EF Education – Easypost, ci riprova ancora Javier Romo (Movistar Team) ma il gruppo controlla, è a questo punto la volta di Hugh Carthy (EF Education – Easypost), Mauri Vansevenant (Soudal Quick-Step), Andreas Kron (Lotto Dstny), Juan Pedro López (Lidl-Trek), Christopher Juul-Jensen (Team Jayco AlUla) e Nicolas Prodhomme (Decathlon Ag2r La Mondiale Team), che riescono a guadagnare una ventina di secondi, gli immediati inseguitori evasi ancora dal gruppo sono Harold Tejada (Astana Qazaqstan Team), Ethan Hayter (Ineos Grenadiers) Jack Haig (Bahrain – Victorious) e Andreas Leknessund (Uno-X Mobility). Tutti riescono a raggiungere la testa della corsa e così a formare il gruppetto in fuga reso ancora più numerose con il ricongiungimento di Iván Ramiro Sosa (Movistar Team), Alex Baudin (Decathlon Ag2r La Mondiale Team), Amanuel Ghebreigzabhier (Lidl-Trek) e Stephen Williams (Israel – Premier Tech). Dietro, invece, il gruppo dei migliori lascia fare con la UAE Team Emirates a fare comunque buona guardia. In questa fase della corsa c’è molto nervosismo in testa infatti la fuga non va via in modo lineare tanto che allo scollinamento transitano in undici e sono: Mauri Vansevenant (Soudal Quick-Step), Juan Pedro López (Lidl-Trek), Hugh Carthy (EF Education – Easypost), Iván Ramiro Sosa (Movistar Team), Christopher Juul-Jensen (Team Jayco AlUla), Nicolas Prodhomme (Decathlon Ag2r La Mondiale Team), Harold Tejada (Astana Qazaqstan Team), Andreas Kron (Lotto Dstny), Stephen Williams (Israel – Premier Tech) e Andreas Leknessund (Uno-X Mobility). Il gruppo passa con 26” di ritardo, Hayter riesce a riportarsi in testa mentre Juul-Jensen è vittima di una foratura e viene riassorbito dal gruppo principale che fa l’elastico e lascia andare via la fuga a 1’:15”. Al traguardo volante passa per primo Carthy, subito dopo è la Visma-Lease ad imprimere una forte accelerata tanto che a meno 65 chilometri dall’arrivo la fuga viene annullata, inizia subito dopo la salita del Port de Cantò, al GPM il gruppo dei migliori si assottiglia a circa 40 unità, si arriva così al traguardo volante di Rialp dove passa per primo Aleksandr Vlasov (Bora-hansgrohe), che guadagna 3” di abbuono, dopo un leggero falsopiano inizia la salita d’arrivo di tappa che è presa in testa da Victor de la Parte (Euskaltel-Euskadi) subito ripreso dagli onnipresenti compagni di squadra di Pogacar, a tenere alto il ritmo è anche la Soudal-QuickStep è il preludio allattaco di Mikel Landa che scatta a 7 chilometri dal traguardo. Allo spagnolo risponde Tadej Pogačar (UAE Team Emirates) che prima si mette a ruota e poi mette giù uno scatto che stronca ogni azione di recupero di Landa, lo sloveno è ancora una volta irraggiungibile per tutti e come ieri va tutto solo a prendersi la vittoria di tappa e, di fatto, ipotecare la corsa; arriva Landa a 48” dopo che era stato raggiunto da Sepp Kuss (Visma|Lease a Bike) e da Chris Harper (Jayco-AlUla), ma lo spagnolo è riuscito a prendersi la seconda posizione, terzo in gran recupero è Antonio Tiberi (Bahrain Victorious) quarto il compagno di squadra, Wout Poels quinto chiude Kuss. In classifica generale Pogacar guida con 2’:27” su Mikel Landa (Soudal-QuickStep) e 2’:55” su Aleksandr Vlasov (Bora-hansgrohe). Domani quarta tappa con arrivo a Lleida è occasione di vittoria per le ruote veloci.
Antonio Scarfone

L'esultanza di Tadej Pogacar alla Volta a Catalunya 2024 (Photo: Getty Images)
COPPI & BARTALI, DIEGO ULISSI VINCE LA SECONDA TAPPA E SALE AL PRIMO POSTO DELLA CLASSIFICA
Diego Ulissi firma la prima vittoria del 2024 nella seconda tappa della Coppi & Bartali. Dietro il toscano si piazzano De Pretto e Ryan, autori di una stoccata ai meno 1500, ma superati quando mancavano 200 metri al traguardo. Anche Brambilla, Pozzovivo e Carboni nei primi 10.
Tappa e maglia per Diego Ulissi alla Settimana Internazionale di Coppi e Bartali. Il toscano della UAE Team Emirates con il successo odierno, grazie ai tre secondi di distacco, è salito in vetta alla classifica generale e alle sue spalle – sia nell’ordine d’arrivo sia nella generale – si collocano Davide De Pretto (Team Jayco AlUla) e Archie Ryan (EF Education-EasyPost), autori di un attacco ai meno 1500 e in seguito superati ai meno 200 dal vincitore. Benché raggiunti dagli inseguitori sono riusciti comunque a salire sul podio di giornata, conquistando le stesse posizione in classifica. A seguire si sono piazzati Sylvain Moniquet (Lotto Dstny), Milan Vader (Team Visma | Lease a Bike), Koen Bouwman (Team Visma | Lease a Bike), Gianluca Brambilla (Q36.5 Pro Cycling Team), tutti con lo stesso ritardo dei due saliti sul podio. A seguire completano la TopTen di giornata Adam Ťoupalík (TDT – Unibet Cycling Team), arrivato 7″ dopo il vincitore e i due italiani Domenico Pozzovivo (VF Group – Bardiani CSF – Faizanè) e Giovanni Carboni (JCL Team UKYO), che hanno chiuso la tappa rispettivamente 8″ e 10″ dopo Ulissi.
Caratterizzata da ben cinque ascese al traguardo di Sogliano al Rubicone più quella finale, nella fasi iniziali la tappa è stata innanzitutto caratterizzata dalla fuga di giornata, iniziata dopo un avvio scoppiettante da Giosuè Epis (Arkéa – B&B Hôtels), Nicolò Garibbo (Team Technipes #inEmiliaRomagna) e Lorenzo Ginestra (Work Service – Vitalcare – Dynatek), raggiunti dopo poco da Davide Bauce (Mg.K Vis – Colors for Peace) e Jeferson Armando Ruiz Acuña (GW Erco Shimano). In seguito l’ulteriore arrivo di Joey Rosskopf (Q36.5), Lennert Teugels (Bingoal WB) e Manuele Tarozzi (VF Group – Bardiani CSF – Faizanè) ha formato il gruppo definitivo che ha animato la tappa.
I più resistenti nell’avanguardia sono stati Teugels, Tarozzi e Garibbo, raggiunti dai contrattaccanti Carl Fredrik Hagen (Q36.5 Pro Cycling Team) e Darren Van Bekkum (Visma | Lease a Bike). Con la fine di questo tentativo è iniziata una sarabanda di attacchi più o meno concreti, ma sia la Tudor del capoclassifica Marco Brenner, sia la UAE hanno tenuto alta l’andatura per ricucire sugli attaccanti di turno.
L’attacco più concreto e meritevole di miglior fine è stato quello portato ai meno 1500 da Ryan e De Pretto. I due sembravano destinati ad arrivare sul traguardo, ma la classe di Diego Ulissi ha avuto la meglio e ha anche ripagato il lavoro svolto dai compagni di squadra.
Domani la Coppi & Bartali proporrà una tappa disegnata in circuito per 132 Km nell’entroterra di Riccione, salendo fino al Passo San Marco, “Cima Coppi” della corsa, San Leo, Montemaggio e San Marino, ricalcando un lungo tratto della prima tappa del prossimo Tour de France, che si concluderà nella vicina Rimini. Dopo il rientro in Italia i ciclisti dovranno affrontare gli strappi di Albereto e di Via Ca’ di Bacchino, quest’ultimo a soli 18 km al traguardo.
Mario Prato

Ulissi conquista la vittoria a Sogliano al Rubicone (foto Sprint Cycling Agency)
20-03-2024
marzo 20, 2024 by Redazione
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CLASSIC BRUGGE – DE PANNE
Il belga Jasper Philipsen (Alpecin – Deceuninck) si è imposto nella corsa belga, Bruges – La Panne, percorrendo 198.9 Km in 4h22′42″, alla media di 45.428 Km/h. Ha preceduto allo sprint il connazionale Tim Merlier (Soudal Quick-Step) e l’olandese Danny van Poppel (BORA – Hansgrohe). Miglior italiano Simone Consonni (Lidl – Trek), 5°.
VOLTA CICLISTA A CATALUNYA
Lo sloveno Tadej Pogačar (UAE Team Emirates) si è imposto anche nella terza tappa, Sant Joan de les Abadesses – Port Ainé, percorrendo 176.7 Km in 4h34′25″, alla media di 38.635 Km/h. Ha preceduto di 48″ lo spagnolo Mikel Landa (Soudal Quick-Step) e di 1′03″ l’italiano Alessandro Tiberi (Bahrain – Victorious). Pogačar è ancora leader della classifica con 2′27″ su Landa e 2′55″ sul russo Aleksandr Vlasov (BORA – hansgrohe). Miglior italiano Tiberi, 11° a 3′57″
SETTIMANA INTERNAZIONALE COPPI E BARTALI
L’italiano Diego Ulissi (UAE Team Emirates) si è imposto nella seconda tappa, Riccione – Sogliano al Rubicone, percorrendo 156.5 Km in 3h55′31″, alla media di 39.87 Km/h. Ha preceduto di 3″ l’italiano Davide De Pretto (Team Jayco AlUla) e l’irlandese Archie Ryan (EF Education – EasyPost). Ulissi è il nuovo leader della classifica con 7″ su De Pretto e 9″ su Ryan
OLYMPIA’S TOUR (Paesi Bassi)
L’olandese Elmar Abma (VolkerWessels Cycling Team) si è imposto nella prima tappa, circuito di Medemblik, percorrendo 144.9 Km in 3h14′39″, alla media di 44.665 Km/h. Ha preceduto allo sprint il belga Lorenz Van de Wynkele (Lotto Dstny Development Team) e di 2″ il danese Kristian Egholm (Lidl – Trek Future Racing). Due italiani in gara: Dario Igor Belletta (Team Visma | Lease a Bike Development) 44° a 2″, Matteo Milan (Lidl – Trek Future Racing) 82° a 2″. Abma è il primo leader della classifica con 4″ su Van de Wynkele e 8″ su Egholm. Belletta 44° a 12″, Milan 82° a 12″
VOLTA AO ALENTEJO (Portogallo)
L’uruguaiano Guillermo Thomas Silva (Caja Rural – Seguros RGA) si è imposto nella prima tappa, Castro Verde – Beja, percorrendo 168 Km in 3h56′27″, alla media di 42.631 Km/h. Ha preceduto di 3″ i portoghesi Iúri Leitão (Caja Rural – Seguros RGA) e Rafael Reis (Sabgal / Anicolor). Nessun italiano in gara. Silva è il primo leader della classifica con 6″ su Leitão e 8″ su Reis
DALLE STRADE BIANCHE ALLE CIME CATALANE È SEMPRE “POGI SHOW”: LO SLOVENO VINCE LA PRIMA TAPPA DI MONTAGNA
Alla Volta a Catalunya 2024 va di scena l’ennesimo show di Tadej Pogacar (UAE Team Emirates), al primo arrivo in salita l’attacco secco che gli consente di conquistare la tappa e passare al comando della classifica generale, restano sole briciole a Mikel Landa (Soudal-QuickStep), arrivato secondo, mentre chiude in terza posizione Aleksandr Vlasov (Bora-hansgrohe).
Tappa importante della Volta a Catalunya 2024 con l’arrivo in salita a Vallter, pronti via e va in porto la fuga con dentro Jimmy Janssens (Alpecin-Deceuninck), Kevin Colleoni (Intermarché – Wanty), Samuel Fernández (Caja Rural-Seguros RGA), Álex Jaime (Equipo Kern Pharma), Jambaljamts Sainbayar (Burgos-BH) e Xabier Isasa (Euskaltel-Euskadi). Il gruppetto in avanscoperta riesce in soli 15 chilometri a guadagnare ben 6’30” sul gruppo. Lo scossone da dietro arriva a sorpresa grazie a Tadej Pogacar (UAE Team Emirates) che tutto solo scatta portandosi dietro il compagno di squadra Domen Novak, i due immediati ed insoliti inseguitori verranno però ripresi una decina di chilometri dopo. In testa al gruppo si portano Israel – Premier Tech e UAE Team Emirates per cercare di iniziare a recuperare tempo ai fuggitivi che intanto guadagnano ancora arrivando ad avere un vantaggio massimo di 7’, tempo che scende a poco più di 5’ quando si arriva a Girona con il traguardo volante vinto da Isasa. Ai meno 60 chilometri dall’arrivo il gruppo è ancora in netta rimonta portandosi a 3’:20 dai fuggitivi, mentre al successivo sprint intermedio di Olot passa ancora per primo Isasa. Quando la corsa arriva alla salita verso il Col de Coubet inizia a piovere ma nulla scoraggia il grande lavoro degli uomini della UAE Team Emirates che forti dei propri mezzi si portano per la prima volta sotto i 3’ di ritardo dal gruppetto in fuga. A poco meno di 5 chilometri dal GPM è ancora Isasa a rendersi protagonista con un allungo a cui rispondono presente sia Fernández e Janssens, ma poco dopo Isasa si pianta ed i due restano da soli al comando della corsa scollinando con 40” sugli immediati inseguitori e circa 3’ sul gruppo dei migliori. La corsa entra nella fase calda, la discesa resa insidiosa dalla sede stradale bagnata viene affrontata con prudenza sia dalla coppia l comando sia dal gruppo che, una volta in pianura riprende a spingere per annullare la fuga, riassorbendo in pratica tutti gli ex uomini che ve ne facevano parte. La coppia al comando ha soli 2’ di vantaggio, Janssens si prende il terzo ed ultimo sprint intermedio e poco dopo Camprodom Fernández alza bandiera bianca. Resta da affrontare la salita conclusiva verso Vallter, Janssens la inizia con 50” di vantaggio, il gruppo è tirato sempre dagli uomini di Pogacar che è chiaramente intenzionato a vincere la tappa. Ai meno 9 dal traguardo il gruppo riprende Janssens, intanto una caduta a centro gruppo taglia fuori Lorenzo Fortunato, il ritmo sale sempre di più con la formazione emiratina a mettere tutti alla frusta, è il preludio allo scatto di Pogacar che avviene a 6,5 chilometri dall’arrivo a cui nessuno riesce a risponder. Mentre Pogacar in un baleno guadagna circa 1’, da dietro Mikel Landa (Soudal-QuickStep), Aleksandr Vlasov (Bora-hansgrohe) e Lenny Martinez (Groupama-FDJ) cercano di organizzare un inseguimento a cui poco dopo si uniscono Egan Bernal (Ineos Grenadiers), Chris Harper (Team Jayco AlUla) e João Almeida (UAE Team Emirates) passivo in fondo al gruppetto. Davanti Pogacar transita sotto il triangolo rosso dell’ultimo chilometro con 1’:15”, lo sloveno è scatenato e tutto solo va a prendersi tappa e maglia; al secondo posto chiude Landa a 1’:23”, terzo è Vlasov con un secondo in più, poi Almeida a 1’:38” che stacca tutti gli altri rimasti a sancire la netta superiorità della UAE Team Emirates. La classifica generale rispecchia l’ordine di arrivo con il quarto, Almeida dentro i 2’. Domani terza tappa con ancora montagne e ancora un interessante arrivo in salita a Port Ainè, vistp quanto accaduto oggi non sarà facile contrastare lo strapotere di Tadej Pogacar.
Antonio Scarfone

Tadej Pogacar trionfa a Vallter alla Volta a Catalunya 2024 (Photo: Getty Images)
19-03-2024
marzo 19, 2024 by Redazione
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VOLTA CICLISTA A CATALUNYA
Lo sloveno Tadej Pogačar (UAE Team Emirates) si è imposto nella seconda tappa, Mataró – Vallter 2000, percorrendo 186.5 Km in 4h52′37″, alla media di 38.241 Km/h. Ha preceduto di 1′23″ lo spagnolo Mikel Landa (Soudal Quick-Step) e di 1′24″ il russo Aleksandr Vlasov (BORA – hansgrohe). Miglior italiano Lorenzo Fortunato (Astana Qazaqstan Team), 16° a 2′24″. Pogačar è il nuovo leader della classifica con 1′35″ su Landa e 1′38″ su Vlasov. Miglior italiano Fortunato, 16° a 2′42″
SETTIMANA INTERNAZIONALE COPPI E BARTALI
Il tedesco Marco Brenner (Tudor Pro Cycling Team) si è imposto nella prima tappa, circuito di Pesaro, percorrendo 109.7 Km in 2h30′38″, alla media di 43.696 Km/h. Ha preceduto di 1″ l’italiano Matteo Malucelli (JCL Team UKYO) e il belga Jenno Berckmoes (Lotto Dstny). Brenner è il primo leader della classifica con 5″ su Malucelli e 7″ su Berckmoes
GP BRDA – COLLIO
Il polacco Marcin Budzinski (Mazowsze Serce Polski) si è imposto nella corsa slovena, circuito di Dobrovo, percorrendo 150.5 Km in 3h19′13″, alla media di 45.33 Km/h. Ha preceduto allo sprint il connazionale Patryk Stosz (Team Felt Felbermayr) e l’italiano Thomas Capra (CTF Victorious)
SETTIMANA INTERNAZIONALE COPPI & BARTALI, ACUTO DI MARCO BRENNER A PESARO
La corsa emiliano-romagnola parte dal capoluogo marchigiano con una breve tappa in linea di 109 km caratterizzata dalla salita del Monte della Cesana e dallo strappo di Gabicce Monte. Frazione altimetricamente mossa e finalizzata con un bell’attacco da finisseur da parte del tedesco del Tudor Pro Cycling Team. Il gruppo viene regolato da Matteo Malucelli (JCL Team Ukyo) in volata sul belga Jenno Berckmoes (Lotto – Dstny).
La fuga del giorno è partita poco dopo il via, avvenuto alle ore 14 da Pesaro, e ha visto protagonisti Manuele Tarozzi (VF Group – Bardiani – CSF – Faizanè), James Whelan (Q36.5 Pro Cycling Team), Erik Fetter (Team Polti – Kometa) e Luc Wirtgen (Tudor Pro Cycling Team). Sul GPM di Monte della Cesana ha la meglio Tarozzi, che conquista anche quello di Gabicce Monte. Fetter molla la compagnia degli altri tre e si stacca, ma la fuga viene raggiunta in seguito da Paul Double, compagno di squadra dell’ungherese. Il gruppo torna compatto poco prima dei -10 all’arrivo, ma il terreno a saliscendi favorisce i finisseur e Marco Brenner (Tudor Pro Cycling Team) ne approfitta: il tedesco guadagna quanto basta per andare a prendersi la tappa con un solo secondo di vantaggio sul gruppo dei migliori, regolato allo sprint da Matteo Malucelli (JCL Team UKYO). Nella top 10 di tappa si piazzano anche altri tre italiani, Davide De Pretto (Team Jayco AlUla, 6°), Diego Ulissi (UAE Team Emirates, 7°) e Kristian Sbaragli (Corratec Vini Fantini, 8°).
Per Marco Brenner, ventunenne bavarese di Augsburg, si tratta della prima vittoria tra i professionisti.
Domani si corre la seconda tappa, Riccione – Sogliano al Rubicone di 156.5 Km, su di terreno ancora selettivo e favorevole ad attacchi grazie il circuito finale che prevede di ripetere quattro volte la salita di 3.3 Km al 6.1% che condure al traguardo, lo stesso sul quale nel 2021 si era imposto un giovanissimo e ancora sconosciuto Jonas Vingegaard
Andrea Giorgini
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Brenner vince la prima tappa della Settimana Internazionale Coppi & Bartali (foto Sprint Cycling)
SCHULTZ, ATTACCO VINCENTE A SANT FELIU DE GUIXOLS. TAPPA E MAGLIA PER L’AUSTRALIANO
Nick Schultz (Team Israel Premier Tech), ex velocista che si è ritagliato una buona carriera come finisseur, sfrutta l’incertezza delle squadre dei big che non chiudono sul suo attacco a circa 2 km dall’arrivo. L’australiano dà tutto negli ultimi 800 m in salita e vince dopo tre anni di digiuno. Secondo Tadej Pogacar (UAE Team Emirates), che ci riproverà sicuramente domani su a Vallter 2000
La prima tappa del Giro di Catalogna 2024 ha come sede di partenza e di arrivo Sant Feliu de Guíxols. Il percorso, lungo complessivamente 173.9 km, strizza l’occhio ai velocisti, anche se il terzo ed ultimo gpm dell’Alt de Sant Grau, a circa 20 km dalla conclusione, può ingolosire l’attacco di qualche finisseur ma soprattutto di Tadej Pogacar (UAE Team Emirates), che ha candidamente dichiarato di essere venuto in Catalogna per vincere, dopo la mezza delusione della Milano – Sanremo. La fuga di giornata si formava dopo 16 km grazie all’azione di cinque ciclisti ovvero Simone Petilli (Team Intermarchè Wanty), Kenny Elissonde (Team Cofidis), Adne Holter (Team Uno X Mobility), Alex Baudin (Team Decathlon AG2R La Mondiale) e Mikel Bizkarra (Team Euskaltel Euskadi). Elissonde transitava in prima posizione sul primo gpm dell’Alt de la Ganga posto al km 29.8. Era invece Bizkarra ad imporsi sul primo traguardo volante di La Bisbal d’Empordà posto al km 40.3. L’UAE Team Emirates controllava la corsa e non lasciava che il vantaggio della fuga lievitasse eccessivamente. Elissonde si aggiudicava anche il secondo gpm dell’Alt dels Àngels posto al km 55. 3. Bizkarra vinceva il secondo traguardo volante di Cassà de la Selva posto al km 75.8. A 50 km dalla conclusione il vantaggio della fuga sul gruppo inseguitore era di 1 solo minuto. In testa al gruppo si erano affiancate altre squadre a dar man forte all’UAE Team Emirates. Bizkarra era il primo dei fuggitivi a rialzarsi a 42 km dal termine. Grazie ad una decisa accelerazione dell’INEOS Grenadiers, in vista del terzo ed ultimo targuardo volante, la fuga veniva ripresa a 33 km dalla conclusione. Proprio Egan Bernal (Team INEOS Grenadiers) vinceva il terzo traguardo volante di Llagostera posto al km 143.3, sopravanzando per di più proprio Pogacar. Sull’ultima salita dell’Alt de Sant Grau il ritmo elevato del gruppo metteva in croce alcuni velocisti ed uno dei primi a staccarsi era Bryan Coquard (Team Cofidis). Marc Soler (UAE Team Emirates) scollinava in prima posizione sull’Alt de Sant Grau posto al km 154. Anche Joao Almeida (UAE Team Emirates) tirava in testa al gruppo affiancando Soler. Nella discesa verso il traguardo il gruppo formava una lunga fila, segno dell’elevata velocità. A 3 km dalla conclusione era l’Israel Premier Tech a mettersi in testa ed a lanciare Nick Schultz, che riusciva con una grande progressione a evadere dal gruppo ed a sprintare negli ultimi 800 metri in progressiva ascesa, mentre nelle fasi concitate del finale una caduta coinvolgeva Egan Bernal, Damiano Caruso e Wout Poels (Team Bahrain Victorious). Schultz riusciva a imporsi sul traguardo per pochi metri davanti a Pogacar che a sua volta aveva accelerato negli ultimi 200 metri ma non era riuscito a riprendere il ciclista australiano. In terza posizione si classificava Stephen Williams (Team Israel Premier Tech) mentre chiudevano la top five Dorian Godon (Decathlon AG2R La Mondiale Team) in quarta posizione ed Axel Laurance (Team Alpecin Deceuninck) in quinta posizione. Schultz, la cui ultima vittoria risaliva alla seconda tappa dello Sazka Tour 2021, ottiene la prima vittoria stagionale e veste la prima maglia gialla con 2 secondi di vantaggio su Pogacar e 6 secondi di vantaggio su Williams. Domani la seconda tappa da Matarò a Vallter 2000 sarà già uno spartiacque del Giro di Catalogna 2024. Dopo una prima metà di tappa completamente pianeggiante si inizierà a salire prima sul Coll de Coubet, gpm di prima categoria posto al km 139, mentre successivamente si affronterà òa scalata finale verso una delle salite simbolo della Catalogna. Vallter 2000 è lunga 11.4 km ed ha una pendenza media del 7.5%. Una salita ideale per Pogacar che sembra in pole position per diventare la nuova maglia gialla.
Antonio Scarfone

Nick Schultz vince a Sant Feliu de Guixols (foto: Getty Images)
18-03-2024
marzo 18, 2024 by Redazione
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VOLTA CICLISTA A CATALUNYA
L’australiano Nick Schultz (Israel – Premier Tech) si è imposto nella prima tappa, circuito di Sant Feliu de Guíxols, percorrendo 173.9 Km in 4h11′38″, alla media di 41.465 Km/h. Ha preceduto allo sprint lo sloveno Tadej Pogačar (UAE Team Emirates) e il britannico Stephen Williams (Israel – Premier Tech). Miglior italiano Antonio Tiberi (Bahrain – Victorious), 39°. Schultz è il primo leader della classifica con 2″ su Pogačar e 6″ su Williams. Miglior italiano Tiberi, 39° a 10″
17-03-2024
marzo 17, 2024 by Redazione
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TROFEO ALFREDO BINDA – COMUNE DI CITTIGLIO (Donne)
L’italiana Elisa Balsamo (Lidl – Trek) si è imposta nella corsa italiana, Maccagno con Pino e Veddasca – Cittiglio, percorrendo 140.5 Km in 3h40′09″, alla media di 38.292 Km/h. Ha preceduto allo sprint la belga Lotte Kopecky (Team SD Worx – Protime) e di 1″ l’olandese Puck Pieterse (Fenix-Deceuninck)
CHOLET AGGLO TOUR
Il francese Paul Lapeira (Decathlon AG2R La Mondiale Team) si è imposto nella corsa francese, circuito di Cholet, percorrendo 196.7 Km in 4h22′02″, alla media di 45.04 Km/h. Ha preceduto di 1″ il connazionale Alexis Renard (Cofidis) e il belga Tom Van Asbroeck (Israel – Premier Tech). Miglior italiano Luca Mozzato (Arkéa – B&B Hotels), 14° a 1″
DORPENOMLOOP RUCPHEN
L’olandese Johan Dorussen (Development Team dsm-firmenich PostNL) si è imposto nella corsa olandese, circuito di Rucphen, percorrendo 181.4 Km in 3h57′30″, alla media di 45.827 Km/h. Ha preceduto allo sprint il connazionale Huub Artz (Wanty – ReUz – Technord) e il danese Henrik Pedersen (Uno-X Mobility Development Team). Unico italiano in gara Samuele Privitera (Hagens Berman – Jayco), 28°.
GP SLOVENIAN ISTRIA
Il polacco Marcin Budzinski (Mazowsze Serce Polski) si è imposto nella corsa slovena, circuito di Isola, percorrendo 156.5 Km in 3h49′33″, alla media di 40.906 Km/h. Ha preceduto allo sprint l’olandese Max van der Meulen (CTF Victorious) e di 7″ l’austriaco Riccardo Zoidl (Team Felt Felbermayr). Miglior italiano Marco Andreaus (CTF Victorious), 7° a 11″
CLASSICA DA ARRABIDA – CYCLIN’PORTUGAL
Lo spagnolo Joseba López (Caja Rural – Seguros RGA) si è imposto nella corsa portoghese, Setúbal -Palmela, percorrendo 175.1 Km in 4h04′59″, alla media di 42.885 Km/h. Ha preceduto allo sprint il portoghese Alexandre Montez (Credibom / LA Alumínios / Marcos Car) e il danese Mathias Bregnhøj (Sabgal / Anicolor) Nessun italiano in gara
TOUR OF RHODES BY RODOS PALACE
L’italiano Alessandro Romele (Astana Qazaqstan Development Team) si è imposto anche nella terza ed ultima tappa, Rodi – Kremasti, percorrendo 150.5 Km in 3h34′58″, alla media di 42.007 Km/h. Ha preceduto allo sprint il danese Gustav Wang (Airtox – Carl Ras) e lo statunitense Tyler Stites (Project Echelon Racing). Il norvegese André Drege (Team Coop – Repsol) si impone in classifica con 12″ su Romele e 16″ sull’elvetico Colin Stüssi (Team Vorarlberg)
POPOLARISSIMA
L’italiano Daniel Skerl (CTF Victorious) si è imposto nella corsa italiana, circuito di Treviso, percorrendo 174.7 Km in 3h36′47″, alla media di 48.352 Km/h. Ha preceduto allo sprint l’italiano Simone Buda (Solme – Olmo) e il messicano Carlos Alfonso Garcia (A.R Monex Pro Cycling Team)
TOUR DE NORMANDIE FÉMININ
La britannica Josie Nelson (Team Dsm-Firmenich PostNL) si è imposta nella quarta ed ultima tappa, Villers-Bocage – Caen, percorrendo 138.5 Km in 3h51′40″, alla media di 35.871 Km/h. Ha preceduto di 3″ la canadese Ava Holmgren (Lidl – Trek) e la norvegese Mie Bjørndal Ottestad (Uno-X Mobility). Miglior italiana Alessia Vigilia (FDJ – SUEZ), 23° a 1′10″. La Ottestad si impone in classifica con 1″ sulla Nelson e 24″ sull’olandese Ellen van Dijk (Lidl – Trek). Miglior italiana la Vigilia, 15° a 1′25″
VUELTA CICLISTA INTERNATIONAL A GUATEMALA
La portoghese Daniela Campos (Eneicat – CMTeam) si è imposta nella quarta ed ultima tappa, circuito di Città del Guatemala, percorrendo 75 Km in 1h50′50″, alla media di 40.6 Km/h. Ha preceduto allo sprint l’italiana Valentina Basilico (Eneicat – CMTeam) e la colombiana Lina Maria Rojas (Pato Bike BMC Team). La Basilico, unica italiana in gara, si impone in classifica con 8″ sulla Rojas e 11″ sulla colombiana Natalia Garzon (Sistecredito – GW)


