15-04-2024

aprile 15, 2024 by Redazione  
Filed under Ordini d'arrivo

TOUR OF THE ALPS

Il norvegese Tobias Foss (INEOS Grenadiers) si è imposto nella prima tappa, Egna – Cortina sulla Strada del Vino, percorrendo 133.3 Km in 3h17′06″, alla media di 40.578 Km/h. Ha preceduto allo sprint l’australiano Chris Harper (Team Jayco AlUla) e il colombiano Esteban Chaves (EF Education – EasyPost). Miglior italiano Antonio Tiberi (Bahrain – Victorious) 7° a 3″. Foss è il primo leader della classifica con 4″ su Harper e 6″ su Chaves. Miglior italiano Tiberi, 7° a 13″

AL TOTA E’ SUBITO SPETTACOLO! FOSS TAPPA E MAGLIA A CORTINA

aprile 15, 2024 by Redazione  
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Tobias Foss (Team INEOS Grenadiers) si rivede dopo un lungo digiuno e batte in una volata ridottissima Chris Harper (Team Jayco ALUla) ed Esteban Chaves (Team EF Education EasyPost). La classifica generale è già abbastanza delineata con Foss prima maglia verde

La prima tappa del Tour of the Alps 2024 parte da Egna e termina a Cortina dopo 133.3 km. Saranno subito protagonisti gli uomini di classifica visto che sono in programma tre gpm. Dopo 25 km si scalerà il primo gpm di Andalo, sul quale probabilmente prenderà il via la fuga di giornata. Nel finale la doppia scalata di Penon dovrebbe scatenare la bagarre nel gruppo che dovrà affrontare tratti che superano il 16%. Le squadre più attrezzate per la vittoria finale sembrano essere Bahrain Victorious, EF Education asyPost, INEOS Grenadiers, BORA Hansgrohe e Decathlon AG2R La Mondiale. I protagonisti della fuga di giornata erano Mattia Bais (Team Polti Kometa), Asier Etxeberria (Team Euskaltel – Euskadi), Nicklas Amdi Pedersen (TDT – Unibet Cycling Team), Andrea Garosio (Team Polti Kometa), Simon Pellaud (Team Tudor Pro Cycling), Masaki Yamamoto (JCL Team UKYO) e Kyrylo Tsarenko (Team Corratec – Vini Fantini). Bais si aggiudicava il traguardo volante di Spormaggiore posto al km 33.9 e si ripeteva una decina di km più tardi quando scollinava in prima posizione sul primo gpm di Andalo posto al km 44.8. Pedersen era il primo ciclista ad alzare bandiera bianca ed a venire ripreso dal gruppo quando mancavano meno di 80 km alla conclusione. Sul primo dei due gpm di Penon posto al km 89.8 la fuga iniziava a sfaldarsi. Bais riusciva comunque a scollinare ancora in prima posizione ma il gruppo inseguitore tirato da INEOS Grenadiers e Decathlon AG2R La Mondiale si faceva sempre più minaccioso alle spalle dei fuggitivi. Garosio vinceva il secondo traguardo volante di Magrè posto al km 96.1. La fuga veniva infine annullata poco prima della seconda ascesa di Penon. A poco più di 8 km dalla conclusione il gruppo di testa era formato da Antonio Tiberi e Wout Poels (Team Bahrain Victorious), Esteban Chaves (Team EF Education EasyPost), Romain Bardet (Team DSM-Firmenich PostNL), Chris Harper (Team Jayco ALUla), Tobias Foss e Geraint Thomas (Team INEOS Grenadiers), Amanuel Ghebreigzabhier e Juan Pedro Lopez (Team Lidl – Trek), Aurelien Paret-Peintre e Ben O’Connor ( Decathlon AG2R La Mondiale Team). Un allungo all’ultimo km di Foss allungava il drappello degli uomini di testa. Al ciclista norvegese riuscivano a unirsi Chaver, O’Connor e Harper; era proprio Foss a sprintare per la vittoria ed a mettere la sua ruota davanti a quella di Harper mentre Chaves era terzo e O’Connor chiudeva in quarta posizione. A 3 secondi di ritardo si piazzava Lopez a completamento della top five. Per Foss è la prima vittoria individuale dopo la medaglia d’oro conquistata nella prova a cronometro individuale ai Mondiali di Wollongong 2022. Il ciclista norvegese è anche la prima maglia verde con 4 secondi di vantaggio su Harper e 6 secondi di vantaggio su Chaves. Domani la seconda tappa da Salorno a Stans presenta un altro finale esplosico con la salita di Gnadenwald, lunga 4.5 km e con una pendenza media del 7.3% ma con una parte centrale che supera il 10%. Dallo scollinamento mancheranno una quindicina di km all’arrivo ed a giocarsi la vittoria di tappa saranno di nuovo gli uomini di classifica.

Antonio Scarfone

Tobias Foss vince a Cortina (foto: Getty Images)

Tobias Foss vince a Cortina (foto: Getty Images)

I VOTI DELL’AMSTEL GOLD RACE 2024

aprile 14, 2024 by Redazione  
Filed under 5) AMSTEL GOLD RACE, Approfondimenti

Promossi e bocciati dell’Almstel Gold Race, prima di tre corse che vede le Ardenne protagoniste. Tom Pidcock vince e convince mentre Van der Poel è tra le maggiori delusioni

TOM PIDCOCK . Dopo due podi (2021 e 2022) vince con merito dimostrando di avere la gamba migliore e regalando alla Gran Bretagna la prima Classica della Birra. La brutta caduta e il ritiro al Giro dei Paesi Baschi è solo un brutto ricordo e tra Freccia Vallone e Liegi-Bastogne-Liegi sarà di nuovo tra i protagonisti. Voto: 9

MARC HIRSCHI . L’UAE Team Emirates era sulla carta una delle squadre più forti giunte in Olanda e alla fine a giocarsi la vittoria è stato Marc Hirschi, che però si è dovuto accontentare della piazza d’onore pur riportando sul podio dell’Amstel la Svizzera dopo sette anni (l’ultimo fu Marc Albasini, terzo nel 2017). VOTO: 8

TIESJ BENOOT . Il belga era il capitano di una Visma rattoppata ma è stato sempre nel vivo della corsa. Proprio le sue continue accelerazioni hanno scremato il gruppo nei chilometri finali e il terzo posto finale è tutto sommato un buon risultato. VOTO: 7.5

MAURI VANSEVENANT. Dopo il forfait di Alaphilippe a causa della frattura al perone, la Soudal Quick Step ha recitato a soggetto non avendo un vero e proprio capitano su cui puntare. Vansevenant è stato abile a prendere il comando della corsa insieme a Pidcock, Hirschi e Benoot, ma dei quattro era quello che soffriva di più le accelerazioni degli altri. Alla fine chiude in quarta posizione, ottenendo anche il suo miglior risultato stagionale. VOTO: 7

PAUL LAPEIRA. Aveva palesato una buona condizione vincendo tre corse tra metà marzo e inizio aprile. Il francese della Decathlon AG2R La Mondiale perde probabilmente il treno giusto all’ultimo passaggio sul Cauberg e vince la volata dei battuti. VOTO: 6.5

MICHAEL MATTHEWS Dopo il secondo posto alla Milano – Sanremo il ciclista australiano ha inanellato una serie di prestazioni discrete, ma il decimo posto di oggi non può bastare per raggiungere la sufficienza. VOTO: 5.5

BENOIT COSNEFROY . Quattro giorni fa aveva vinto con grande autorevolezza la Freccia del Brabante. Oggi appariva uno dei grandi favoriti per la vittoria, ma alla fine ottiene soltanto un anonimo sedicesimo posto. VOTO: 5

MATHIEU VAN DER POEL . Il campione del mondo partiva come l’uomo da battere ma si è visto davvero poco e anche l’Apecin Deceuninck è sembrata un po’ svagata durante lo svolgimento della corsa. Chissà, forse il campione del mondo era un po’ distratto e stava pensando al duello con Pogacar alla Liegi-Bastogne-Liegi. VOTO: 5

SIMONE VELASCO. Diciottesimo e primo italiano all’arrivo. Prosegue mestamente la crisi del ciclismo italiano. VOTO: 5

Antonio Scarfone

PIDCOCK, STAVOLTA LO SPRINT E’ VINCENTE. IL BRITANNICO TRIONFA ALL’AMSTEL

aprile 14, 2024 by Redazione  
Filed under 5) AMSTEL GOLD RACE, News

Il finale dell’Amstel 2021 lo aveva visto sconfitto per una questioni di millimetri e tra le polemiche di chi contestava l’esito di un incertissimo fotofinish. Stavolta non c’è neanche stato il bisogno di ricorrere al replay perchè la volata con cui Thomas Pidcock (Ineos Grendadiers) è riuscito ad imporsi nella corsa più importante dei Paesi Bassi ha avuto un esito ben più netto. E così, dopo averla rincorsa per per diversi anni (fu terzo la passata stagione), il britannico è riuscito ad imporsi superando i tre compagni di fuga con cui si era avvantaggiato nel finale. Alle sue spalle Marc Hirschi (UAE Team Emirates), Tiesj Benoot (Visma | Lease a Bike) e Mauri Vansevenant (Soudal-Quick Step). Non pervenuto Mathieu Van der Poel (Alpecin-Deceuninck), evidentemente a corto di energie dopo la fragorosa doppietta Fiandre-Roubaix.

La 58sima edizione della corsa organizzata dalla famosa birra Olandese presenteva un percorso uguale a quello dello scorso anno, con partenza a Maastricht e arrivo a Berg en Terbljit, nei pressi di Valkeburg, dopo 253 km costellati dagli ormai classici “berg” del Limburgo. Il menu prevedeva ben 33 strappetti, gli ultimi dei quali componevano l’ormai classica sequenza:Cauberg (0.6 km à 8.3%), Geulhemmerberg (1 km à 5.9%) e Bemelerberg (0.7 km à 5.9%).
Da segnalare un ininfluente cambio di percorso causato da un incidente occorso ad un poliziotto al seguito della corsa che ha costretto gli organizzatori a fermare momentamente la corsa e a deviare la gara sul Korenweg (al posto del Bergseweg).

La fuga di giornata ha preso corpo dopo circa 35 km per merito di 4 corridori: Tosh van der Sande (Visma | Lease a Bike), Enzo Leijnse (Team DSM-Firmenich-PostNL), Alexander Hajek (Bora-Hansgrohe) e Zeb Kyffin (TDT-Unibet Cycling Team). Il quartetto non ha però mai preso il largo, tanto che il suo vantaggio sul gruppo non ha mai superato i 2 minuti in particolare per merito del lavoro profuso dagli uomini di Alpecin-Deceuninck, Ineos-Grenadiers, Groupama-FDJ e Lidl-Trek. La corsa ha proseguito senza nessun particolare sussulto (qualche caduta a parte) fino ai -80, quando sono iniziate le scaramucce in testa al gruppo. Il primo a muoversi è stato Bob Jungels (Bora-Hansgrohe) che ha cercato invano di portare via un gruppetto di inseguitori. Poco dopo, ai -74, Kyffin e Leijnse sono stati ripresi dal gruppo, stesso destino toccato poco dopo anche ad Hajek e Van der Sande. Ai -70, nel tratto di avvicinamento al primo passaggio sul Bemelerberg, una caduta ha coinvolto Quinten Hermans (Alpecin-Deceuninck), Arthur Kluckers (Tudor) e il duo della Lotto-Dstny formato da Pascal Eenkhoorn e Jonas Gregaard.

Poco prima del Loorberg (-63) la corsa si è nuovamente accesa grazie all’azione di Louis Vervaeke (Soudal Quick-Step), Mikkel Frølich Honoré (EF Education-EasyPost) e Paul Lapeira (Decathlon AG2R La Mondiale) che sono riusciti ad avvantaggiarsi guadagnando una ventina di secondi sul gruppo. Nella fase successiva il nuovo terzetto di testa è riuscito a mantenere un minimo vantaggio sul plotone che però inseguiva con un distacco minimo. E così ai -44 Michal Kwiatkowski (Ineos-Grenadiers) ha provato ad uscire dal plotone nel tentativo di ricucire il gap coi battistrada. Mathieu Van der Poel (Alpecin-Deceuninck) ha però immediatamente reagito, vanificando l’azione del Polacco. Qualche chilometro più in là (-36) Vervaeke ha perso contatto da Honoré e Lapeira venendo ripreso dal gruppo in testa al quale stava scandendo il ritmo Richard Carapaz (EF Education-EasyPost) di ritorno alle corse dopo l’infortunio patito alla Tirreno-Adriatico.

La situazione è nuovamente esplosa ai -35 quando sul Fromberg Marc Hirschi è riuscito ad andare via dal gruppo imitato poco dopo da Roger Adrià (Bora-Hansgrohe) e Valentin Madouas (Groupama-FDJ) e quindi dal ‘vecchio’ Bauke Mollema (Lidl-Trek). L’attacco di Hirschi ha letteralmente dato il via alle danze perchè alle spalle del quartetto appena citato molti altri corridori hanno provato ad evadere dal gruppo: per primo trovavamo un terzetto formato Andreas Kron (Lotto Dstny), Matteo Jorgenson (Visma | Lease a Bike)e Pello Bilbao (Bahrain – Victorious), quindi vi erano Mauri Vansevenant (Soudal Quick-Step), Quentin Pacher (Groupama-FDJ) e poi anche Thomas Pidcock (INEOS Grenadiers) e Tiesj Benoot (Visma | Lease a Bike). Nel giro di poco più di 5 km i vari gruppetti di attaccanti si sono rincongiunti andando a formare un drappello di testa forte di ben 12 uomini: Adrià, Benoot, Bilbao, Lapeira, Honoré, Hirschi,
Madouas, Mollema, Pacher, Pidcock,Vansevenant e Kevin Vauquelin (Arkea – B&B Hotels).
I battistrada hanno rapidamente guadagnato un margine interessante (circa 1′ ai -22) su quel che rimaneva di un gruppo che non sembrava avere le forze necessarie per imbastire un inseguimento adatto alla situazione. In particolare, l’Alpecin-Decuninck del favorito Van der Poel era rimasta col solo Quentin Hermans a disposizione, troppo poco per poter pensare di andare a riprendere i 12 scatenati fuggitivi. Sull’ultimo passaggio sul Cauberg (-18) si sono così consumati gli ultimi tentativi di contrattacco con Matthias Skjelmose (Lidl-Trek) prima e Andreas Kron in compagnia di Michael Matthews (Team Jayco-Alula) poi. Nessuno di loro è però riuscito a guadagnare abbastanza. Il plotone, con un Van der Poel apparso decisamente sottotono, ha quindi alzato bandiera bianca.

Davanti invece la situazione è tornata ad essere decisamente frizzante: sul penultimo strappo, il Geulhemmerberg, Bilbao ha provato a salutare la compagnia degli altri fuggitivi, ma il suo tentativo è stato neutralizzato da Pidcock, Hirschi e Vansevenant. Proprio al termine della salita è partito in maniera molto decisa Hirschi portandosi dietro Vansevenant, Benoot e Pidcock. Gli altri 6 fuggitivi superstiti (Lapeira, Adrià, Madouas, Pacher, Mollema e Bilbao) hanno provato a più riprese senza successo a rientrare sul nuovo quartetto di testa che si è così presentato all’ultimo km in testa con una ventina di secondi di vantaggio sui 6 inseguitori e poco più di mezzo minutio sul gruppo principale. Lo sprint è stato lanciato dal meno veloce dei battistrada ovvero Vansevenant che è partito lungo ai -300. Ai 150 metri dall’arrivo dalla sua ruota è uscito però Pidcock con Hirschi che ha provato a superare il britannico spuntando fuori alla sua sinistra. Stavolta però Pidcock ha saputo resistere al ritorno dell’avversario, tagliando il traguardo davanti allo svizzero e a Benoot che si è così dovuto accontentare del terzo gradino del podio. Quarta posizione per il bravo Vansevenant che ha provato a salvare la disastrosa primavera del Wolfpack. Subito dietro il giovane Lapeira seguito da Madouas, Mollema, Pacher e Bilbao. La volata del gruppo, giunto ad 11″, è stata vinta da Matthews che ha così chiuso in decima posizione. Il campione del mondo Van der Poel ha chiuso con un anonimo 22° posto.

Prossimo appuntamento con le classiche del nord mercoledì 17 Aprile con la Fleche Wallonne e l’arrivo sul famigerato Mur d’Huy.

Pierpaolo Gnisci

Pidcock, finalmente lAmstel (fonte: GettyImages)

Pidcock, finalmente l'Amstel (fonte: GettyImages)

14-04-2024

aprile 14, 2024 by Redazione  
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AMSTEL GOLD RACE

Il britannico Thomas Pidcock (INEOS Grenadiers) si è imposto nella classica olandese, Maastricht – Berg en Terblijt, percorrendo 253.6 Km in 5h58′17″, alla media di 42.469 Km/h. Ha preceduto allo sprint l’elvetico Marc Hirschi (UAE Team Emirates) e il belga Tiesj Benoot (Team Visma | Lease a Bike). Miglior italiano Elisa Longo Borghini (Lidl – Trek), 5°.

AMSTEL GOLD RACE LADIES EDITION

L’olandese Marianne Vos (Team Visma | Lease a Bike) si è imposta nella classica olandese, Maastricht – Berg en Terblijt, percorrendo 101.4 Km in 2h35′02″, alla media di 39.24 Km/h. Ha preceduto allo sprint la connazionale Lorena Wiebes (Team SD Worx – Protime) e la norvegese Ingvild Gåskjenn (Liv AlUla Jayco). Miglior italiano Marco Frigo (Israel – Premier Tech), 25° a 1′39″

TOUR DU DOUBS

Il francese Lenny Martinez (Groupama – FDJ) si è imposto nella corsa francese, Morteau – Pontarlier (Le Larmont), percorrendo 200.9 Km in 4h11′31″, alla media di 47.925 Km/h. Ha preceduto di 4″ il connazionale Clément Berthet (Decathlon AG2R La Mondiale Team) e di 8″ lo spagnolo José Manuel Díaz (Burgos – BH). Miglior italiano Manuele Tarozzi (VF Group – Bardiani CSF – Faizanè), 25° a 42″

TOUR DU LOIR-ET-CHER

Il norvegese André Drege (Team Coop – Repsol) si è imposto nella quinta ed ultima tappa, circuito di Blois, percorrendo 90 Km in 2h03′10″, alla media di 43.843 Km/h. Ha preceduto allo sprint l’olandese Axel van der Tuuk (Metec – SOLARWATT p/b Mantel) e il belga Steffen De Schuyteneer (Lotto Dstny Development Team). Miglior italiano Giacomo Ballabio (Global 6 United), 9° a 27″. Il danese Emil Toudal (Team ColoQuick) si impone in classifica con 15″ su De Schuyteneer e 16″ su Van der Tuuk. Miglior italiano Ballabio, 37° a 1′03″

GRAND PRIX FÉMININ DE CHAMBÉRY (Donne)

La belga Lore De Schepper (AG Insurance – Soudal NXTG) si è imposta nella corsa francese, circuito di Chambéry, percorrendo 112.1 Km in 3h18′26″, alla media di 33.9 Km/h. Ha preceduto di 16″ la francese Évita Muzic (FDJ – SUEZ) e l’italiana Erica Magnaldi (UAE Team ADQ).

TROFEO CITTÀ DI SAN VENDEMIANO (Under23)

L’italiano Florian Samuel Kajamini (Team MBH Bank Colpack Ballan) si è imposto nella corsa italiana, circuito di San Vendemiano, percorrendo 171.6 Km in 3h58′25″, alla media di 43.185 Km/h. Ha preceduto di 15″ gli italiani Nicolò Arrighetti (Biesse – Carrera) e Ludovico Crescioli (Team Technipes #inEmiliaRomagna)

13-04-2024

aprile 13, 2024 by Redazione  
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TOUR DU JURA CYCLISTE

Il francese David Gaudu (Groupama – FDJ) si è imposto nella corsa francese, Domblans – Mont Poupet (Salin-les-Bains), percorrendo 174.6 Km in 4h15′28″, alla media di 41.007 Km/h. Ha preceduto di 4″ i connazionali Jordan Jegat (TotalEnergies) e Guillaume Martin (Cofidis). Miglior italiano Marco Frigo (Israel – Premier Tech), 25° a 1′39″

TOUR DU LOIR-ET-CHER

Il belga Simon Dehairs (Alpecin-Deceuninck Development Team) si è imposto nella quarta tappa, circuito di Salbris, percorrendo 121 Km in 2h26′32″, alla media di 49.545 Km/h. Ha preceduto allo sprint lo slovacco Lukáš Kubiš (Elkov – Kasper) e il polacco Patryk Stosz (Team Felt Felbermayr). Miglior italiano Alessio Delle Vedove (Wanty – ReUz – Technord), 4° a 3″. Lo svedese Edvin Lovidius (nazionale svedese) è ancora leader della classifica con 1″ sull’olandese Stijn Daemen (VolkerWessels Cycling Team) e 2″ sul connazionale Jakob Söderqvist (nazionale svedese. Miglior italiano Alexander Konychev (Team Vorarlberg), 41° a 42″

ARNO WALLAARD MEMORIAL

L’olandese Pete Uptegrove (Monda Vakantieparken – IJsselstreek) si è imposto nella corsa olandese, circuito di Meerkerk, percorrendo 188.1 Km in 2h45′56″. Ha preceduto di 3″ il connazionale Jens van den Dool (GRC Jan van Arckel) e di 5″ il connazionale Bert-Jan Lindeman (VolkerWessels Cycling Team). Nessun italiano in gara

LIEGI-BASTOGNE-LIEGI UNDER23

Il britannico Joseph Blackmore (Israel Premier Tech Academy) si è imposto nella corsa belga, Bastogne – Blegny, percorrendo 175 Km in 4h09′53″, alla media di 42.02 Km/h. Ha preceduto di 5″ il belga Robin Orins (Lotto Dstny Development Team) e di 9″ il norvegese Jørgen Nordhagen (Team Visma | Lease a Bike Development). Miglior italiano Matteo Ambrosini (Team MBH Bank Colpack Ballan), 30° a 1′58″

IL GIRO D’ABRUZZO PARLA KAZAKO, VITTORIA FINALE AD ALEXEY LUTSENKO

aprile 12, 2024 by Redazione  
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Missione compiuta per il capitano dell’Astana – Qazaqstan, che dopo la vittoria di ieri a Prati di Tivo, opta per l’attacco da lontano e si prende la classifica finale. Sul traguardo conclusivo dell’Aquila a vincere è Pavel Sivakov (UAE Team Emirates), che supera facilmente George Bennett (Israel – Premier Tech) e lo stesso Lutsenko.

Al 36° Giro d’Abruzzo la tappa finale (Montorio al Vomano – L’Aquila, 173 km) prometteva scintille e così e stato. Il percorso era molto impegnativo, con pochissimi momenti in cui poter rifiatare a causa dei 3000 metri di dislivello spalmati lungo l’intero tragitto e con i GPM di Forca di Penne e a Castel del Monte. Jan Christen, svizzero dell’UAE Team Emirates ed ex leader della classifica generale, farà parte della fuga in compagnia di Matthew Riccitello (Israel – Premier Tech), Sebastien Reichenbach (Tudor Pro Cycling Team), Alessandro Tonelli (VF Group – Bardiani – CSF – Faizané), Adrien Maire (TDT – Unibet Cycling Team) e Simone Raccani (Zaf Euromobil Fior).

Questi sono quasi tutti uomini che hanno chance di agganciare il podio, in particolare lo stesso Christen che è 10° a 2′19” dal capoclassifica Alexey Lutsenko (Astana – Qazaqstan). Infatti è la squadra del kazako a mettersi fin da subito a lavorare in testa al gruppo inseguitore in modo da non far aumentare troppo il distacco. La fuga che viene presa dopo il primo GPM, mentre sulle rampe verso Castel del Monte il primo ad attaccare è George Bennett. Il neozelandese della Israel – Premier Tech prova l’azione solitaria ma Pavel Sivakov (UAE Team Emirates) e Lutsenko gli si accodano. In seguito ci saranno scaramucce tra il neozelandese e Sivakov, roba che non preoccupa affatto il leader della classifica generale. Allo sprint conclusivo Lutsenko lascia fare e Bennett prende la volata da troppo lontano, regalando il successo al francese di origine russa.
Il gap ottenuto basta ai tre anche per salire sul podio finale poichè Lutsenko si impone in classifica con 31” su Sivakov e 34” su Bennett, che scalzano dal secondo e terzo posto rispettivamente Adam Yates (UAE Team Emirates) e Yannis Voisard (Tudor Pro Cycling Team).
Adesso le grandi manovre in vista del Giro d’Italia prevedono, settimana prossima, la disputa dell’impegnativo Tour of the Alps, mentre domenica andrà in scena un altro capitolo delle grandi classiche del nord con l’Amstel Gold Race.

Andrea Giorgini

Alexey Lutsenko (Getty Images)

Alexey Lutsenko (Getty Images)

12-04-2024

aprile 12, 2024 by Redazione  
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GIRO D’ABRUZZO

Il francese Pavel Sivakov (UAE Team Emirates) si è imposto nella quarta ed ultima tappa, Montorio al Vomano – L’Aquila, percorrendo 173 Km in 4h13′13″, alla media di 40.993 Km/h. Ha preceduto di 1″ il neozelandese George Bennett (Israel – Premier Tech) e il kazako Alexey Lutsenko (Astana Qazaqstan Team). Miglior italiano Diego Ulissi (UAE Team Emirates), 4° a 39″. Lutsenko si impone in classifica con 31″ su Sivakov e 34″ su Bennett. Miglior italiano Ulissi, 6° a 1′21″

GRAND CLASSIC BESANÇON DOUBS

Il francese Lenny Martinez (Groupama – FDJ) si è imposto nella corsa francese, Besançon – Montfaucon, percorrendo 171.3 Km in 4h09′57″, alla media di 41.12 Km/h. Ha preceduto di 4″ il monegasco Victor Langellotti (Burgos – BH) e di 11″ il connazionale David Gaudu (Groupama – FDJ). Miglior italiano Marco Frigo
(Israel – Premier Tech), 40° a 2′20″

TOUR DU LOIR-ET-CHER

L’olandese Jelte Krijnsen (Parkhotel Valkenburg) si è imposto nella terza tappa, Fréteval – Vendôme, percorrendo 199 Km in 4h16′30″, alla media di 46.55 Km/h. Ha preceduto allo sprint lo svedese Jakob Söderqvist (nazionale svedese) e il norvegese Storm Ingebrigtsen (Team Coop – Repsol). Miglior italiano Alessio Delle Vedove (Wanty – ReUz – Technord), 27° a 26″. Lo svedese Edvin Lovidius (nazionale svedese) è il nuovo leader della classifica con 1″ sull’olandese Stijn Daemen (VolkerWessels Cycling Team) e 2″ su Söderqvist. Miglior italiano Miglior italiano Giacomo Ballabio (Global 6 United), 38° a 42″

GIRO D’ABRUZZO, A PRATI DI TIVO IL COLPO DOPPIO DI LUTSENKO

aprile 11, 2024 by Redazione  
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Con il dorsale n.1 il capitano dell’Astana – Qazaqstan e’ il vincitore della tappa regina nella corsa abruzzese, battendo la coppia della UAE – Team Emirates composta da Adam Yates e Diego Ulissi. Alle loro spalle colpaccio dello svizzero Voisard, che nella volata ristretta ha avuto la meglio su George Bennett e Pavel Sivakov. Domani ultima tappa da Montorio al Vomano a L’Aquila con 3000 metri di dislivello e pochissima pianura.

Cambio della guardia in vetta alla classifica generale del Giro d’Abruzzo, dove Alexey Lutsenko leva dal trono lo svizzero Jan Christen (UAE Team Emirates) e si veste di azzurro. Il portacolori dell’Astana – Qazaqstan, nonostante l’essere stretto nella morsa dell’UAE Team Emirates, era colui che si trovava nella miglior condizione per vincere sul duro traguardo in salita a Prati di Tivo, 15 km impegnativi che vedremo anche al prossimo Giro d’Italia (sabato 11 maggio, tappa con partenza da Spoleto).

Nella giornata odierna a muovere la fuga ci hanno pensato Marco Tizza (Bingoal – WB), Matteo Malucelli (JCL Team Ukyo), Filippo Fiorelli (VF Group – Bardiani – CSF – Faizané), Dennis Lock (Zalf Euromobil Fior) e Manuel Peñalver (Team Polti – Kometa), raggiunti in seguito da Marco Oliva (Vini Monzon – Savini Due – OMZ) e da Tommaso Nencini, quest’ultimo compagno di squadra di Lock. Il vantaggio massimo si aggira sui 2′30” e il primo a staccarsi è Oliva, mentre sulla salita verso Croce Abbio restano al comando solamente Lock, Tizza e Fiorelli, che verranno ripresi all’attacco della salita finale. Qui, sulle rampe verso Prati di Tivo, è la UAE Team Emirates a dettare il passo, con il leader della classifica Jan Christen sugli scudi. La salita si fa più dura e la selezione è totale, restano una decina di corridori a lottare per tappa e maglia, anche perchè il giovane svizzero cede a causa il ritmo imposto. Così, ci pensano Adam Yates (UAE Team Emirates) e Lutsenko a comandare la corsa. Il britannico ci prova con uno scatto non secco e si ripete poco dopo in modo più potente; resta solamente il kazako alle sue ruote, ma i due rallentano e Diego Ulissi (UAE Team Emirates) si riporta sotto. Il corridore toscano scandisce il ritmo per il suo capitano e mette nella morsa Lutsenko, che ha comunque ancora energie per vincere la tappa e prendersi la maglia di leader della classifica generale.

Ottima la prova di Yannis Voisard (Tudor Pro Cycling Team), che è quarto nella tappa e sale al terzo posto provvisorio assoluto. Ad una tappa dal termine Lutsenko ha ora 14” su Yates e 37” sull’elvetico, ma la tappa che domani porterà da Montorio al Vomano fino a L’Aquila non lascerà respiro e tutto potrebbe ancora cambiare. Sonio previsti quasi 3400 metri di dislivello spalmati lungo l’intero percorso e non c’è praticamente pianura: due sono i GPM in programma, il primo a Forca di Penne e il secondo a Castel del Monte e sorprese potranno arrivare in qualsiasi momento. In salita saranno anche i mille metri conclusivi al 6.9% verso il traguardo dell’Aquila.

Andrea Giorgini

Lutsenko stacca Ulissi e Yates a pochi passi dal traguardo di Prati di Tivo (foto RCS Sport/La Presse)

Lutsenko stacca Ulissi e Yates a pochi passi dal traguardo di Prati di Tivo (foto RCS Sport/La Presse)

11-04-2024

aprile 11, 2024 by Redazione  
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GIRO D’ABRUZZO

Il kazako Alexey Lutsenko (Astana Qazaqstan Team) si è imposto nella terza tappa, Pratola Peligna – Prati di Tivo, percorrendo 163 Km in 4h16′20″, alla media di 38.153 Km/h. Ha preceduto di 2″ l’italiano Diego Ulissi (UAE Team Emirates) e il britannico Adam Yates (UAE Team Emirates). Lutsenko è il nuovo leader della classifica con 14″ su Yates e 37″ sull’elvetico Yannis Voisard (Tudor Pro Cycling Team). Miglior italiano Ulissi, 5° a 38″

TOUR DU LOIR-ET-CHER

Il belga Simon Dehairs (Alpecin-Deceuninck Development Team) si è imposto nella seconda tappa, Selles-sur-Cher – Fougéres-sur-Bièvre, percorrendo 183.9 Km in 4h03′16″, alla media di 45.358 Km/h. Ha preceduto allo sprint i connazionali Steffen De Schuyteneer (Lotto Dstny Development Team) e Lorenz Van de Wynkele (Lotto Dstny Development Team). Miglior italiano Giacomo Ballabio (Global 6 United), 14° a 8″. Van de Wynkele è ancora leader della classifica con 16″ su De Schuyteneer e 17″ sullo svedese Edvin Lovidius (nazionale svedese). Miglior italiano Alexander Konychev (Team Vorarlberg), 23° a 30″

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