O GRAN CAMIÑO, VINGEGAARD DETTA SUBITO LA SUA LEGGE

febbraio 23, 2024 by Redazione  
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Il vincitore degli ultimi due Tour de France e della passata edizione della breve gara a tappe spagnola ha trionfato in solitaria nella seconda tappa (Taboada – Chantada, 151 km), staccando sulla salita finale dell’Alto de San Pedro de Licora tutti gli avversari, a partire da Egan Bernal (Ineos-Grenadiers) e Jefferson Cepeda (Caja Rural – Seguros RGA).

Poca pianura e tantissima pioggia lungo il percorso della seconda frazione del Giro di Galizia, caratterizzata anche da una fuga con ben dodici componenti: gli italiani Davide Bais e Andrea Pietrobon (Polti-Kometa), i fratelli Enekoitz Azparren (Euskaltel-Euskadi) e Xabier Mikel Azparren (Q36.5 Pro Cycling Team), José Manuel Diaz (Burgos – BH), Sebastian Berwick (Caja Rural – Seguros RGA), Tiago Antunes (Efapel Cycling), Diego Uriarte (Equipo Kern Pharma), Jorge Arcas (Movistar Team), Frederico Figueiredo (Sabgal/Anicolor), Embret Svestad – Bårdseng (Arkea – B&B Hotels – Continentale) e Alex Molenaar (Illes Balears – Arabay Cycling). Questo plotoncino ha scollinato i due GPM prima di iniziare a scremarsi grazie all’azione, inizialmente solitaria, di Xabier Mikel Azparren.
Il basco verrà poi raggiunto da Molenaar e i due proseguono in coppia fino all’attacco dell’Alto de San Pedro de Licora. La Visma – Lease a Bike lavora per il suo capitano Jonas Vingegaard grazie a Wilco Kelderman e Cian Uijtdebroeks; al ricongiungimento con gli ultimi autori della fuga, il danese scatta. Si accodano a lui Bernal e Cepeda, ma il ritmo del vincitore degli ultimi due Tour è troppo forte e se ne va da solo, senza essere più raggiunto. Bernal vince la volata per il secondo posto a 24” da Vingegaard, mentre si segnala un ottimo Matteo Fabbro, ottavo a 46”.

Domani si correrà la terza tappa, 173 km tra Xinzo de Limia a Ribadavia con quattro GPM da scavalcare, nessuno dei quali pare particolarmente impegnativo.

Andrea Giorgini

Vingegaard allattacco sotto lacquazzone nella seconda tappa della O Gran Camiño (Dario Belingheri / Getty Images))

Vingegaard all'attacco sotto l'acquazzone nella seconda tappa della O Gran Camiño (Dario Belingheri / Getty Images))

23-02-2024

febbraio 23, 2024 by Redazione  
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UAE TOUR

L’olandese Olav Kooij (Team Visma | Lease a Bike) si è imposto nella quinta tappa, Al Aqah – Umm Al Quwain, percorrendo 182 Km in 4h08′38″, alla media di 43.92 Km/h. Ha preceduto allo sprint il belga Tim Merlier (Soudal – Quick Step) e l’australiano Sam Welsford (BORA – hansgrohe). Miglior italiano Simone Consonni (Lidl – Trek). 4°. L’australiano Jay Vine (UAE Team Emirates) è ancora leader della classifica con 11″ sul connazionale Ben O’Connor (Decathlon AG2R La Mondiale Team) e 13″ sullo statunitense Brandon McNulty (UAE Team Emirates). Miglior italiano Alessandro Monaco (Team Corratec – Vini Fantini), 41° a 4′13″.

O GRAN CAMIÑO – THE HISTORICAL ROUTE

Il danese Jonas Vingegaard (Team Visma | Lease a Bike) si è imposto nella seconda tappa, Taboada – Chantada, percorrendo 151.2 Km in 3h50′04″, alla media di 39.432 Km/h. Ha preceduto di 23″ il colombiano Egan Bernal (INEOS Grenadiers) e di 24″ l’ecuadoriano Jefferson Alveiro Cepeda (Caja Rural – Seguros RGA). Miglior italiano Matteo Fabbro (Team Polti Kometa), 8° a 46″. Vingegaard è il nuovo leader della classifica con 28″ su Bernal e 30″ su Cepeda. Miglior italiano Fabbro, 10° a 56″.

TOUR OF RWANDA

Il britannico Joseph Blackmore (Israel Premier Tech Academy) si è imposto nella sesta tappa, Muzanze – Mont Kigali, percorrendo 93.3 Km in 2h12′44″, alla media di 42.175 Km/h. Ha preceduto allo sprint il colombiano Jhonatan Restrepo (Team Polti Kometa) e di 5″ il kazako Ilkhan Dostiyev (Astana Qazaqstan Development Team). Miglior italiano Andrea Garosio (Team Polti Kometa), 23° a 7′58″. Blackmore è il nuovo leader della classifica con 11″ su Dostiyev e 13″ suRestrepo. Miglior italiano Giacomo Villa (Bingoal WB), 21° a 10′55″

KOOIJ TARPA LE ALI A MERLIER E GLI NEGA IL TRIS. VINE RESTA IN MAGLIA ROSSA

febbraio 23, 2024 by Redazione  
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Nella volata della quinta tappa dell’UAE Tour, Olav Kooij (Team Jumbo Visma Lease a Bike) vince per una questione di millimetri davanti a Tim Merlier (Team Soudal Quick Step). Jai Vine (UAE Team Emirates) conserva la maglia rossa

La quinta tappa dell’UAE Tour 2024 parte da Al Aqah e termina ad Umm Al Quwain dopo 182 km. I velocisti si preparano alla terza volata su cinque tappe e Tim Merlier (Team Soudal Quick Step) assapora il tris. Dopo la caduta nel corso della tappa di ieri, Rainer Kleppinger (Team Bahrain Victorious) si fratturava il polso destro ed era l’unico ciclista non partente oggi. La fuga di giornata vedeva l’azione di tre ciclisti ovvero Jacopo Mosca (Team Lidl Trek), Lennert van Eetvelt e Harm van Houcke (Team Lotto Dstny). Partiti dopo una decina di km e lasciati andare dal gruppo maglia rossa, i tre battistrada mantenevano un ritmo costante ed incrementavano a poco a poco il vantaggio sul gruppo inseguitore. Dopo 40 km il vantaggio dei fuggitivi sfiorava i 6 minuti. Van Eetvelt vinceva il primo traguardo volante di Al Saadi Roundabout posto al km 60.3. Erano in particolar modo Team Jumbo Visma Lease a Bike e Team Soudal Quick Step a dettare i tempi dell’inseguimento. Dopo qualche km, anche gli uomini del Team Jayco AlUla facevano capolino nelle prime posizioni del gruppo. Van Eetvelt vinceva anche il secondo traguardo volante di Al Lebsa posto al km 119.4. A 60 km dalla conclusione la coppia Lotto Dstny si rialzava e Mosca restava da solo in testa alla corsa finchè il gruppo non lo riprendeva a 40 km dalla conclusione. Non succedeva più nulla fino agli ultimi 5 km quando il ritmo aumentava in vista della volata finale. Olav Kooij (Team Jumbo Visma Lease a Bike) sprintava alla perfezione tenendosi sulla destra della carreggiata e riusciva a mettere la ruota davanti a quella di Tim Merlier (Team Soudal Quick Step) per una questione di millimetri, tanto che era necessario il photofinish per dissipare i dubbi. In terza posizione si classificava Sam Wlsford (Team BORA Hansgrohe) mentre chiudevano la top five Simone Consonni (Team Lidl Trek) in quarta posizione e Milan Fretin (Team Cofidis) in quinta posizione. Dopo aver vinto la Clasica de Almeria lo scorso 11 febbraio, Kooij ottiene la sua seconda vittoria stagionale. In classifica generale rimane tutto invariato con Jai Vine (UAE Team Emirates) in maglia rossa davanti a Ben O’Connor (Team Decathlon AG2R La Mondiale) e Brandon McNulty (UAE Team Emirates). Domani è in programma la sesta tappa dal Louvre Abu Dhabi Museum ad Abu Dhabi Breakwater per un totale di 138 km. Il percorso, completamente pianeggiante, vedrà l’ultima volata a ranghi compatti dell’UAE Tour 2024 prima della tappa decisiva di domenica quando si scalerà la salita finale di Jebel Hafeet che deciderà il vincitore della breve corsa mediorientale.

Antonio Scarfone

Olav Kooij vince a Umm Al Quwain (foto: Getty Images)

Olav Kooij vince a Umm Al Quwain (foto: Getty Images)

IL VENTO COMPLICA LA CRONOMETRO INAUGURALE DEL “GRANDE CAMMINO”

febbraio 22, 2024 by Redazione  
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Prima tappa della corsa spagnola “neutralizzata” dal vento. Il britannico Joshua Tarling, vincitore della crono d’apertura, potrà comunque vestire la maglia di leader domani mentre il favoritissimo per la vittoria finale Jonas Vingegaard ha affrontato la crono senza pensare al tempo di gara e chiundendo con un tempo piuttosto alto.

Le forti raffiche che si sono abbattute su La Coruña nelle prime ore di oggi hanno costretto l’organizzazione e la giuria della “O Gran Camiño”, corsa a tappe in programma fino a domenica nella regione spagnola della Galiziua, a rendere valida la cronometro individuale d’apertura soltanto per la vittoria di tappa. Non sono stati così conteggiati i distacchi per la classifica generale, mentre i corridori hanno disputato la prova esclusivamente con le bici da strada.
Al termine dei 14.8 Km in programma il miglior tempo è stato di 18′22”, siglato dal campione europeo della specialità, il britannico Joshua Tarling (Ineos-Grenadiers), che ha staccato di 42” l’irlandese Darren Rafferty (EF Education – EasyPost) e di 48” l’iberico Pablo Castrillo (Kern-Pharma). Il campione uscente Jonas Vingegaard (Team Visma | Lease a Bike) ha terminato la prova molto più indietro, classificandosi solo 45° a 2′26”. Andrea Piccolo, compagno di squadra di Rafferty, è stato il migliore italiano, ottavo a 1′08”.
La seconda tappa in programma domani, 151 Km da Taboada a Chantada, presenta un’altimetria con pochissima pianura e salite insidiose. L’ultima di queste, l’Alto de San Pedro de Lincora, scollina a circa tre chilometri dall’arrivo e ha una pendenza pedia superiore al 6%.

Andrea Giorgini

Joshua Tarling in azione nellinutile crono dapertura del Gran Camiño (Dario Belingheri / Getty Images)

Joshua Tarling in azione nell'inutile crono d'apertura del Gran Camiño (Dario Belingheri / Getty Images)

22-02-2024

febbraio 22, 2024 by Redazione  
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UAE TOUR

Il belga Tim Merlier (Soudal – Quick Step) si è imposto nella quarta tappa, Dubai – Dubai Harbour, percorrendo 168 Km in 4h01′47″, alla media di 41.69 Km/h. Ha preceduto allo sprint gli olandesi Arvid de Kleijn (Tudor Pro Cycling Team) e Olav Kooij (Team Visma | Lease a Bike). Miglior italiano Jakub Mareczko (Team Corratec – Vini Fantini). 5°. L’australiano Jay Vine (UAE Team Emirates) è ancora leader della classifica con 11″ sul connazionale Ben O’Connor (Decathlon AG2R La Mondiale Team) e 13″ sullo statunitense Brandon McNulty (UAE Team Emirates). Miglior italiano Alessandro Monaco (Team Corratec – Vini Fantini), 42° a 4′13″.

O GRAN CAMIÑO – THE HISTORICAL ROUTE

Il britannico Joshua Tarling (INEOS Grenadiers) si è imposto nella prima tappa, circuito a cronometro de La Coruña, percorrendo 14.8 Km in 18′21″, alla media di 48.392 Km/h. Ha preceduto di 42″ l’irlandese Darren Rafferty (EF Education – EasyPost) e di 48″ lo spagnolo Pablo Castrillo (Equipo Kern Pharma). Miglior italiano Andrea Piccolo (EF Education – EasyPost), 8° a 1′09″. La tappa non è stata considerata valida per la classifica generale a causa del forte vento, che ha spirato fino a 80 Km/h

TOUR OF RWANDA

Il francese Pierre-Roger Latour (TotalEnergies) si è imposto nella quinta tappa, cronoscalata Muzanze – Kinigi Kwita Izina, percorrendo 13 Km in 23′31″, alla media di 33.168 Km/h. Ha preceduto di 34″ il belga William Junior Lecerf (Soudal – Quick Step) e di 35″ il britannico Joseph Blackmore (Israel Premier Tech Academy). Miglior italiano Giacomo Villa (Bingoal WB), 27° a 2′46″. Lecerf è il nuovo leader della classifica con 1″ su Blackmore e 7″ sul kazako Ilkhan Dostiyev (Astana Qazaqstan Development Team). Miglior italiano Villa, 19° a 2′12″

MERLIER RICAMA UN’ALTRA VIOLATA DA APPLAUSI A DUBAI HARBOUR. VINE RESTA IN MAGLIA ROSSA

febbraio 22, 2024 by Redazione  
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Nella quarta tappa dell’UAE Tour Tim Merlier (Team Soudal Quick Step) vince con autorità davanti ad Arvid De Kleijn (Tudor Pro Cycling Team) ed Olav Kooiv (Team Jumbo Visma Lease a Bike). Quinto Jakub Mareczko (Team Corratec – Vini Fantini). Jai Vine (UAE Team Emirates) conserva agevolmente la maglia rossa

Con il ritiro di Adam Yates (UAE Team Emirates) e la nuova maglia rossa sulle spalle di Jay Vine (UAE Team Emirates) cambiano un poco, ma non di molto, le prospettive dell’UAE Tour 2024. La squadra di casa è ancora favorita per la vittoria finale visto che Vine è un ottimo scalatore ma la vittoria di ieri di Ben O’Connor (Team Decathlon AG2R La Mondiale) non può far dormire sonni del tutto tranquilli allo squadrone di casa visto che i due australiani sono separati di soli 11 secondi in cg. Sarà decisiva la settima ed ultima tappa di domenica 25 Febbraio quando la salita finale di sarà deciderà la corsa senza più appello. Nel frattempo ci sono tre tappe completamente pianeggianti dove torneranno di scena i velocisti. Oggi si parte da Dubai Police Officer’s Club e si arriva a Dubai Harbour dopo 175 km. La fuga di giornata ha visto l’azione della coppia formata da Harm Vamhoucke (Team Lotto Dstny) e Mark Stewart (Team Vini Fantini Corrateca), quest’ultimo abbonatissimo alle fughe in questo UAE Tour. Stewart si aggiudicava il primo traguardo volante di Dubai Hills Golf Club posto al km 50.6. Il ciclista britanico si ripeteva sul successivo traguardo volante di Al Qudra Cycle Track posto al 86.8 km dopodichè rialzava venendo ripreso dal gruppo. A 60 km dalla conclusione il vantaggio di Vanhoucke sul gruppo maglia rossa era sceso a 50 secondi. Una volta ripreso il battistrada erano le squadre dei velocisti a lavorare per la volata conclusiva. Quelle più attive erano Alpecin Deceuninck e Soudal Quick Step. Proprio quest’ultima era la più efficace nel lanciare al meglio Tim Merlier, favorito principale, che riusciva a districarsi bene nei metri conclusivi prima di piazzare l’affondo decisivo con una volata di grande potenza. Il ciclista belga metteva la sua ruota davanti a quella di Arvid De Kleijn (Tudor Pro Cycling Team) mentre Olav Kooiv (Team Jumbo Visma Lease a Bike), partito troppo tardi e rimasto un po’ attardato, riusciva a risalire ed a sprintare in terza posizione. Chiudevano la top five Stanislav Aniolkowski (Team Cofidis) in quarta posizione ed un discreto Jakub Mareczko (Team Corratec – Vini Fantini) in quinta posizione. Merlier ottiene la seconda vittoria di tappa all’UAE Tour e la quarta stagionale, allungando anche nella speciale classifica a punti dove si fa minaccioso alle spalle di Stewart. In classifica generale Vine resta in maglua rossa davanti ado O’Connor ed a Brandon McNulty (UAE Team Emirates). Domani è in programma la quinta tappa da Al Aqah ad Umm Al Quwain di 182 km. Salvo sorprese, lo spartito tattico ricalcherà a grandi linee quello di oggi con la fuga di giornata che verrà ripresa dal gruppo ed i velocisti che si giocheranno la terza vittoria di tappa di questo UAE Tour 2024.

Antonio Scarfone

Tim Merlier vince a Dubai Harbour (foto: Getty Images)

Tim Merlier vince a Dubai Harbour (foto: Getty Images)

21-02-2024

febbraio 21, 2024 by Redazione  
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UAE TOUR

L’australiano Ben O’Connor (Decathlon AG2R La Mondiale Team) si è imposto nella terza tappa, Al Marjan Island – Jebel Jais, percorrendo 176 Km in 4h16′21″, alla media di 41.194 Km/h. Ha preceduto di 5″ il connazionale Jay Vine (UAE Team Emirates) e il belga Lennert Van Eetvelt (Lotto Dstny). Miglior italiano Alessandro Monaco (Team Corratec – Vini Fantini), 39° a 2′17″. Vine è il nuovo leader della classifica con 11″ su O’Connor e 13″ sullo statunitense Brandon McNulty (UAE Team Emirates). Miglior italiano Monaco, 42° a 4′13″.

TOUR OF RWANDA

Il belga William Junior Lecerf (Soudal – Quick Step) si è imposto nella quarta tappa, Karongi – Rubavu, percorrendo 93 Km in 2h19′22″, alla media di 40.038 Km/h. Ha preceduto allo sprint il colombiano Jhonatan Restrepo (Team Polti Kometa) e il francese Julien Simon (TotalEnergies). Miglior italiano Giacomo Villa (Bingoal WB), 4°. Reinderink è ancora leader della classifica con lo stesso tempo di Lecerf e Restrepo. Miglior italiano Villa, 4° con lo stesso tempo dei primi

BEN O’ CONNOR VINCE IN SALITA A JEBEL JAIS

febbraio 21, 2024 by Redazione  
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Ben O’ Connor (Decathlon-Ag2R La Mondiale Team) con uno scatto nel finale di tappa vince l’arrivo in salita a Jebel Jais, terza frazione dell’UAE Tour 2024; secondo Jay Vine (UAE Team Emirates) che si consola con il prmato in classifica generale grazie agli abbuoni, terzo Brandon McNulty (UAE Team Emirates).

La terza tappa dell’UAE Tour 2024 può già essere decisiva per il prosieguo della corsa mediorientale, visto che l’arrivo in salita di Jebel Jais metterà l’uno contro l’altro i pretendenti alla vittoria finale. E, classifica generale alla mano, lo scontro più interessante potrebbe avvenire paradossalmente all’interno stesso dell’UAE Team Emirates, che ha tre suoi ciclisti – McNulty, Vine e Bjerg – nelle prime tre posizioni, con Adam Yates, capitano designato alla vigilia, che insegue a 28 secondi di ritardo da McNulty, attuale maglia rossa. Dopo la partenza scattavano immediatamente Mark Stewart (Team Corratec – Vini Fantini) e Silvan Dillier (Team Alpecin – Deceuninck). Stewart vinceva il primo traguardo volante di Ras-al-Khaimah posto al km 24.1. La corsa si animava intorno al km 80 quando il gruppo maglia rossa aumentava il ritmo. Anche il vento ci metteva del suo favorendo i ventagli. Una volta raggiunta la coppia di testa il gruppo rallentava leggermente e questo favoriva il ricompattamento dei gruppetti rimasti indietro. Stewart attaccava nuovamente insieme a Jonas Rickaers (Team Alpecin Deceuninck). Quest’ultimo restava in testa insieme al britannico per una decina di km prima di rialzarsi. A 47 km dalla conclusione una caduta coinvolgeva Adam Yates (UAE Team Emirates). Dopo un inseguimento di 5 km, Yates riusciva a rientrare in gruppo con l’aiuto dei suoi compagni. Apparentemente il ciclista britannico non sembrava aver riportato particolari problemi fisici dopo la caduta. Stewart, rimasto da solo in testa, vinceva anche il secondo traguardo volante posto al km 140.6. Il gruppo maglia rossa annullava la fuga a 29 km dal termine. Iniziava così la salita finale ed ovviamente i primi a staccarsi erano i velocisti. Il primo attacco vero e proprio lo portava Einer Rubio (Team Movistar) a 12 km dalla conclusione. Yates, evidentemente segnato dalla caduta, si staccava a 11 km dall’arrivo. Addirittura, dopo aver messo piede a terra, il ciclista britannico affiancava l’ammiraglia e decideva di ritirarsi (nel dopotappa si scoprirà che aveva riportato una commozione cerebrale). A questo punto la strada era spianata per MnCnulty e Vine, sempre molto attenti nelle prime posizioni del gruppo. Mikkel Bjerg (UAE Team Emirates) tirava il gruppo che perdeva sempre più pezzi. A 7 km dalla conclusione si muovevano anche gli uomini dell’INEOS in testa al gruppo dei migliori, forte di una trentina di corridori. Poco dopo il primo allungo era messo in atto da  Jan Hirt (Soudal-QuickStep) con a ruota Bjerg e dopo da Nicolas Prodhomme (Decathlon-Ag2R) che provava a dare maggior accelerazione alla corsa, il francese si spostava lasciando così l’azione ancora a Bjerg ma da dietro un grande allungo di Valentin Paret-Peintre era l’assist ideale per favorire lo scatto di Ben O’Connor (Decathlon-Ag2R) riusciva subito a guadagnare secondi preziosi e mantenere la testa della corsa fin sotto lo striscione di arrivo, imprendibile anche per il connazionale Jay Vine (UAE Team Emirates), che doveva accontentarsi della seconda posizione ma grazie agli abbuoni va a piazzarsi al comando della nuova classifica generale proprio sul vincitore di tappa, terzo all’arrivo invece  Brandon McNulty (UAE Team Emirates) stessa posizione in classifica generale. Domani è il programma la quarta tappa di 175 km da Dubai Police Officer’s Club a Dubai Harbour. Un percorso completamente pianeggiante sul quale torneranno a battersi per la vittoria, a meno di sorprese, i velocisti.

Giuseppe Scarfone

Ben O Connor (Decathlon-Ag2R) vince in salita a Jebel Jais la terza tappa dellUAE Tour 2024

Ben O' Connor (Decathlon-Ag2R) vince in salita a Jebel Jais la terza tappa dell'UAE Tour 2024

20-02-2024

febbraio 20, 2024 by Redazione  
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UAE TOUR

Lo statunitense Brandon McNulty (UAE Team Emirates) si è imposto nella seconda tappa, circuito a cronometro dell’Al Hudayriyat Island, percorrendo 12.1 Km in 13′27″, alla media di 53.978 Km/h. Ha preceduto di 2″ l’australiano Jay Vine (UAE Team Emirates) e di 4″ il danese Mikkel Bjerg (UAE Team Emirates). Miglior italiano Lorenzo Milesi (Movistar Team), 20° a 32″. McNulty è il nuovo leader della classifica con 2″ su Vine e 4″ su Bjerg. Miglior italiano Milesi, 20° a 32″

TOUR OF RWANDA

Il colombiano Jhonatan Restrepo (Team Polti Kometa) si è imposto nella terza tappa, Huye – Rusizi, percorrendo 140.3 Km in 3h46′41″, alla media di 37.136 Km/h. Ha preceduto allo sprint il britannico Joseph Blackmore (Israel Premier Tech Academy) e l’olandese Pepijn Reinderink (Soudal – Quick Step). Miglior italiano Giacomo Villa (Bingoal WB), 7°. Reinderink è il nuovo leader della classifica con lo stesso tempo di Villa e del belga William Junior Lecerf (Soudal – Quick Step)

MCNULTY, IL TRIPUDIO NELLA TRIPLETTA UAE. TAPPA E MAGLIA PER LO STATUNITENSE

febbraio 20, 2024 by Redazione  
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Brandon McNulty (UAE Team Emirates) vince la cronometro di Al Hudayriyat Island davanti ai compagni di squadra Jay Vine e Mikkel Bjerg. Lo statunitense è la nuova maglia rossa di una corsa che sembra già aver imboccato la strada immaginata alla vigilia. Unico dubbio: cosa farà adesso Adam Yates ?

La seconda tappa dell’UAE Tour 2024 è una cronometro individuale di 12 km sul circuito di Al Hudayriyat Island. La classifica generale acquisirà un fisionomia più delineata dopo la prima tappa adatta ai velocisti che vede in maglia rossa Tim Merlier (Team Soudal Quick Step). Non mancano ai nastri di partenza autentici protagonisti della specialità come Brandon McNulty e Mikkel Bjerg (UAE Team Emirates), Tobias Foss (Team INEOS Grenadiers), Remi Cavagna (Team Soudal Quick Step) e Bruno Armirail (Team Decathlon AG2R La Mondiale). La distanza non eccessivamente esigente potrà comunque favorire anche attesi uomini di classifica come Ilan van Wilder (Team Soudal Quick Step), Adam Yates (UAE Team Emirates), Pello Bilbao (Team Bahrain Victorious) e Ben O’Connor (Team Decathlon AG2R La Mondiale). Che la UAE team portava uno squadrone nella corsa di casa era risaputo e la testimonianza di ciò si rivelava in tutta la sua evidenza proprio nella cronometro odierna. McNulty vinceva con il tempo di 13 minuti e 27 secondi. A due secondi di ritardo il compagno di squadra Jay Vine. A 4 secondi di ritardo, l’altro compagno Mikkel Bjerg. Una dimostrazione di forza significativa del valore dell’UAE Team Emirates, che lasciava le briciole agli altri ciclisti. Chiudevano la top five Tobias Foss (Team INEOS Grenadiers), quarto a 14 secondi di ritardo da McNulty e Rainer Kleppinger (Team Bahrain Victorious), quinto a 16 secondi di ritardo da McNulty. Il primo ciclista italiano era Lorenzo Milesi, addirittura ventesimo a 32 secondi di ritardo da McNulty. Adesso McNulty non solo è la nuova maglia rossa, ma all’interno dell’UAE Team Emirates dovrà decidersi il ruolo di Adam Yates, che segue a ben 28 secondi di ritardo dallo statunitense e che ha davanti a lui anche Bjerg e Vine, quest’ultimo ottimo scalatore. Yates partiva con i gradi di capitano, ma a questo punto non escludiamo che possa ripiegare al ruolo di gregario di lusso. E già domani avremo una sicura risposta nella terza tappa da Al Marjan Island a Jebel Jais, il primo arrivo in salita della breve corsa mediorientale. Saranno 19 km finali al 5.6% con gli ultimi 3 km, quelli più duri, al 7% di pendenza media. In questo momento la lotta per la maglia rossa sembra una questione a due tra McNulty e Vine e vedremo chi può essere il o i guastafeste dei ciclisti UAE.

Antonio Scarfone

Brandon McNulty vince la cronometro di Al Hudayriyat Island (foto: Getty Images)

Brandon McNulty vince la cronometro di Al Hudayriyat Island (foto: Getty Images)

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