Il nostro Federico Petroni è andato in ricognizione a Imola sul circuito dei Tre Monti, teatro del gran finale della vivace Settimana Tricolore organizzata dall’Unione Sportiva Imolese. Fa gli onori di casa un bolognese doc come Luca Mazzanti, 35enne della Katusha, che gentilmente si presta ad una sgambata non lontano da dove abita (Farneto, val di Zena, 30km da qua) per rinfrescare la memoria sui punti chiave del tracciato
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Il non ancora 22enne pescarese vince per distacco il tricolore Under 23, con un’azione di forza all’ultimo passaggio sulla salita dei Tre Monti, al termine di una giornata tutta all’attacco. Alle sue spalle un drappello di quattro corridori, regolato da Balloni. Terzo gradino del podio per Brambilla. Domani i professionisti
Il corridore della Petroli Firenze – Gragnano SC regola in uno sprint a quattro Margutti, Frusto e Iattici, dopo aver rischiato una clamorosa beffa sulla linea alzando troppo presto le braccia, e conquista il titolo degli Elite senza contratto, dopo 7 giri del circuito dei Tre Monti. A giocarsi la corsa i reduci della fuga del mattino, con il gruppo, lontanissimo, fermato a due giri dalla fine
Questa mattina è stata la juniores primo anno Elena Cecchini (ASD Vecchia Fontana) a laurearsi campionessa italiana vincendo la volata a ranghi ridotti al termine della gara di 79,9 Km.
Nel pomeriggio Monia Baccaille (Fiamme Azzurre) ha vinto per distacco la corsa delle Elite, sorprendendo tutte con uno scatto a 15 chilometri dall’arrivo
Vincenzo Nibali coglie la prima affermazione stagionale andando a dominare in solitaria il Giro dell’Appennino, una delle classiche italiane più impegnative, indorata oltre tutto da una tradizione nobile che la raccorda col mito del ciclismo storico. Dietro si corre per il secondo posto, in un confronto tra corridori di qualità e squadre motivate, benché la lista partenti patisca un po’ il disinteresse straniero
Il veneto della Conti Autozai conquista il Campionato Italiano juniores in linea trionfando nettamente in uno sprint ristretto sul traguardo di Imola, dopo 125,9 km, precedendo Dalla Costa e Fedi. Ripresi a 2 km dal traguardo gli attaccanti Ciccanti e Galbiati, evasi all’ultimo giro. Finale caratterizzato dalla caduta di sei atleti a poco più di 2 km dal traguardo
Archiviate le due corse a tappe “giugnole” ecco la pagella comparata di Criterium del Delfinato e Tour de Suisse. Matteo Novarini ha passato in rassegna i principali protagonisti messisi in luce nelle due manifestazioni, a cominciare dai vincitori assoluti, lo spagnolo Valverde e lo svizzero Cancellara. Nessuno ha ottenuto la valutazione massima, quasi tutti sono stati promossi. Rimandati i corridori del Benelux (Gesink a parte), clamorosa (ma non tanto inaspettata) bocciatura per il Tour de Suisse
GRANDI PROTAGONISTI, MA PICCOLI COMPRIMARI: UN GIRO PER POCHI Menchov e Di Luca fan sprizzare faville da un percorso disegnato con la pialla, e le rispettive squadre pur non brillando certo di luce propria offrono ai capitani un sostegno più che degno. Benissimo anche i team che si sono divisi il palco durante gli interludi concessi dal duello in grande stile, ma il fatto che solo cinque diciamo cinque delle ventidue squadre iscritte abbiano vinto ben diciannove tappe su ventuno pesa come una plumbea denuncia su molti dei passeggeri trascinati a Roma come vagoni da questo Giro. Iniziamo da un’analisi dettagliata dei – pochi – che han fatto bene. In calce, la seconda parte. >>>>
GIALLO QUOTIDIANO: INTERVISTA A CUNEGO “DEVO RIPENSARMI” Abbiamo incontrato Cunego la sera dell’Alpe d’Huez. Demoralizzato da un Tour scalognato, il veronese traccia il bilancio del suo luglio francese, cercando di porre fine alla fastidiosa querelle se sia un uomo da classiche o da corse a tappe. L’intervista rilasciata ai microfoni del nostro inviato Federico Petroni. >>>>
L'APPROFONDIMENTO VAN DEN BROECK: A TU PER TU COL TALENTO CHE FA SOGNARE IL BELGIO Da perfetto sconosciuto alla partenza da Palermo, a vera sopresa, insieme a Pozzovivo, della corsa rosa. Federico Petroni ha incontrato Jurgen Van Den Broeck, 25enne portacolori della Silence-Lotto, ripercorrendo con lui le tappe che lo hanno portato dal titolo iridato juniores a cronometro fino ai fasti dei giorni d'oggi passando per le difficoltà incontrate dopo il grande salto nel mondo dei 'pro. >>>>
L'APPROFONDIMENTO INDOSSARE LA MAGLIA ROSA: PELLIZOTTI Da Agrigento fino a Peschici. E' questo il percorso che Franco Pellizotti, 30enne portacolori della Liquigas, ha fatto con la maglia rosa sulle spalle. Sullo stesso traguardo fatto suo nel 2006 e che finora gli è valso l'unico successo sulle strade del Giro, il Delfino di Bibione ha lasciato il simbolo del primato a Visconti ma con l'arrivo delle grandi montagne è pronto a lottare per riguadagnarselo. Federico Petroni inaugura il ciclo delle grandi interviste ai leader della classifica generale. >>>>
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I NOSTRI SITI AMICI - LINKS L'elenco aggiornato dei portali che vi suggeriamo di andare a vedere. Ciclismo e ambienti collegati al nostro mondo (ad esempio quello delle motostaffette) ma anche altro. Viaggio tra i siti 'amici' de 'Il Ciclismo.it'.
GIALLO QUOTIDIANO LA CACCIATA DI RICCO' Il punto di giornata è doverosamente dedicato a Riccò, allontanato dal Tour de France e costretto a passare la nottata in stato di fermo.
Riccardo Riccò è stato trovato positivo ad un derivato dell’EPO (CERA) nella crono di Cholet. Di seguito non troverete difese d’ufficio, né striduli appelli, né sterili attacchi al sistema. La vicenda è più complicata delle apparenze e Federico Petroni tenta di collegarne, poche ore dopo la rivelazione, i tasselli.
BERTOLINI IN ESCLUSIVA 'COSI' HO RESO OMAGGIO A PANTANI' Un talento cristallino esploso in tarda età. Alessandro Bertolini ha raccolto oggi sul traguardo di Cesena il primo successo in carriera al Giro d'Italia e racconta ai microfoni de Ilciclismo.it, in esclusiva, la leggendaria cavalcata sulle strade del Pirata, al quale il trentino ha reso omaggio sprintando su tutti i GPM di giornata. Gli errori del passato, la rinascita e l'obiettivo di scortare Simoni in maglia rosa a Milano raccolti dal nostro inviato sul percorso, Federico Petroni.
L’ANGELO CUSTODE: ‘ALLONTANARE I FURBI DAL CICLISMO’ Dopo la notizia della positività all'EPO di Riccardo Riccò, Paolo Tiralongo commenta in modo molto severo per noi il fatto del giorno, proponendo la radiazione di chi viene trovato positivo ai controlli antidoping. Che mette in secondo piano la tappa odierna, vinta in volata dal bravissimo velocista britannico Mark Cavendish, al terzo successo alla Grand Boucle 2008.
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