di FRANCESCO CHICCHI I preparativi e le presentazioni sono giunte al termine: ha preso il via il Tour de France 2008, che si concluderà a Parigi il 28 luglio. Oggi, partenza da Brest e arrivo a Plumelec: una tappa più adatta ai cacciatori che ai velocisti. Ecco le emozioni di Francesco Chicchi.
Una sola espressione può descrivere il momento della partenza oggi: pelle d’oca. Dopo il bagno di folla della presentazione, eccone un altro sulle strade. Vi giuro, era incredibile la quantità di persone che applaudivano e incitavano. Purtroppo, però, il tempo di godersi questo spettacolo è stato poco. Se c’è una cosa che devi imparare presto quando sei al Tour è l’attenzione durante la corsa: tutti cercano di stare davanti, a “limare”, e se perdi un metro dalla ruota di chi ti precede, te ne trovi quattro che si inseriscono. Aggiungete i tifosi a bordo strada che man mano si spingono in mezzo e capite bene che di occhi ne devi avere quattro per non assaggiare l’asfalto. Un’altra peculiarità di corsa del Tour è l’andatura media: qui la velocità tranquilla è di 40 km/h, che “menare”! Non puoi neanche permetterti una sosta si troppo se non vuoi tirarti il collo per recuperare. L’esito finale della tappa purtroppo non è stato molto fortunato per noi Liquigas. Pippo Pozzato aveva la gamba buona ma davanti all’azione di Valverde anche lui ha potuto far poco. Comunque, lo vedo bene: domani ci riproverà ancora. Per me, invece, l’arrivo non era dei più favorevoli visto lo strappetto finale. E anche domani non sarà facilissimo. Prima di partire tutti dicevano che le tappe sono pressoché pianeggianti, ma in realtà è un continuo saliscendi. Spero che nella terza tappa ci sia un arrivo in volata, così da poter giocare le mie carte.
Francesco Chicchi
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