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DIARIO DI POZZOVIVO
'SE LA REGIA DELLA RAI SI ACCORGESSE DI ME...'

di Domenico POZZOVIVO

a cura di Marco FERRI

Oggi il telefono avrà squillato non meno di 100 volte! Eh sì, devo dire che sono andato davvero forte e sono veramente molto contento per il fatto di essere riuscito a staccare tutti i favoriti della vigilia. Per noi della Csf è stata una giornata trionfale, la seconda consecutiva, ed oggi più di ieri sono riuscito a lasciare la mia impronta. Siamo stanchi, stanchissimi, ma veramente molto felici! Però un piccolo rammarico ce l'ho anche stasera perchè, come avrete ormai avuto modo di capire, sono un perfezionista nato! Cosa non va bene? Diciamo che avrei preferito conoscere un po' di più la Marmolada e, se l'avessi già affrontata in passato, avrei sicuramente potuto gestire meglio le forze e scelto il momento buono per fare il forcing. Direi che prima di passare al secondo posto di oggi è doveroso fare un salto indietro e ripercorrere la frazione di Pampeago. Sul Manghen ce ne siamo stati tranquilli e sull'asperità finale ho sbagliato i tempi. E' stato un errore che mi è servito per rifarmi con gli interessi sulla Marmolada e poi, sommando le fatiche degli ultimi due giorni, mi ha permesso di andare ancora più forte oggi. Questo Giro è strano e particolare: fino all'anno scorso chi scattava faceva la differenza e lo si vedeva dopo il traguardo, mentre adesso chi prova ad accelerare 'rimbalza' e dopo 10 pedalate te lo trovi alle spalle. Bisogna sapersi gestire oculatamente quando sono in programma molte salite una dietro l'altra altrimenti si corre il rischio di sfinirsi immotivatamente.
Veniamo ad oggi. Alla partenza da Arabba, parlando con Sella, avevo pronosticato pioggia tra il Giau e il Falzarègo...e ammetto di aver davvero esagerato con la previsione, centrandola in pieno! Come squadra siamo stati perfetti ed ho capito di essere in gran giornata sul Giau. Quella è la salita che preferisco in assoluto, perchè non ha pendenze esagerate, va via sempre tra il 10 e il 12% e riesce ad esaltare al meglio le mie caratteristiche. Quando ho visto Pellizotti accelerare non ho esitato un istante a portarmi alla sua ruota e mi sono reso conto di averne un po' di più degli altri, così ho comunicato via radio all'ammiraglia che ero in stato di grazia e che, qualora la fuga con Lele e Fortunato fosse stata ripresa, potevano stare tranquilli e contare su di me. Credo che questo abbia contribuito ad innalzare il morale dei miei compagni che si sono sentiti 'scaricati' dalle responsabilità ed Emanuele ha potuto planare tutto solo verso il traguardo come ieri. Io ero a tutta oggi come ieri ed ho sbagliato assimilando pochi zuccheri nel tratto in discesa. Quando si è mosso Pellizotti ero certo che potesse rientrare agevolmente sui battistrada, ma mi sono sbagliato ed ho badato a spendere il meno possibile. Poi, in pianura cerco sempre di curare la ruota di Menchov, che grosso com'è mi protegge e che poi, per dirla in gergo, è una ruota 'regolare'. Sono rimasto calmo sul Falzarègo ed ho deciso di non seguire Nibali quando si è mosso, perchè non mi sembrava avesse una grande gamba e in più, divendomi i compiti con Perez Cuapio, io dovevo stare su quelli maggiormente 'brillanti'. Sulla Marmolada, ho capito che sarebbe servito una scatto più deciso di quello di ieri...Mi sono accorto subito di poter staccare gli altri sulle ultime rampe ed il gesto di esultanza sul traguardo era un mix delle emozioni che tutta la squadra ha vissuto ed ha fatto vivere...gli altri si sentivano accerchiati! Quando si fanno sforzi al limite come quelli in salita, è difficile avere la mente sgombra per poter pensare, in quel momento, all'impresa che si sta compiendo. Così mi sono concentrato sulla pedalata, sulla velocità, sulla frequenza cardiaca (che non sto qui a raccontarvi per non mettervi paura) e poi ho provato tanta, tanta emozione nel trovarmi così in mezzo al pubblico che scandiva il mio nome.... In questo spicchio d'Italia sono piuttosto conosciuto e così i tifosi mi hanno acclamato dandomi ancora più forza di quanta già avessi...peccato solo per la regia della Rai che non si accorge mai di me, e mi è dispiaciuto anche aver visto il servizio sul Tg2 in cui sono stati fatti tutti i nomi dei protagonisti tranne il mio. Pazienza, vorrà dire che la prossima volta anzichè staccare Riccò, andrò insieme a lui per avere la certezza di essere inquadrato! Battute a parte, mi godo questo grande piazzamento con lo sguardo già rivolto alla cronoscalata di Plan de Corones. Come rapporto minimo dovrei montare il 36x29, ma probabilmente all'ultimo momento potrei inserire anche il 30 sulla moltiplica posteriore. La salita non la conosco e di solito, quando non conosco una cosa, sono un po' impaurito. Inoltre c'è da aggiungere che non si può fare ricognizione perchè i primi partiranno molto presto (alle 10) e l'ascesa sarà chiusa anche alle automobili. Se devo indicare dei favoriti dico che Sella potrebbe centrare una tripletta clamorosa, ma vedo bene anche Riccò, Contador, Menchov e Bruseghin e sono convinto che le differenze si faranno fino al Furcia perchè, di lì in avanti, le pendenze saranno troppo aspre ed i distacchi saranno molto contenuti. Io sarei soddisfatto se riuscissi ad entrare nei primi tre ed a questo punto potrei puntare anche al sesto posto della generale. Senza scomodare i grandi favoriti, oggi ho visto il belga Van Den Broeck in lieve calo e probabilmente anche Pellizotti e Bruseghin potrebbero essere 'alla mia portata' a patto di ripetere la prova di oggi e nella speranza che loro due cedano un po'. Comunque a questo punto il piazzamento diventa relativo...a me basta essere protagonista! Sono le 23:20 e siamo ancora tutti svegli e pimpanti nonostante la grande stanchezza. Ieri abbiamo festeggiato un po' più di oggi e contiamo di concederci un brindisi 'rilassato' domani sera. Il telefono continua a suonare e stavolta non dorme neanche Baliani, che è contento perchè ha permesso a Lele di finalizzare alla grande il suo lavoro. Emanuele ha già vinto due volte e rischia di diventare ingordo...a lui piacciono le Dolomiti, ma da adesso cambiamo montagne e chissà che non tocchi a me! Per ora ve lo dico a mezza bocca, ma io un pensierino ce lo faccio. Cominciamo da domani e poi si vedrà...

Domenico Pozzovivo

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