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Home  >  Diario di talento*  >  Lunedì 13 ottobre 2003
Lunedì 13 ottobre 2003
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***DIARIO DI TALENTO***
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IERI QUATTRO ORE, OGGI TRE E DOMANI PARTO PER MILANO
FACCIO UN'ANALISI DELLE PROVE DEGLI AZZURRI AL MONDIALE

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Salve lettori,
Ieri ho pedalato per 4 ore, l'ultima dietro motori con sensazioni veramente buone, pedalavo con molta facilità. Stamattina invece 3 ore tranquille, domani partirò per Milano dove andrò ad affrontare le prossime gare. Nel mio diario di oggi vorrei provare a dare i voti agli atleti della nostra Nazionale italiana che hanno disputato ieri il Campionato Mondiale. Volevo fare una piccola indagine su come si sono comportati gli azzurri corridore per corridore. Tutti promossi ovviamente, anche se l'andamento della corsa ha un po' scombussolato i piani della squadra, ed alcuni di loro non si sono potuti esprimere bene nel loro ruolo. Cristian Moreni, 8, ha lavorato molto e il suo compito l'ha svolto in pieno. Andrea Noè, 7, anche lui ha dato il suo contributo ad aiutare i compagni. Fabio Sacchi ha lavorato molto soprattutto all'inizio della gara per tenere cucita la corsa, 7. Ivan Basso ha disputato un'ottima gara, dando l'ennesima prova che sa sacrificarsi per i compagni, 8. Francesco Casagrande, 7, doveva essere l'ultimo uomo con Di Luca, ma per motivi tattici ha dovuto lavorare prima del previsto. Dario Frigo un 9 pieno, è stato molto bravo ed ha onorato il suo ruolo sacrificandosi per la squadra. Mario Scirea, uomo di grande esperienza, ha dato tutto sè stesso, il suo operato è stato fondamentale, 9 anche a lui. Luca Paolini è entrato in azione tardi purtroppo, quando ormai Astarloa era lanciato verso la vittoria, 6. Danilo Di Luca si è visto poco ma quando c'era da lavorare per Bettini ha fatto il possibile, forse non era al meglio, 6. Giovanni Lombardi, 7, ha dettato i tempi molto bene, sua l'idea di provare a portare via un ventaglio intorno al decimo giro di corsa. Daniele Nardello è stato l'uomo di qualità del gruppo, ha lanciato gli scatti di Bettini e peccato solo che non sia riuscito ad agganciare i primi quando sono partiti: comunque merita un 7. Paolo Bettini 8 e mezzo, lo merita, il suo ruolo di capitano era troppo impegnativo, troppo occhi puntati addosso e troppe responsabilità; ha dovuto spendere per fare selezione anche quando non doveva, e il percorso non era duro a dovere. Conclude quarto, piazzamento amaro e quando Astarloa se n'è andato guardavano tutti lui, non dev'essere stato facile... Speriamo di rifarci con Verona 2004.



Damiano Cunego

(Lunedì 13 ottobre 2003)



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