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GIORNATA ROSA AI TRICOLORI DI IMOLA

Questa mattina è stata la juniores primo anno Elena Cecchini (ASD Vecchia Fontana) a laurearsi campionessa italiana vincendo la volata a ranghi ridotti al termine della gara di 79,9 Km.
Nel pomeriggio Monia Baccaille (Fiamme Azzurre) ha vinto per distacco la corsa delle Elite, sorprendendo tutte con uno scatto a 15 chilometri dall’arrivo.

.:nella foto, Monia Baccaille taglia vittoriosa il traguardo (www.sabatoseraonline.it)

Seconda giornata di prove in linea ad Imola tutta dedicata al ciclismo femminile, sotto un cielo nuvoloso e con un clima afoso.
Nella mattinata è stata la friulana Elena Cecchini a centrare il prestigioso traguardo, al termine di una gara condotta ad una media superiore ai 36 Km/h, su un percorso che prevedeva quattro giri dell’autodromo Enzo e Dino Ferrari, un tratto pianeggiante di 25 Km e due passaggi sulla salita dei Tre Monti prima di tornare nell’autodromo per un totale di 79,9 Km.
Al via si sono schierate 73 atlete; i primi 4 giri dell’autodromo sono stati percorsi ad andatura regolare con l’Avantec Artuso a scandire il passo; sullo strappo di Casalfiumanese una trentina di atlete si avvantaggiano sul resto del plotone che, però, nel giro di pochi chilometri ritorna sulle prime.
La corsa procede senza azioni significative fino al chilometro 51, dove inizia il primo vero tratto di salita. La selezione avviene, come si suol dire, “da dietro”: allo scollinamento dei Tre Monti al comando restano in 23, con un vantaggio di 16 secondi sul resto del gruppo. Da questo escono 7 atlete, che rientrano sulle prime nel tratto pianeggiante precedente la seconda scalata dei Tre Monti.
Sulla seconda salita il gruppo si assottiglia, al comando restano in 17 e da questo gruppo escono Rossella Callovi (ASD Vecchia Fontana) e Viviana Gatto (Avantec): le due battistrada vedono crescere il loro vantaggio fino a 11 secondi poi, a 5 chilometri dall’arrivo, sono raggiunte da un gruppetto composto da 10 unità; il gruppo resta compatto e la vittoria è assegnata allo sprint, dove
Elena Cecchini (ASD Vecchia Fontana) precede, in maniera netta al termine d’una volata lunga, Giulia Donato (G.S.Verso L’Iride Maccari Spumanti); al terzo posto si piazza Alessia Martini (Vaiano Riverauto LTI).
La neo campionessa d’Italia è avvezza alla maglia tricolore, avendola già indossata in due occasioni, nel 2006 e nel 2008 con vittorie ottenute su pista (corsa a punti); per la giovane atleta di Mereto di Tomba (Udine) questa è la quarta vittoria stagionale, ma sicuramente la più importante. La giovane vincitrice, juniores del primo anno come le altre due atlete salite sul podio, dedica la vittoria alla sua squadra, che definisce la migliore al mondo con dirigenti eccezionali.
Una menzione particolare va fatta per la seconda classificata, Giulia Donato, vincitrice sabato scorso del titolo italiano a cronometro.

Il pomeriggio imolese ha offerto ai numerosissimi tifosi che erano presenti sul percorso l’occasione di applaudire le donne Elite, impegnate in una corsa di 125,9 Km, che prevedeva un tratto in linea di 65 chilometri con un’unica asperità, lo strappo di Casalfiumanese, l’ingresso nell’autodromo, il circuito dei Tre Monti - con la salita da ripetere 4 volte - e l’arrivo sempre nell’autodromo.
Al via si sono schierate 53 atlete, 20 in meno rispetto alla prova del mattino riservata alle juniores; l’andatura è sostenuta fin da subito, i primi tentativi di allungo iniziano al chilometro 22, in seguito ai quali si formano vari drappelli al comando della corsa. Si tratta, però, di fuochi di paglia, almeno fino al chilometro 35, quando a prendere l’iniziativa sono due atlete di tutto riguardo: l’iridata della corsa a punti Giorgia Bronzini (Forestale) e la campionessa italiana a cronometro Noemi Cantele (Bigla). Sulla coppia rientrano dapprima alcune contrattaccanti e poi un gruppo forte di 30 unità.
Al chilometro 55 allungano 3 atlete: Silvia Valsecchi (Selle Italia), Eleonora Suelotto (Gauss) e Marina Romoli (Safi) che raggiungono un vantaggio massimo di 1’21’’; dopo il primo passaggio sul GPM si forma un gruppetto con Tatiana Guderzo (Fiamme Azzurre), Fabiana Luperini (Selle Italia), Elena Berlato (Safi) e due protagoniste dei primi tentativi, la Cantele e la Romoli. Al loro inseguimento si pongono diverse atlete che hanno perso contatto in salita ed il gruppo, cronometrato con un ritardo di 1’16’’; nel tratto in pianura che segue il primo scollinamento il gruppo inseguitore si fraziona, mentre le fuggitive mantengono 50’’ di vantaggio. La corsa è molto animata, i distacchi continuano a variare, ma al comando restano sempre la campionessa uscente Luperini, Cantele, Berlato e Guderzo che, dopo essersi staccata durante la terza ascesa ai Tre Monti, prontamente si riporta sulle battistrada. Al loro inseguimento si forma un terzetto composto dalla Bronzini, da Monia Baccaille (Fiamme Azzurre) e Laura Bozzolo (Selle Italia) che rientra sul gruppetto di testa in prossimità del passaggio sotto lo striscione che segnala l’ultimo giro, quando mancano 15 chilometri alla meta.
In un tratto pianeggiante allunga Monia Baccaille, con un’azione decisa ed efficace; le atlete al suo inseguimento non riescono a trovare l’accordo e perdono subito molto terreno: 4 chilometri più avanti il loro svantaggio è di 1’18’’. All’inseguimento della Baccaille si lancia la Bozzolo: la compagna della Luperini procede con un buon passo, ma è ormai troppo tardi per poter sperare di tornare sulla fuggitiva. Sull’ultima salita di giornata prova ad uscire dal gruppo inseguitore anche la Bronzini, ma la sua azione viene annullata.
Monia Baccaille taglia il traguardo a braccia alzate, il distacco inflitto alla seconda è da tappone alpino, causato non tanto dalla durezza del circuito quanto dall’andatura molto blanda del gruppo inseguitore e dalla tenacia con cui Baccaille ha pedalato fino al traguardo. Dopo 1’28" giunge la Bozzolo, mentre la volata per il terzo posto è vinta in scioltezza dall’iridata Bronzini davanti a Cantele, Guderzo e Luperini. Per loro il ritardo è di 2’50’’.
Per Monia Baccaille, venticinquenne nata a Marsciano (Perugia) questa è la prima vittoria stagionale, che la rilancia alla grande dopo un periodo avaro di vittorie per colei che fra le juniores aveva mostrato grandi potenzialità. In vista dei prossimi Giochi del Mediterraneo - che Monia disputerà assieme alla Bronzini, alla Borchi e alla Tamanini - il risultato odierno non può che fare ben sperare. Ed ora una piccola curiosità sul 17, numero fortunato: è questo il numero con cui Tafi vinse la Roubaix nel ’99 ed questo è il numero con cui la Baccaille ha trionfato oggi a Imola; 17 poi è anche il numero delle concorrenti che hanno concluso la prova Elite (in questo caso, forse, il numero 17 non è proprio un buon numero).
L’ultima notizia di giornata viene dalla Francia, dove l’eterna Jeannie Longo (51 anni) ha vinto il suo 56° titolo nazionale (vinse il primo titolo esattamente 30 anni fa): è sicuramente un segno dell’immensità della classe di questa campionessa delle due ruote, ma è anche il segno che il movimento femminile in un paese di forte tradizione ciclistica come la Francia, non riesce a proporre un ricambio generazionale adeguato.

Matteo Colosio


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