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IL COMEBACK DI LANCE
E IL DUBBIO DI FABIAN

Due beaking news scuotono il mondo del ciclismo. Mentre Fabian Cancellara rivela della sua difficoltà a trovare motivazioni in vista di Varese, dopo il grande exploit ai Giochi, dagli Stati Uniti rimbomba l’eco di un possibile ritorno alle corse di Lance Armstrong.

di Federico Petroni

“Amore che vieni amore che vai”, canterebbe Fabrizio De André. Quella della bicicletta è una passione talmente potente e travolgente da sfinire chi tira troppo la corda e da lacerare chi invece l’ha mollata. Due campioni del pedale - uno nel fiore degl’anni, l’altro attivamente pensionato - stanno vivendo momenti della loro vita burrascoso con il cavallo di carbonio, tanto da meditare soluzioni estreme. Ma opposte. I due cavalieri prendono il nome di Fabian Cancellara e di Lance Armstrong.

Al ritorno dall’Estremo Oriente, il campione olimpico della cronometro ha attraversato un periodo difficile nel ritrovare gli stimoli per allenarsi. Il “diretto di Berna” ha confidato al settimanale elvetico SonntagsBlick: “Dopo Pechino ho sofferto un vuoto. Durante i Giochi Olimpici, ero in una bolla di sapone, al settimo cielo ma non è durato molto. Difficile infatti riabituarsi al quotidiano, dopo gli eventi, i sentimenti, i colori intesi vissuti dall’altra parte del mondo.” Talmente difficile da dubitare persino di schierarsi a Varese. Ma non sarà una scusa per celare altri problemi? “Sono a posto fisicamente. Mancano le motivazioni, senza le quali non prenderò certo il via”. Chiude poi con un sospiro: “Sono un uomo, non una macchina.”

Da qualche tempo, in effetti, avevamo questo sospetto, specie dopo una primavera di fuoco (Eroica, Tirreno, Sanremo, podio alla Roubaix) e un’estate rovente (Tour da spaccalegna per Sastre e Olimpiadi d’oro e di bronzo). Il prossimo Giro di Polonia svelerà se il compatriota di Guglielmo Tell avrà ancora voglia di drizzare la balestra quest’anno o se si prenderà una pausa in attesa di mirare a nuove e più succose mele. Improbabile il ritiro a soli 27 anni, meno che Cancellara stia meditando di inseguire il sogno da bambino: issare la bandiera elvetica sui Campi Elisi, magari con una preparazione monacale, in stile Lance Armstrong?

E proprio il texano più vincente della storia sta meditando un clamoroso come-back. A tre anni di distanza dal ritiro, tambureggianti voci provengono d’Oltreoceano circa un suo possibile ritorno alla Grande Boucle. La voglia di bicicletta non lascia tregua ad Armstrong che ad agosto ha chiuso al secondo posto l’estrema Leadville Trail (Colorado), corsa in MTB su 100 miglia (160km) per un totale di 4331m di dislivello, con partenza e arrivo oltre 3000m d’altitudine. Altre indiscrezioni lasciano trapelare dell’inserimento da parte del sette volte vincitore del Tour de France al programma di controlli antidoping dell’USADA (U.S. Anti-Doping Agency), il cui regolamento obbliga all’iscrizione entro sei mesi dall’inizio della stagione. Armstrong potrebbe però essere intenzionato a tuffarsi in altre discipline ciclistiche, come ad esempio la MTB o il ciclocross. A testimonianza delle sue intenzioni bellicose, l’ex compagno della cantante Sheryl Crow vorrebbe pubblicare on line i risultati dei test.

Indizio pesante è inoltre il ritorno all’Astana (guidata da Bruyneel, suo stratega al tempo delle corse) di Dirk Demol, altro braccio destro del texano. I quadri dirigenziali della squadra kazaka si sono affrettati a smentire i “rumors” ma è altresì difficile immaginare Armstrong schierato in una diversa formazione da quella di Bruyneel. Non sarebbe nemmeno troppo irrealistico sentire ancora una volta risuonare “Star Spangled Banner” a Parigi verso la fine di luglio, dato il periodo di vacche magre, la più grassa delle quali, Alberto Contador, è però attuale leader dell’Astana. Il madrileno, privato della possibilità di bissare il Tour de France quest’anno, non manderebbe giù tanto facilmente un simile affronto al suo immenso talento. A Contador consigliamo di acquistare il prossimo numero di Vanity Faire: a detta del sito velonews.com, la rivista avrebbe in cantiere un servizio con l’eclatante annuncio.

Federico Petroni

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