Luca Zanasca conclude la sua esperienza “onirica” sulle strade della corsa rosa…. continuando a sognare e venendosi sulle strade dell’edizione 2010. Ma la speranza è che la sua presenza, stavolta, sia in corpo e non solo in spirito. Uno spirito che, sulle rotte del Giro del Centenario, l’avrebbe motivato a far una dignitosa figura nella crono romana, per misurare le forze residue dopo una gara di tre settimane.
Oggi è l’ultima tappa, una crono di 15km sulle strade di Roma. E’ una tappa poco impegnativa per i gregari e per chi non ha possibilita’ di vittoria; per loro l’importante è arrivare al traguardo entro il tempo massimo. Invece è una tappa molto difficile per coloro che vogliono vincere - mi riferisco agli specialisti -, per chi ha ancora le gambe e per coloro che sono nelle zone alte di classifica, in particolare Di Lucae Menchov. In questa tappa, a prescindere dalla classifica, avrei cercato di fare una bella prova per capire meglio i miei limiti e vedere come risponde il fisico dopo 3 settimane di gara. Che dire sulla tappa: 15km senza asperità ma con diverse curve che possono rompere il ritmo e appesantire la pedalata. Per il resto è una corsa contro il tempo e bisogna dare tutto fino all’ultimo metro. Menchov, se non fosse stato per la caduta, avrebbe rischiato di vincere la tappa e dimostrato di essere il più forte di tutti. Di Luca, invece ha dimostrato un grande orgoglio e ha dato spettacolo in tutte le tappe. Quindi il giro va a Menchov, e spero che nel 2010 potrò prendere parte anche io alla corsa rosa. Credo sia un obiettivo da parte di tutti i corridori.
Luca Zanasca
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