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IL GIRO NON E’
SOLO MAGLIA ROSA

Solo uno risulta il vincitore di una corsa ciclistica, ma in una corsa a tappe come il Giro d’Italia, altri uomini sono primi classificati in altri ranking molto importanti. Diamo quindi risalto a loro, che grazie al loro essere protagonisti, hanno lasciato una loro traccia indelebile in questo Giro del Centenario.

Foto e servizio di Andrea Giorgini

.: nella foto, la maglia verde del Giro Stefano Garzelli (Acqua & Sapone)

Come detto in parte nel titolo una grande corsa ciclistica non vive solamente di classifica di tappa e generale. Ne esistono altre, magari meno importanti ma che danno comunque molto prestigio a chi si piazza al primo posto: la maglia ciclamino, la verde, quella bianca sono importanti e rendono onore ai loro vincitori.

Maglia Ciclamino (Classifica a punti) vincitore DANILO DI LUCA.
potremmo definirlo premio di consolazione per il secondo della generale Danilo di Luca, che vince questo ranking speciale con 170 punti davanti al suo acerrimo rivale di queste 3 settimane Menchov staccato a quota 144. Una vittoria comunque meritata per il campione abruzzese, capace di vincere meritatamente 2 tappe, a San Martino di Castrozza e a Pinerolo, ma che nell’ultima settimana gli è mancato quel qualcosa più per poter acciuffare la Maglia Rosa, persa definitivamente dopo la crono delle Cinque Terre. Con il russo è stato comunque il più regolare tra i big, senza aver mai avuto un segno di cedimento. Applausi!

Maglia Verde (Classifica GPM) vincitore STEFANO GARZELLI.
Pur di voler arrivare a Roma con questa maglia ha percorso la maxi crono ligure a tutta prendendo punti sulle due montagne di giornata. Ma non è solamente qui dove il varesino della Acqua & Sapone ha meritato all’unanimità la speciale leadership, assolutamente incontrastata e dominata. Nella terza settimana è migliorato parecchio, cominciando proprio dal giorno sulle 5 Terre, culminata con 2 giornate splendide come sul Blockhaus, dove è stato immeritatamente fischiato, e sul Vesuvio. A 35 anni arriva settimo al Giro a 9 anni dal suo trionfo quando fu aiutato da Marco Pantani a Briançon. Chapeau!

Maglia Bianca (Classifica Miglior Giovane) vincitore KEVIN SEELDRAYERS.
Penso che sentiremo parlare molto di questo giovane corridore belga della Quickstep. È riuscito ad aggiudicarsi la Maglia Bianca, tra l’altro dedicata al direttore Candido Cannavò, per la crisi di Thomas Lövkvist nel tappone marchigiano, quando sul Petrano arrivò con più di 20 minuti di ritardo. Con lo svedese ormai quasi sicuro di aggiudicarsi la classifica, il suo avversario fiammingo si è ritrovato all’improvviso Miglior Giovane per la crisi del portacolori del Team Columbia. Un plauso va dato anche al nostro bravissimo Francesco Masciarelli, il quale ha lottato contro Seeldrayers cercando di scalzarlo dal primo posto senza però riuscirci ma dimostrando di essere un combattente, e soprattutto ad Edvald Boasson Hagen, che in 3 giorni consecutivi ha racimolato due secondi posti ed una vittoria di tappa a Chiavenna, ottenuta in mezzo ai piazzamenti d’onore di Mayrhofen e Bergamo. Promettenti!

Classifica Traguardo Volante vincitore GIOVANNI VISCONTI.
Un premio a chi in questo Giro è stato uno dei più combattivi, senza però vincere una tappa: il palermitano della ISD, una squadra sempre all’attacco, era in ogni fuga, come hanno spesso e volentieri fatto i compagni Grivko e Scarselli, solo per citarne un paio. Ci ha provato, con meno fortuna dell’anno scorso quando il bravo Giovanni fu in Maglia Rosa una settimana tra il Gargano e le Dolomiti, ma la vittoria in questa classifica, dove ha distanziato di 7 punti (26 a 19) il veneto Facci, resta ed è comunque importante. Guerriero!

Classifica generale a squadre vincitrice ASTANA.
Con uomini del calibro di Leipheimer, Armstrong, Popovych, Brajkovic e Rubiera, di certo lo squadrone di Bruyneel non veniva al Giro in vacanza. Vabbè le vittorie di tappa non sono arrivate ma questi uomini si sono posizionati in classifica nel modo migliore possibile per potersi dichiarare la migliore squadra della Corsa Rosa edizione 2009. Leipheimer ha un po’ mollato nell’ultima settimana, Armstrong al contrario ha corso migliorando sempre di più in ottica Tour, l’ucraino ha mancato di un nulla il successo sul Monte Petrano, scavalcato da uno scatenato Sastre ai –5 km dall’arrivo. Ma per definirla con un termine anglofono, è un All-Star Team.

Classifica a squadre Superteam vincitrice TEAM COLUMBIA – HIGH ROAD.
Signori, giù il cappello davanti a quest’altro dream-team del ciclismo mondiale. E’ la squadra che ha ottenuto il maggior numero di tappe vinte in questo giro, ben sei, cronosquadre inclusa. E’ la squadra che ha schierato dei giovani molto promettenti e che ormai sono delle realtà a livello mondiale: da Cavendish, Lövkvist, Boasson Hagen, Renshaw per arrivare a uomini più esperti come Rogers e il nostro Marco Pinotti, senza dimenticare Sioutsou (vincitore a Bergamo) e Barry. Il tutto coadiuvato dalla ottima direzione in gara di Valerio Piva ed Erik Zabel come maestro per le volate del campione dell’Isola di Man. Complimenti!

Premio Combattività vincitore STEFANO GARZELLI.
In quest’altra speciale classifica il capitano dell’Acqua & Sapone ha distanziato di 5 punti Danilo di Luca. Altro grande duello come se ne sono visti tanti e molto piacevoli al Giro.

Premio Azzurri d’Italia vincitore DANILO DI LUCA.
Doppietta LPR in quest’altra classifica: dietro il campione abruzzese c’è il suo compagno Alessandro Petacchi. A pari merito con Ale-Jet il vincitore del Giro Denis Menchov.

Trofeo Fuga Cervelò vincitore MAURO FACCI.
E’ il veneto della Quickstep l’uomo più in fuga del Giro d’Italia distanziando alla grande l’ucraino Krivtsov (AG2R – La Mondiale) di oltre 100 punti. Impavido!

Premio Fair Play vincitrici QUICKSTEP & SILENCE LOTTO.

Con 0 punti a testa I due team belgi sono le squadre più corrette del Giro. Brave!


Andrea Giorgini

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