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Home  >  Diario di talento*  >  Venerdì 26 dicembre 2003
Venerdì 26 dicembre 2003
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***DIARIO DI TALENTO***
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OGGI TRE ORE PER UN TRATTO INSIEME A CAUCCHIOLI
BUONE SENSAZIONI CON PEDALATA ROTONDA E CONTINUA

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Cari lettori,
Passato bene il Natale? Io abbastanza bene, ho pranzato e cenato con i miei parenti, sempre restando attento nel mangiare, senza esagerare con le pietanze. Ho pedalato due ore ieri e tre oggi. Oggi ho nuovamente incontrato Caucchioli, abbiamo proseguito insieme verso il lago di Garda, poi lui mi ha lasciato per continuare in un percorso più lungo. Sensazioni sempre migliori, sento che spingo sui pedali con continuità ed effettuo una bella pedalata rotonda. Sono segnali ben auguranti che mi portano ad avere fiducia in quello che sto facendo. Degno di nota che sia riuscito ad allenarmi in questi due giorni, molti farebbero fatica, perché verrebbe voglia di oziare e rimanere in casa. Sono davvero felice, passate via anche le altre feste ci si lancia in un super 2004. Vi racconto un po' delle mi sfide con Popovych da dilettante... Lui ha un anno più di me, è un 1980, il che gli rende maggiore esperienza, ma io non mi arrendo certo per questo... Il 2001 è stato un anno di lotte intense, io vinsi tre corse, ma nelle più importanti arrivai sempre dietro a lui. Il Giro delle Regioni lo vinse lui, io conclusi terzo dietro Scarponi, altro mio grande rivale. Ma fu una medaglia di bronzo importante che mi fece capire che avrei avuto ottime possibilità anche tra i professionisti, sebbene fossi molto giovane. Arrivai poi secondo al Palio di Negrar, corsa prestigiosissima sempre dietro a Popovych. Il clou lo toccai a fine stagione, giungendo secondo assoluto al Giro della Valle d'Aosta, ancora una volta alle spalle di Yaroslav. Fu un risultato importantissimo che mi fece capire che un giorno, da professionista, sarò davanti a lottare anche per vincere un Giro d'Italia. Da under lo battei una volta sola in una gara valida per la Coppa del Mondo; giunsi terzo lui quinto, vinse Kolobnev. La prova era monitorata dai commissari della Nazionale e valeva in pratica una maglia azzurra per il Mondiale di Lisbona, ma per certi giochi politici mi esclusero: non faccio polemiche, ma rimasi delusissimo. Per tornare a Popo, ha sempre avuto qualcosina in più dal punto di vista fisico e tattico, ma aveva anche una super squadra al suo fianco. E tutto questo lo ha di sicuro avvantaggiato. Ma ora... prometto a tutti voi, a tutti i tifosi, che un domani, non molto lontano, tra me, Pellizotti, Scarponi e, appunto, Popovych ci sarà battaglia e... Se non altro spettacolo assicurato... Comunque c'è bisogno di qualche volto nuovo. Salve e ci sentiamo domani.


Damiano Cunego

(Venerdì 26 dicembre 2003)



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