Salve a tutti,
Oggi per tutti noi, per il ciclismo, è una giornata nera. E' morto il nostro più grande rappresentante, Marco Pantani. L'ho saputo ieri sera poco dopo che avevano dato la notizia. Mi è dispiaciuto tanto sia dal punto di vista più distaccato del tifoso e dell'addetto ai lavori ma sia, soprattutto, come se fosse andata via per sempre una persona cara. Io non lo conoscevo moltissimo, però ho avuto modo di parlare con lui qualche volta. Un giorno salii in ascensore insieme a lui. Eravamo ad una corsa in Belgio. Mi disse solo alcune parole, uno scambio di battute, ma mi sono sempre rimaste impresse perché erano le parole di un campione. Le cause della morte non sono ancora state chiarite, ma ciò che è certo è che da tempo non stava affatto bene. Vorrei potere fare le mie condoglianze alle sue persone più vicine e rincuorare sinceramente tutta la gente che gli vuole bene e i tifosi che sono tantissimi. Abbiamo perso una grande persona e un grande campione, ma in questi casi il secondo aspetto conta molto molto di meno. Oggi sono andato ad allenarmi con la tristezza nel cuore, ho fatto solo due ore perchè sono in fase di scarico dopo che, i tre giorni scorsi, mi sono allenato duramente in vista delle prossime gare. Penso che per un po' tutto il mondo del ciclismo rimarrà in lutto, e Marco rimarrà sempre nel cuore della gente di ciclismo di tutto il mondo.