Clicca qui per tornare alla Home Page...
Clicca qui per tornare alla Home Page...
Ciclismo
on line
GIOVENTU' PREGIATA a cura di Cristina Manzolini
IL GIRO DI CENT'ANNI FA di M. Facoltosi
Diario di talento*
ISCRIVITI
Parole da cercare
In
Tipo di ricerca
Archivio/1



Miloty Suiveurs
Sito realizzato con

Vuoi un sito esportal?
Altri siti Esportal
Canottaggio Vero
Genoasamp
Liguria Sport

Visita Genova
Zenazone
Home:  >  News Corse
SETTIMANA TRICOLORE, PRIMO TITOLO IN LINEA A ZORDAN

Il veneto della Conti Autozai conquista il Campionato Italiano juniores in linea trionfando nettamente in uno sprint ristretto sul traguardo di Imola, dopo 125,9 km, precedendo Dalla Costa e Fedi. Ripresi a 2 km dal traguardo gli attaccanti Ciccanti e Galbiati, evasi all’ultimo giro. Finale caratterizzato dalla caduta di sei atleti a poco più di 2 km dal traguardo.

.:nella foto, Andrea Zordan in tricolore (www.datasport.it)

Dopo le gare a cronometro, è stato il veneto Andrea Zordan, non ancora 17enne, a cogliere il successo nella prima gara in linea della Settimana Tricolore 2009, conquistando il titolo juniores, categoria nella quale milita soltanto da questa stagione. Per il corridore della Conti Autozai si tratta del secondo successo in appena tre giorni, dal momento che non più tardi di domenica scorsa, a Montignoso di Massa, aveva già proposto la sua candidatura alla maglia azzurra trionfando nel Trofeo Buffoni, proprio sotto gli occhi del C.T. De Candido.
La gara su strada juniores, come detto, ha seguito le prove contro il tempo, disputatesi per lo più sabato scorso e conclusesi ieri con la vittoria di Alfredo Balloni tra gli Under 23. La corsa è vissuta su un tentativo a lunga gittata nato prima dell’ingresso nel circuito dei Tre Monti, da ripetere quattro volte, fuga che è arrivata a toccare un vantaggio massimo di 3’50’’, ma il cui margine si era già ridotto ad appena 22’’ al momento del primo transito sulla linea d’arrivo nei confronti dei più immediati inseguitori. Il vantaggio è andato diminuendo e la condotta di gara non è stata quella all’arma bianca cui siamo abituati ad assistere nelle categorie giovanili. La corsa si è così risolta all’ultimo giro, quando il ritmo elevato ha sgretolato il gruppo sui Tre Monti, generando però distacchi colmabili nel tratto in discesa prima del rientro dell’Autodromo Enzo e Dino Ferrari, da poco estromesso dal Campionato del Mondo di Formula 1 in favore degli interessantissimi circuiti di paesi dalla consolidata tradizione motoristica quali Bahrein e Turchia.
Il tentativo buono sembrava fosse nato sulle prime rampe dei Tre Monti, quando Marco Ciccanti (Esinplast Spendolini Giammy Team) si è levato di ruota tutti, rispondendo ad un precedente allungo di Matteo Fontana. L’ultimo a cedere è stato Ezio Galbiati (Caravatese Inda), che è però riuscito a ricongiungersi con il leader nella successiva discesa. Il riaggancio non è però stato utile ai fini della buona riuscita dell’azione, che anzi ha perso di intensità quando lo stremato Galbiati, già facente parte della lunga fuga che ha caratterizzato le fasi iniziali di gara, ha dato cambi a Ciccanti, con conseguente e naturale drastico calo di velocità quando era il corridore della Caravatese Inda a fare l’andatura.
Il destino del tentativo era comunque probabilmente già segnato, con il secondo gruppetto che vedeva la testa della corsa: il buon esito dell’inseguimento non è stato inficiato neppure dalla rovinosa caduta in un tratto di falsopiano a scendere che ha coinvolto sei atleti, a meno di 3 km dal traguardo. Un drappello di venti corridori circa. formatosi subito dopo lo scollinamento dei Tre Monti. è dunque giunto compatto nell’Autodromo, dando vita ad una volata molto confusa, ma con un padrone ben definito. Pur nella sua anarchia, lo sprint non ha infatti avuto storia, con Zordan che è andato a precedere di una bicicletta Enrico Dalla Costa, dell’U.S. Montecorona, e Andrea Fedi, della GS U. Signori. Zordan, che già al termine del Trofeo Buffoni di domenica scorsa aveva dichiarato di essersi posto come uno degli obiettivi principali della sua stagione quello di vestire la maglia azzurra, può a questo punto nutrire speranze più che giustificate di essere selezionato dal C.T. De Candido.
Motivo di interesse dalla gara odierna, oltre alla competizione in sé, era quello di verificare la selettività del Circuito dei Tre Monti, pur dovendo tener conto della diversa lunghezza della corsa dei professionisti (260 km contro 126) e del numero di giri da percorrere (undici per i pro, quattro per gli juniores). Ebbene, il circuito, peraltro già ampiamente collaudato in numerose occasioni, tra le quali il Campionato del Mondo del 1968 vinto da Vittorio Adorni, è parso discretamente selettivo, per quanto l’ascesa dei Tre Monti, pur lunga 4 km e mezzo nel complesso, presenti un tratto di respiro di un paio di chilometri prima degli ultimi 700 metri. Improbo fare previsione su quale potrà essere il numero di atleti che arriverà a contendersi la maglia più ambita di questa Settimana Tricolore, ma è difficile pensare che tale numero possa superare quello odierno. È parso tuttavia chiaro quest’oggi come lo spazio dopo lo scollinamento sia sufficiente a recuperare distacchi anche di una quindicina di secondi, nel caso in cui gli inseguitori siano molto più numerosi degli attaccanti, come accaduto nella prova odierna. Non dovremmo comunque assistere all’arrivo di drappelli estremamente numerosi, come quello che lo scorso anno, a Bergamo, si fece sfuggire nel finale Filippo Simeoni, anche perché l’organizzazione imolese ci ha fortunatamente risparmiato il remake dell’oscena appendice di 12 km, interamente pianeggianti, che vanificò la pur non tremenda selezione del circuito della Boccola.
Ci sono dunque gli ingredienti per assistere ad una bella settimana di Campionati Italiani, sperando magari di avere la possibilità di seguirli con una copertura televisiva adeguata, e non con un’accozzaglia di sintesi di quattro secondi, che hanno dato l’impressione di essere state assemblate più per dovere che per effettiva volontà di mostrare le immagini relative di quello che resta uno dei principali appuntamenti della stagione ciclistica italiana.

Matteo Novarini

  Indietro
Il Diario del nostro Damiano Cunego con cui 'Il Ciclismo.it' è nato e cresciuto


La Redazione

Risultati
Tutti i sondaggi
Copyright © Il Ciclismo
Powered by Zenazone snc - Tel. 010 86.05.630