TOUR DE FRANCE: OLTRALPE GIA’ SI PENSA AL 12 (E PURE AL 13)

ottobre 28, 2010
Categoria: News

Presentato il Tour 2011, in Francia si sta lavorando all’allestimento del palcoscenico dell’edizione 2012 della Grande Boucle. A meno di sorprese, la partenza avverrà dal Belgio e poi si scenderà subito verso sud, affrontando le salite delle Ardenne francesi e dei Vosgi prima di confrontarsi con le Alpi. Lassù il Tour potrebbe fermarsi per ben quattro giorni, con il ritorno a La Toussuire e la scoperta di mete inedite come Valmorel. Gran finale sui Pirenei, con escursioni a cavallo del confine con la Spagna e ultimo tappone montano alla Pierre Saint-Martin.

Foto copertina: la stazione invernale della Pierre Saint-Martin, traguardo dell’ultima tappa montana del Tour 2012 (www.explos.org)

Il Tour de France 2011 è appena nato ed ora dovremo attendere il prossimo luglio per scoprirne vita, morte e miracoli, ma oltralpe già si sta lavorando, e a quanto pare alacremente, per allestire il palcoscenico dell’edizione successiva. È ancora presto ma le indiscrezioni che stanno piovendo dalla Francia consentondo già di farsi un’idea, seppur ancora sommaria, di quale percorso seguirà la Grande Boucle.
Sicuramente avverrà fuori dai confini nazionali la Grand Départ, per la quale si sono fatte avanti la Spagna con Barcellona, la Polonia con Cracovia, l’Austria con Salisburgo e il Tirolo e il Qatar. La nazione favorita sembra essere però il Belgio che, secondo quanto riportato sui quotidiani locali, organizzerà una partenza simile a quella dell’anno prossimo, con una prima tappa in linea al posto del tradizionale prologo, tracciata tra Liegi – che ha ospitato la Grand Départ anche nel 2004 – e la cittadina di Seraing. C’è più incertezza sulla seconda frazione che potrebbe svolgersi tra Huy (oppure Visè) e Ypres, mentre un’altra località belga candidatasi quale sede di tappa è Roeselare, intenzionata a dirottare sul Tour il budget stanziato per i mondiali del 2013, poi assegnati a Firenze (la gara professionisti avrebbe dovuto svolgersi tra questo comune e Poperinge, seguendo un tracciato che avrebbe incluso nel circuito finale le ascese del Rode Berg e del Monteberg, tradizionali antipasti del Kemmelberg alla Gand-Wevelgem).
Con la prospettiva dell’ingresso in Francia, potrebbe tornare in ballo la candidatura congiunta del comune belga di Tournai e di quello francese di Orchies, già proposta con determinazione ma senza successo per le edizioni del 2009 e del 2010: la breve distanza che separa i due municipi potrebbe essere sfruttata per la cronometro a squadre, che nel 2011 tornerà nel percorso del Tour dopo un anno di assenza.
A questo punto il percorso virerà con decisione verso sud, verso quelle Alpi che, rispettando l’annuale regola dell’alternanza, saranno affrontate avanti i Pirenei. Prima di giungere alle grandi montagne, però, si prospettano l’attraversamento della nervosa geografia delle Ardenne francesi – difficoltà ben note ai partecipanti al Critérium International – e poi un traguardo nella regione della Lorena, dalla quale si è proposta la cittadina di Gérardmer, ideale approdo per una prima tappa di montagna non eccessivamente impegnativa (ricordate la tappa del 2005, vinta dall’olandese Pieter Weening, che proponeva il lungo ma pedalabile colle della Schlucht a ridosso del finale?).
Per i tapponi alpini Prudhomme avrà l’imbarazzo della scelta, essendo al momento pervenute sulla sua scrivania ben cinque candidature: in ordine geografico nord-sud, l’itinerario che dovrebbe compiere il Tour nel 2012, incontriamo Châtel (Alta Savoia), Valmorel, La Léchère e La Toussuire (Savoia) ed infine Risoul (Hautes-Alpes), che già era in predicato d’accogliere il Tour nel 2011, ma poi è stata rimandata di un anno dopo la scorpacciata di ciclismo del 2010 (Delfinato e le ultime due frazioni del Tour de l’Avenir). Sono tutte località che, a ben guardare, potrebbero figurare nel percorso della medesima edizione, con Châtel che, piazzata com’è lontano dalle grandi salite, potrebbe accogliere una tappa introduttiva, paragonabile a quella di Gap del prossimo Tour. La località turistica invernale di Valmorel ospiterebbe poi il primo arrivo in quota, con un’ascesa finale di quasi 15 Km al 6,3% e traguardo a 1370 metri d’altezza, magari al termine di una frazione di quasi 200 Km, passando per i colli della Colombière, di Aravis e di Saisies. La Léchère è nel fondovalle sottostante e potrebbe essere l’ideale punto di partenza della frazione successiva, diretta a La Toussuire, traguardo in salita già noto al gruppo che l’ha affrontata una volta al Tour (2006) e due al Delfinato (2006 e 2008): le due località si possono congiungere con un tracciato di quasi 180 Km, superando strada facendo i 2770 metri dell’Iseran, gigante alpino col quale il Tour non si confronta dal 2007.
A questo punto Risoul è ben collocabile al termine d’un trittico alpino che preveda, nell’ultima giornata, di partire dalla valle della Maurienne e di raggiungere il traguardo, pure in salita, scavalcando Galibier e Izoard (dal lato facile) e pedalando per poco meno di 150 Km.
Anche per la tratta Alpi-Pirenei non sono poche le richieste d’estinguere la fame di Tour, che ha stimolato gli appetiti di almeni tre municipi (Aix en Provence, Lione ed Annonay) e pure di un’intera regione, quella dell’Aveyron (Rodez, il capoluogo, si era già fatto avanti per ospitare una cronometro nell’edizione 2011).
Per quanto concerne i Pirenei, il 2012 potrebbe essere l’anno buono per l’arrivo in salita a Peyragudes, anch’essa tra le pretendenti al trono del Tour 2011, mentre pare praticamente certo che, dopo uno sconfinamento in Spagna (candidate la basca Tolosa, Pamplona e Jaca), l’ultimo grande tappone avrà come meta la stazione invernale della Pierre Saint-Martin, nel municipio di Arette.
Considerata la notevole distanza da Parigi, dopo quest’ultima frazione montana il Tour dovrebbe presentare almeno due tappe di trasferimento verso l’epilogo sugli Champs-Élysées, una in linea e quindi la classica cronometro lunga del penultimo giorno.
Poi tutti a pensare al Tour che verrà…. perché i transalpini sono già all’opera anche per il 2013. Sarà l’edizione numero 100, un evento da preparare bene e per il quale gli organizzatori sembrano intenzionati a portare il Tour laddove dove nessuno aveva finora mai osato. Oltreoceano? No, oltremediterraneo. Nella culturalmente lontanissima Corsica.

Mauro Facoltosi

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