ALMANACCO DEL DOPO TAPPA: QUI CARRARA

maggio 15, 2010 by Redazione  
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Dopo la presentazione della tappa e la cronaca, la giornata in rosa di ilciclismo.it si chiude con uno scrigno zeppo di golosità: pareri tecnici di campioni del passato, che conoscerete nelle prossime giornate; le notizie sulle condizioni di Damiano Cunego, pervenute direttamente dal suo direttore sportivo; la rassegna stampa internazionale; il parere dei tifosi; una rubrica umoristica in ricordo di Raimondo Vianello; le “perle” dei telecronisti e le previsioni del tempo per la tappa che verrà. Seguiteci.

Foto copertina: un rito del doppotappa sono le interviste ai corridori (foto Bettini)

GIRO D’ITALIA, GIRO DEL MONDO

Nibali: “Difendo il rosa. Anche da Basso” (Gazzetta dello Sport)

A Lloyd la sesta tappa, Nibali resta in rosa(Corriere dello Sport – Stadio)

Lloyd wins maiden Grand Tour stage (The Daily Telegraph)

Lloyd powers to Giro stage victory (The Independent)

Lloyd en solitaire(L’Equipe)

Lloyd : “Sauter sur toutes les occasions”(Le Monde)

Lloyd gana la sexta etapa, Nibali resiste líder (El Mundo Deportivo)

Matthew Lloyd se impone en Carrara(Marca)

Matthew Lloyd enlève la 6e étape en solitaire (Le Soir)

Lloyd remporte la 6e étape, Nibali reste leader(La Dernière Heure/Les Sports)

Matthew Lloyd wint solo in Giro (De Standaard)

Lloyd met Lotto à la fête
(actu24.be)

l’Australien Matthew Lloyd gagne la 6ème étape (Sud Presse)

Matthew Lloyd takes Giro d’Italia stage; Nibali retains lead(USA Today)

Aussie Lloyd takes Giro sixth stage (Herald Sun)

Matthew Lloyd wins sixth stage of Giro d’Italia (The Age)

BOX POPULI
Ecco le impressioni degli appassionati di ciclismo, gente che le corse non le segue solo davanti alla tv, ma le vive sia andando ad applaudire i campioni lungo le strade, sia ricalcando le stesse rotte e sudando in sella ad una bici.

M: Secondo voi anche oggi i velocisti falliranno il bersaglio?

N: Secondo me va via la fuga e non la insegue nessuno. Cambia pure la maglia rosa (beneplacito Liquigas).

S: Ritiro di Tiralongo, bruttissima tegola per Vino.

H: Bella tappa, bel percorso. Sono queste le tappe belle, dove gli squadroni non possono lavorare. Ognun per sé. L’essenza del ciclismo.

V: Magari con salite un po’ più dure però, altrimenti i big restan sempre a girarsi i pollici!

H: considerazioni sparse…complimenti a Lloyd che non è una sorpresa, è stato 30° al Giro 2008 ma rimanendo vicino ai migliori su salite come Pampeago, Giau e Mortirolo. Ottima la Liquigas che, pur senza forzare, è andata quasi a riprendere tutti i fuggitivi, segno di grande condizione generale della squadra. Mi ha impressionato Cataldo che con grande facilità è andato a riprendere tre atleti validi come Petrov, Sarmiento e Tschopp e quasi a staccarli (vista anche la sua prestazione nel prologo potrebbe essere lui una grande sorpresa in chiave classifica generale). Ancora una volta stendiamo un velo pietoso sulla Lampre che non tira dando troppo spazio a Lloyd e Bertogliati, manda in fuga Bono con il risultato che si stacca e non serve più a nulla dopo, poi l’incomprensibile attacco di Petacchi in discesa e Hondo che credeva di aver vinto, mah…

C: Cataldo ha già quasi 11 minuti di distacco. Difficile possa dire la sua in classifica, a meno di qualche fuga bidone.

G: Per le salite dure c’è tempo e nel finale di Giro ce ne saranno in abbondanza. La cosa positiva è che finora c’è stato poco spazio per dormire, e abbiamo avuto una corsa battagliata, con una sola volata più o meno canonica. Per ora basta questo, le tappe in cui i big dovranno uscire allo scoperto ci saranno. E queste tappe potrebbero anche rivelarsi utili in tal senso, dal momento che quanti hanno perso terreno in questi primi giorni non avranno modo di giocare d’attesa.

H: Concordo con G. Il momento della battaglia dei big arriverà. Non devono darsi battaglia la prima settimana. Il terreno più accidentato è nella seconda metà. Intanto, però, fino ad ora abbiamo visto raramente il gruppo compatto come ai tempi di Scirea&Cipollini. La corsa è aperta. Credo che sul Terminillo non ci saranno grossi distacchi tra i big, secondo me nessuno dei favoriti darà battaglia. Ci si limiterà a guardare in faccia gli avversari per iniziare a vedere se sono attaccabili sulle salite successive. Va bene così, per ora è un bel Giro.

PARLIAMO GIA’ DI MONTALCINO

N: Sabato probabilmente sarà asciutto. Ma venerdì sino a notte… pioggia. Morale: sterrati umidi. L’inizio del tratto decisivo (quello che termina con la salita esagerata che culmina a poggio civitella) è in discesa. Chi perde lì è spacciato. Nuovi sfracelli in vista???

M: Le previsioni di ilmeteo.it danno pioggia su Montalcino per sabato, da mattina a sera.
Ed è ancora presto per azzardare previsioni, ma lo stesso sito annunucia pioggia per la cronoscalata al Plan.

V: Ma come stiamo vedendo ormai da un mese, ilmeteo.it quando è incerto mette sempre pioggia! Il punto è che grazie a questa prima metà di Maggio ormai sta acquistando credibilità anche su questa “pioggia/pioggerellina” che segna il 90% delle volte..
Quanto agli sterrati… Sarà tutto da scorpire!
Quello di Plan de Corones sarà perfetto, dato che l’hanno rifatto da pochissimo: non dovrebbero esserci troppi problemi e comunque su una salita così di certo pozze non ne trovano. Ma non credo incontreranno troppi problemi nemmeno di aderenza: il fondo dovrebbe essere duro e non dovrebbe formarsi “fango” scivoloso… Non credete?

J: Qualcuno sa dirmi se è lo stesso tratto che si percorre nella seconda parte dell’Eroica amatoriale?

A: Direi di si. Sono stato li in auto e c’erano i cartelli dell’Eroica.

A: Il tratto in discesa è piuttosto breve ma quello in pianura verso il passaggio a livello è pieno di buche che con la pioggia diverranno pozze. La salita è tosta ma ciò che farà differenza è il falsopiano là in cima. Zeppo di curve e contropendenze, chi va in crisi è perduto. Sarà una gran tappa.

N: C’è una cosa che non mi quadra:
nella sua videoperlustrazione, Bartoli diceva che, oltre l’ultima salita, c’era poi una pericolosa picchiata ( mi pare sterrata) verso Montalcino dove, se si sbagliava traiettoria, erano guai. Io la discesa pericolosa non la vedo.

A: non mi risultano picchiate particolari su sterrato. Ci sono delle contropendenze, è vero. Forse lievi e brevi discese, non ricordo bene. Ma picchiate non direi proprio.
Sono convinto che la grossa differenza si farà proprio in quel tratto là in cima.

N: Ho cercato info: si tratta della discesa finale verso Montalcino che inizia dal passo del Lume Spento. Strada asfaltata ma evidentemente stretta, tortuosa e comunque breve.

J: ricordo la salita (come dimenticare certe pendenze su sterrato con il 39×23) e soprattutto il falso (ma falso proprio) piano. Dopo lo sforzo iniziale non c’è un attimo di tregua, ne vedremo delle belle

M: A causa di una frana, il percorso ha subito una modifica nel tratto centrale e non si affronterà il GPM di Volterra

N: Cambia poco. In compenso pare che piova di brutto!! Per me, il giro, per molti, si decide domani.

M: Nelle notte precedente l’arrivo al Terminillo, è prevista pioggia mista a neve nella zona del traguardo (circa 1700 metri)

N: Oggi Pozzato punta a vincere. Si può ipotizzare che la Katusha controlli la corsa per evitare che arrivi la fuga (cosa altrimenti scontata). Anche Pozzato prevede grossi guai per Basso e Sastre.
Io mi aspetto che Vino faccia il diavolo a quattro.

con la collaborazione degli utenti del Forum dello Scalatore (www.salite.ch)

GIRO A SEGNO

Rubrica semiseria sul Giro 2010, in ricordo del grande Raimondo Vianello

Savoldelli: ‘quest’anno metà del gruppo non sa nemmeno fare le discese’.
Lo si scopre a Carrara?
Allora son proprio gatti di marmo!!

by N@po

Unimmagine impressa nella memoria di tutti: Vianello a letto con la moglie e lamante (la Gazzetta)

Un'immagine impressa nella memoria di tutti: Vianello a letto con la moglie e l'amante (la Gazzetta)

METEO GIRO
Le previsioni si riferiscono agli orari di partenza, passaggio e arrivo della frazione Carrara – Montalcino

Carrara: pioggia debole (1,4 mm), temperatura 14,1°C (percepiti 9°C causa vento), venti moderati da NW (22 km/h), umidità al 85%
Pisa (53,7° Km): pioggia debole (0,4 mm), temperatura 14,8°C (percepiti 9°C causa vento), venti moderati da W (24 km/h), umidità al 82%
GPM Volterra (117,7° Km): pioggia debole (1,8 mm), temperatura 12,3°C (percepiti 7°C causa vento), venti moderati da W (20 – 27 km/h), umidità al 90%
Rosia (165,9° Km): temporale con piogga moderata (4 mm), temperatura 12,6°C (percepiti 6°C causa vento), venti moderati da W (24 – 32 km/h), umidità al 90%
Montalcino: pioggia moderata (2,9 mm), temperatura 11,3°C (percepiti 5°C causa vento), venti moderati da W (21 – 32 km/h), umidità al 90%

I MISTERI DELLA CASSAPANCA

Anche oggi strafalcioni a go-go, ma nessuna perla giornalistica, ottimamente rimpiazzata dalla gaffe sportiva di Danilo Hondo, esultante al traguardo, ma inconsapevole d’averne davanti due.

Ecco le chicche di giornata, in rigoroso ordine cronologico

Sgarbozza a “Si Gira”: Farar (Farrar)
Claudio Di Benedetto a Studio Sport: “le 26 vittorie di Petacchi” (sono 21)
Cassani: l’ultima volta che al traguardo sono giunti due francesi ai primi due posti è stato “nel 1991 a Cagliari quando vinse Casado” (era a Olbia)
Pancani: “La Spolverina è lo spartiacque tra la valle del Taro e la Valle del Magra” (la valle del Taro è in Toscana)
Savoldelli: “Masciarelli è sdraiato per terra fermo e non si muove” (ovviamente)
Pancani: “Eccoci rientrati in questa Fidenza-Marina di Carrara con 172 chilometri al traguardo” (ne mancavano 18 in quel momento)
Pancani: “Arrivati a Codena, in vetta a questa salita” (era Bedizzano)
De Stefano: “maglia rossa degli sprint” (gli sprint hanno una classifica a parte, la maglia rossa è indossata da chi è in testa alla classifica a punti”
Lavinia Biagiotti: “Tengo le dita incrociata

Approfittiamo dell’occasione per andare a ravanare sul fondo della cassapanca (l’avete notato, è il soprannome che è stato affibbiato al duo microfonato della RAI) e a pescare qualche strafalcione storico.

Oggi vi proponiamo un tris di papere, da tre reti differenti: RAI, Mediaset e la gloriosa Telemontecarlo

RAI: “Sul traguardo di Innsbruck sta cominciando a pioggere” (De Zan)

Mediaset: “Il corridore X è andato in f….” (per decenza non abbiamo riportato il resto della frase pronunciata dal già citato Claudio Di Benedetto, che voleva dire fuga… ma una I ha preso il posto della U)

Telemontecarlo: “Un minuto per noi”. Dopo questa frase non partì la pubblicità, ci fu un minuto di break col sottofondo dei rumori di corsa, poi riprese la diretta….. fino a quando i tecnici di TMC non si accorsero della dimenticanza e d’improvviso tolsero il collegamento senza annunci per dare la linea alla pubblicità.

ARCHIVIO ALMANACCO
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1a tappa Amsterdam


2a tappa Amsterdam – Utrecht

3a tappa Amsterdam – Middelburg

4a tappa Cuneo – Savigliano (cronosquadre)

5a tappa Novara – Novi Ligure

ALMANACCO DEL DOPO TAPPA: QUI NOVI LIGURE

maggio 14, 2010 by Redazione  
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Dopo la presentazione della tappa e la cronaca, la giornata in rosa di ilciclismo.it si chiude con uno scrigno zeppo di golosità: pareri tecnici di campioni del passato, che conoscerete nelle prossime giornate; le notizie sulle condizioni di Damiano Cunego, pervenute direttamente dal suo direttore sportivo; la rassegna stampa internazionale; il parere dei tifosi; una rubrica umoristica in ricordo di Raimondo Vianello; le “perle” dei telecronisti e le previsioni del tempo per la tappa che verrà. Seguiteci.

Foto copertina: il palco del foglio firma di Novara (foto di Andrea Giorgini)

IL POLSO DI DAMIANO

Quinta tappa, massima tranquillita’ per Cunego. Damiano ha pedalato nella pancia del gruppo, senza mai andare fuori soglia. Uniche emozioni: la pioggia che a meta’ percorso ha inzuppato il gruppo e il mancato aggancio da parte del plotone ai fuggitivi.

Brent Copeland

GIRO D’ITALIA, GIRO DEL MONDO

Petacchi: “Nessuno ha tirato” Nibali: “Come sto bene in rosa” (Gazzetta dello Sport)

Tappa al francese Pineau. Nibali resta in maglia rosa(Corriere dello Sport – Stadio)

Pineau wins for Quickstep (The Daily Telegraph)

Pineau : «Mon plus grand succès» (L’Equipe)

Le Français Jérôme Pineau remporte une étape du Giro (Le Monde)

Pineau gana la quinta etapa; Nibali, aún de rosa (El Mundo Deportivo)

Pineau gana fugado la pelea al pinganillo (AS)

Pineau se cuela en la casa de Coppi (Marca)

2ème victoire d’étape pour Quick Step (Le Soir)

victoire de Pineau, Nibali toujours en rose(La Dernière Heure/Les Sports)

Pineau bezorgt Quick Step tweede ritzege in Giro (De Standaard)

Pineau offre une 2e victoire à Quickstep sur le Giro (actu24.be)

2e succès d’étape pour Quick Step avec Pineau (Sud Presse)

French rider Pineau wins 5th Giro stage (USA Today)

Mountain top finish could be vital for Cadel Evans(The Australian)

Disaster for Evans in team time trial (The Daily Telegraph – Australia)

BOX POPULI
Ecco le impressioni degli appassionati di ciclismo, gente che le corse non le segue solo davanti alla tv, ma le vive sia andando ad applaudire i campioni lungo le strade, sia ricalcando le stesse rotte e sudando in sella ad una bici.

P: son contento per i fuggitivi, certo che alcuni corridori se perdono queste tappe per fare il risultato che cavolo corrono a fare?

H: chissà come mai solo negli ultimi anni i fuggitivi hanno capito che è meglio andare tranquilli, visto che così costringono a rallentare anche il gruppo e hanno più energie alla fine. Per il resto non è una novità. La figuraccia l’ha fatta la Lampre, non si capisce perchè dovevano essere loro a tirare a blocco visto che c’erano squadre più deputate a farlo, a partire dalla Garmin che ha in Farrar il miglior velocista (attualmente) del Giro

M: Non è che la HTC abbia fatto poi questa gran figura.
E’ già la terza volata su 3 che sbagliano. Oggi, poi, hanno tirato nel finale e non sono riusciti a prendere i fuggitivi.

A: Arashiro era assatanato alla fine, è merito suo se la fuga è arrivata… forse le squadre erano un po’ cotte per la crono di ieri? comunque una bella figura da polli per HTC, Sky, Garmin, ecc…

con la collaborazione degli utenti del Forum dello Scalatore (www.salite.ch)

GIRO A SEGNO

Rubrica semiseria sul Giro 2010, in ricordo del grande Raimondo Vianello

Mistero su come il gruppo non sia riuscito a recuperare i fuggitivi….
Il successo della fuga? Un vero e proprio giallo….
Arashiro….

by N@po

La curva dellInter saluta Raimondo Vianello (www.tuttosport.com)

La curva dell'Inter saluta Raimondo Vianello (www.tuttosport.com)

METEO GIRO
Le previsioni si riferiscono agli orari di partenza, passaggio e arrivo della frazione Fidenza – Carrara

Fidenza: cielo sereno, temperatura 17,7°C, venti deboli da SE (4 km/h), umidità al 62%
Borgo Val di Taro (66,4° Km): alternanza di pioggie deboli (1,1 mm) e schiarite, temperatura 12,9°C (percepiti 10°C causa vento), venti moderati da SW (14-23 km/h), umidità al 85%
Aulla (121,6° Km): nuvole sparse, temperatura 14,8°C, venti deboli da SSW (7-12 km/h), umidità al 75%
GPM Spolverina (144,6° Km): cielo sereno, temperatura 14,3°C, venti deboli da W (6-10 km/h), umidità al 69%
Marina di Carrara (arrivo): nuvole sparse, temperatura 16°C, venti deboli da W (3-8 km/h), umidità al 76%, mare mosso

I MISTERI DELLA CASSAPANCA

Anche oggi la giornata di strafalcioni è stata aperta da “Si Gira” dove il cestista Gianmarco Pozzecco ha detto di non essere un grande appassionato di ciclismo… e lo ha confermato quando, parlando del Giro 2010 ha detto “so che una tappa finirà a Messina“.

Mmmh…. e se Pozzecco si fosse lasciato scappare una notizia udita al villaggio di partenza…. ma non diciamo di più….

L’uscita della “mosca atomica” ha fatto da apripista ad un diadema di papere collezionate da Cassani, Pancani, Conti e Savoldelli.

In rigoroso ordine di apparizione:

Cassani: “Per andare a Cima Coppi” (Passo Coppi)
Cassani: “Arrivo generale di gruppo” (mai sentita questa espressione per un arrivo in volata)
Pancani: “Cerreto Grue meno di 300 abitanti” (infatti, sono 339)
Beppe Conti, riportando una frase di Coppi: “Proverò ancora una volta a fare il Giro delle Fiandre, che non l’ho mai fatto
Savoldelli (intervistando Shefer): “Come è andata ieri la cronometro a squadra per voi?”
Pancani: “Margine molto molto…estremamente ristretto”
Sgarbozza: “Boing Telecom” (Bouygues Telecom)
Sgarbozza bis: “Sax Bank” (Saxo Bank)
Sgarbozza tris: “i fratelli Slech” (Schleck)

Infine segnaliamo che la prima maglia rosa del Giro 1978 fu indossata dal tedesco Dietrich Thurau (vincitore del cronoprologo di Saint Vincent) e non dal belga Rik Van Linden, come riferito da Pancani.

Approfittiamo dell’occasione per andare a ravanare sul fondo della cassapanca (l’avete notato, è il soprannome che è stato affibbiato al duo microfonato della RAI) e a pescare qualche strafalcione storico.

Telecronaca rai. Collegamento dalla moto: “Abbiamo superato il cartello dei -5 al traguardo; tra poco incontreremo quello del -4″

Macchissenefrega 2

Tour di Sera, anno 1996. Prima di chiudere la puntata, il conduttore Giorgio Martino si fa mesto e annuncia “Chiudiamo la puntata dandovi l’annuncio della morte dell’ex professionista spagnolo José Manuel Fuente”
Fuente è sì morto mentre era in corso il Tour del 1996, ma DUE GIORNI DOPO l’annuncio di Martino.

ARCHIVIO ALMANACCO
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1a tappa Amsterdam


2a tappa Amsterdam – Utrecht

3a tappa Amsterdam – Middelburg

4a tappa Cuneo – Savigliano (cronosquadre)

ALMANACCO DEL DOPO TAPPA: QUI CUNEO

maggio 13, 2010 by Redazione  
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Dopo la presentazione della tappa e la cronaca, la giornata in rosa di ilciclismo.it si chiude con uno scrigno zeppo di golosità: pareri tecnici di campioni del passato, che conoscerete nelle prossime giornate; le notizie sulle condizioni di Damiano Cunego, pervenute direttamente dal suo direttore sportivo; la rassegna stampa internazionale; il parere dei tifosi; una rubrica umoristica in ricordo di Raimondo Vianello; le “perle” dei telecronisti e le previsioni del tempo per la tappa che verrà. Seguiteci.

Foto copertina: Nibali saluta i suoi tifosi prima di tornare in albergo con la sua prima maglia rosa (foto Bettini)

IL POLSO DI DAMIANO

GIORNO DI RIPOSO

Giorno di riposo attivo per Cunego: i tempi non sono frenetici come quelli di una giornata di corsa (un po’ di tranquillita’ dopo le ultime due caotiche tappe ci voleva), ma la giornata ha comunque presentato un importante appuntamento, ovvero la ricognizione della cronosquadre.
Damiano non sara’ l’uomo che fara’ la differenza in questo tipo di prova, ma anche il suo contributo sara’ importante per permettere alla squadra di centrare un buon risultato.

GIRO D’ITALIA, GIRO DEL MONDO

Nibali felice ma vola basso “È Ivan il capitano” (Gazzetta dello Sport)

Giro d’Italia: ecco Nibali. Conquistata la maglia rosa(Corriere dello Sport – Stadio)

Nibali takes Giro lead(The Daily Telegraph)

Liquigas et Nibali, coup double (L’Equipe)

Tour d’Italie – Nibali : “Ce maillot rose est un rêve” (Le Monde)

Nibali, líder (El Mundo Deportivo)

Liquigas arrasa y Vincenzo Nibali se pone la maglia rosa (AS)

El Liquigas revoluciona el Giro (Marca)

Liquigas gagne et pare Nibali de rose (Le Soir)

Victoire de Liquigas, Nibali en rose (La Dernière Heure/Les Sports)

Liquigas wint ploegentijdrit, Nibali in het roze (De Standaard)

Liquigas wins team time trial; Nibali takes over pink jersey (USA Today)

Cadel Evans has another bad day in Giro d’Italia (Herald Sun)

Disaster for Evans as Liquigas win Giro team time trial (The Age)

Cadel Evans lets it slip in time trial (The Australian)

Disaster for Evans in team time trial (The Daily Telegraph – Australia)

BOX POPULI
Ecco le impressioni degli appassionati di ciclismo, gente che le corse non le segue solo davanti alla tv, ma le vive sia andando ad applaudire i campioni lungo le strade, sia ricalcando le stesse rotte e sudando in sella ad una bici.

C: Oggi mi aspetto una prima vera battaglia tra le squadre i cui capitani intendono puntare alla vittoria finale di questo Giro d’Italia. Sarà senza dubbio una gara dura.

E: Non mi stupirebbe vedere Porte in maglia rosa

M: Secondo voi la leggera pendenza protratta per 33 Km potrebbe influenzare la corsa?

S: No. Conosco benissimo la strada e posso assicurarti che alla velocità a cui la percorreranno la pendenza è impercettibile. Sono una serie rettilinei lunghissimi da rapportone. Le uniche insidie sono alcune rotatorie e il saliscendi all’ingresso di Cuneo. Oltre al meteo, naturalmente: tra le 16 e le 17 in zona sono previsti temporali.

M: Non è che nelle rotatorie ci sarà qualche caduta, visto l’andazzo? Secondo me prende Millar la maglia, anche se la Garmin ha perso Vandevelde.

L: Liquigas brava e fortunata perchè ha trovato pioggia all’inizio ma anche il vento a favore alla fine e nel complesso ne ha beneficiato rispetto alla Sky, che è stata penalizzata anche dalla foratura di Sutton; bene la Katusha che è stata sottovalutata in sede di pronostico ma buoni cronoman nelle proprie file li ha, Karpets e Ignatiev su tutti ma anche Petrov e lo stesso Pozzato. Oltre le aspettative la Cervelo, direi in linea l’Astana con un Vinokourov arrabbiatissimo nel finale ma senza ragione visto che, a parte lui, il resto della squadra non è granchè. BMC e Lampre si sono salvate in qualche modo considerando che il materiale umano era quello che era, per i blufucsia il miglior cronoman è Hondo il che è tutto dire.

E: Dal quel poco che ho potuto vedere:

- Liquigas unica squadra a portare tutti gli effettivi quasi fino al traguardo: fosse è stata questa una delle ragioni della forte rimontAa nella seconda parte della crono.

- Grave l’errore di Vino sul finale, soprattutto per uno della sua esperienza. Ormai erano in cinque, mettiti in coda e cerca di tenere uniti i superstiti fino al traguardo.

H: Sastre è già a 2 minuti tondi da Basso, Evans a poco meno. Dopo sole quattro tappe e nessuna salita, la classifica del Giro è già molto allungata. Escludendo Nibali, che pure in maglia rosa si chiama fuori dalla lotta per la maglia rosa finale, tra i favoriti solo Vinokourov è a ridosso del varesino della Liquigas. E’ messo bene anche Karpets (a 26″), ma non dà garanzie alla terza settimana sulle salite più dure. E visto che anche Gerdemann si esclude dalla lotta per il successo finale, dichiarando di puntare solo ad una vittoria di tappa, il Giro, che per ora sorride a Basso, pare rimanere aperto già da ora ad un solo poker di candidati: Basso – Vinokourov – Evans – Sastre. I tre sfidanti di Basso cercheranno di logorare il varesino sulle salite, ma la Liquigas ha una squadra molto forte. Da Scarponi in giù, Garzelli compreso, mi pare che nessuno possa rientrare in classifica, se non magari Garzelli o Cunego con qualche fuga da lontano, destinati però poi a riscomparire, o comunque a essere didimensionati, quando la corsa si farà più dura. Wiggins è già lontano, Pozzovivo addirittura nel baratro.
Ecco la classifica dei migliori a partire da Basso. Ho lasciato fori Nibali non per mancanza di considerazione o di irriverenza, ma soltanto perché è stato lui a dichiarare che il capitano della Liquigas è Basso e lui, giustamente, senza una preparazione specifica, non potrà fare miracoli.

Basso
Vinokourov a 20”
Karpets a 26”
Gerdemann a 51”
Evans a 1’46”
Sastre a 2’00”
Scarponi a 2’22”
Mollema a 2’27”
Garzelli a 2’36”
Arroyo a 3’20”
Cunego a 3’32
Efimkin 3’58”
Wiggins a 4’23””
Ardila a 9’02”
Moreno a 9’24”
Cataldo a 10’39”
Simoni a 10’51”
Pozzovivo a 11’20”
Bruseghin 11’44”
Uran 18’05”
Moncoutié 18’20”

A: con i temporali che giravano si fa presto a modificare i valori in campo. La prova della liquigas è stata comunque super, non so se perché erano più o meno tutti allo stesso e buon livello o perché qualcuno sia andato molto molto forte…
Condivido sull’errore di Vino… doveva rallentare e dare a Stangelj l’opportunità di stare in scia. Non so cosa gli sia passato per la testa… lo ha lasciato al vento per almeno 1 km…

S: Secondo me è stata un bellissima prova di squadra.
La Liquigas è molto preparata sulla cronosquadre.
Non dimentichiamo che l’anno scorso al Tour i verdeblu fecero una prova eccezionale, anche migliore di questa. Mi sembra arrivarono quarti dietro Astana, Garmin e Saxo e davanti a Columbia, Katusha e tutti gli altri. Presero solo 18″ dalla Saxo di Cancellara!!

A: Giusto…. secondo me l’Astana alla vigilia è stata sopravvalutata… Vino era super e c’era pure un buon Grivko ma il resto, a vedere i nomi, non mi sembrano superman. Niente a che vedere con l’armata dello scorso anno…

con la collaborazione degli utenti del Forum dello Scalatore (www.salite.ch)

GIRO A SEGNO

Rubrica semiseria sul Giro 2010, in ricordo del grande Raimondo Vianello

Una tempesta sulla cronosquadre….
Il pozzovivo non spurga
l’Acqua e Sapone finisce diluita
Il Vino rosa s’annacqua…
ed i Liquiatuttogas.

by N@po

Vianello conduttore di Pressing (www.repubblica.it)

Vianello conduttore di Pressing (www.repubblica.it)

METEO GIRO
Le previsioni si riferiscono agli orari di partenza, passaggio e arrivo della frazione Novara – Novi Ligure

Novara: pioggia debole (1,3 mm), temperatura 15,5°C, venti deboli da SE (4-5 km/h), umidità al 81%
Mortara (22,3° Km): pioggia debole (1,6 mm), temperatura 16,1°C, venti deboli da SSE (3-4 km/h), umidità al 79%
Tortona (76,1° Km): pioggia debole (1,7 mm), temperatura 16,3°C, venti deboli da SSW (3-13 km/h), umidità al 78%
GPM Avolasca (97,3° Km): pioggia debole (1,4 mm), temperatura 13,9°C, venti deboli da SSW (8-21 km/h), umidità al 77%
GPM Castellania (111,4° Km): pioggia debole (1,3 mm), temperatura 13,9°C (percepiti 10°C causa vento), venti moderati da S (16-31 km/h), umidità al 84%
Novi Ligure: pioggia debole (1,1 mm), temperatura 15,1°C (percepiti 13°C causa vento), venti moderati da S (12-34 km/h), umidità al 82%

I MISTERI DELLA CASSAPANCA

Una tappa incantata nel Tempo (e nel maltempo)… e anche Pancani oggi s’è incantato, in almeno due occasioni, come un disco rotto.

“Ci spiegava Alessandra De Stefano, durante anteprima, anteprima, anteprima….”

“Ricordiamo il ritardo di Vincenzo Nibali in classifica, cinque cinque secondi”

Bisognerebbe poi spiegare al neotelecronista che Govone non si trovava sul percorso di gara (essendo ad un’ottantina di chilometri da Cuneo), che le cronosquadre sono tornate al Giro da 5 anni (e non da 4) e che il capitano della Cervelo si chiama Sastre (e non Sastr).

La giornata era stata inaugurata al mattino a “Si Gira” da Gigi Sgarbozza, che nel pronostico mattutino (cannato, come al solito) aveva data per vincente una certa “Ski” (per tacere della Sax Bank).

Nello stesso programma, infine, è stata pronunciata la perla di giornata. Parlando di alimentazione e ciclismo, se ne sono usciti con “nutrirsi per la bici e con la bici”
Cioè, spiegatemi: posso gozzovigliare senza problemi, tanto ad ingrassare è la mia bicicletta? Posso sgranocchiarmi un telaio oppure cuocermi sulla piastra una ruota al carbonio?

Approfittiamo dell’occasione per andare a ravanare sul fondo della cassapanca (l’avete notato, è il soprannome che è stato affibbiato al duo microfonato della RAI) e a pescare qualche strafalcione storico.

Continuiamo con il mitico De Zan, che una volta interruppe la telecronaca per annunciare

“Notizia importantissima: Aversa si trova al di sopra del 41° parallelo”

Macchissenefrega……………….

E poi proseguiamo col non meno mitico Vito Taccone, che una sera ci lasciò una stupenda ed efficace “perla”, nel commentare una frazione di trasferimento verso le montagne

“Oggi ho visto “i” scalatori con le gambe che lampeggiano”

ARCHIVIO ALMANACCO
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1a tappa Amsterdam


2a tappa Amsterdam – Utrecht

3a tappa Amsterdam – Middelburg

ALMANACCO DEL DOPO TAPPA: QUI MIDDELBURG

maggio 11, 2010 by Redazione  
Filed under Approfondimenti

Dopo la presentazione della tappa e la cronaca, la giornata in rosa di ilciclismo.it si chiude con uno scrigno zeppo di golosità: pareri tecnici di campioni del passato, che conoscerete nelle prossime giornate; le notizie sulle condizioni di Damiano Cunego, pervenute direttamente dal suo direttore sportivo; la rassegna stampa internazionale; il parere dei tifosi; una rubrica umoristica in ricordo di Raimondo Vianello; le “perle” dei telecronisti e le previsioni del tempo per la tappa che verrà. Seguiteci.

Foto copertina: la carova del Giro 2010 sfila accanto ad una distesa di tulipani rosa (www.ad.nl)

IL POLSO DI DAMIANO

appuntamento rinviato causa trasferimento

IL LUNGO PREAMBOLO DI UNA COLTELLATA
Con l’aiuto di Mario Traversoni, professionista dal 1994 al 2002, velocista principalmente noto per essere stato gregario di Pantani alla Carrera prima e alla Mercatone Uno poi, andiamo ad analizzare “il lungo preambolo di una coltellata”, come un vecchio suiveur amata definire gli sprint.

appuntamento rinviato causa trasferimento

GIRO D’ITALIA, GIRO DEL MONDO

Giro, tappa a Weylandt, Vinokourov maglia rosa (Gazzetta dello Sport)

Terza tappa a Weylandt, Vinokourov maglia rosa (Corriere dello Sport – Stadio)

Wiggins’ hopes hit hard by crash (The Independent)

Wiggins suffers as Vino’ takes lead (The Daily Telegraph)

Vinokourov voit rose (L’Equipe)

Vinokurov nuevo líder (El Mundo Deportivo)

Sastre se distancia a 1:40 sin haber pisado aún Italia (AS)

El viento lleva a Vinokourov al liderato (Marca)

Weylandt vainqueur, Vinokourov en rose (Le Soir)

Wouter Weylandt s’impose au sprint (La Dernière Heure/Les Sports)

Weylandt gagne, Vino en rose (actu24.be)

Vinokourov s’empare du maillot rose de Giro (Sud Presse)

Weylandt bevrijdt zichzelf (De Standaard)

Wouter Weylandt wint derde rit in Giro (Het Nieuwsblad)

Wouter Weylandt takes Giro d’Italia stage; Vinokourov leads(USA Today)

Vande Velde Crashes Out of Giro d’Italia (The New York Times)

Cadel Evans loses lead in Giro d’Italia after chain comes off (Herald Sun)

Evans fumes as crash robs him of Giro leadership (The Age)

Richie Porte surprises in chase for pink (The Australian)

BOX POPULI
Ecco le impressioni degli appassionati di ciclismo, gente che le corse non le segue solo davanti alla tv, ma le vive sia andando ad applaudire i campioni lungo le strade, sia ricalcando le stesse rotte e sudando in sella ad una bici.

N: Ventagli. La Lampre è già nel panico.

S: Splendida tappa dei Liquigas, attentissimi.
Grande azione di Evans, ma dov’è la sua squadra?

H: Bella tappa, si sapeva che sarebbe stato così con il vento; poi nel finale ci si sono messe anche le cadute. Ho visto bene la Liquigas che pure in teoria non è squadra da ventagli come Sky, HTC o Garmin; bravo anche Sastre a restare sempre nel primo gruppo fino alla caduta finale mentre Evans già nel primo ventaglio a un centinaio di km dall’arrivo è rimasto senza squadra. Problemi per la Lampre e si sapeva, essendo essenzialmente una squadra di scalatori e neanche di quelli fortissimi; sono stati sfortunati quando ha forato Petacchi nel momento in cui stava rientrando Cunego, ma l’impressione è che siano votati molto di più a vincere le tappe con Alessandro che a fare classifica con Damiano; prova ne sia che quando Petacchi ha forato gli altri l’hanno aspettato lasciando Cunego solo con Hondo nel primo gruppo. Tra gli altri bravi Scarponi e Garzelli a restare sempre davanti mentre si sapeva che per Pozzovivo sarebbe stata una brutta giornata

S: Tappa interessantissima anche in prospettiva.
Dovesse perdere ancora un minuto nella cronosquadre, Evans si troverebbe nella scomodissima situazione di dover correre un Giro d’attacco senza il supporto della squadra. In questo caso, per averla vinta avrebbe bisogno di una condizione di due spanne superiore a quella di Vino e dei Liquigas. Sastre mi ha deluso per come ha subito passivamente lo spezzettamento del gruppo.

N: Vino, Nibali, Gerdemann, Garzelli, Scarponi, Basso, Rohregger, Tiralongo, Evans nei 40 secondi.
Il mitico Tondo Volpini, Sastre e Cunego tra 1′30 e 2′
Da Wiggins 4′20 in poi una Caporetto

H: Dopo due giornate di gara almeno una dozzina di partecipanti di buon livello (non dico favoriti, ma sicuramente con ambizioni di finire tra i primi 15 almeno) sono già usciti di classifica: Pozzovivo, Bruseghin, Uran, Moreno, Ardila, Moncoutié, Masciarelli, Dan Martin, Bertagnolli, Cataldo, Simoni

N: Con questa squadraccia, Cadel, alla cronosquadre, busca di brutto da Astana e Liquigas. Sarà costretto a contrattaccare. Findora prevedo altri sfracelli a Montalcino. Questo Giro è cominciato col piede giusto.

H: Le due tappe in Olanda hanno fatto bene. Mi dispiace che Evans e Sastre siano rimasti attardati, ma credo che il distacco subito contribuirà a rendere più appassionanti e combattute le prossime tappe. La squadra di Evans non è sicuramente in grado di duellare con l’Astana nella cronosquadre. E nemmeno con la Liquigas. Quindi all’handicap che eredita dalla tappa di oggi dovrà aggiungere il minuto abbondante che prenderà in Piemonte.

J: Non ho potuto seguire la tappa di oggi, ma devo fare un plauso a Basso per la tappa di domenica, dove negli ultimi 20 km è sempre stato nelle primissime posizioni. Del resto 40 secondi non sono pochi e “buttati” in una tappa pianeggiante diventano molto pesanti da recuperare

H: Effettivamente l’ottima scelta tattica di Basso ha sorpreso anche me. Sorpreso negativamente invece da Evans, che è abituato a star sempre davanti, e da Sastre, anche lui spesso a ridosso delle prime posizioni, specie nei finali. Ora lo spagnolo ha più di un minuto da Basso.

C: Su Satre non concordo assolutamente. E’ sempre l’ultimo del grupetto anche in salita, che il gruppo sia da 50 o da 5. Anzi, avrei pronosticato un distacco più pesante per lui oggi. Evans ha pagato una squadra fatua e si è comunque difeso coi denti. Ottima prova di Basso e Nibali che in altre annate si sarebbero fatti sorprendere.

H: E’ vero, in salita Sastre non pedala mai tra i primi. Si fa vedere davanti solo quando resta un gruppetto di poche unità oppure quando sta per sferrare un attacco. Ma in pianura non è solito correre nelle retrovie, tant’è che al TdF non prende mai distacchi dagli altri favoriti, non resta mai nella seconda parte del gruppo se c’è una “cassure”.

con la collaborazione degli utenti del Forum dello Scalatore (www.salite.ch)

GIRO A SEGNO

Rubrica semiseria sul Giro 2010, in ricordo del grande Raimondo Vianello

Curioso dialogo ‘rubato’ oggi in gruppo al raduno di partenza:

La tappa è ventosa…
allora si attacca dappertutto!!

by N@po

Non solo ciclismo... ancor più grande era la passione di Vianello per il calcio (www.derbydelcuore.it)

Non solo ciclismo... ancor più grande era la passione di Vianello per il calcio (www.derbydelcuore.it)

METEO GIRO
Le previsioni si riferiscono agli orari di partenza, passaggio e arrivo della frazione Savigliano – Cuneo

Savigliano – partenza prima squadra: pioggia debole (1,5 mm), temperatura 16,1°C, venti deboli da NNE (4-7 km/h), umidità al 77%
Savigliano – partenza ultima squadra: temporale, temperatura 14,6°C, venti deboli da NNE (7 km/h), umidità al 89%, pioggia moderata (3,9 mm)
Cuneo – arrivo prima squadra: temporale, temperatura 14,7°C, venti deboli da NE (6 km/h), umidità al 78%, pioggia debole (1,7 mm)
Cuneo – arrivo ultima squadra: temporale, temperatura 13,4°C, venti deboli da NNE (8 km/h), umidità al 91%, pioggia moderata (4,1 mm)

I MISTERI DELLA CASSAPANCA

De Luca di nuovo protagonista della nostra rubrica che si esibisce con “Io e Savoldelli questa mattina abbiamo fatto un giro alla manifestazione firme”. Cos’era? Una ribellione del gruppo contro le insidie della tappa precedente?
In quanto alla coppia di telecronisti oggi Pancani se ne è stato buono buono, limitandosi ad uscire con un “tra i corridori della sky caduti anche Cioni” (Dario e David?).
E’ stato, invece, il buon Cassani a monopolizzare la giornata di gaffes, collezionande due.
Inizia rispondendo ad una domanda dell’inviato telematico Plastina dicendo che, sì, un finisseur avrebbe potuto vincere a Middelburg. Peccato che la questione fosse: “Può oggi un cronoman vincere?” A che pensava Davide? Forse alla perla che ci ha riservato in chiusura: “bisogna cercare di non avere sfortuna”. Ma la sfortuna non si evita, se capita capita! E ai telecronisti oggi è capitata quella di avere come ospite a distanza un personaggio “itagliano” come la sua pronuncia.

“Sono uno che piace correre” (Gattuso docet)

Invece noi non ne facciamo correre, nessuna….

Approfittiamo dell’occasione per andare a ravanare sul fondo della cassapanca (l’avete notato, è il soprannome che è stato affibbiato al duo microfonato della RAI) e a pescare qualche strafalcione storico.

Un’altra perla di Adrianone De Zan

“Bugno e Chiappucci saranno, anzi Bugno e Chiappucci dovrebbero: meglio usare il connazionale”

ARCHIVIO ALMANACCO
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1a tappa Amsterdam


2a tappa Amsterdam – Utrecht

ALMANACCO DEL DOPO TAPPA: QUI UTRECHT

maggio 10, 2010 by Redazione  
Filed under Approfondimenti

Dopo la presentazione della tappa e la cronaca, la giornata in rosa di ilciclismo.it si chiude con uno scrigno zeppo di golosità: pareri tecnici di campioni del passato, che conoscerete nelle prossime giornate; le notizie sulle condizioni di Damiano Cunego, pervenute direttamente dal suo direttore sportivo; la rassegna stampa internazionale; il parere dei tifosi; una rubrica umoristica in ricordo di Raimondo Vianello; le “perle” dei telecronisti e le previsioni del tempo per la tappa che verrà. Seguiteci.

Foto copertina: una curiosa vettura rosa che ha annunciato l’arrivo del Giro nei Paesi Bassi (www.ciclonews.it)

IL POLSO DI DAMIANO

Oggi Damiano al traguardo ha accusato alcuni secondi di ritardo: non e’ stata colpa sua, ma ha dovuto cambiare la bicicletta a 10 km dal traguardo dopo che un altro corridore lo ha urtato in un rallentamento, causato da una delle tante cadute che hanno caratterizzato la tappa.
Dispiace, ma bisogna pensare al lato positivo delle cose, ovvero al fatto che non ha avuto infortuni.
Le sensazioni fisiche sono buone.

Brent Copeland

Cunego e Sastre, due uomini già costretti ad inseguire in questo avvio di Giro (foto di Alessandro Federico, scattata in occasione della tappa del Petrano del Giro 2009)

Cunego e Sastre, due uomini già costretti ad inseguire in questo avvio di Giro (foto di Alessandro Federico, scattata in occasione della tappa del Petrano del Giro 2009)

IL LUNGO PREAMBOLO DI UNA COLTELLATA
Con l’aiuto di Mario Traversoni, professionista dal 1994 al 2002, velocista principalmente noto per essere stato gregario di Pantani alla Carrera prima e alla Mercatone Uno poi, andiamo ad analizzare “il lungo preambolo di una coltellata”, come un vecchio suiveur amata definire gli sprint.

La volata di oggi è stata condizionata da numerose cadute. Le strade strette e numerose rotonde hanno messo a dura prova i nervi dei ciclisti e, alla prima
tappa di un Giro così importante, hanno fatto la differenza.
I pronostici non sono stati rispettati al meglio anche se ha vinto il migliore, abile a sfruttare il lavoro della squadra (grande a riportare Farrar in gruppo dopo la
caduta). Non mi è piaciuto “Ale Jet” (è il soprannome di Petacchi, ndr) quando ha dichiarato che sperava in qualche cosa di più da Hondo: a mio avviso non aveva una gran gamba, non si è fidato di Danilo e ha cercato la ruota di Farrar ma oramai era tardi e la volata era
già stata anticipata. Per vincere una volata del genere la cosa migliore è prendere in seconda o al massimo terza posizione l’ultima curva. Anche
Greipel si è lasciato sorprendere: rimasto a corto di compagni ha capito poco della volata!! Mi è piaciuto Sabatini: la Liquigas Doimo ha abbozzato un treno
ma non ha creduto fino in fondo nelle doti di questo ragazzo che, una volta rimasto solo, si è arrangiato come ha potuto, ottenendo un ottimo terzo posto!!
Complimenti a Farrar, in questo giro e nelle volate sentiremo molto parlare di lui!

Mario Traversoni

Il più bel successo della carriera di Mario Traversoni è la vittoria nella 19a tappa del Tour de France 1997, Montbéliard - Digione (www2.raisport.rai.it)

Il più bel successo della carriera di Mario Traversoni è la vittoria nella 19a tappa del Tour de France 1997, Montbéliard - Digione (www2.raisport.rai.it)

GIRO D’ITALIA, GIRO DEL MONDO

Farrar: “Ora cercherò il bis”
Evans: “Ho una squadra forte” (Gazzetta dello Sport)

Tappa a Farrar, Evans in rosa. Decidono le cadute (Corriere dello Sport – Stadio)

Sky protest over Dutch course as Wiggins crashes out of the lead in Tour of Italy (The Independent)

Tyler Farrar clinches stage as world champion Cadel Evans takes lead (The Daily Telegraph)

Farrar au sprint, Evans en rose (L’Equipe)

Farrar vainqueur, Evans en rose (Le Monde)

Farrar gana y Sastre pierde 37 segundos (AS)

Farrar se impone en el caos de Utrecht (Marca)

Farrar s’impose, Evans en rose (Le Soir)

Tyler Farrar wins Giro d’Italia’s second stage in sprint finishr (USA Today)

Farrar Prevails in Giro Stage (The New York Times)

Cadel Evans takes pink jersey in Tour of Italy (Herald Sun)

Evans in pink as Farrar wins in Tour of Italy (The Age)

Cadel Evans in pink in Giro d’Italia (The Australian)

Australia’s BMC leader Cadel Evans grabs lead in Giro d’Italia (The Daily Telegraph – ediz. australiana)

BOX POPULI
Ecco le impressioni degli appassionati di ciclismo, gente che le corse non le segue solo davanti alla tv, ma le vive sia andando ad applaudire i campioni lungo le strade, sia ricalcando le stesse rotte e sudando in sella ad una bici.

COMMENTO ALLA TAPPA

E: Quella curva ai 200 metri potrebbe cambiare le carte in tavola. Il rettilineo non mi sembra molto largo…

E: Quante cadute! I corridori non sono più abituati alle strade strette?

P: Per fortuna che son passati dal paese della bicicletta…

H: Sarebbe ora che si riabituassero. Anche a suon di cadute. Per decenni, purtroppo, il Giro ha percorso solo autostrade e superstrade.

COMMENTO AL PERCORSO

H: Per i pappafichi che criticavano il Tour de France per aver collocato i traguardi del GPM (o Meilleur Grimpeur) su salitelle di poco conto, vorrei far notare che nella tappa di Utrecht, il Giro d’Italia 2010 (ho detto Giro d’Italia) ha previsto due traguardi della montagna (ho detto della montagna) ai 49 metri di Kaapsebossen e ai 70 metri di Amenogse Bos. E ha fatto benissimo, a mio giudizio, il bravissimo cartografo Di Santo a fare questa scelta, così come hanno fatto benissimo i direttori di corsa ad accettare la proposta. Sono sempre stato dell’idea che i traguardi volanti, siano essi per la maglia rossa o per quella verde, posti lungo il percorso contribuiscono ad animare la combattività. Ben vengano e siano tanti, sia al Giro che al Tour, i traguardi come questi. E non sono manifestazioni di irriverenza nei confronti delle vere montagne, perché i punti conquistati su queste brevi salitelle sono ininfluenti ai fini della classifica finale. Ma dove sono i pappafichi che riservavano certe critiche solo al Tour? Come mai non si sono svegliati per “condannare” anche il Giro?

G: Straquoto il tuo pensiero, io personalmente sono a favore dei GPM su queste salitelle facilissime. Benvengano questi GPM che (leggendo sull’inserto cartaceo della Gazzetta dedicato al Giro) hanno pendenze medie dell’1.5-2% e che misurano al massimo un paio di km di lunghezza.

H: Appunto. Ce ne fossero. Ne andrebbero inserite 3-4 in ogni tappa, anche nelle tappe più facili, per sviluppare la combattività.

G: Abbiamo da imparare dal Tour per queste cose… non a caso la Grand Boucle è combattiva anche in frazioni che presentano i cavalcavia, che danno tutti punti per la maglia a pois.

H: Perfetto. Ogni tappa del Tour è combattuta. Ci sono i punti da spartirsi, gli euro. Al Giro mettono i fiorellini, invece. Speriamo che qualcosa si muova. Ogni tappa del Tour ha da 2 a 3 traguardi volanti. Al Giro uno solo. Risparmiano su questo e poi buttano via i soldi per pagare tromboni e fannulloni.

S: Io veramente ho sempre criticato il Giro per dei gpm assurdi, tipo quello che fecero a Cantu’ qualche anno fa, un cavalcavia, o questi di oggi. E poi il Macerone, che son pure sempre 4 km al 5%, non è gpm quest’anno e neppure Pejo. Al confronto con Cantù e le ascese odierne, quelle sì che sono salite
Sul discorso combattivita’ concordo sul fatto che possa aiutarla, se dopo lo sprint parte un’azione.

N: Mi pare un problema morfologico. E’ chiaro che se non esistono rilievi i GPM si mettono sui cavalcavia. Se no gli sponsor come appaiono?
Il problema non sta nella tappa coi gpm sui cavalcavia, ma nelle 10 tappe consecutive coi GPM sui cavalcavia (e pare che l’abbiano capito anche al tour)

M: Se non mettevano qualche GPM andando verso Utrecht la maglia verde sarebbe rimasta nei cassetti della RCS fino a giovedì

A: Argomento interessante. Ci ho riflettuto molto e credo che gli organizzatori (in generale) farebbero bene a tornare all’antico. Ricordate la lepre? Ci vorrebbero 2-3 squadre ingaggiate apposta per fare un po’ di casino nelle prime 4-5 tappe. Chiaro che con i criteri di selezione attuali non se ne parla. Come suggerisce da tempo N. bisognerebbe ingaggiare squadre di altri continenti, con poca visibilità ma tanta voglia di emergere, e richiedere loro il massimo impegno per la prima settimana. Portare via fughe da lontano. Fare ventagli. Attaccare al rifornimento. Rompere le palle insomma. Ormai il livello medio è buono. Si trovano squadre competitive un po’ ovunque.

H: Io sono convintissimo che più gpm ci sono meglio è. Siano essi lo Stelvio o i cavalcavia. Si investano i soldi in questa direzione alla RCS, invece che in altre iniziative sciocche e prive di contenuto tecnico.

con la collaborazione degli utenti del Forum dello Scalatore (www.salite.ch)

GIRO A SEGNO

Rubrica semiseria sul Giro 2010, in ricordo del grande Raimondo Vianello

Cade Hondo a 57km dall’arrivo
Cade Blot a 50Km dall’arrivo
Cade Wiggins a 40Km dall’arrivo
Cade Pozzato a 10Km dall’arrivo
e all’arrivo… Cadel in maglia rosa…..

by N@po

Giro 1994. Raimondo Vianello, conduttore di Studio Tappa (Mediaset), riceve in dono dal russo Berzin una maglia rosa sul podio di Milano (www.gazzetta.it)

Giro 1994. Raimondo Vianello, conduttore di Studio Tappa (Mediaset), riceve in dono dal russo Berzin una maglia rosa sul podio di Milano (www.gazzetta.it)

METEO GIRO
Le previsioni si riferiscono agli orari di partenza, passaggio e arrivo della frazione Amsterdam – Middelburg

Amsterdam: sole e nuvole sparse, temperatura 8,5°C (percepiti 6°C causa vento), venti moderati da N (11-15 km/h), umidità al 74%.
Leiden (43° Km): sole e nuvole sparse, temperatura 7,9°C (percepiti 5°C causa vento), venti moderati da NNE (12-14 km/h), umidità al 77%.
Zoetermeer (58,6° Km): sole e nuvole sparse, temperatura 10°C (percepiti 6°C causa vento), venti moderati da N (15-18 km/h), umidità al 66%.
Delft (69,6° Km): sole e nuvole sparse, temperatura 9,3°C (percepiti 3°C causa vento), venti moderati da N (20-22 km/h), umidità al 70%.
Schiedam (82° Km): sole e nuvole sparse, temperatura 10,1°C (percepiti 5°C causa vento), venti moderati da N (18-21 km/h), umidità al 65%.
Hellevoetsluis (116,6° Km): sole e nuvole sparse, temperatura 10,1°C (percepiti 4°C causa vento), venti moderati da N (19-22 km/h), umidità al 63%.
Ouddorp (134,2° Km): sole e nuvole sparse, temperatura 8,9°C (percepiti 2°C causa vento), venti moderati da N (21-24 km/h), umidità al 70%.
Renesse (155,8° Km): sole e nuvole sparse, temperatura 7,3°C (percepiti 0°C causa vento), venti moderati da N (22-24 km/h), umidità al 81%.
Domburg (190,5° Km): poco nuvoloso, temperatura 8,1°C (percepiti 0°C causa vento), venti moderati da N (24-28 km/h), umidità al 75%.
Vlissingen (213,9° Km): sereno, temperatura 10,2°C (percepiti 3°C causa vento), venti moderati da N (23-28 km/h), umidità al 57%.
Middelburg: poco nuvoloso, temperatura 8,1°C (percepiti 0°C causa vento), venti moderati da N (24-28 km/h), umidità al 75%.

I MISTERI DELLA CASSAPANCA

Giornata abbastanza tranquilla in casa RAI. Il passaggio a miglior vita (nel senso che è diventato un boss di Raisport) di Bulbarelli sembra che si stia facendo sentire. Oggi abbiamo assistito solo a qualche incespicamento numerico del daltonico Pancani (parlava di bandiera gialla per le segnalazioni degli spartitraffico, ma questi agitavano quella d’ordinanza, di colore rosso…. forse che nelle cuffie gli stavano passando la canzone di Pettenati?), che ha confuso il 1968 col 1969 (è nel primo anno che fu “pensionata” la maglia rossa) e ha attribuito al grande Reno la lunghezza d’una roggia di campagna (1326 METRI!)
Non ci è mancata, però, la perla di giornata, regalataci dal cronista motorizzato Andrea De Luca
“Siamo appena stati sfilati dal gruppo”

Approfittiamo dell’occasione per andare a ravanare sul fondo della cassapanca (l’avete notato, è il soprannome che è stato affibbiato al duo microfonato della RAI) e a pescare qualche strafalcione storico.

Abbiamo parlato del “Bulba” ed ecco una sua papera a dir poco profetica.
Giro 2004, 2a tappa, Genova – Alba
La carovana lascia la provincia di Savona ed entra in quella di Cunego“. E poi Cunego da re della provincia diventò re d’Italia….

ARCHIVIO ALMANACCO
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1a tappa Amsterdam

ALMANACCO DEL DOPO TAPPA: QUI AMSTERDAM

maggio 9, 2010 by Redazione  
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Dopo la presentazione della tappa e la cronaca, la giornata in rosa di ilciclismo.it si chiude con uno scrigno zeppo di golosità: pareri tecnici di campioni del passato, che conoscerete nelle prossime giornate; le notizie sulle condizioni di Damiano Cunego, pervenute direttamente dal suo direttore sportivo; la rassegna stampa internazionale; il parere dei tifosi; una rubrica umoristica in ricordo di Raimondo Vianello; le “perle” dei telecronisti e le previsioni del tempo per la tappa che verrà. Seguiteci.

Foto copertina: si rifiniscono i lavori di preparazione del rettilineo di partenza (foto ANP)

IL POLSO DI DAMIANO

Quella di Cunego nella 1a tappa e’ stata una prestazione in linea con le aspettative, forse solo un po’ penalizzata da una prima parte di percorso molto bagnata al momento della partenza di Damiano. Per un corridore che punta a essere protagonista nelle tappe di montagna della parte finale del Giro, rischiare in una cronometro condizionata dalla pioggia sarebbe stato poco utile. Speravo che perdesse al massimo 30 secondi dagli uomini di classifica; invece, ha perso 50 secondi da Nibali. Comunque mancano 20 giorni di corsa e siamo tranquilli.

Brent Copeland

Cunego in azione nella crono di Amsterdam (www.ispaphoto.com)

Cunego in azione nella crono di Amsterdam (www.ispaphoto.com)

GIRO D’ITALIA, GIRO DEL MONDO

Wiggins: “Voglio imitare Lance”
Basso: “Buone sensazioni” (Gazzetta dello Sport)

Giro, Wiggins è la prima maglia rosa (Corriere dello Sport – Stadio)

Wiggins takes early lead in Giro d’Italia (The Times)

Bradley Wiggins: ‘A year ago I never imagined I could race at this level’ (The Independent)

Giro d’Italia 2010: Bradley Wiggins claims pink jersey in Amsterdam Prologue (The Daily Telegraph)

Wiggins, la vie en rose (L’Equipe)

Wiggins : “C’est quelque chose de spécial” (Le Monde)

Bradley Wiggins se enfunda el primer jersey rosa en Holanda (AS)

Wiggins se viste de rosa en Amsterdam (Marca)

El británico Wiggins, primer líder (El Mundo Deportivo)

Tour d’Italie : Wiggins 1er maillot rose (Le Soir)

Giro Leader Wiggins Likes The Smell Of Success (The New York Times)

Wiggins clinches Giro d’Italia opener (USA Today)

BOX POPULI
Ecco le impressioni degli appassionati di ciclismo, gente che le corse non le segue solo davanti alla tv, ma le vive sia andando ad applaudire i campioni lungo le strade, sia ricalcando le stesse rotte e sudando in sella ad una bici.

J: Cronometro breve, ma sempre meglio di quelle di 1 o 2 km, l’ideale per iniziare, per partire domani con una classifica vera, per avere un conteggio dei centesimi in caso di arrivo a pari secondi. Non è importante per la classifica finale, nemmeno in caso di cadute o forature.

N: Gli Astana volano, i Colnago pure e Cunego becca un minuto….

A: Fa piacere vedere tanta gente sul percorso. Inutile, in Italia non c’è lo stesso seguito.

C: Il percorso mi è parso abbastanza tecnico e difficile. Ci si è aggiunta anche un pò di pioggia a rendere, per taluni corridori, le cose decisamente più complicate.
Non giudico la gara in sè, ma sono rimasto molto colpito dai 2 numeri che ha fatto Vincenzino Nibali per restare in piedi … povero piccione: che brutta fine …

H: La cosa più importante da sottolineare, con grande amarezza, è che purtroppo i risultati del cronoprologo dimostrano che non abbiamo più uno straccio di specialista. E meno male che erano solo 8 km, sennò sai che batoste!

V: Onestamente, io al Giro d’Italia faccio il tifo per gli stranieri, per aumentare il rango internazionale della corsa.
E a me il prologo è piaciuto, a prescindere dal risultato degli Italiani: ottimi tempi, percorso mosso, molta gente e bel tifo olandese.
Semmai per gli Italiani farò il tifo al Tour.

E: In effetti che non ci sia nessun italiano nei primi dieci è da valutare con attenzione e deve far sorgere qualche interrogativo.
Comunque, Wiggins ha uno stile impeccapile, mentre quello che ha fatto secondo (non ricordo il nome…) era assolutamente improponibile. Che sorpresa, però! Rischiava di mettere la maglia!

S: In effetti non abbiamo uno specialista degno, manco uno nei primi 10! Senza andare al n° 1 moser, gli stessi saronni, visentini, savoldelli, bugno finivano spesso sul podio dei prologhi o delle cronometro e alcune le hanno vinte! Una volta mi pare che un tale Gelfi vinse la Grinzane-Cuneo (60 km) al giro 90 e pierobon a sassari (7 Km) nel 91…
Senza contare i piazzamenti nei primi 10 dei vari Lelli e Chiappucci (persino al tour), che non erano neppure specialisti.

H: mi pare che al Giro, non solo sulle montagne ma anche nelle tappe pianeggianti del CentroNord, i tifosi non manchino; poi ad Amsterdam il Giro non passa tutti gli anni ed è normale che ci fosse tanta gente.
Uno specialista lo abbiamo ed è Pinotti; non è un fenomeno ma comunque ha vinto la crono di Milano non più di due anni fa. Al di là di questo ho visto bene tutti i favoriti, in particolare ha sorpreso in positivo Basso.

H: In Olanda c’è la passione per la bicicletta, così come in Francia, in Belgio: tutti i ciclisti vengono applauditi indistintamente. In Italia non si ama la bicicletta, si ama solo il campione. C’è una brutta malattia in Italia. Si chiama tifo. Porta la gente ad avvicinarsi e ad allontanarsi da uno sport solo in funzione della presenza o dell’assenza di campioni. Non c’è l’amore per la bicicletta e per lo sport in senso lato. Nel Dna dell’italiano c’è la propensione, anzi la necessità di schierarsi. E’ una tara. Non ce ne sbarazzeremo mai. Riempire le strade solo se c’è un campione è assurdo. Io sulle strade vado per vedere il ciclista, i ciclisti. E non m’importa per quale bandiera corra. Questo è il ciclismo. Vero.

H: Caro V. sono sulla tua stessa lunghezza d’onda. Perfettamente d’accordo. Io spero in un bel podio straniero. Per il bene del Giro d’Italia. Così il Giro d’Italia avrà modo di farsi conoscere un po’ all’estero. Un podio tutto straniero è il mezzo migliore.
Per contro nelle corse all’estero sto dalla parte degli italiani. Vinca il più forte, è ovvio, ma se vince un italiano sono più contento. Specie al Tour. Solo che ormai la maglia gialla ai Champs Elysées è una chimera.

H: Caro S., noi non abbiamo bisogno di gente che vada forte a cronometro solo nei prologhi (tipo Thierry Marie), abbiamo bisogno di gente che vada forte a cronometro e che nel contempo tenga bene sulle salite. Il nostro problema è che qualche piccolo specialista lo troviamo sempre (appunto tipo Pinotti), ma se va bene a cronometro va male in salita oppure non ha recupero oppure non tiene le tre settimane; oppure se va bene in salita poi becca 4 minuti a cronometro e va fuori classifica. E’ questo il tasto su cui voglio insistere. Se un nostro (presunto) specialista di corse a tappe non impara a viaggiare da solo, contro il tempo, non potrà mai puntare ad un TdF.

S: quello sempre è cosi, vale per tutti, in tour o giri si deve essere completi o comunque difendersi bene. Lo stesso Pantani si difendeva bene nelle seconde crono dei tour (le prime no, prendeva 5′-10′, mentre nelle ultime tappe molto meno).
Consoliamoci che se per noi è dura vincere il tour, lo è ancor di piu per un francese…….. e loro pure il giro!
Ma è evidente che il tour ha diminuito i km a cronometro individuale. Volevo vedere gli specialisti che avrebbero detto di un tour con solo una crono di 55km … una volta ce ne erano almeno 2, roba anche di 70-80km… persino le cronoscalate,mi pare una a Morzine Avoriaz di 53 km!

H: Io sono del parere che le cronometro ci vogliono. E anche tante. Insegnano a correre. Tu sei lì, da solo, senza aiuti. Se hai gambe e fiato vai, sennò non vai. E se non vai puoi anche riflettere sull’opportunità di cambiare sport. Nel ciclismo bisogna pedalare. E possibilmente senza aiuti. Se vogliamo imparare ad andare a cronometro, dobbiamo mettere in calendario tante cronometro, sia gare di una giornata che nelle corse a tappe. E fin dalle categorie minori, juniores, U23, così come fanno all’estero. Dappertutto. Solo in Italia si è persa la cultura delle gare contro il tempo. Occorreranno anni per ricostruire la scuola dei cronomen.

M: Le crono come devono essere? Totalmente piatte o è giusto che siano “inquinate” da qualche tratto di salita?

E: In un grande giro a tappe: 2 cronometro lunghe, tipo 50-55 km oppure anche 60 km. Una piatta e una mista. Non sono a favore di cronoscalate.

H: Sono d’accordissimo. Una cronoscalata ogni 10-12 anni ci può anche stare. Ma non dev’essere un’abitudine. Per quanto riguarda le crono, mai sotto i 50 km.

con la collaborazione degli utenti del Forum dello Scalatore (www.salite.ch)

GIRO A SEGNO

Rubrica semiseria sul Giro 2010, in ricordo del grande Raimondo Vianello

Col prologo, al giro, si imparano le curve:
Curve cieche, secche, semicurve, doppie curve, curvoni….
Curve scivolose
Curve dei manubri
Le curve delle miss
ed anche le curve quadrate… le traiettorie di Ivan Basso.

by N@po

Raimondo Vianello interpreta il ciclista Birocci (Tante Scuse, 1974, RAI)

Raimondo Vianello interpreta il ciclista Birocci (Tante Scuse, 1974, RAI)

METEO GIRO
Le previsioni si riferiscono agli orari di partenza, passaggio e arrivo della frazione Amsterdam – Utrecht

Amsterdam: sole e nuvole sparse, temperatura 10°C (percepiti 7°C causa vento), venti moderati da NNE (13-15 km/h), umidità al 75%.
Soest (57° Km): sole e nuvole sparse, temperatura 12°C (percepiti 9°C causa vento), venti moderati da NNE (13-15 km/h), umidità al 71%.
Veenendal (108° Km): sole e nuvole sparse, temperatura 11,5°C (percepiti 9°C causa vento), venti moderati da NNE (12-14 km/h), umidità al 74%.
Nieuwegein (172° Km): cielo coperto, temperatura 12,7°C (percepiti 10°C causa vento), venti moderati da N (14-17 km/h), umidità al 62%.
Utrecht: cielo coperto, temperatura 12,7°C (percepiti 10°C causa vento), venti moderati da N (14-17 km/h), umidità al 62%.

I MISTERI DELLA CASSAPANCA

Diamo atto alla nuova coppia di telecronisti RAI e ai loro colleghi di non aver, almeno per una volta esordito col classico (almeno, a noi non è capitato di sentirlo) “questa partenza è stato un viatico per il Giro”. Nun se po’ sentì!!! Il viatico è la comunione che si da ai moribondi!!! E il ciclismo, c’avrà i suoi problemi, ma moribondo non è.
Ad aprire le danze quest’anno è stato Beppe Conti che, nel programma di presentazione del Giro (venerdì pomeriggio) è scivolato sul nome del tedesco Gerdemann, mutandolo in Gerdemans. Una quisquilia, verrebbe da dire, ma la pronuncia dei cognomi dei corridori stranieri ha spesso messo a dura prova i telecronisti: oggi abbiamo sentito Pancani chiamare “Bucvalter” il secondo arrivato Bookwalter.
La nuova coppia di telecronisti ha, però, per ora passato l’esame, senza incappare nemmeno in errori tecnici (a parte la distanza massima consentita per i cronoprologhi, che è di 8 Km e non di 7, come si è sentito).
In serata lo stress del grand depart si è però fatto sentire e, a TGiro, Cassani chi ha confezionato la perla della giornata
“La velocità è sicuramente più veloce”.

Approfittiamo dell’occasione per andare a ravanare sul fondo della cassapanca (l’avete notato, è il soprannome che è stato affibbiato al duo microfonato della RAI) e a pescare qualche strafalcione storico.

Arrivo del Tour a Parigi. Il gruppo imbocca gli Champs-Élysées e il mitico De Zan declama a gran voce “Ed ecco sullo sfondo, la statua della Libertà”

GIRO, ECCO GLI ITALIANI

maggio 7, 2010 by Redazione  
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Ivan Basso per la classifica, Filippo Pozzato in caccia di tappe, Alessandro Petacchi per le volate, con Damiano Cunego che, almeno in partenza, sembra mirare a traguardi parziali. Non moltissimi ma comunque significativi, malgrado il forfait di Daniele Bennati e le poche velleità di un Vincenzo Nibali richiamato all’ultimo dopo l’esclusione di Pellizotti, i grandi nomi italiani che prenderanno il via da Amsterdam. Andiamo ad analizzare nel dettaglio il fronte italiano presente sulle strade della Corsa Rosa.

Foto copertina: Ivan Basso al Giro del Trentino (foto Roberto Bettini)

Erano anni che i corridori italiani non partivano in inferiorità numerica rispetto agli stranieri nella corsa alla maglia rosa. Non più tardi di dodici mesi fa, malgrado Menchov abbia alla fine trionfato e Sastre e Leipheimer abbiano fatto la loro parte, senza dimenticare Lance Armstrong, il nostro ciclismo schierava comunque il trio Di Luca – Pellizotti – Basso, capace di contendere al russo il primato per almeno due settimane e mezzo (tre nel caso dell’abruzzese). Oggi, due dei tre sono stati travolti da casi di doping, e nessuno sembra poter seriamente pensare di prenderne il posto, vista l’incapacità di Cunego di essere competitivo per la classifica generale da anni a questa parte, l’età avanzata di Garzelli e Simoni, e la condizione probabilmente deficitaria di Vincenzo Nibali, che ha impostato la stagione guardando al Tour de France, e si presenterà dunque al via di Amsterdam con il solo scopo di affinare la gamba in vista della Grande Boucle.
Le speranze di vedere un italiano in rosa a Verona sono dunque riposte quasi esclusivamente in Ivan Basso, unico corridore in grado di concludere due Grandi Giri in Top 5 nel 2009, con il 5° posto del Giro e il 4° della Vuelta. Due, sostanzialmente, i motivi che inducono a sperare legittimamente in un miglioramento del piazzamento dell’anno passato: l’assenza di Franco Pellizotti, che consentirà a Basso di disporre di una squadra tutta per sé, e il fatto che la ruggine per i due anni di assenza per squalifica dovrebbe essere ormai stata smaltita. È inoltre da sottolineare come Ivan abbia in Sylvester Szmyd e Vincenzo Nibali, se quest’ultimo riuscirà a trovare una forma accettabile, due gregari d’eccezione in montagna, che potrebbero rivelarsi particolarmente preziosi nell’ultima, infernale settimana. Gli unici dubbi circa le possibilità di vittoria di Basso sono legati alla sua condizione, che anche al recente Giro di Romandia non ha convinto particolarmente, ma, vista la distribuzione delle difficoltà della Corsa Rosa, condensate quasi interamente dal 22 maggio (tappa di Asolo) in poi, non è detto che una partenza lenta sia necessariamente un male.
Alle spalle del varesino, troviamo diversi nomi interessanti, ma nessuno apparentemente in grado di giocarsi il primato fino alla fine. Per blasone, i più accreditati sarebbero certamente Damiano Cunego e Gilberto Simoni, tornati dopo 5 anni a militare assieme nella Lampre, mai lasciata dal veronese, cui il trentino ha fatto invece ritorno per disputare un ultimo Giro d’Italia. Come detto in apertura, però, il veronese non riesce ormai da anni a rappresentare una seria minaccia per la classifica generale di un Grande Giro, e a questo punto appare più probabile che miri a qualche traguardo parziale, perlomeno in un primo tempo. Se poi la condizione dovesse essere buona e il distacco dalla maglia rosa non eccessivo, nella terza settimana il trionfatore dell’edizione 2004 potrebbe provare a dire la sua. Per Simoni, invece, le tre settimane non hanno mai rappresentato un problema, e anzi sono state l’appiglio su cui costruire ottimi risultati al Giro anche quando l’età era avanzata, e lo smalto non più quello del 2003. Ora però, come testimoniato dalla passata edizione della Corsa Rosa, le primavere sembrano essere troppe anche per un combattente come lui, ed è dunque facile ipotizzare per il trentino un ruolo di gregario di lusso per Cunego qualora il veronese riuscisse a combattere per la graduatoria. Viceversa, Gilberto potrebbe provare una fuga da lontano in qualche frazione alpina, per chiudere con un ultimo ruggito la sua carriera sulle strade del Giro.
Un discorso non troppo dissimile a quello fatto per la coppia Lampre è ipotizzabile per quella Acqua & Sapone formata da Stefano Garzelli e Francesco Masciarelli. Il varesino, lo scorso anno, sarebbe stato da podio o quasi senza la disfatta dell’Alpe di Siusi, ma la carta d’identità, che alla voce “data di nascita” recita 16 luglio 1973, fa pensare che forse anche per lui sia più probabile una rincorsa a successi di tappa, tante volte sfiorati ma sempre sfuggiti dodici mesi fa. Masciarelli mira invece a confermare – e se possibile migliorare – quanto di buono fatto lo scorso anno, quando fu 17° alla fine, e molto brillante nell’ultima settimana.
Altro corridore che mira alla conferma dopo un grande Giro 2009 è Michele Scarponi, che quest’anno, libero dall’ingombrante presenza di Gilberto Simoni, potrebbe decidere di tenere d’occhio anche la classifica generale, forte anche dell’aiuto in montagna di José Serpa Perez. Dovesse scivolare troppo lontano dalla maglia rosa, il corridore di Filottrano potrebbe comunque riciclarsi come cacciatore di tappe, ruolo ottimamente ricoperto lo scorso anno.
Da verificare la tenuta su tre settimane anche di Domenico Pozzovivo, vincitore sull’Alpe di Pampeago della tappa regina dell’ultimo Giro del Trentino, che partirà con i gradi di capitano della Colnago – CSF. Lo scalatore di Policoro non dovrà preoccuparsi troppo delle sue scarsissime doti di cronoman, visti pochissimi chilometri contro il tempo previsti, ma l’assenza di specialisti del tic-tac tra le fila della sua formazione potrebbe causare una perdita extra di terreno in occasione della cronosquadre di Cuneo, e non sono molti gli elementi su cui valutare le sue possibilità di resistere su 21 tappe.
Non c’è invece dubbio sulla capacità di resistenza di Marzio Bruseghin, che in maglia Caisse d’Epargne dovrà però lottare per assicurarsi il ruolo di leader, per via della concorrenza di David Arroyo. Difficile comunque che il veneto possa rappresentare una grossa minaccia per i pretendenti al successo finale, in virtù del tracciato a lui molto poco favorevole, anche se la tradizione della sua formazione in fatto di cronosquadre potrebbe permettergli di accumulare un lieve margine su alcuni avversari nella 4a tappa.
Se per quel che concerne gli uomini di classifica gli azzurri schierano un grande nome con attorno diversi candidati outsider, anche in ambito velocisti il solo Alessandro Petacchi sembra in grado di recitare un ruolo da protagonista, contrastando la concorrenza straniera di Greipel e soci, forte anche di un apripista quale Danilo Hondo. Daniele Bennati è stato infatti costretto ad una rinuncia dell’ultimo minuto, e come velocista Liquigas verrà quindi sostituito, verosimilmente, da Fabio Sabatini, originariamente delegato al ruolo di apripista dell’aretino. Ecco dunque che l’ormai 36enne atleta della Lampre sarà chiamato a reggere quasi da solo le sorti dei nostri colori, mentre dietro le nuove leve latitano decisamente. Segnaliamo comunque il nome di Alberto Loddo, capace di battere lo stesso Petacchi a Cagliari nella 5a tappa del Giro di Sardegna.
Lievemente meglio vanno le cose in tema di cacciatori di tappe, dove accanto a Filippo Pozzato, anche in questo caso unica vera stella di rango internazionale, desideroso di rivincita dopo una campagna del Nord che prometteva benissimo e che è invece stata azzoppata da un virus a pochi giorni al Fiandre, troviamo, oltre agli stessi Scarponi, Cunego e Garzelli, altri atleti in grado di dire la loro per traguardi parziali. In testa mettiamo Enrico Gasparotto, quest’anno vincitore della tappa di Colmurano della Tirreno-Adriatico, nonché già ottimo protagonista alla Montepaschi Strade Bianche e all’Amstel Gold Race, dove fu addirittura 3°. Tornando invece alla Katusha del campione d’Italia, non si possono non citare Giampaolo Caruso, che partirà come capitano ma che probabilmente si limiterà ad aspirare a vittorie di tappe, e Luca Mazzanti, per quanto il corridore in grado di vincere a Frosinone al Giro 2005 sembri piuttosto lontano. Attenzione anche a Leonardo Bertagnolli, vincitore lo scorso anno a Faenza, e a Marco Pinotti, fresco vincitore del prologo del Giro di Romandia, che si è così candidato seriamente come pretendente alla crono inaugurale di Amsterdam e a quella conclusiva di Verona.

Matteo Novarini

GIRO D’ITALIA, GLI STRANIERI AL VIA

maggio 6, 2010 by Redazione  
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Da Evans a Sastre, passando per Vinokourov e Wiggins. Non sono moltissimi, ma comunque più numerosi di altre volte gli stranieri al via del Giro d’Italia che nutrono sogni rosa. Meno nutrita di altre volte la schiera di cacciatori di tappe, compensata però da un discreto gruppo di velocisti, capeggiati da Freire, Greipel e McEwen.

Foto copertina: Cadel Evans taglia da vincitore il traguardo della Freccia Vallone (foto Roberto Bettini)

Non siamo forse ai livelli del 2009, quando a contendere a Menchov la maglia rosa furono anche Sastre e Leipheimer, con Lance Armstrong 12°, mentre Philippe Gilbert e Mark Cavendish lottavano per traguardi parziali, ma, se confrontato con quello di molte edizioni degli anni 2000 (per non dire quasi tutte quelle precedenti il 2008) il lotto partenti straniero al Giro d’Italia è certamente più che soddisfacente. Se latitano un po’ infatti gli scattisti e i cacciatori di tappe in genere, discretamente nutrite sono invece le schiere dei pretendenti alla classifica finale e dei velocisti, con, in particolare, Evans, Sastre e Vinokourov che condividono con Ivan Basso il ruolo di principali favoriti alla Rosa veronese.


Partendo proprio dagli aspiranti al successo finale, non possiamo non iniziare da Cadel Evans, alla prima partecipazione al Giro dopo l’esperienza bifronte di otto anni fa, che da un lato lo rivelò al grande pubblico, e dall’altro vide nel tracollo di Passo Coe una delle più amare delusioni della sua carriera. L’australiano, allora partito con uno status inferiore anche a quello di outsider, è oggi invece da considerarsi con ogni probabilità il favorito #1 – come testimoniato peraltro dalle quote dei bookmakers -, forte di un titolo mondiale e tre podi in Grandi Giri (due al Tour e uno alla Vuelta) in più, oltre ad una Freccia Vallone fresca di poche settimane.
Non gioca certamente a suo favore, va detto, la quasi totale assenza di cronometro individuali (meno di 25 km in tutto), e nella cronosquadre potrebbe concedere qualcosa. Il miglior Evans è però corridore in grado di reggere il passo di chiunque in salita, e i recenti eccellenti risultati sulle Ardenne paiono confermare l’ottimo stato di forma del campione del mondo. Le tante tappe di montagna concentrate nell’ultima settimana potrebbero forse svantaggiare chi ha già dato prova di una grande gamba in aprile, a favore di chi, come Basso, Sastre e Wiggins, si è concentrato completamente sulla Corsa Rosa; d’altro canto, così tante difficoltà in pochi giorni potrebbero anche esaltare la regolarità di Cadel, che non ha certamente costruito la sua fama di specialista delle tre settimane grazie ad acuti esaltanti.
Discorso opposto vale invece per gli altri due grandissimi nomi stranieri al via con ambizioni di maglia rosa, Carlos Sastre e Alexander Vinokourov. Relativamente a quest’ultimo, la Liegi ha mostrato senza dubbio che ha ritrovato una gamba non lontana da quella dei giorni migliori, perlomeno su una corsa di un giorno. Qualche punto interrogativo resta invece intorno alle sue possibilità di reggere le tre settimane, visto che l’ultimo Grande Giro corso da Vino con ambizioni di classifica risale al 2007, mentre per trovarne uno in cui abbia effettivamente lottato fino in fondo per il primato (alla fine conquistato) bisogna tornare alla Vuelta 2006.
Il contrario si può dire invece per il vincitore del Tour 2008, già protagonista al Giro l’anno passato, quando a respingerlo fu però la scarsa costanza di rendimento: se nessun dubbio sussiste circa la sua tenute sulle tre settimane, non sono molte le corse in base alle quali valutare la condizione con cui si presenterà ad Amsterdam. Di certo, se la gamba dovesse essere buona, il percorso sarebbe disegnato su misura per l’iberico, con poca cronometro e tanti arrivi in salita e montagne in generale, per di più nella terza settimana, in cui Sastre ha costruito la vittoria al Tour 2008, e in cui è solito esaltarsi (si pensi anche al Giro 2009, con le due affermazioni sul Petrano e sul Vesuvio).
Dietro i tre, spicca il nome di Bradley Wiggins, sulla cui condizione aleggia qualche dubbio, ma che, alla luce del Tour de France della passata stagione, sarebbe, all’infuori dei tre di cui abbiamo detto, l’uomo più pericoloso se dovesse stare bene, supportato, tra gli altri, da Morris Possoni e Dario Cioni.
L’altro britannico da tenere d’occhio sarà David Millar, che dovrebbe però dividere i gradi di capitano della Garmin con Christian Vandevelde, sempre che le condizioni dei due siano tali da consentire loro di fare classifica. Altrimenti, Millar, come il compatriota Wiggins, potrebbe comunque rappresentare una minaccia nella cronometro conclusiva, limitandosi per il resto ad un Giro di secondo piano, un po’ come l’Ullrich del 2006 (vincitore della cronometro di Pontedera ma mai in corsa in classifica generale).
Con Valjavec escluso assieme a Pellizotti, Evgeni Petrov della Katusha, Chris Sorensen della Saxo Bank e la coppia tedesca Gerdemann – Fothen della Milram dovrebbero rappresentare i principali nomi in ottica generale, sempre che David Arroyo non riesce a prevalere su Marzio Bruseghin per il ruolo di capitano in casa Caisse d’Epargne (squadra in cui segnaliamo anche la presenza di Rigoberto Uran).
Molto interessante è poi il discorso legato ai velocisti, che pure nella seconda metà di Giro, ad eccezione della frazione di Brescia, faranno probabilmente da spettatori, a meno che qualcuno non decida di fare i bagagli ben prima di Verona. Anche se il nome forse più altisonante, quello del tri-campione del mondo Oscar Freire, è in dubbio per via di problemi allergici, il lotto delle ruote veloci estere resta comunque più che buono. Su tutti spicca il nome di Andre Greipel, re dell’inizio di stagione con 11 successi già all’attivo (di cui 5 al Giro della Turchia), libero quest’anno dalla leadership di Mark Cavendish, e supportato peraltro, in qualità di apripista, da Matthew Goss, vincitore della Parigi-Bruxelles 2009. Il principale rivale del tedesco, sulla carta, dovrebbe essere Tyler Farrar, regolarmente l’ombra di Cavendish nella passata edizione, che quest’anno, in mancanza del britannico, potrebbe raccoglierne il testimone.
Altro duo interessante è quello costituito, in casa Saxo Bank, da Baden Cooke e Lucas Haedo, anche se l’australiano da tenere d’occhio sarà probabilmente Robbie McEwen, uomo Katusha per gli arrivi di gruppo. Da non sottovalutare anche il vicino di casa (neozelandese) Greg Henderson, che ha lasciato il Team Columbia, con il quale aveva vinto lo scorso anno una tappa alla Vuelta, per cercare gloria in maglia Sky. Dovesse dare forfait Freire, è probabile che a sostituirglisi come sprinter Rabobank sia un altro australiano, Graeme Brown, ancora a secco in questo 2010 dopo i cinque successi del 2009. E se la sua scarsissima tenuta in salita può rappresentare un ostacolo forse insormontabile per i suoi sogni di gloria, proprio sulle asperità collocate prima del traguardo dovrà fare affidamento William Bonnet, vincitore quest’anno di una tappa alla Parigi-Nizza. Da tenere d’occhio anche il navigato Robert Forster, 3 tappe vinte in carriera al Giro, anche se le ultime risalgono al 2007.
Se per quanto riguarda i pretendenti alla classifica generale, chi per la maglia rosa e chi per un piazzamento di prestigio, e i velocisti, il numero e la qualità degli elementi sono buoni, anche se non al livello del 2009, non altrettanto si può purtroppo dire per quel che concerne i cacciatori di tappe, che dovranno verosimilmente animare la corsa in attesa degli ultimi dieci giorni di fuoco. Se già lo scorso anno l’unico grosso calibro ad avere realmente inseguito con decisione il successo di tappa è stato Philippe Gilbert, oltre ad un Boasson Hagen che alla vigilia era visto come non più di un giovane di belle speranze, quest’anno risulta molto difficile trovare un nome da prima pagina, visti i forfait di tutti gli uomini da classiche reduci dalle fatiche primaverili.
Molto corposo è il fronte francese, che oltre a Pineau, facente parte di una QuickStep che andrà sostanzialmente in cerca solo di traguardi parziali, schiera diversi atleti interessanti tra Bouygues Télécom (Voeckler su tutti), Cofidis (spicca Moncoutié, affiancato tra gli altri da Leonardo Duque) e Ag2R (Gadret e Turpin, oltre a Efimkin). Non mancheranno poi degli abbonati alla fuga, in primis Ignatiev e Wegmann, già spesso protagonisti in passato sulle strade della Corsa Rosa.
Sempre in tema di tappe, attenzione agli specialisti delle prove contro il tempo in occasione delle cronometro di Amsterdam e Verona, in particolare a Gustav Erik Larsson e Svein Tuft, che cercheranno gloria quasi esclusivamente in quelle giornate.
Un contingente straniero, quello che si presenterà al Giro, in cui spiccano dunque alcuni nomi, ma tutto da verificare per molti aspetti. Per le risposte, basterà pazientare pochi giorni.

Matteo Novarini

GIRO D’ITALIA 2010 – IL VADEMECUM

aprile 28, 2010 by Redazione  
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Gli orari di passaggio, se non vorrete farvi trovare in ritardo all’appuntamento col Giro d’Italia; le “generalità” dei 37 GPM, per farvi un’idea generica sulla tappa del giorno; le vie di passaggio, per scegliervi il posto più comodo per assistere al passaggio dei “girini”; i luoghi del rifornimento, se siete cacciatori di souvenir e vorrete cogliere l’occasione per riuscire a mettere nel vostro palmares di tifosi qualche borraccia…. Tutto questo è il vademecum, il bigino della corsa rosa targato ilciclismo.it

Sito ufficiale del Giro d’Italia: www.gazzetta.it/Speciali/Giroditalia/2010/it/

1a TAPPA: AMSTERDAM (cronometro individuale – 8,4 Km)

PARTENZA PRIMA CORRIDORE: ore 14.00, Museumplein
MEDIE PREVISTE: 48-52 Km orari
RILEVAMENTO TEMPI INTERMEDI: Ceintuurbaan (Km 4,1)
ARRIVO: quello dell’ultimo corridore è previsto ad Amsterdam, in Stadionplein, alle ore 17.45 circa. Previsti circa 10 minuti di gara.
QUARTIERTAPPA: Tripolis Building, Burgerweeshuispad
PERCORSI INTERNI: Museumplein – Hobbemastraat – Hobbemakaade – Stadhouderskade – Wateringlaan – Vijzelgracht – Amstel – Waterlooplein – Mr. Visserplein – Weesperstraat – Rhijnspoorplein – Ruyschstraat – Ceintuurbaan – Hobbemakade – Stadionweg – Apollolaan – Olympiaweg – Stadionweg – Stadionplein
Siti dedicati: www.giromania.nl/

2a TAPPA: AMSTERDAM – UTRECHT (210 Km)

RADUNO DI PARTENZA: Museumplein
VIA VOLANTE: ore 12.15, N236
MEDIE PREVISTE: 40 – 44 Km orari
T.V.: Houten (Km 157,8), tra le 15.50 e le 16.11
ZONA RIFORNIMENTO: Leersum. tra i Km 94 e 97
GPM: Kaapse Bossen (49m – 3a cat. – Km 88,7) tra le 14.16 e le 14.28; Amerongse Bos (70m – 3a cat. – 2,4 Km al 2,2% – Km 100,5) tra le 14.32 e le 14.45;
ARRIVO: a Utrecht, in Croeselaan, tra le 17.01 e le 17.30
PERCORSI INTERNI: Maartensdijk (Dorpsweg), Soest (Burg Grothestraat, Van Weedestraat, Steenhoffstraat, Middelwijkstraat, Torenstraat, Kerkstraat, Soesterbergsestraat), Soesterberg (Het Zeisterspoor), Driebergen-Rijsenburg (Arnhemsebovenweg), Amerongen – 1° passaggio (Koningin Wilhelminaweg, Koenestraat, Bergweg) Achterberg (Cuneraweg), Amerongen – 2° passaggio (Drostestraat, Lekdijk), Nieuwegein (AC Verhoefweg), Utrecht (Het Goylaan, Waterlinieweg, Archimedeslaan, Nobelstraat, St. Jacobstraat, Oudenoord, Ahornstraat, Marnixlaan, Cartesiusweg, Vleutenseweg, Weg naar Parkwijk), De Meern (Rijksstraatweg, Meerndijk, Veldhuizerweg), Utrecht (Taatsenviaduct, Orteliuslaan, Churchilllaan, Beneluxlaan, Weg der Verenigde Naties, Croeselaan)
Siti dedicati: www.rondevanitalieutrecht.nl/, www.toerversiegiroutrecht.nl/

3a TAPPA: AMSTERDAM – MIDDELBURG (224 Km)

PARTENZA: ore 11.00, Gustav Mahlerplein
VIA VOLANTE: ore 11.15, Burgemeester Colijnweg (Amstelveen, N232)
MEDIE PREVISTE: 39 – 43 Km orari
T.V.: Zoetermeer (Km 58,6), tra le 12.36 e le 12.45
ZONA RIFORNIMENTO: Zuidland, tra i Km 104 e 107
ARRIVO: a Middelburg, in Dam, tra le 16.27 e le 16.59
PERCORSI INTERNI: Haarlemmermeer (Drie Merenweg), Sassenheim (Hoofdstraat, Warmonderweg), Warmond (Herenweg), Leiden (Schipholweg, Morssingel, Steenstraat, Blauwpoortsbrug, Prinsessekade, Breestraat), Zoeterwoude (Burgemeester Detmersweg), Zoetermeer (Europaweg, Afrikaweg, Zuidweg, Mahatma Gandhisingel, Edelsteensingel, Vierde Stationsstraat) Delft (Rijksstraatweg), Schiedam (’s Gravelandseweg, Broersvest, Beneluxtunnel), Hoogvliet (Butaanweg, Vondelingenweg, Aveling, Groene Kruisweg), Spijkenisse (Schenkelweg, Westdijk), Zuidland (Stationsweg), Bernisse (Haasdijk), Hellevoetsluis (Amnesty Internationallaan), Ouddorp (Oosterweg, Vrijheidsweg), Renesse (Stoofweg, Hogezoom, Roelandsweg), Burgh Haamstede (Serooskerkseweg, Noordstraat, Weststraat, Burgseweg, Burghse Ring, Hogeweg, Daleboutsweg), Vrouwenpolder (Koningin Emmaweg), Westkapelle (Panoramaweg), Lammerenburg (Bachlaan), Vlissingen (Burgemeester van Woelderenlaan, President Rooseveltlaan, Boulevard Evertsen, Nieuwedijk), Middelburg (Vlissingsesingel, Langevielesingel, Seissingel, Seisplein, Walensingel, Looierssingel, Het Groene Woud, Koestraat, Hoogstraat, Nieuwe Haven, Turfkaai, Houtkaai, Londensekaai, Bierkaai, Rouaansekaai, Dwarskaai, Dam)
Siti dedicati: www.giromiddelburg.nl/

Martedì 11 maggio – giorno di riposo

4a TAPPA: SAVIGLIANO – CUNEO (cronometro a squadre – 33 Km)

PARTENZA PRIMA SQUADRA: ore 14.45, Piazza Santarosa
MEDIE PREVISTE: 50 – 54 Km orari
RILEVAMENTO TEMPI INTERMEDI: Centallo (Km 17,9)
ARRIVO: l’arrivo dell’ultima squadra è previsto a Cuneo, in Corso Nizza (Palazzo della Provincia), alle ore 17.15 circa. Previsti circa 38 minuti di gara.
PERCORSI INTERNI: Cuneo (Circonvallazione Nord, Piazza Torino, Via Roma, Piazza Galimberti, Corso Nizza.

5a TAPPA: NOVARA – NOVI LIGURE (162 Km)

RADUNO DI PARTENZA: Piazza Martiri della Libertà
VIA VOLANTE: ore 13.50, Via XXIII Marzo 1849 (SR 211)
MEDIE PREVISTE: 39 – 43 Km orari
T.V.: Tortona (Km 76,1), tra le 15.01 e le 15.12
ZONA RIFORNIMENTO: Rocca Grue, tra i Km 86 e 89
GPM: Avolasca (409m – 3a cat. – 3,3 Km al 5,5% – Km 97,3) tra le 15.30 e le 15.44; Passo Coppi – bivio di Castellania (368m – 3a cat. – 1,6 Km al 6% – Km 111,4) tra le 15.50 e le 16.06
ARRIVO: a Novi Ligure, in Viale della Rimembranza (Piazza Pascoli), tra le 17.01 e le 17.24
QUARTIERTAPPA: Centro Fieristico “Dolci terre di Novi”, Viale dei Campionissimi
PERCORSI INTERNI: Mortara (Via Grocco, Viale Capettini, Via Romero, Corso Principe Amedeo, Corso Garibaldi, Corso Cavour, Viale Parini, Via Lomellina), Sale (Via Dante), Tortona (Corso Romita), Cerreto Grue (Via Avolasca, Via Roma), Costa Vescovato (Via Circonvallazione), Novi Ligure – 1° passaggio (Strada Antica di Cassano, Strada Villa Aurora, Via Manzoni, Viale della Rimembranza, Via Crispi, Via Acquistapace, Viale dei Campionissimi, Via Bellini, Via Rattazzi, Corso Piave, Corso Marenco, Corso Piave, Via Antica di Genova, Strada per Gavi), Serravalle Scrivia (Via Arquata, Viale Martiri della Benedicta, Designer Outlet), Novi Ligure – arrivo (Via Manzoni, Viale della Rimembranza)
Siti dedicati: www.comune.novara.it/comune/comunicati/viewComunicato.php?nomeFile=comunicati/2010/cs20100112_275394,

6a TAPPA: FIDENZA – MARINA DI CARRARA (172 Km)

RADUNO DI PARTENZA: ore 10.35, Fidenza Village
VIA VOLANTE: ore 12.50, Via Berenini, SS 9
MEDIE PREVISTE: 37 – 41 Km orari
T.V.: Aulla (Km 121,6), tra le 15.47 e le 16.07
ZONA RIFORNIMENTO: Pontremoli, tra i Km 99 e 102
GPM: Passo del Brattello (946m – 2a cat. – 11 Km al 5% – Km 77,4) tra le 14.43 e le 14.55; Spolverina (654m – 2a cat. – 10,6 Km al 3,1% – Km 144,6) tra le 16.21 e le 16.44; Bedizzano (286m – 3a cat. – 3 Km al 8% – Km 161,3) tra le 16.46 e le 17.11
ARRIVO: a Marina di Carrara, in Viale Colombo (Piazza Ingolstad), tra le 17.01 e le 17.29
QUARTIERTAPPA: Internazionale Marmi e Macchine Carrara S.p.A., via Maestri del Marmo
PERCORSI INTERNI: Carrara (Viale Potrignano, Via di Marcognano, loc. Torano, Via Carriona di Ravaccione, Via Torano, Via Colonnata, Via Martiri del Lavoro, Via del Colle, loc.Bedizzano, Via IV Novembre, Via Bedizzano, loc. Codena, Via Meucci, Via Codena, Via Erevan, Via Don Minzoni, Via Roma, Viale XX Settembre), Marina di Carrara (Viale XX Settembre, Viale Colombo)
Siti dedicati: www.comune.fidenza.pr.it/comune/allegato.asp?ID=275609

7a TAPPA: CARRARA – MONTALCINO (222 Km)

RADUNO DI PARTENZA: Piazza Alberica
VIA VOLANTE: ore 11.35, Viale XX Settembre
MEDIE PREVISTE: 37 – 41 Km orari
T.V.: Murlo (Km 190,3), tra le 16.13 e le 16.43
ZONA RIFORNIMENTO: Roncolla, tra i Km 120 e 123
GPM: Volterra (532m – 3a cat. – 9,1 Km al 4,7% – Km 117,7) tra le 14.27 e le 14.57; Passo del Rospatoio (467m – 3a cat. – 6,2 Km al 4,7% – Km 184,6) tra le 16.05 e le 16.34; Poggio Civitella (585m – 2a cat. – 12,6 Km al 3,7% – Km 217,6) tra le 16.53 e le 17.27
ARRIVO: a Montalcino, in viale Roma (Santuario della Madonna del Soccorso), tra le 16.59 e le 17.34
PERCORSI INTERNI: Pisa (Ponte della Cittadella, Via Battisti, Via Fiorentina), Pontedera (Via della Repubblica), Ponsacco (Viale Primo Maggio), Murlo (via Martiri di Rigoseco), Montalcino (Via Osticcio, Via Bellaria, Via Osticcio, Via Circonvallazione, Via Matteotti, Via Mazzini, Viale Roma)
Siti dedicati: www.montalcinonet.com/news/giro-ditalia-2010-7-tappa.html

8a TAPPA: CHIANCIANO TERME – TERMINILLO (189 Km)

VIA VOLANTE: ore 12.25, SS 146
MEDIE PREVISTE: 37 – 41 Km orari
T.V.: Terni (Km 129,3), tra le 15.34 e le 15.54
ZONA RIFORNIMENTO: Lugnano in Teverina, tra i Km 95 e 98
GPM: Valico di Monte Nibbio (544m – 3a cat. – 10,1 Km al 3% – Km 46,7) tra le 13.33 e le 13.40; Marmore (368m – 3a cat. – 9,3 Km al 2,5% – Km 138,6), tra le 15.47 e le 16.09; Terminillo (1668m – arrivo – 16,1 Km al 7,3%)
ARRIVO: al Terminillo, loc. Campoforogna, tra le 17.01 e le 17.31
QUARTIERTAPPA: Loc. Pian de Valli
PERCORSI INTERNI: Terni (Via Di Vittorio, Via Turati, Viale Trento, Viale VIII Marzo, Via Urbinati, Via Campomicciolo), Rieti (Via Ternana, Viale Dentato, Viale Maraini, Viale Canali, Viale Morroni, Viale Nenni. Via Togliatti)

9a TAPPA: FROSINONE – CAVA DE’ TIRRENI (187 Km)

VIA VOLANTE: ore 12.40, Viale Napoli
MEDIE PREVISTE: 39 – 43 Km orari
T.V.: Caserta (Km 123,6), tra le 15.32 e le 15.50
ZONA RIFORNIMENTO: Calvi Vecchia, tra i Km 100 e 103
ARRIVO: a Cava de’ Tirreni, in Corso Mazzini (Piazza Amabile), tra le 17.00 e le 17.27

10a TAPPA: AVELLINO – BITONTO (230 Km)

VIA VOLANTE: ore 11.20, via Tedesco
MEDIE PREVISTE: 37 – 41 Km orari
T.V.: Molfetta (Km 210,7), tra le 16.28 e le 17.01
ZONA RIFORNIMENTO: Lavello, tra i Km 115 e 118
GPM: Valico dell’Imbandina (668m – 3a cat. – 10,1 Km al 3,8% – Km 91,9) tra le 13.34 e le 13.49
ARRIVO: a Bitonto, in Piazza Marconi, tra le 16.56 e le 17.32
PERCORSI INTERNI: Andria (Via Canosa, Via Don Lotti, Via Annunziata, Via Orsini, Via Poli, Via Corato), Corato (Via Andria, Viale Vittorio Veneto, Via IV Novembre, Via Ruvo), Ruvo di Puglia (Via Corato, Via Scarlatti), Terlizzi (Via Bovio, Via Diaz), Molfetta (Via Terlizzi, Via Galilei, Via Baccarini, Via Fiorino, Via Giovinazzo, Via Martiri di Nassirya), Giovinazzo (Via Molfetta, Piazza Vittorio Emanuele, Via Bitonto), Bitonto (Via Palombaio, Piazza Caduti del Terrorismo, Via Solferino, Via Castelfidardo, Via Galilei, Via Volta, Piazza Marconi)
Siti dedicati: www.bitontolive.it/news/news.aspx?idnews=3852

11a TAPPA: LUCERA – L’AQUILA (262 Km)

VIA VOLANTE: ore 10.15, SS 17
MEDIE PREVISTE: 35 – 39 Km orari
T.V.: Popoli (Km 208,4), tra le 15.35 e le 16.12
ZONA RIFORNIMENTO: svincolo di Bojano, tra i Km 89 e 92; Sulmona, tra i Km 192 e 195
GPM: Rionero Sannitico (1051m – 1a cat. – 10 Km al 6,3% – Km 136,2) tra le 13.44 e le 14.08; Roccaraso (1247m – 2a cat. – 9,5 Km al 4,7% – Km 156,6) tra le 14.15 e le 14.43; Capo di Valle (le Svolte di Popoli) (746m – 2a cat. – 8,6 Km al 5,8% – Km 217) tra le 15.48 e le 16.26
ARRIVO: a L’Aquila, in Viale Crispi, tra le 16.58 e le 17.44
PERCORSI INTERNI: Castel di Sangro (Via Porta Napoli, Via Umberto I, Via Cavalieri di Malta), Roccaraso (Viale Napoli, Viale Roma), L’Aquila (Via della Crocetta, Viale Girolamo Da Vicenza, Via Porta Napoli, Viale Crispi)

12a TAPPA: CITTA’ SANT’ANGELO – PORTO RECANATI (206 Km)

VIA VOLANTE: ore 12.05, Città Sant’Angelo Outlet Village
MEDIE PREVISTE: 38 – 42 Km orari
T.V.: Monte San Giusto (Km 133,1), tra le 15.15 e le 15.35
ZONA RIFORNIMENTO: Porto San Giorgio, tra i Km 100 e 103
GPM: Macerata (280m – 3a cat. – 4,9 Km al 3,7% – Km 150,9) tra le 15.40 e le 16.03; Potenza Picena (188m – 3a cat. – Km 194,3) tra le 16.42 e le 17.11
ARRIVO: a Porto Recanati, in Corso Matteotti (Palazzo Lucangeli), tra le 16.59 e le 17.30
QUARTIERTAPPA: ex scuola Diaz, Corso Matteotti
PERCORSI INTERNI: Civitanova Marche (Via Martiri di Belfiore, Via Moro, Viale Matteotti), Macerata (Corso Cairoli), Porto Recanati (cavalcavia Galilei, Viale dei Cementieri, Via Rossini, Via Verdi, Via De Gasperi, Corso Matteotti / traguardo, Via Pastrengo, Via del Sole)

13a TAPPA: PORTO RECANATI – CESENATICO (223 Km)

RADUNO DI PARTENZA: Piazza Giovanni XXIII
VIA VOLANTE: ore 11.30, SS 16
MEDIE PREVISTE: 37 – 41 Km orari
T.V.: Mercato Saraceno (Km 176,3), tra le 15.48 e le 16.15
ZONA RIFORNIMENTO: La Siligata, tra i Km 99 e 102
GPM: Perticara (665m – 2a cat. – 7,6 Km al 5% – Km 161,6) tra le 15.26 e le 15.52; Barbotto (514m – 2a cat. – 4,7 Km al 7,8% – Km 181) tra le 15.54 e le 16.23
ARRIVO: a Cesenatico, in Piazza Marconi, tra le 16.56 e le 17.31
PERCORSI INTERNI: Cesenatico (loc. Sala, Via Canale Bonificazione, Via Fossa, loc. Valverde, Viale Dante, Viale Carducci, Piazza Marconi)

14a TAPPA: FERRARA – ASOLO (205 Km)

RADUNO DI PARTENZA: viale Cavour e Largo Castello
VIA VOLANTE: ore 12.40, Via Padova (SS 16)
MEDIE PREVISTE: 37 – 41 Km orari
T.V.: Asolo – Piazza Garibaldi (Km 124,9), tra le 15.02 e le 15.22
ZONA RIFORNIMENTO: Castelfranco Veneto, tra i Km 103 e 106
GPM: Monte Grappa (1675m – 1a cat. – 18,9 Km al 7,9% – Km 164,3) tra le 16.00 e le 16.26
ARRIVO: ad Asolo, in Viale Tiziano Vecellio (fraz. Casella), tra le 16.59 e le 17.32
PERCORSI INTERNI: Rovigo (Via Circonvallazione Ovest), Padova (Via Battaglia, Via Adriatica, Via Goito, Via Cernaia), Asolo (loc. Casella, Via Castellana, Via Schiavonea-Marosticana, Viale Tiziano Vecellio / traguardo, Via Foresto Nuovo, Via Browning, Piazza Garibaldi / traguardo volante, Via Canova, Via Foresto Casonetto)
Siti dedicati: www.comune.fe.it/index.phtml?id=1943,
www.ferraraterraeacqua.it/sito?lang=IT&eventi=10&nav=6&scheda=478

15a TAPPA: MESTRE – MONTE ZONCOLAN (222 Km)

VIA VOLANTE: ore 11.25, SS 13
MEDIE PREVISTE: 35 – 39 Km orari
T.V.: Paularo (Km 178,5), tra le 15.59 e le 16.30
ZONA RIFORNIMENTO: Spilimbergo, tra i Km 103 e 106
GPM: Sella Chianzutan (955m – 2a cat. – 10,9 Km al 5,3% – Km 143,6) tra le 15.05 e le 15.31; Passo Duron (1069m – 1a cat. – 4,3 Km al 9,8% – Km 182,8) tra le 16.06 e le 16.38; Sella Valcalda (958m – 2a cat. – 6,5 Km al 6,2% – Km 202) tra le 16.35 e le 17.11; Monte Zoncolan (1730m – arrivo – 10,1 Km al 11,9%)
ARRIVO: sul Monte Zoncolan (culmine salita), tra le 17.06 e le 17.45
QUARTIERTAPPA: Rifugio Aldo Moro, Monte Zoncolan (zona impianti)
PERCORSI INTERNI: Roncade (Via Giovanni XXIII, Via Roma, Via Cà Morelli), Oderzo (Piazza Grande), Pordenone (Via Udine), Paularo (Via Roma, Piazza Iulia, Via Sbrizzai, Via San Vito), Ovaro (Via Caduti 2 Maggio, Via Don Cortiula, Via delle Scuole, Via Liiaris)
Siti dedicati: www.girofvg.com/11039/giro-italia-2010-in-fvg-presentato-il-ricco-programma.html

Lunedì 24 maggio – giorno di riposo

16a TAPPA: SAN VIGILIO DI MAREBBE – PLAN DE CORONES (cronometro individuale – 12,9 Km)

PARTENZA PRIMA CORRIDORE: ore 10.00, Strada Plan de Corones
MEDIE PREVISTE: 15-19 Km orari
RILEVAMENTO TEMPI INTERMEDI Passo Furcia – bivio Plan de Corones (Km 7,6)
GPM: Plan de Corones (2273m – arrivo – 12,9 Km al 8,4%)
ARRIVO: quello dell’ultimo corridore è previsto sul Plan de Corones, alle ore 17.15 circa. Previsti circa 45 minuti di gara.
QUARTIERTAPPA: Ristorante Kron
Siti dedicati: www.plandecorones.com/it/giro, www.alplanevents.it/start.php?page=2010_giro_default&lang=IT

17a TAPPA: BRUNICO – PEIO TERME (173 Km)

VIA VOLANTE: ore 12.50, SS 49
MEDIE PREVISTE: 37 – 41 Km orari
T.V.: Malè (Km 147,9), tra le 16.26 e le 16.49
ZONA RIFORNIMENTO: Vilpiano, tra i Km 82 e 85
GPM: Passo delle Palade (1523m – 1a cat. – 18,9 Km al 6,6% – Km 106,3) tra le 15.25 e le 15.42
ARRIVO: a Peio Terme, Via delle Acque Acidule, tra le 17.03 e le 17.30
PERCORSI INTERNI: Bressanone (Via Dante, Via Vittorio Veneto) Peio Terme (loc. Celledizzo, Via Riva, loc. Cogolo, Via Roma, Via Colombo, Via San Camillo de Lellis, Via delle Acque Acidule)
Siti dedicati: www.alplanevents.it/start.php?page=2010_giro_default&lang=IT,

18a TAPPA: LEVICO TERME – BRESCIA (140 Km)

VIA VOLANTE: ore 13.55, SP. 228
MEDIE PREVISTE: 40 – 44 Km orari
T.V.: Toscolano Maderno (Km 96,4), tra le 16.06 e le 16.19
ARRIVO: a Brescia, in Via XX Settembre, tra le 17.05 e le 17.24
PERCORSI INTERNI: Toscolano Maderno (Viale d’Annunzio), Salò (Via Trento, Viale Landi, Piazza Carmine, Via Brunati, Via Calsone, Largo Alighieri, Via Garibaldi, Viale Bossi, Via Umberto I, Via Sant’Anna), Brescia (Viale della Bornata, Viale Venezia, Viale delle Mille Miglia, Piazzale Arnaldo, Via Spalto San Marco, Via Vittorio Emanuele II, Via San Martino della Battaglia, Piazza Martiri di Belfiore, Galleria Tito Speri, Via Pusterla, Via Da Vinci, Via Tartaglia, Via Fratelli Ugoni, Piazza della Repubblica, Via XX Settembre)
Siti dedicati: www.bresciagiro.it/home.html

19a TAPPA: BRESCIA – APRICA (195 Km)

RADUNO DI PARTENZA: Piazza Arnaldo
VIA VOLANTE: ore 12,10, Via Valcamonica (SS 11)
MEDIE PREVISTE: 35 – 39 Km orari
T.V.: Corteno Golgi (Km 105,8), tra le 14.52 e le 15.11
ZONA RIFORNIMENTO: Sonico, tra i Km 90 e 93
GPM: Aprica (1173m – 2a cat. – 13,9 Km al 3,5% – Km 112,9) tra le 15.03 e le 15.23; Trivigno (1608m – 1a cat. – 11 Km al 7,6% – Km 130,2) tra le 15.30 e le 15.53; Passo del Mortirolo (1854m – 1a cat. – 12,8 Km al 10,1% – Km 162,4) tra le 16.19 e le 16.48
ARRIVO: ad Aprica, in Corso Roma, tra le 17.10 e le 17.44
PERCORSI INTERNI: Edolo (Via Folonari, Piazza Martiri della Libertà, Via Porro, Viale Derna, Via Treboldi), Corteno Golgi (Via Schivardi, Via Cavour, Via Nazionale), Aprica (Via Nazionale, Corso Roma / traguardo, Via Valtellina), Tovo di Sant’Agata (Via Roma, Via Stelvio), Mazzo di Valtellina (Via Roma, Via Mortirolo, Via Albertinelli, Via Pedenali, Via alle Cà, Via Castello)
Siti dedicati: www.bresciagiro.it/home.html

20a TAPPA: BORMIO – PONTE DI LEGNO / TONALE (178 Km)

VIA VOLANTE: ore 12.20, Via Milano (SS 38)
MEDIE PREVISTE: 34 – 38 Km orari
T.V.: Santa Caterina Valfurva (Km 135,6), tra le 15.54 e le 16.19
ZONA RIFORNIMENTO: Livigno, tra i Km 87 e 89
GPM: Forcola di Livigno (2315m – 1a cat. – 18 Km al 7,1% – Km 72,8) tra le 14.14 e le 14.28; Passo di Eira (2211m – 2a cat. – 6,2 Km al 6,4% – Km 93,6) tra le 14.47 e le 15.05; Passo di Foscagno (2291m – 3a cat. – 4,6 Km al 5,9% – Km 100,5) tra le 14.58 e le 15.17; Passo di Gavia (2618m – CIMA COPPI – 24,9 Km al 5,6% – Km 148,8) tra le 16.14 e le 16.42; Passo del Tonale (1883m – arrivo – 12,1 Km al 5,2%)
ARRIVO: al Passo del Tonale, tra le 17.01 e le 17.34
PERCORSI INTERNI: Livigno (Via Forcola, Via Tresenda, Via Compart, Via Palipert, Via Florin, Via Freita, Via Borch, Via Pedrana, Via Vinecch, Via Isola, Via Bondi), Bormio (Via per Premadio, Via Stelvio, Via Morcelli, Via Monte Cristallo), Ponte di Legno (Via Statale Passo Gavia, Via Battisti, Corso Trieste, Via Nazionale)

21a TAPPA: VERONA – VERONA ( cronometro individuale – 15 km)

PARTENZA PRIMA CORRIDORE: ore 14.00, Corso Porta Nuova
MEDIE PREVISTE: 45 – 49 Km orari
RILEVAMENTO TEMPI INTERMEDI: Torricelle (Km 8,5)
ARRIVO: quello dell’ultimo corridore è previsto a Verona, all’Arena, alle ore 17.20 circa. Previsti circa 19 minuti di gara.
PERCORSI INTERNI: Verona (Corso Porta Nuova, Circonvallazione Raggio di Sole, Via del Fante, Via del Pontiere, Via Pallone, Ponte Aleardi, Via Torbido, Via Barana, Via Caroto, Via Torricelle, Via Santa Giuliana / GPM, Via dei Colli, Via Marsala, Via Nievo, Via D’Annunzio, Viale Bixio, Lungadige Matteotti, Ponte della Vittoria, Via Diaz, Corso Cavour, Via Roma, Piazza Bra, Arena)

a cura di Mauro Facoltosi

La planimetria del Giro 2010 (www.gazzetta.it)

La planimetria del Giro 2010 (www.gazzetta.it)

IL GIRO CHE VED…RAI

aprile 27, 2010 by Redazione  
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Presentato in conferenza stampa negli studi RAI di Corso Sempione a Milano il palinsesto della televisione pubblica italiana per il Giro. Molte le novità, oltre alle conduzioni di alcuni programmi storici e alla diretta delle tappe, soprattutto per l’offerta di nuovi canali Raisport che entreranno in funzione proprio in occasione della gara organizzata da RCS-Gazzetta dello Sport.

Novità a non finire in casa Rai in occasione del Giro d’Italia 2010. Il palinsesto per la corsa rosa è stato presentato lunedì mattina nello studio televisivo TV3 della RAI in Corso Sempione a Milano (lo stesso di “Che tempo che fa” e “Glob-L’Osceno del Villaggio”) davanti a un folto numero di giornalisti e alle massime cariche dirigenziali Rai e Rcs.

A maggio sarà proposto un palinsesto molto ricco, programmato su diversi canali televisivi digitali, di cui due saranno aperti proprio in occasione del Giro d’Italia (Raisport 1 e, dal 18 maggio, Raisport 2) e che, insieme ai già esistenti Raitre e Raisport Più, faranno parte del pacchetto di canali dove saranno trasmessi i programmi dedicati alla corsa ciclistica italiana più importante e famosa.

Il direttore del Giro Angelo Zomegnan ha annunciato la programmazione, dal punto di vista agonistico, di ben 520 controlli antidoping, di cui la metà saranno effettuati a sorpresa. Un passo avanti, secondo RCS, nella lotta al doping, sperando che – sottolinea Zomegnan alla fine del suo intervento – “la mamma degli imbecilli non sia più sempre incinta”.

Tornando alla RAI, il primo programma giornaliero sarà TGSport, in onda su Raisport Più alle ore 9, che proporrà la sintesi della frazione precedente.
Confermata la rubrica Si Gira, che quest’anno sarà trasmessa sia da Raitre, sia da Raisport Più, alle 12.25. Condurranno Marino Bartoletti e Arianna Secondini con la partecipazione di Claudio Pasqualin e Gigi Sgarbozza.
La diretta delle varie frazioni sarà divisa in due appuntamenti quotidiani, Anteprima Giro (ore 14) e Giro Diretta (ore 15.15), trasmessi il primo su Raisport Più (il secondo anche su Raitre), entrambi col commento tecnico di Davide Cassani e la cronaca di Francesco Pancani, che da quest’anno ha presto il posto di Auro Bulbarelli, nominato lo scorso ottobre vice direttore di Raisport. Interveranno in corsa dalle motocronaca Andrea De Luca e Paolo Savoldelli, che prende il posto di Paolo Bettini, mentre le interviste all’arrivo saranno curate da Alessandra De Stefano che, dalle 17, sarà la prima donna a condurre lo storico Processo alla Tappa. In onda su Raitre e Raisport Più, avrà come ospiti fissi i giornalisti Gianni Mura e Beppe Conti e l’ex professionista Silvio Martinello, che si occuperà della “moviola” delle fasi salienti della tappa appena conclusa.
Anche quest’anno non mancherà TG Giro, trasmesso alle ore 20 su Raisport Più. Condotto da Alessandro Fabretti e Davide Cassani, con la partecipazione di Gianni Mura, proporrà il riassuto della tappa del giorno, condito da servizi giornalistici e dalla trasmissione d’immagini inedite.
Ultimo appuntamento a notte fonda quando, all’1, sarà trasmesso un altro programma consueto, Gironotte, anche quest’anno condotto da Davide Novelli e curato da Arianna Secondini. Si tratterà di un’ulteriore sintesi della tappa, unita a commenti di atleti, tecnici ed esperti.

Un’altra novità importante sarà costituita dall’appuntamento fisso “Bar-Toletti”, rubrica proposta all’interno di “Si Gira” e nella quale si parlerà di eno-gastronomia, cultura e, ovviamente di ciclismo, in una maniera molto leggera e semplice, spesso ironica.

Ma il Giro non è solamente televisione e, “mamma Rai” offrirà anche l’opportunità di seguire la corsa rosa anche dalla radio e sul web. Su Radio1 ecco “Tutti al Giro”, programma condotto da Paolo Belli e Georgia Luzi in accompagnamento alla tradizionale telecronaca dalla moto di Giovanni Scaramuzzino, Massimo Ghirotto e Antonello Orlando. “Tutti al Giro” andrà in onda dal lunedì al venerdi, a partire dalle 16:30.

Sul web si potrà vedere la tappa in alta definizione sul sito http://www.giroditalia.rai.it e, come sperimentato già in occasione del Giro del Centenario, sarà data agli utenti la possibilità di interagire con la redazione Rai in diretta, con Pietro Plastina che porgerà a Pancani e Cassani le domande postate dagli appassionati.

Infine, grazie a Raitrade, la società che ha lo scopo di diffondere il Made in Italy nei vari settori dell’audiovisivo, il Giro esporterà l’Italia nel mondo. L’anno scorso, la telecronaca in diverse lingue ha permesso all’edizione del centenario di ottenere un’audience di 250 milioni di telespettatori in tutti i continenti: per il 2010 si cercherà di migliorare questo prestigioso risultato.

Andrea Giorgini

Un momento della presentazione del palinsesto RAI (foto di Andrea Giorgini)

Un momento della presentazione del palinsesto RAI (foto di Andrea Giorgini)

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